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Davvero non sono in pericolo i depositi fino a 100mila euro a Banca Marche?

Davvero non sono in pericolo i depositi fino a 100mila euro a Banca Marche?

Il problema Banca Marche è sempre più di attualità e, soprattutto fra i correntisti, c’è sempre maggiore incertezza su quanto andrà ad accadere nelle prossime settimane. Da più parti, però, viene sempre invocata la famosa clausola del bail-in secondo cui i depositi fino a centomila euro non correrebbero rischi. Ma siamo certi che le cose andranno poi veramente in questo modo o esiste la possibilità che anche i correntisti con somme inferiori a centomila euro rischino di dover concorrere al risanamento dei debiti della banca?

Andiamo per ordine. E cominciamo dalle parole pronunciate il 27 ottobre scorso davanti alla commissione Finanze del Senato da Salvatore Maccarone, presidente del Fondo Interbancario di Garanzia: “Il Fondo interbancario di tutela dei depositi ha deliberato interventi imponenti, pari a circa 2 miliardi di euro per il salvataggio di Banca Marche, CariFerrara, Banca Etruria e CariChieti. Se dovessero essere rimborsati i depositi garantiti delle quattro banche la somma ammonterebbe a 12,5 miliardi di euro“. Una cifra che, ha detto Maccarone “il Fondo non ha e non avrà mai“. Serve comunque l’ok dalla Unione Europea per l’operazione.

Nel suo intervento, Maccarone ha ribadito la sua preoccupazione per il fatto che le norme europee impedirebbero un ricapitalizzazione delle seguenti banche: Cariferrara, Carichieti, Banca Marche e Banca Etruria, ricapitalizzazione per 2 miliardi di euro che il fondo stesso sarebbe pronto a sottoscrivere, configurando un aiuto di stato senza l’entrata dell’Italia in un programma di salvataggio Europeo.

Infatti non è vero che in Europa non si possono fare aiuti di Stato alle banche (diretti, indirettamente si fanno un giorno sì e l’altro pure). Si possono fare  a patto che esso venga dichiarato come tale e che sia parte di un programma europeo con tanto di vincoli. La Spagna è un esempio in questo senso.

Ma non è questo il punto.

Il punto vero è nella conclusione del Presidente del Fondo Interbancario di Garanzia il quale afferma, e lo dice senza particolari problemi, che il mitico Fondo Nazionale di Garanzia che dovrebbe essere il baluardo a difesa dell’intangibilità dei conti correnti al di sotto dei centomila euro non avrà mai i 12.5 miliardi di euro necessari a rimborsare i depositi dei correntisti di 4 banche medio piccole.

Quindi, è evidente che non ci sono oggi e non ci saranno mai i soldi per  “salvare” i correntisti sotto i centomila euro anche per banche medio piccole.

Difficilmente, quindi, l’Europa permetterà ricapitalizzazioni ed eventualmente le autorizzerà dopo il bail-in. Ognuno, a questo punto, tragga le proprie conclusioni.

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