Dalla tragedia alla solidarietà: il viaggio dei ricercatori del Cratere nelle zone terremotate del Marocco
Una missione di studio e solidarietà ha portato una delegazione di ricercatori e ricercatrici dal cratere dell’Appennino al Marocco, dove l'8 settembre un violento terremoto ha devastato le montagne dell’Atlas meridionale, causando oltre tremila morti. Il gruppo di ricerca “Emidio di Treviri” e il centro studi Ecologie Del post-Terremoto, che da otto anni operano nell’area terremotata dell’Appennino centrale, hanno partecipato a un convegno internazionale a Rabat, organizzato dall’Academia di Rouyame du Maroc, sul tema della ricostruzione nelle zone rurali e montane colpite dal sisma.
La delegazione ha portato la propria testimonianza e le proprie conoscenze, confrontandosi con altre esperienze provenienti dal Nepal, dal Kurdistan e da altri contesti. Il messaggio principale è stato che la ricostruzione non può prescindere dalla riparazione dei danni materiali e immateriali subiti dalle comunità locali, né ignorare le relazioni socio-ecologiche che caratterizzano i territori fragili.
Dopo il convegno, la delegazione si è recata nelle aree terremotate, dove ha consegnato una donazione a sostegno di una piccola realtà contadina locale. Un gesto simbolico, ma significativo, di solidarietà tra popoli che condividono la sofferenza del disastro e la speranza di una rinascita.
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