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Dacia Maraini, la memoria e la spremuta d'arance

Dacia Maraini, la memoria e la spremuta d'arance

Drinking with L.A.: un aperitivo con Alessandra Lumachelli

La piazza estiva gremita, le persone attendono un pilastro della nostra letteratura, che già grande era ma, da quando ha pubblicato "La bambina e il sognatore" su temi fondamentali come la tutela dei piccoli, è per me ormai una gigantessa. Credo che incontrarla e chiacchierare con lei, proponendole le classiche 4 domande fisse di Drinking, più la quinta, a sorpresa, sarà certamente un piacere e, soprattutto, un onore (così esordirò, chinando leggermente il capo, quando mi verrà presentata). A voi, amici, Dacia Maraini.

Se Dacia Maraini fosse una supereroina, che supereroina sarebbe e che superpoteri avrebbe? 

[Sorride] Mah ... non lo so, perché non mi sono mai sentita una supereroina! Se potessi essere una supereroina, cercherei di portare la pace, perché secondo me è il bene più prezioso. Io ho conosciuto la guerra, quindi, in questo momento sento venti di guerra e ho una paura terribile che scoppi una guerra mondiale.

Se avesse la macchina del tempo, dove vorrebbe andare? ... presente, passato, futuro ... a sua scelta!

È difficile dirlo, perché per esempio il presente è quello che ci è più caro, perché ci sono tutte le persone a cui siamo affezionate. Mi piacerebbe andare un momento in Sicilia nel Settecento, che è l'epoca di Marianna Ucrìa [sorridiamo] ... però non avrei le persone care intorno, quindi mi tengo il mio tempo ...

Dacia Maraini e la memoria.

Per me la memoria è un motore, un grande motore, che ci rende forti, che ci rende potenti rispetto alla realtà...perché senza l'immaginazione siamo dei vegetali, non esistiamo.

Il suo drink preferito?

[Sorride] Bevo spesso la spremuta d'arance.

Cosa può fare Dacia Maraini per salvare il mondo?

Io non posso fare niente... posso cercare, attraverso i miei libri, di rendere un po' più consapevoli le persone, di dare un po' più di consapevolezza, perché quello che manca è la consapevolezza, cioè, la responsabilità. In questo momento ci sono troppi bambini in giro, non "bambini" veri: uomini adulti e donne adulte che ragionano come dei bambini, bisognerebbe avere un po' più di senso della responsabilità!

Foto, e in alto i bicchieri, Amici. Alla prossima!

Who's who 

Per chi non lo sapesse ...

Dacia Maraini, scrittrice e autrice di saggistica, narrativa, teatro, poesia, sceneggiatrice e regista. Nasce in Toscana (Fiesole), ma trascorre l'infanzia in Giappone (suo padre era l'orientalista Fosco Maraini), dove dal 1946 al 1946 viene internata con la propria famiglia in un campo di concentramento. Tornata in Italia, vive in Sicilia (Bagheria), poi raggiunge il padre a Roma. A lungo compagna di Alberto Moravia, fonda la rivista Tempo della letteratura e scrive per altri periodici. Tra le sue opere: L'età del malessere, Isolina, La lunga vita di Marianna Ucria (premio Campiello), Bagheria, Voci (premio internazionale Flaiano), Buio, Passi affrettati, La ragazza di via Maqueda, Se amando troppo, Stravaganza, La notte dei giocattoli, La bambina e il sognatore. Nel 2012 ha ricevuto il premio Fondazione Campiello alla carriera.

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