Covid-19, chiude la scuola di Via Piave a Morrovalle: "regole rispettate ma i contagi sono all'esterno"
"E' con enorme dispiacere che sto scrivendo, nel freddo linguaggio burocratico, la presa d’atto del provvedimento di chiusura del Plesso di Via Piave da parte dell’Autorità Sanitaria". Inizia con queste parole la lettera indirizzata ai genitori degli alunni, pubblicata sul sito dell'Istituto Comprensivo di via Piave a Morrovalle scritta dalla Dirigente Scolastica Arianna Simonetti.
La chiusura della scuola sarà dal 19 ottobre al 24 ottobre e al termine di questi sette giorni si valuterà in base al livello di circolazione del virus se prolungare o meno tale periodo.
"Sono giorni che lo stillicidio di casi ci ha tenuto con il fiato sospeso, ci ha fatto fare acrobazie per coperture di classi, ricerche di supplenti, attivazione della Didattica a Distanza per le classi in quarantena e per gli alunni in attesa di tampone o in quarantena e/o isolamento fiduciario per garantire il diritto allo studio costituzionalmente garantito e per concretamente realizzare quella promessa di “Da adesso in poi nessuno escluso!” con il quale abbiamo iniziato l’anno - spiega la Dirigente - Ogni classe che andava in quarantena, ogni docente che mi comunicava la malattia e poi la positività al tampone era un pezzo di cuore che si staccava, ma non ci siamo mai arresi"
"Sono giorni che parlo con il Responsabile della Sicurezza, con il Medico Competente, con le Autorità Competenti, che mi metto in discussione in prima persona per vedere se c’è stato qualche errore nei protocolli ma tutti mi confermano che, no, non c’è stato alcun errore. E’ stato tutto seguito alla lettera, la scuola è sicura, rispettiamo le regole imposte, il contagio purtroppo avviene dall’esterno e le classi diventano un’enorme cassa di risonanza"
"La chiusura della scuola, come ben sapete, non spetta al Dirigente ma alla Pubblica Autorità che ha ritenuto opportuno farlo per tutelare la salute di tutti. Non nascondo il mio dispiacere ma credo che sia la scelta giusta, seppure dolorosa, per sanificare, mettere un reset e poi ripartire"
"In questo periodo ho avuto la collaborazione, l’impegno strettissimo dei docenti, dei collaboratori scolastici, delle famiglie, dei Genitori del Consiglio d’Istituto che hanno lavorato giorno e notte e che ringrazio di cuore. Ci sono state anche critiche e lamentele o chi si è trincerato nel “non mi compete” o “si poteva fare così” ma fa parte del gioco"
"Personalmente credo che questo sia il tempo del fare, del rimboccarsi le maniche ed affrontare questa emergenza che purtroppo ci sta coinvolgendo in prima persona, ma credo anche che la comunità ne uscirà rinnovata e più salda possibile".
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