Corvatta: "Il nuovo centro Caritas è una conquista importante per la città"
Riceviamo una nota di Tommaso Claudio Corvatta, sindaco di Civitanova Marche, sull'inaugurazione del centro Caritas alla quale non ha potuto prendere parte per impegni familiari:
"L'inaugurazione del nuovo Centro Caritas è una conquista importante per la città, un'eredità enorme che ci lascia il nostro Vescovo. È il frutto del lavoro convinto di tanti seguaci della Caritas che hanno anteposto il bene di tutti alle proprie gioie personali. Questo risultato però, è anche il frutto della condivisione degli stessi ideali da parte di tutti i membri di questa maggioranza, che in condizioni difficili, a volte proibitive, si sono trovati a cercare una soluzione all'eredità irrisolta della passata amministrazione.
La sede della Caritas, che oggi torna disponibile alla curia ed al suo utilizzo naturale, è stata occupata per alcuni anni dai ragazzi del centro sociale, mentre la città necessitava di un'accoglienza rivolta ai più poveri degna di Civitanova, che la chiesa ha sempre voluto offrire, ma che non trovava una sede adeguata. Questa è la situazione che abbiamo ereditato, in uno stallo che sembrava non poter essere interrotto. Ci è pesata come un imperativo morale la richiesta della Caritas di rientrare in possesso dei propri locali, ma in una situazione di difficoltà economica e oberati da una incredibile massa di problemi, non è stato facile nemmeno capire che la soluzione potesse consistere nell'individuare una sede alternativa per il centro sociale, questa volta finalmente occupata legalmente.
Individuammo nella vecchia scuola in zona Filippantò, a Santa Maria Apparente, l'unica sede possibile per il centro sociale, sebbene fosse un immobile in dismissione e vendibile, scatenando le interrogazioni dell'opposizione. Intavolammo quindi una dura trattativa con i ragazzi che non si fidavano dell'amministrazione, riuscendo alla fine a convincerli della nostra buona fede e della curia, interrompendo per la prima volta quel rapporto conflittuale che aveva visto di solito le forze dell'ordine protagoniste di sgomberi forzati. Nella vecchia scuola di Filippantò risiedeva anche la scuola di recitazione gestita da Iole Spernanzoni, a cui proponemmo lo spostamento a Civitanova Alta, nei locali dell'ex liceo.
Non avrei mai creduto, all'inizio di questo mio mandato, che sarei stato protagonista, nell'ottobre del 2014 di un'assemblea pubblica, di una durezza tale da essere definita “rissa” da alcuni organi d’informazione, nella quale un nutrito gruppo di cittadini del quartiere di Santa Maria Apparente impauriti, altri provenienti dal resto della città ed alcuni politici dell'opposizione, hanno messo duramente alla prova la mia determinazione e quella dell'assessore Marco Poeta nel perseguire il trasferimento.
Oggi il Centro Sociale ha dimostrato di non creare problemi al quartiere, anzi ha aumentato le presenze nei locali vicini e ha realmente gestito delle attività culturali che fanno vanto alla nostra città come l'evento che ha visto Zero Calcare e Karim Franceschi ospiti al nostro Liceo. Si sta valutando la partecipazione a Futura Festival di un progetto di questi ragazzi. La scuola di recitazione di Iole, trasferita nella città alta, ne contribuisce alla rinascita e ha aumentato le adesioni.
La Caritas tornata in possesso dei locali in via Parini, propone un servizio fondamentale per una città degna di questo nome, che ci rende ancora più orgogliosi di essere Civitanovesi. Abbiamo sempre sentito il nostro Vescovo vicino in questo percorso, e questo ci ha spronato ed incoraggiato. Civitanova si scopre oggi più tollerante ed inclusiva, verso tutti".
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