Civitanova, macchinista aggredito in stazione. Il sindacato: "Segnalato il rischio sicurezza, nulla è stato fatto"
La Federazione Autonoma dei Sindacati dei Trasporti (Fast-Comsal), attraverso un comunicato stampa firmato dal segretario regionale Giuseppe De Simoni, esprime la propria solidarietà al macchinista di San Severino Marche vittima dell'aggressione avvenuta intorno alle ore 4:30 di questa notte, 3 gennaio, nella sala d'attesa della stazione ferroviaria di Civitanova Marche (leggi qui). "Come Segreteria Regionale avevamo segnalato lo stato di abbandono e le scarse condizioni di sicurezza in cui verte la sala d'attesa della Stazione sopratutto nelle ore notturne - sottolinea De Simoni - e che tale situazione potesse divenire un pericolo sia per i lavoratori che per i viaggiatori".
Già lo scorso 29 novembre 2019, infatti, l'organizzazione sindacale aveva redatto e inviato agli organi competenti del Gruppo Ferrovie dello Stato una lettera di denuncia riguardo la situazione della stazione di Civitanova Marche. Nel testo della lettera si poteva leggere come l'atrio della biglietteria, con l'apertura h24, fosse diventato "bivacco e rifugio per senza tetto, ubriachi e individui estranei all'ambiente ferroviario in genere". Visto il mancato rinnovo del contratto con la società di Vigilanza Privata (incaricata della chiusura notturna, ndr), si evidenziava pertanto come l'incolumità dei viaggiatori e del personale fosse messa a serio rischio. Fast Confsal concludeva la missiva chiedendo di "intervenire con urgenza per rimediare a questa situazione". Interventi che non sono mai stati attuati.
Ecco una copia della lettera inviata da Fast-Comsal:
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