Civitanova, celebrazioni per il 4 novembre: "Ripudiare la guerra vuol dire vincere l'egoismo umano"
Prima giornata di autunno, prima giornata di pioggia, ma questo non ha impedito l’amministrazione comunale, le massime autorità delle Forze dell’ordine e soprattutto i trecento ragazzi di partecipare all’iniziativa con i loro approfondimenti preparati a scuola con l’ausilio degli insegnanti. Una bella partecipazione collettiva che ha onorato chi ha perso e sacrificato la propria vita nelle guerre e soprattutto per l’unità della Patria e per i valori della democrazia.
Dopo le deposizioni delle due corone d’alloro da parte delle autorità civili e militari, iniziate nei luoghi simbolo della memoria nella Città Alta: la prima presso la lapide in memoria dei Caduti di tutte le Guerre in viale della Rimembranza e poi della seconda a Piazzale Italia, presso il Monumento ai Caduti, è stata la volta – a partire dalle 10.30 - in Piazza XX Settembre, la celebrazione della Festa del 4 organizzata con collaborazione dell’ANC (Associazione Nazionale Carabinieri) e tutte le altre Forze dell’Ordine presenti le massime autorità cittadine.
In piazza sotto il loggiato di Palazzo Sforza c’è stato anche lo scoprimento della lapide ideata e realizzata lo scorso anno in occasione del Centenario del Milite Ignoto, che era stata presentata in anteprima dall’ex presidente del Consiglio Morresi.
A condurre la cerimonia in fascia tricolore il presidente del Consiglio, Fausto Troiani accompagnato dall’assessore ai Servizi Sociali e all’Istruzione, Barbara Capponi e dall'assessore Roberta Belletti; assenti giustificati il sindaco Fabrizio Ciarapica che ha accettato l’invito del prefetto Ferdani a Macerata dove si è svolta la tradizionale cerimonia insieme agli altri sindaci della provincia e, assente anche il vice sindaco Claudio Morresi, causa malattia.
Il primo intervento – come da Cerimoniale - è stato quello del presidente del consiglio Troiani che ha anche portato prima il messaggio di saluto del sindaco in cui Ciarapica oltre a ricordare il significato di questa giornata si è soffermato sui principi che ispirano “questa festa che oggi più che mai hanno un grande valore per le giovani generazioni, poiché non c’è futuro senza il ricordo e il ringraziamento verso chi ha perso la propria vita in difesa dei valori della nostra Patria e la costruzione della nostra democrazia”.
Il sindaco nel suo messaggio ha proseguito con uno sguardo preoccupato all’attualità - “È questo un giorno particolare per l’Italia che sta attraversando un momento molto difficile dovuto a una crisi economica aggravata dalla pandemia, dal caro energia e delle materie prime, del rincaro del carrello della spesa ed, infine, di un conflitto in atto alle porte della nostra Europa che preoccupa tutto il mondo e che tutti auspichiamo cessi il prima possibile.”
“Per questo il ricordo deve rimanere vivo affinché una sciagura immane come quella della Prima Guerra e poi della Seconda, impedisca al mondo intero di ripetere ancora una volta una tragedia che nel terzo millennio significherebbe la fine del mondo, a causa del possesso di molti stati di armamenti nucleari. Per questo – ha concluso nel suo messaggio Ciarapica - la parola “‘unità”’ nel 2022, appare quanto mai attuale e deve concentrarsi, da parte di tutto il mondo, nella stessa direzione che è la Pace”.
Troiani nel suo discorso si è soffermato, oltre a ricordare i valori della festa, anche a ricordare il Milite ignoto cui è stata dedicata la nuova lapide affissa a Palazzo Sforza ‘un soldato sconosciuto divenuto simbolo dei tanti caduti in guerra’.
‘Il primo pensiero – ha dichiarato Troiani - è per tutti quegli uomini e tutte quelle donne che hanno sacrificato la propria vita per l’Italia. A loro va la nostra eterna gratitudine e il nostro commosso ricordo. La memoria è, dunque oggi, un tributo di riconoscenza che dobbiamo ai tanti padri di famiglia caduti, a chi ha lasciato le proprie case e a tante donne che furono chiamate a occuparsi di famiglia e figli, a badare al lavoro, e a far fronte a responsabilità immani’. Poi il ringraziamento alle Forse Armate ‘che con prontezza e professionalità, dimostrano di essere risorsa preziosa e insostituibile’.
‘Questa ricorrenza – ha proseguito il presidente del Consiglio - deve essere occasione di studio, di riflessione, perché il passato ci aiuti a comprendere il significato del presente e del nostro ruolo di adulti, di giovani, di politici, di educatori, di responsabili dell'oggi’.
Poi l’appello: "rivolgo un invito agli studenti qui presenti: siate curiosi, appassionatevi del vostro e del nostro passato, studiate la storia e la nostra Costituzione dove c’è un messaggio forte e chiaro: l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Ripudiare la guerra vuol dire vincere l'egoismo umano. Conquistare la libertà e la pace significa consolidare ogni giorno, nelle nostre famiglie, sui luoghi di lavoro, nei luoghi della politica, il rispetto per la vita, per la democrazia, il rispetto per gli altri, l’aiuto per i più deboli".
"Non dobbiamo mai perdere lo spirito di unità e collaborazione - ha proseguito Troiani - che in molti momenti decisivi della nostra storia ha fatto la differenza, consentendo di reagire anche alle situazioni peggiori mettendo in campo la nostra capacità di rimboccarci le maniche, la solidarietà nazionale, il nostro saper fare e quel desiderio di riscatto che sono patrimonio della nostra terra e insegnamento dei nostri Padri’. Infine i ringraziamenti: ‘grazie a tutti coloro che hanno partecipato a questa commemorazione. Grazie a tutti quelli che s’impegnano e s’impegneranno per un futuro di democrazia e di libertà, grazie a tutte le Forze Armate che tantissimo hanno fatto e ancora stanno facendo in favore della democrazia e della Pace nel mondo".
A prendere la parola, in conclusione della cerimonia, fra le autorità presenti, è stata Barbara Capponi, assessore ai Servizi Sociali e all’Istruzione che in questi giorni ha lavorato fianco a fianco con gli Istituti scolastici cittadini per preparare l’iniziativa istituzionale.
"Oggi è una giornata speciale – ha dichiarato Capponi nel suo intervento - che offre molti spunti di riflessione. Ma ce n'è uno in particolare, ed è che questa festa ci invita a guardare anche altri aspetti di questo giorno. Il 4 novembre commemoriamo l'unità, celebriamo chi ha lasciato delle tracce. Per questo - ha aggiunto con lo sguardo rivolto agli studenti presenti - vi invito, attraverso il vostro talento, a pensare sin da oggi, a cosa significhi unità per voi e a come costruire quella traccia che vorrete lasciare per voi stessi e per gli altri. Ringrazio tutti i presenti, le associazioni, le Forze armate, i rappresentanti del Consiglio Comunale e naturalmente tutti gli istituti scolastici, dirigenti, insegnanti e i ragazzi per la loro partecipazione".
Terminati gli interventi istituzionali è stata la volta degli studenti – circa 300 - che molto coinvolti e preparati hanno presentato i loro lavori e letto brani di storia e letteratura legati alla Giornata del 4 Novembre e al suo ricordo. In rappresentanza di tutte le scuole civitanovesi hanno partecipato e preso la parola gli studenti dell'Istituto Comprensivo Regina Elena, dell’Istituto Comprensivo Via Tacito, dell’Istituto Comprensivo Sant'Agostino, dell’Istituto Superiore Bonifazi, dell’Istituto Professionale G.Corridoni, dell’ITCG G. Corridoni e del Liceo Da Vinci.
La cerimonia è stata condotta dal colonnello Nicola Ciccarelli, già presidente dell'Associazione Nazionale Bersaglieri. All’iniziativa hanno partecipato oltre all’associazione nazionale carabinieri, anche l’Unione nazionale ufficiali in congedo, l’associazione nazionale finanzieri, l’associazione nazionale alpini, l’associazione nazionale Polizia di Stato e l’associazione nazionale marinai d'Italia.
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