Civitanova, alla scuola "Don Bosco" un nuovo murale dedicato alla mobilità sostenibile
Simpatici personaggi coloratissimi che sorridono divertendosi in sella alla bici. È questa l’immagine del nuovo murale, dedicato alla mobilità sostenibile e ideato nell’ambito del progetto Vedo a Colori, che ha trasformato la prima facciata della scuola elementare Don Bosco, in via Saragat (oggi ospita anche il Nido d'infanzia Grillo Parlante) in una vera e propria attrattiva. Promosso e voluto fortemente dall’assessore Roberta Belletti, è stato realizzato da Olivier Jacobs in arte Resto1981, il quinto artista internazionale che arriva a Vedo a Colori e il secondo artista belga che arriva da Ghent, città che sta dialogando già da un anno con Civitanova Marche grazie a uno scambio culturale tra artisti urbani promosso da Giulio Vesprini.
“Questi murales - dice l’assessore Roberta Belletti - sono un metodo efficace per diffondere, soprattutto tra i più piccoli, l’importanza della mobilità sostenibile. Insieme all'amministrazione comunale stiamo portando avanti un grande lavoro di sensibilizzazioni anche con incontri e iniziative per promuovere e incoraggiare comportamenti sempre più “green” e rispettosi dell’ambiente, tra cui anche quello di scegliere la bici come mezzo per muoversi in città. Ringrazio l’artista e Giulio Vesprini per essere al mio fianco in questo percorso e per aver creato nel tempo, grazie al suo progetto Vedo a Colori, un inedito percorso di visita della nostra città”.
Il nuovo murale, che attraverso colori vivaci vuole sottolineare l'importanza di usare mezzi alternativi ed ecologici come la bicicletta, è il terzo dei quattro muri previsti dedicati ai temi della transizione ecologica e della mobilità sostenibile. “Ringrazio l’ amministrazione comunale in particolar modo l'assessore Roberta Belletti per la sensibilità nei confronti di questi temi - dice Giulio Vesprini - Ringrazio le maestre della scuola elementare Don Bosco con le quali continueremo a lavorare, le educatrici del Nido Grillo Parlante e i bambini che ci accompagnano e ci accolgono sempre con grande affetto in queste lunghe giornate di lavoro con disegni e tante attività all'aperto".
"Vedo a Colori è un cantiere aperto - continua - una fucina di idee e collaborazioni continue; da sempre diamo voce e spazio agli street artist emergenti e quelli più affermati, italiani e da qualche anno abbiamo ospitato i primi artisti internazionali; il risultato è una narrazione fantastica, eterogenea, che si espande in tutta la città, fatta di immagini, forme, colori e messaggi importanti sempre diversi tra loro".
"Il progetto che dal porto si è esteso alle scuole porta all'interno degli ISC cittadini arte e cultura attraverso una della più belle discipline artistiche: la street art. È un impegno ed un lavoro molto faticoso che ci restituisce però esperienze uniche di crescita professionale e umana”.
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