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Carattere, investimento, micropolitana: le tre chiavi per la candidatura di Macerata a Capitale della Cultura 2020

Carattere, investimento, micropolitana: le tre chiavi per la candidatura di Macerata a Capitale della Cultura 2020

Ieri al Teatro Lauro Rossi di Macerata si è tenuta la presentazione del dossier della candidatura di Macerata a Capitale Italiana della Cultura 2020. Investimento, carattere, micropolitana sono le tre chiavi alla base del progetto. 

“Investimento perché candidare Macerata a Capitale italiana della Cultura 2020 – spiega il sindaco Romano Carancini - diventa immediatamente palpabile per gli investimenti, per il turismo, per la capacità di avere infrastrutture e portare benefici alla città”.
 
Per quanto riguarda il carattere “abbiamo immaginato che questa città, fedele alla propria identità modesta, scettica, non avesse mai potuto valorizzare se stessa e raccontarsi. Avere la possibilità di proporsi senza presunzione, ma con la consapevolezza che può restituire moltissimo mettendosi a disposizione non solo della città, ma anche del territorio e dell’Italia”.
 
Per ciò che concerne micropolitana “non vuol dire supremazia sugli altri - continua Carancini - ma la volontà di difendere un luogo baricentrico che lavora con l’intero territorio in un fase fragile della propria vita e la capacità di elaborare e individuare un luogo inedito per farlo rinascere”.
 
Il progetto ESTro.versa2020 è stato illustrato da Massimiliano Colombi e Marco Maracatili della Nomisma. Progetto che vale 6 milioni di euro con tanti fattori di valutazione. Macerata attualmente conta 40 mila turisti stranieri, 200 mila italiani e 100 milioni di effetto economico incrementale e la previsione in caso Macerata diventi capitale italiana della cultura parla di un incremento del 33% per gli stranieri, 27% italiani e 28 milioni di euro in più frutto delle attività culturali.
 
Il nocciolo del progetto culturale è stato illustrato dal vice sindaco e assessore alla Cultura, Stefania Monteverde. Lo strumento scelto è stato quello delle mappe, in totale 4, con 100 progetti, 180 operatori culturali e 60 città coinvolte, per costruire un nuovo mappamondo 2020.
 
Un progetto, come ha detto l’assessore regionale alla Cultura Moreno Pieroni con cui “ancora una volta Macerata ha dimostrato grande solidità culturale. Vogliano essere le Marche tutte al fianco di Macerata a dimostrazione che una regione anche in questo momento deve essere unita. E per dimostrarlo stiamo predisponendo proprio in questa città una mostra con risonanza nazionale legata a Lotto”.
 
“Un progetto interessante” - lo ha definito anche lo scenografo maceratese più volte premio Oscar Dante Ferretti che ha partecipato alla presentazione al Teatro Lauro Rossi - “Mi piacerebbe far parte del gruppo di lavoro affinché Macerata sia eletta Capitale italiana della Cultura 2020”. 
 
In chiusura gli interventi dei Rettori delle Università di Macerata e Camerino Francesco Adornato e Flavio Corradini, del presidente dell’Anci Maurizio Mangialardi, il vice presidente di Musicultura Ezio Nannipieri , Mauro Evangelista direttore Ars in Fabula, Paola Taddei direttrice dell’Accademia delle Belle Arti, del sindaco di Pievetorina Alessandro Gentilucci, del sindaco di Treia Franco Capponi, di Silvano Gattari consigliere della Camera di Commercio, di Gianni Niccolò direttore di Confindustria e di Rosaria Del Balzo Ruiti presidente della Fondazione Carima.
 
 
 

 

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