Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a nome del Comitato per la salvaguardia e la ricostruzione del centro storico di Camerino
Per iniziativa del comitato Concentrico (Comitato per la salvaguardia e la ricostruzione del centro storico di Camerino) si è svolto venerdì 14 settembre un incontro tra rappresentanti del comitato, l’amministrazione comunale e l’ufficio tecnico. All’incontro ha anche preso parte il direttore dell’ufficio speciale ricostruzione (Usr) della Regione Marche, ing. Cesare Spuri. Il comitato ha ringraziato gli uffici preposti per l’enorme mole di lavoro che stanno svolgendo, sollecitando però da parte dell’amministrazione comunale un chiaro indirizzo politico che faciliti le decisioni di natura tecnica.
L’incontro era stato sollecitato dal comitato per ottenere, a quattro mesi dalla presentazione delle proposte di perimetrazione tenutasi l’11 maggio scorso in pubblica assemblea, delle risposte sull’iter della ricostruzione. Tre richieste sono state avanzate dal comitato:
1) a che punto è l’esame delle osservazioni avanzate dai cittadini?
2) si intende proseguire sulla strada delle sei perimetrazioni del centro storico con eventuale coordinamento, o si reputa più opportuno (come richiesto dal comitato) adottare un’unica perimetrazione che includa tutta la città storica?
3) l’amministrazione comunale ha intenzione di dotarsi di un documento direttore per la ricostruzione (Ddr) che espliciti la linea politica del recupero della città e possa svolgere funzioni di coordinamento?
L’ing. Spuri ha ricordato gli scopi e le opportunità delle perimetrazioni e dei piani attuativi che sono quelli di ripensare e migliorare aree del territorio, adottare strategie di riqualificazione, consentire interventi urbanistici straordinari, anche su infrastrutture purché danneggiate dal sisma. È stato inoltre chiarito che il documento direttore per la ricostruzione dovrebbe contenere indicazioni dettagliate sul futuro assetto della città, con particolare riguardo alle vie di fuga e agli snodi nevralgici, nonché all’interazione tra la città storica e l’immediata periferia.
Quanto al finanziamento di tali interventi di pianificazione si è rivelato utile il parere inviato dalla struttura commissariale nazionale al comitato, in risposta a un suo quesito posto in tal senso. Il documento direttore per la ricostruzione può essere finanziato – così recita la risposta elaborata dalla struttura commissariale e dall’ufficio speciale della regione – attingendo alle risorse per la redazione dei piani attuativi, risorse che saranno immediatamente rese disponibili.
Infine il comitato ha di nuovo avanzato la proposta, riprendendo una petizione ampiamente condivisa sui social media, di dare autonomia attuativa alla zona di piazza Cavour-inizio di corso Vittorio Emanuele II, al fine permettere un rapido ripristino di alcune strutture nevralgiche, che potrebbero favorire la ripartenza della città, quali il Palazzo ducale, il Duomo, il Palazzo arcivescovile con il Museo diocesano, il Palazzo comunale, il teatro F. Marchetti, il parcheggio meccanizzato di viale E. Betti.
Dopo ampia discussione e a seguito di un’attenta disamina della vigente normativa i presenti hanno convenuto sulla necessità che il comune rediga e approvi formalmente un vero e proprio documento direttore che integri gli studi preliminari compiuti dallo studio Cucinella, in modo da poter dare finalmente avvio alla prima fase della ricostruzione.
L’assemblea del comitato, fissata per lunedì 17 settembre alle ore 21.15 presso il centro sociale di San Paolo, sarà l’occasione per approfondire le tematiche toccate dall’incontro.
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