Camerino, al via i lavori alla chiesa di Santa Maria dei Servi: interventi da oltre 460 mila euro
Sono in corso i lavori post sisma sulla chiesa di Santa Maria dei Servi di Camerino, posta lungo la provinciale in direzione Muccia.
Si tratta di un intervento che ha un importo totale di 465.069 euro, di cui l’Ufficio Speciale Ricostruzione ha appena liquidato la somma di 125.515 euro a favore del soggetto attuatore, vale a dire l’Arcidiocesi di Camerino - San Severino Marche.
«Continuiamo a lavorare anche sul versante dell’edilizia religiosa - spiega la struttura commissariale -. Grazie alla collaborazione proficua con Regione, Usr e Diocesi stiamo restituendo un tassello dopo l’altro alle comunità del sisma, tasselli che rivestono un significato importantissimo anche a livello simbolico».
«Ringrazio l’ufficio del commissario - aggiunge il vescovo Francesco Massara -. I lavori su chiese o altre strutture correlate rappresentano sempre un momento di gioia e di speranza per le nostre comunità».
L’intervento consiste nel ripristino e nel consolidamento dell’edificio, la cui costruzione risale ai primi anni del di-ciassettesimo secolo; a testimonianza ci sono le incisioni della pietra posta sul portale in legno interno che richiama il 1616, mentre la consacrazione è datata 1620.
Il terremoto ha provocato danni e lesioni diffuse tanto che i lavori si stanno concentrando in particolare su murature, coperture e volte.
Curiosità. Il complesso venne officiato dall’ordine dei Servi di Maria, nel periodo tra il 1616 ed il 1652, collegato al convento ma con poche unità di frati. Ecco perché rientrò tra quelli soppressi nel proprio nel 1652 dopo la promul-gazione della bolla Instaurandae emanata da Papa Innocenzo X, con la quale si decretava la chiusura di tutti quei piccoli conventi che non superavano le sei unità di religiosi.
“L’emendamento al Dl Superbonus approvato questa mattina in commissione Finanze al Senato determina un’ottimizzazione rispetto a quanto era già stato previsto nella versione iniziale del Decreto e, in particolare, apporta modifiche rispetto a due aspetti". Lo afferma in una nota il Commissario Straordinario al sisma 2016.
"Nel primo caso, si garantisce che il plafond da 400 milioni di euro, destinato per il Superbonus nel cratere sisma del 2009 e del 2016, venga applicato alle domande presentate dopo il 31 marzo 2024, mentre nella versione iniziale il tetto di spesa operava anche in relazione alle pratiche presentate nel primo trimestre 2024".
"In questo modo, l’operatività della misura è stata ampliata. La seconda modifica riguarda la modalità prevista per il monitoraggio della spesa, che sarà più efficace, dal momento che verrà effettuata da ciascuna Struttura commis-sariale (2009 e 2016) sulla base degli importi richiesti. A tale riguardo, preciso che la Struttura sisma 2016 si è già attivata per adeguare la piattaforma Gedisi, per fare in modo che l’utilizzo del plafond a partire dal primo aprile sia trasparente e misurabile”.
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