Dietrofront sulla preapertura della caccia nelle Marche. Si è tenuta oggi una riunione urgente di Giunta per mettere a punto una delibera che dovrebbe consentire di superare la decisione del Tar, a seguito della quale è stata sospesa la preapertura.
La Giunta in qualche modo ha “aggirato” la decisione del Tar Marche, che aveva accolto il ricorso fatto dalle associazioni ambientaliste e animaliste.
La Giunta regionale per farlo si è adeguata alle condizioni imposte dall’Ispra (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale) togliendo per esempio la possibilità di cacciare la tortora e riducendo le giornate di apertura da sei a quattro.
La proposta è stata formulata dall’assessore Moreno Pieroni.
“Il Tar infatti aveva posto tre le motivazioni proprio il mancato adeguamento ai pareri dell’Ispra, che ora in questo nuova delibera vengono totalmente rispettati” – ha affermato lo stesso Pieroni - . Per questo ci è sembrato giusto non sospendere del tutto la preapertura, rispettosa di una tradizione storica dell’attività venatoria marchigiana”.
Dal primo settembre quindi via libera alla caccia al colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia, gazza, che si aggiungono allo storno, piccione e tortora dal collare
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