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Banca Marche, Ceroni: "Vogliamo che il decreto salva-banche venga abolito"

Banca Marche, Ceroni: "Vogliamo che il decreto salva-banche venga abolito"

Questa mattina alle ore 11 si è svolta una conferenza stampa presso la sede regionale di Forza Italia ad Ancona, dove hanno partecipato Remigio Ceroni coordinatore regionale del movimento, unitamente al capogruppo in consiglio regionale Jessica Marcozzi, assente il consigliere regionale Piero Celani per impegni istituzionali, inoltre presente il coordinatore provinciale di Pesaro Urbino Alessandro Bettini, il coordinatore comunale di Ancona Grande Città Avv. Antonella Andreoli, l'ex capogruppo in Regione Umberto Trenta e Barbara Cacciolari vice coordinatore regionale.

Secondo gli intervenuti il decreto salva banche è stato un provvedimento irresponsabile e scellerato.

Un provvedimento che tutela le banche e punisce i risparmiatori.

Un provvedimento che fa passare il messaggio che investire in azioni e obbligazioni bancarie è rischioso, mettendo a repentaglio l'autonomia finanziaria degli istituti di credito e di conseguenza il credito alle imprese e agli investimenti.

È stato un saccheggio che determinerà un forte impoverimento della nostra regione per miliardi di euro.

Il provvedimento anziché tutelare punisce le vittime delle banche.

Non si capisce l'esultanza di Ceriscioli e della Giunta Regionale delle Marche per il salvataggio di Banca Marche che tra qualche mese necessariamente dovrà essere vendita a qualche colosso bancario.

Gli intervenuti hanno chiesto in primo luogo di individuare le responsabilità:

1) le responsabilità del direttore generale Bianconi che ha incassato 17 milioni di euro tra stipendi e liquidazione;

2)le responsabilità dei membri dei vari consigli di amministrazione;

3)le responsabilità del collegio dei revisori dei conti e della società di certificazione dei conti;

4) le responsabilità della Banca d’Italia e della CONSOB che non dovevano autorizzare il nuovo aumento di capitale nel 2012 per 180 milioni di euro pur sapendo che la banca era sull’orlo del fallimento.

Di accertare se risponde al vero che molte persone sono state costrette dai direttori delle loro banche a prendere azioni per ottenere fidi per le loro aziende.

E' stato inoltre rivolto un invito alle vittime di queste situazioni, a denunciare i colpevoli di tale atteggiamento.

Infine Forza Italia ha chiesto chiarezza sugli 8.5 miliardi di crediti che sono stati svalutati ad un 1,5 miliardi con una riduzione dell’83% mentre erano valutati nel  bilancio di Banca Marche per un 55% del valore.

Chi si deve arricchire con questa svalutazione?

Perchè tutto questo è successo da un giorno all’altro? Successivamente, questo credito verrà ceduto a società di recupero che si arricchiranno sopra di esso.

Perché è stata rifiutata la disponibilità delle altre banche a coprire per intero l'ammanco attraverso il fondo di garanzia.

Forza Italia si è dichiarata molto preoccupata perché questa situazione puó degenerare: ad esempio, Veneto Banca ha svalutato nei giorni scorsi le proprie azioni da 39,5 a 7, 3 euro, nella stessa misura operata da Banca Marche.

La Banca d’Italia deve far vedere agli azionisti l’operato dei commissari e i bilanci degli ultimi anni che non sono stati resi ancora pubblici.

Forza Italia ha anche annunciato un esposto alla Procura della Repubblica di Ancona ed ha assicurato il massimo sostegno ai risparmiatori depredati dei loro risparmi.

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