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Autismo, una giornata non basta. La Cooperativa Sociale il Faro lancia "il mese dell'Autismo"

Autismo, una giornata non basta. La Cooperativa Sociale il Faro lancia "il mese dell'Autismo"

Martedì 2 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day), istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU. È proprio in questa occasione che la Cooperativa Sociale Il Faro, che dal 1990 si occupa di erogare servizi socio- sanitari, assistenziali ed educativi per le persone con disabilità, ha presentato presso Il Centro Orizzonte “Un mese per l’autismo”: l’insieme di momenti formativi, attività, ludiche e non, ed eventi gratuiti e aperti a tutta la cittadinanza che si terranno al Centro Orizzonte, il poliambulatorio di eccellenza accreditato dalla Regione Marche e deputato alla prevenzione, alla diagnosi e ai trattamenti dei disturbi del neurosviluppo in età evolutiva.

Non una singola giornata, ma l’intero mese, per cercare di richiamare l’attenzione della comunità tutta su un disturbo del neurosviluppo così complesso, dove il tessuto sociale è uno degli elementi imprescindibili.

Presente alla conferenza stampa anche Francesca D’Alessandro, Vicesindaco e Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Macerata, che ha ricordato: "Mi sento onorata, perché la Cooperativa Sociale Il Faro opera da 10 anni su un fronte che merita di ricevere attenzione. Quando si parla di autismo, si parla di numeri importanti: 500 mila famiglie, in tutta Italia, hanno all’interno del proprio nucleo una persona con disturbo dello spettro autistico. L’autismo è una disabilità complessa, di non facile diagnosi, con una sintomatologia non lineare. E complesso è anche il modo in cui la famiglia l’affronta: eventi come “Un mese per l’autismo” servono anche per scongiurare l’isolamento. In questo, La Cooperativa Il Faro rappresenta un punto di riferimento importantissimo".

"Può sembrare un ossimoro unire la parola “autismo” con “festa”, in realtà il messaggio che desideriamo sempre inviare è questo: anche di fronte di fronte a una disabilità, si può e si deve raggiungere una quotidianità che sia all’insegna del benessere. Fondamentale è coinvolgere la comunità. Ogni persona è un universo, e quindi ringrazio Il Faro perché eventi come questo sono fondamentali per supportare le famiglie. Ogni famiglia ha il proprio bagaglio di sofferenza: non vanno lasciate sole. L’importante, come Amministrazione, insieme alla Cooperativa Sociale, è sostenerci e supportarci, per cercare di raggiungere l’obiettivo comune: donare a questi bambini e a queste bambine, e quindi alle loro famiglie, speranza, aiuto e un percorso che può essere di grande bellezza”, ha concluso la vicesindaco. 

“Ringrazio il vicesindaco per questa sinergia con l’Amministrazione comunale e per condividere momenti come questo, perché da soli non si va da nessuna parte”. Sottolinea Marcello Naldini, Presidente della Cooperativa Sociale Il Faro. “Da sempre la nostra Cooperativa cerca di offrire servizi che generano sollievo e speranza, cercando di assicurare accoglienza, diritti di inclusione, ascolto e cura. Insieme, e dove c’è bisogno. Il Centro Orizzonte de Il Faro è la risposta naturale al nostro desiderio di fare davvero la differenza nella vita delle famiglie che vivono la disabilità. Il programma del mese inizierà sabato 6 aprile, con l’OPEN DAY, una giornata di presentazione del Centro Orizzonte, con laboratori e momenti informativi gratuiti. Durante tutto il mese si alterneranno laboratori di PET Therapy, pittura, psicomotricità, educazione alimentare, lingue straniere, matematica, scienza, per tutti i bambini e le bambine... E ancora eventi, momenti informativi, percorsi di formazione e consapevolezza e aperti alla cittadinanza”.

Beatrice Pini, Responsabile Centro Servizi - Orizzonte di Macerata, ricorda alla platea: “I numeri dell’autismo sottolineano l’urgenza di politiche e interventi sanitari, educativi e sociali, nonché concreti supporti alle famiglie, ma dall’altro ci ricordano quanto sia ancora lungo il viaggio verso la giusta consapevolezza in grado di nutrire un nuovo sguardo sociale sulla disabilità e decostruire tutti gli stereotipi che ruotano intorno alla tematica. Il ruolo della comunità, in questo, è centrale e il fatto di non sentirci soli ci dà davvero la spinta ad andare avanti.”

Ilaria Gallucci, Coordinatrice del Centro, aggiunge: “il Centro Orizzonte è nato e cresciuto con l’intento di rispondere ai bisogni delle famiglie. Nel corso del tempo, il Centro è evoluto, ma la presenza della famiglia rimane al centro di ogni cosa. La formazione è in itinere anche per i genitori e questo ci permette di dare supporto concreto ai bambini, alle bambine e a tutte le figure di riferimento. Oggi desideriamo sempre più un loro inserimento nella socialità e nello sport, quindi fuori dal contesto ambulatoriale. Fondamentale il nostro lavoro d’équipe e il poter mettere insieme competenze e professionalità diverse, con l’obiettivo di sostenere nel concreto le famiglie che si rivolgono a noi, sia nella fase di diagnosi, sia nella fase del trattamento”.

Tutte queste iniziative si concluderanno con una cena di gala a scopo benefico, a sostegno dei bambini e bambine con disturbi del neurosviluppo seguiti presso il Centro Orizzonte della Cooperativa Sociale Il Faro. La cena si terrà venerdì 3 maggio presso la prestigiosa location di Villa Anitori Prestige Relais & Spa, a Loro Piceno.

Prosegue Marco Gentili, Neuropsicologo, Psicoterapeuta e Direttore Sanitario del Centro Servizi Orizzonte di Macerata: “Si è deciso di dedicare l’intero mese di aprile ad una disabilità complessa come quella dell’autismo, una disabilità che coinvolge dal punto di vista emotivo, economico e sociale. Aprendo le porte del Centro Orizzonte si vuole far passare un messaggio chiaro: la rete sociale è un fattore in gioco che ha sempre un peso determinante nella vita della persona; può esserlo in positivo o in negativo. L’inclusione è un fatto che, come tale, ha bisogno del giusto terreno per poter attecchire e crescere. Le attività progettate permettono a tutti i bambini di condividere qualcosa e di entrare in relazione tra loro. Con la cena solidale desideriamo coinvolgere e rendere partecipi tutte le persone che sentono di condividere la nostra mission, ovvero sostenere le famiglie che vivono la disabilità”.

 

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