Aperture nei festivi, Vince Civitanova dalla parte dei commessi
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Alberto Mobìli per Vince Civitanova.
"Oggi mi è stata consegnata questa lettera , da parte di un gruppo di commessi di alcuni negozi e centri commerciali di Civitanova Marche.
Sono molto indignati e arrabbaiti, perché si sentono, poco tutelati e quasi abbandonati, da questa amministrazione , che ha deciso per l'ennesima volta, a differenza di altre amministrazioni , l'apertura degli esercizi commerciali il giorno festivo del 26 dicembre.
Per questo conoscendo il nostro impegno in merito, e la nostra vicinanza a chi subisce questa situazione, avendo anche l'anno scorso espresso nella persona del nostro candidato sindaco Fabrizio Ciarapica, la nostra opposizione a questo modo di essere distanti dai valori e dalle esigenze di parte dei cittadini ,si sono rivolti a Vince Civitanova, per farsi sentire da chi non sta tutelando le famiglie di questi nostri concittadini, che si vedono forzatamente allontanati dai propri cari, proprio nelle festività che più ad essi sono dedicate.
In particolar modo continuiamo a chiedere l'applicazione della legge regionale n. 27 del 2009, che prevede la chiusura obbligatoria il 25 aprile, il primo maggio, Pasqua, Natale, il 26 dicembre e il primo dell'anno, mentre è consentita la deroga alle aperture festive in misura non maggiore a 23 annue.
Vince Civitanova è, come sempre, vicina ai cittadini e ai valori della famiglia che va tutelata sempre e messa al di sopra degli interessi economici, per questo sostiene e vuole dare voce a chi è costretto in forma anonima a esternare la propria frustrazione per una situazione che li danneggia pesantemente e a cui hanno timore di opporsi apertamente per paura delle conseguenti ritorsioni.
Alberto Mobìli.
Di seguito metto una versione digitalizzata della lettera ricevuta, della quale inserirò comunque una foto dell'originale .
Siamo un gruppo di commessi di varie aziende, che lavorano da anni nel commercio.
Gli ultimi anni abbiamo avuto la sfortuna di vivere un radicale cambiamento delle aperture degli esercizi commerciali durante le festività.
Da due anni si è arrivati a pretendere l'apertura, addirittura il 26 dicembre, in aggiunta alle altre festività annuali. Vorremmo che il sindaco ci spieghi una cosa molto semplice:
Perché noi commessi non abbiamo il diritto di stare a casa con le nostre famiglie?
Perché non viene adottato un provvedimento, come fanno alcuni sindaci del Nord Italia come Venezia dove sono state ascoltate le richieste dei lavoratori per la chiusura del 26 dicembre emanando un'apposita delibera?
In questi giorni abbiamo sentito parlare del concetto di famiglia in tutte le salse, non hanno forse il diritto anche le nostre famiglie ad essere tutelate?
A chi saranno affidati i figli dei commessi che lavorano nelle festività, se asili e scuole sono chiuse?
Purtroppo non tutti hanno la fortuna di avere nonni o quant'altro che sopperiscano alle nostra assenza forzata.
La Giunta comunale è l'unico organo che potrebbe risolvere questa situazione surreale e aiutarci affinché le nostre famiglie abbiano la possibilità di festeggiare le festività natalizie insieme a noi.
È ora che qualcuno abbia anche qui il coraggio la forza di opporsi ai colossi commerciali proponendo la chiusura per almeno il 26 dicembre.
Commessi arrabbiati e delusi!!!"
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