RIceviamo e pubblichiamo da Andrea Blarasin, ex assessore provinciale
Quella della Orim a Piediripa è una sede che va chiusa e questo non è solo un parere personale. Lo dicono i fatti. Tra il 2007 e il 2011 all’interno dello stabilimento ci sono stati più di 15 incidenti e negli anni successivi almeno uno all’anno. Almeno due sono stati di un’entità grave come l’ultimo verificatesi. E’ proprio in presenza di questi fatti reali che è necessario quanto urgente sospendere immediatamente l’autorizzazione fino a chiusura delle indagini.
E’ sconcertante che questa proposta non venga avanzata unitariamente dall’opposizione politica della città, proposta che reputo assolutamente un atto dovuto nei confronti di tutti i maceratesi. Chi eventualmente concedesse il dissequestro dell’azienda senza aver compiuto tutte le verifiche del caso si deve assumere la piena responsabilità nei confronti di tutti i cittadini anche delle zone limitrofe. In questi giorni si parla di verifiche da parte dell’Arpam, verifiche che da sole non possono essere sufficienti per accertare l’entità del danno o che sia stato un semplice incidente. E’ cosa nota, infatti, che l’Arpam fa parte della Conferenza dei Servizi che esprime il parere sull’Autorizzazione Integrata Ambientale. E sulla Orim ha espresso parere positivo. Pensiamo che oggi si possa contraddire? Anche per questo occorre dire "no" all’immediato dissequestro dello stabilimento.
Tra l’altro risulta inaccettabile che in una città come Macerata le condizioni vengano dettate dai titolari dell’azienda che pretendono l’immediato dissequestro. Chi sta al governo deve occuparsi con estrema attenzione della questione. Perché la Orim non è un’azienda qualsiasi: come potrebbe esserlo uno stabilimento che ha un numero così alto di incidenti e che provoca conseguenze tali da causare disagi ai tanti produttori della zona, agli abitanti, persino al corpo dei vigili del fuoco che chiede chiarezza sugli eventuali elementi tossici nelle loro divise? Le priorità sono la salute e l’interesse di tutti i cittadini non la richiesta di un titolare che chiede l’immediato dissequestro della propria azienda con cause e conseguenze che sono ancora tutte da accertare.
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