Dopo la scia di polemiche e le tante segnalazioni pervenute circa l'apertura di sabato, a cui hanno fatto seguito i rilievi della Polizia Locale di Corridonia, le saracinesche dei negozi del Corridomnia Shopping Park questa mattina sono rimaste abbassate, allineandosi con quanto si registra negli altri parchi commerciali della provincia maceratese (tanto che ieri è stata da questi invocata la concorrenza sleale) a seguito del dpcm del 3 dicembre, emanato dal Governo in vista delle festività natalizie.
Dal Comune trapela come l'iniziativa di restare chiusi sia stata presa direttamente dai negozianti, mentre sono in corso da parte dei vigili di Corridonia ulteriori controlli sugli esercizi commerciali rimasti aperti. Nella giornata di domani l'Amministrazione deciderà in merito ad eventuali sanzioni e chiusure (di 5 giorni) da imporre ai commercianti.
La scelta di accogliere i clienti anche nella giornata di ieri era stata motivata dalla scarsa chiarezza del decreto governativo ma - sebbene il Corridomnia Shopping Park non voglia classificarsi come parco commerciale - nel testo del dpcm si sottolinea come la chiusura "nelle giornate festive e prefestive" (e dunque nei fine settimana), sino al 6 gennaio, sia imposta anche ad "aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture assimilabili, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole".
I parcheggi, ieri pieni, sono rimasti pressoché deserti nella mattinata odierna con soltanto qualche curioso ad ammirare la merce esposta nelle vetrine, riflettendo sui futuri acquisti da donare in occasione delle feste e, magari, anche con un pò sconfortati dopo aver scoperto la chiusura dei negozi che si sperava, anche oggi, di trovare aperti.
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