Aeroporto Ancona, sono 11 i licenziamenti. I sindacati: "Pronti allo sciopero"
Il management del'International Airport Ancona ha ufficialmente disposto da ieri sera il licenziamento di 11 lavoratori, andando a colpire nello specifico il personale della security e delle pulizie, delle lavoratrici del check in - loast and found e degli uffici.
"Una vera e propria macelleria sociale", come l'ha definita il sindacato, nel suo ultimo comunicato firmato anche da Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti. «E' una doccia fredda e le responsabilità sono da imputare all'azienda ma anche alla politica regionale, debole e inefficace, che non ha saputo prendere in mano la situazione dal momento che è socio di quest'azienda e dirotta numerose risorse pubbliche per lo scalo marchigiano».
Nei giorni scorsi, infatti, l'associazione sindacale aveva fatto esplicita richiesta ai manager di utilizzare ammortizzatori sociali e procedere insieme all'individuazione di soluzioni per la riorganizzazione della struttura aeroportuale. Con gli ultimi sviluppi, però, la presa di posizione drastica è stata inevitabile, annunciando nell'immediato una prima azione di sciopero di 4 ore, prevista il 26 novembre, e non escludendo sit-in di protesta.
Nell'ultima settimana, la società dell'International Airport Ancona aveva rincarato la dose. «Sembra assurdo che dopo tre anni di ammortizzatori sociali il sindacato abbia ancora la sfrontatezza di richiedere proroghe e non abbia compreso la necessità di rispettare i vincoli imposti dalla Commissione Europea in occasione dell’erogazione degli "aiuti di Stato", grazie ai quali è stato possibile salvare l’aeroporto delle Marche».
Si parla, concretamente, di strumentalizzazione da parte del sindacato, che non terrebbe conto degli sforzi compiuti dal 2015 ad oggi per evitare il collasso finanziario e sostenere anche - previo accordo siglato nel 2020 da entrambe le parti - la migrazione dei lavoratori interessati presso società appaltatrici che si sono aggiudicate i servizi di pulizie e sicurezza. Flessibilità poco chiara da una parte, sfrontatezza e arroganza dall'altra. Sul tavolo delle trattative per ora aumentano solamente le tensioni.
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