In vista dei festeggiamenti per l’arrivo del 2022, il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica ha emesso un’ordinanza ad hoc per il Capodanno, con disposizioni sulla somministrazione e vendita delle bevande da parte degli esercizi pubblici.
Nello specifico, è vietata la vendita, dalle 21 del 31 dicembre alle 6 del mattino del primo gennaio, di qualsiasi bevanda contenuta in lattine e bottiglie. Sussiste, altresì, il divieto di vendita per asporto di superalcolici dalle 21 del 31 dicembre alle 6 del mattino del primo gennaio, nonché il divieto di somministrazione di superalcolici dalle 2 di notte alle 6 del primo gennaio. “Gli esercizi saranno tenuti ad esporre al pubblico un cartello con l'indicazione dei divieti e degli orari in cui questi saranno in vigore” puntualizza il primo cittadino.
Sempre in occasione di San Silvestro e Capodanno, l’Amministrazione Comunale raccomanda a tutti i cittadini “di assumere comportamenti responsabili sull’utilizzo dei prodotti pirotecnici, con preciso riferimento a quanto riportato nell’Articolo 31 - Norme per l’uso di petardi, botti e artifici pirotecnici - del vigente Regolamento Comunale di Polizia Urbana e di Decoro”.
Si consiglia di adottare scrupolosamente tutte le cautele e gli accorgimenti necessari, a cominciare dall’indicazione della marcatura CE, dalle avvertenze indicate sulle confezioni o suggerite dagli stessi commercianti, “per prevenire rischi e danni per la propria e l’altrui incolumità”.
Nell’ordinanza si invita anche “ad evitare l’utilizzo di botti e articoli pirotecnici nei luoghi di aggregazione o comunque affollati, nelle aree a rischio di propagazione degli incendi, nei pressi di ospedali, case di cura e di riposo, scuole, luoghi di culto, o nelle vicinanze di monumenti, edifici, o in aree a valenza storica, archeologica, naturalistica o ambientale”.
“Massima attenzione dovrà essere rivolta alla presenza di bambini o di altri soggetti deboli, che dovranno sempre essere tenuti in condizioni di sicurezza ed a debita distanza, e agli animali domestici e selvatici che possono subire traumi dal rumore dei botti. Si fa quindi appello al senso civico e di responsabilità di ciascuno affinché si festeggi l’arrivo del nuovo anno nel rispetto delle persone e dei nostri amici animali” ha sottolineato il sindaco Fabrizio Ciarapica.
Recanati piange la scomparsa di Paola Ottaviani, Amministratrice delegata della nota azienda recanatese Ottaviani Spa, leader nella produzione di gioielli e prodotti in metallo prezioso. La donna si è spenta questa mattina, all’età di 54 anni, dopo una lunga malattia.
“A nome personale, dell’Amministrazione Comunale e della Cittadinanza porgo le più sentite e sincere condoglianze alla famiglia di Paola Ottaviani.- Ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi - Ci ha lasciato una figura importante dell’imprenditoria della nostra comunità, Paola è stata e rimarrà un simbolo dell’arte del fare bene recanatese, una grande imprenditrice indissolubilmente legata alla sua terra. Le rendiamo onore per la sua umanità ricca di valori e dedizione dimostrata anche nell'amministrare l’Azienda Ottaviani contribuendo a far conoscere l’arte orafa recanatese in Italia e nel mondo”.
La camera ardente sarà allestita oggi presso la sala del commiato Bamo e resterà aperta fino a domani sera, 31 dicembre, per il saluto e la preghiera dei tanti amici e amiche. I funerali si terranno sabato primo gennaio alle ore 10 nella cattedrale San Flaviano di Recanati.
Prosegue e aumenta l'ondata dei contagi nelle Marche, che ne registrano 1.814 in una sola giornata, dopo il picco di ieri di oltre 1.700 nuovi casi (leggi qui), facendo salire l'indice dell'incidenza a 486,61 (ieri 423,80) su 100mila abitanti. È quanto emerge dai dati dell'Osservatorio Epidemiologico regionale. Record anche per i tamponi analizzati: 15.916 in totale.
I nuovi casi rappresentano una positività del 16,2% su 11.169 tamponi del percorso diagnostico screening. Ci sono poi 6.879 test del percorso antigenico screening (con 1.432 positivi da sottoporre a tampone molecolare). Sono 614 i casi in fase di approfondimento epidemiologico, 327 i soggetti sintomatici. La provincia di Ancona resta quella con il maggior numero di casi, 463, seguita da Macerata con 317, Fermo con 307, Ascoli Piceno con 280, Pesaro Urbino con 275, e 172 casi fuori regione.
Contagi più diffusi nella fascia di età 25-44 anni con 628 casi, seguita da quella 45-59 con 369, ci sono poi 211 casi tra 19-24enni, 149 casi tra 60-69enni. Sono 330 i casi nelle varie fasce di età da zero a 18 anni, di cui 130 in quella 6-10 anni.
Dei 1.814 nuovi casi, 614 sono contatti domestici, 404 contatti stretti di casi positivi, 24 contatti in ambiente di vitta/socialità, 12 in setting lavorativo, 1 rispettivamente per contatti in setting assistenziale e screening sanitario e 11 casi extra regione. Sempre secondo i dati dell'Osservatorio Epidemiologico Regionale il 74 dei pazienti in terapia intensiva non è vaccinato, il 26% ha ricevuto 2 o 3 dosi di vaccino.
Scende, invece, di un'unità il numero dei ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 260 pazienti, 43 dei quali in Terapia Intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati anche sette decessi: una 93enne di Pesaro, un 75enne di Ascoli Piceno, un 77enne di Senigallia, una 74enne di Vallefoglia e una 105enne di Pesaro sono spirati presso la Rsa Galantara; una 71enne di Monte San Vito ha perso la vita all'ospedale Torrette; una 85enne di Belvedere Ostrense è venuta a mancare dell'ospedale di Pesaro.
Zona arancione in arrivo nelle Marche, come confermato dal presidente Francesco Acquaroli nella giornata di mercoledì (leggi qui). Saranno diverse le novità, che riguardano soprattutto i non vaccinati. Per coloro che stanno completando, o che già hanno completato, il ciclo vaccinale non ci saranno, invece, restrizioni impattanti.
In zona arancione, chi non ha il Super Green pass non può uscire dal Comune di residenza, se non per motivi di lavoro, necessità o urgenza. Le attività restano aperte, ma permangono le regole di accesso con il Green pass e quello Super, come previsto dal Decreto Natale e dall'ultimo decreto governativo del 29 dicembre (leggi qui).
Sarà obbligatorio il possesso del Super Green pass, quindi, per l'accesso ad alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; spogliatoi, piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centro culturali, centro sociali e ricreativi per le attività all’aperto; centri commerciali nei festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi); mostre, musei e altri luoghi della cultura; centri termali all'aperto o al chiuso. Sostanzialmente, dunque, per i non vaccinati si profila un vero e proprio lockdown, vista l'esclusione da tutte le attività sociali e ricreative.
"Con l'obiettivo di incentivare la sicurezza e prevenire sinistri stradali a salvaguardia di tutti gli utenti della strada, da giovedì 30 dicembre, è attivo l'impianto di rilevamento automatico delle infrazioni semaforiche (passaggio con semaforo rosso) all'interno del centro abitato di Porto Potenza Picena, lungo la Strada Statale, in direzione Nord lungo Viale Regina Margherita, all'intersezione con via Don Silvio Spinaci (semaforo prima della Chiesa di Sant'Anna venendo da Sud)". Ad annunciarlo è il sindaco di Potenza Picena, Noemi Tartabini.
"Attualmente non è possibile l'installazione dell'apparecchiatura anche sull'altro semaforo e cioè all'intersezione della strada Statale con via Antonelli e Tebaldi, in quanto i tecnici hanno rilevato problematiche connesse ai sottoservizi - precisa il primo cittadino -. Tramite trattativa sul mercato elettronico, l'affidamento del servizio è stato dato alla ditta Police Service di Corridonia. La strumentazione denominata RedVolution si compone di centralina e di telecamera a infrarossi, strumenti approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti".
La postazione sarà fissa e omologata per il controllo automatico del passaggio con semaforo rosso (art. 146) del Codice della Strada. La strumentazione è idonea al funzionamento senza la presenza degli Organi di Polizia Stradale. A semaforo spento o lampeggiante i veicoli transitanti lungo la Statale 16 godono del diritto di precedenza, mentre sulle traverse vige l'obbligo di arrestarsi e dare la precedenza.
Prendeva il via esattamente un anno fa la campagna di vaccinazione nelle Marche. Giornata rimasta impressa nella memoria collettiva sia grazie al dottor Adolfo Panzoni, primario del pronto soccorso di Osimo - diventato ufficialmente il primo immunizzato della regione -, sia per il lungo e duro percorso che da lì si sarebbe prospettato in vista di un ritorno alla normalità. Ma di questa luce in fondo al tunnel ancora non vi è traccia: governi impreparati, sanità sotto accusa, contromisure inadeguate, campagne di sensibilizzazione tardive e poco persuasive. E allo stesso tempo: migliaia di fake news diffuse sulla rete (insieme a dati imprecisi e spesso corrotti), medici e virologi più o meno attendibili onnipresenti nei talk show televisivi, manifestazioni di piazza contro vaccino e green pass. E infine di qualche no mask.
In un anno, la vaccinazione ha inciso fortemente sulla sintomatologia del Covid-19. C'è però ancora bisogno di mantenere la guardia alta di fronte alla quarta ondata di contagi – ad oggi arrivati a 4.031 nuovi casi (rispetto ai 3.052 del 28 dicembre 2020), con un tasso di contagiosità (Rt) salito a 1,24 (0,98 a fine 2020). 603 i ricoverati un anno fa a fronte dei circa 254 attuali (42 quelli in terapia intensiva): meno della metà, anche questo segnale dell'utilità del vaccino. 130.000 guariti, 3224 deceduti. Sono numeri che, per quanto possano dare da un lato ragione delle misure finora adottate, dall’altro evidenziano anche un altro fattore meno esplicito: la graduale crescita dell’insoddisfazione generale nei confronti delle istituzioni.
Le innumerevoli dichiarazioni volate da un comparto all’altro della politica nazionale e regionale – e non solo in virtù della pandemia – non hanno di fatto reso più semplice affrontare la situazione, ma anzi hanno amplificato malumori e insofferenze. Un accresciuto tasso di fiducia nei confronti delle istituzioni come Stato, Regione, Unione Europea, e Chiesa - legato per lo più alla paura e al bisogno di sicurezza -, non sembra essersi tradotto in altrettanta soddisfazione per quei servizi pubblici che un Paese civile dovrebbe saper garantire.
A livello nazionale, la sanità privata (60%) rimane più apprezzata di quella pubblica (48%), mentre la scuola - privata e pubblica - negli ultimi due anni non ha subito significative variazioni (rispettivamente, 42 e 47%), così come i trasporti ferroviari (36%). Per il trasporto urbano, invece, l’indice di gradimento è precipitato di ben 10 punti: dal 36% del 2019 al 27% del 2021.Inoltre, a rimanere ancora oggi appannaggio delle minoranze, è la richiesta generale di ridurre il peso dello Stato nella gestione delle strutture sociosanitarie (24%) o scolastiche (22%), favorendo al contempo di +6 punti l'indice di propensione al privato rispetto al 2020 (oggi al 31%). Detto altrimenti, Il 60% degli italiani ritiene oggi che il paese abbia «bisogno di essere guidato da un leader forte».
All’interno delle Marche, invece, i dubbi restano legati all’attuale gestione della pandemia che, anche di fronte all’aumento dei contagi causati dalla variante Omicron e alla profonda crisi del personale sanitario, è diventa a fasi alterne un argomento qualunque di dibattito fra vecchia e nuova giunta regionale, o più semplicemente fra esponenti di sinistra e quelli di destra.Se nel corso del 2021 abbiamo assistito alla bagarre in più riprese fra l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini (Lega), e la sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico, Alessia Morani (Pd), è di fronte all’ultimo dramma dei tamponi e dei vaccini che l’attenzione si è ora spostata.
A lanciare il sasso è stato stavolta Angelo Sciapichetti (Pd), ex assessore regionale nella precedente giunta Ceriscioli, il quale ha voluto cogliere l’occasione per segnalare l’incapacità di Acquaroli e soci rispetto ad una prevedibile recrudescenza della pandemia e al numero insufficiente di presidi sanitari messi a disposizione. Non ultimo, va ricordato che lo stesso presidente della regione nell’ultimo anno si è “lasciato muovere” fra le incoerenze della propria leader di partito, Giorgia Meloni.L'esponente di Fratelli d'Italia a marzo 2021 invitava l’Unione Europea ad accelerare sull’obbligo del Green pass, per poi rimangiarsi la parola solo 4 mesi dopo facendo leva sul diritto consegnato per sempre ai no vax (oltre a quello di non vaccinarsi) di esprimere pubblicamente il proprio dissenso in forme sempre più esasperate. Perdendo di vista quelle che sono ormai manovre sociosanitarie necessarie per proteggere le categorie più a rischio ed evitare nuove mutazioni del virus.
Un virus che, sicuramente, ha cambiato la vita di tutti i giorni, e del quale non si conoscono ancora gli effetti a lunga distanza. Questo perché, oltre alle nuove campagne di vaccinazione, bisognerà fare i conti nei prossimi mesi anche con le decisioni della classe dirigente: l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, la condotta del Parlamento, le responsabilità del Governo Draghi rispetto ai fondi PNRR, la lealtà istituzionale delle Regioni, e il futuro della Sanità Pubblica.
Fonte: La Polis-Demos
Bentrovati cari lettori a questa ultima puntata del 2021 della mia rubrica, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. La nostra regione ha registrato il record storico di contagi nonostante la crescita dei casi sia rallentata negli ultimi 7 giorni.
A livello nazionale iniziamo ad osservare un'interessante divergenza fra la crescita dei casi e quella dei ricoveri e dei decessi: i dati sembrerebbero confermare come la Omicron sia molto più contagiosa, ma allo stesso tempo meno aggressiva della variante Delta.
La Liguria e la Calabria si avvicinano alla zona arancione: un rischio concreto anche per le Marche, come confermato anche dal presidente Francesco Acquaroli (leggi qui). È interessare osservare anche la situazione nei paesi in cui l'ondata Omicron ha avuto avvio prima che in Italia.
In Sud Africa i casi sono in netto calo e, ad un incremento di 50 volte dei contagiati, è corrisposto un incremento di decessi di solo 2 volte. Nel Regno Unito, nonostante i casi più che raddoppiati, il trend dei decessi e ricoverati in terapia intensiva è in discesa. Dai pochi dati ospedalieri che sono riuscito a recuperare sembra che il vaccino, anche con sole 2 dosi, non abbia perso efficacia nella prevenzione dei casi gravi.
Purtroppo, in Italia lo screening è totalmente saltato, quindi i casi reali giornalieri potrebbero essere anche 2, 3 o 4 volte più alti. Anche la gestione delle quarantane non è più sostenibile, visto che - continuando di questo passo - presto non si avranno neanche più funzionanti i servizi essenziali.
Da notare, ancora una volta, l'incoerenza delle istituzioni: da una parte spingono la terza dose e dall'altra si smantellano gli hub vaccinali creando enormi disagi alla popolazione e tempi di prenotazione di oltre 2 mesi.
Inoltre, cari lettori, non fatevi trovare impreparati il 1° Febbraio, quando i green pass scenderanno tutti a 6 mesi. Pertanto se avete fatto la seconda dose (o la unica JNJ) prima di Agosto 2021, il primo Febbraio il vostro green pass non sarà più valido pertanto vi suggerisco di provvedere alla terza dose entro la fine di gennaio per non ritrovarvi improvvisamente senza pass valido.
È ufficiale, il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto sull'estensione dell'uso del green pass e le quarantene. Tra nuove strette e qualche allentamento, il Governo vara l'ultimo decreto anti-Covid di questo secondo anno di pandemia, che si chiude con numeri record sui contagi di questa quarta ondata (nelle ultime 24 ore sono stati quasi 100mila, oltre 1700 nelle sole Marche).
Tra le novità, quarantena azzerata ai vaccinati da meno di quattro mesi e a quelli con dose booster, estensione del Super Green pass nell'ambito dei trasporti a lunga percorrenza, fiere e impianti sciistici e prezzi calmierati per le mascherine Ffp2.
Dal 10 gennaio, fino al termine dell'emergenza, il lasciapassare in versione 'super' diventa obbligatorio anche per l'accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale. Estensione anche per le seguenti attività: alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centro culturali, centro sociali e ricreativi per le attività all’aperto.
Non passa però il fronte di chi chiedeva di estendere l'obbligo del Super Green pass a tutte le categorie di lavoratori, nonostante la sponda delle Regioni. E non prevale la linea rigorista di chi come il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla scorta dei pareri del Cts e pur d'accordo sulle modifiche alle regole sull'autoisolamento, chiedeva norme non troppo blande.
Sia in cabina di regia che in Cdm il confronto è stato serrato: Pd e Forza Italia hanno subìto lo stop della Lega e del Movimento Cinque Stelle sul varo dell'obbligo del certificato verde rafforzato per tutti i lavoratori. Il Pd rilancia l'obbligo per i vaccini e dice sì alle estensioni dell'uso del pass.
Intesa per calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2: una proposta condivisa nell'esecutivo della quale ora sarà incaricata la struttura commissariale, che dovrebbe stipulare apposite convenzioni con le farmacie. Cambiano le regole per la quarantena, con tre diverse categorie: lo scopo è evitare la paralisi del Paese, che con un alto numero di persone in quarantena, perchè contagiati o venuti a contatto con un infettato, rischia di finire in una sorta di 'mini-lockdown' generato anche dai continui autoisolamenti di chi invece è negativo.
Le quarantene non saranno più previste per i vaccinati con booster o con due dosi da meno di quattro mesi che vengano a contatto con una persona poi risultata positiva al Covid, se asintomatici. In questi casi sarà prevista una forma di autosorveglianza e l'esecuzione, al quinto giorno dal contatto con il caso positivo, di un tampone con esito negativo.
Per chi ha eseguito l'ultima vaccinazione da più di quattro mesi - quindi con minore copertura dal contagio - l'autoisolamento scenderebbe da 7 a 5 giorni, con test negativo. Nessuna modifica per chi non è vaccinato: la quarantena resta a 10 giorni. Ridotta, infine, la capienza degli stadi al 50%, mentre per gli impianti sportivi al chiuso la capienza potrà arrivare al 35%.
Nuova ondata di Covid-19, Trenitalia riduce il servizio ferroviario regionale dal 30 dicembre. Scatta il piano di riduzione controllata del servizio ferroviario regionale che interesserà anche le Marche. Alcune corse verranno soppresse o sostituite con autobus per l’amento dei casi da Covid-19 tra personale dell’azienda e per la riduzione della domanda di mobilità.
“Trenitalia ha informato la Regione in merito alla necessità di riprogrammare i collegamenti al fine di ridurre i disagi per gli utenti. Verranno aggiornati i sistemi informativi per i passeggeri e di vendita dei biglietti. Insieme all’azienda procederemo a un monitoraggio delle frequenze, al fine di rendere flessibile il piano per intervenire tempestivamente qualora fosse necessaria una rimodulazione, in base alla reale situazione rilevata”, assicura l’assessore regionale ai Trasporti Guido Castelli.
Nove le corse interessate: cinque soppresse, quattro sostituite con autobus. Le modifiche all'offerta sono consultabili sul sito web trenitalia.com. I passeggeri sono invitati a informarsi sull’evoluzione dell'offerta prima di mettersi in viaggio.
"I titolari di Contributo di autonoma sistemazione e i detentori delle casette Sae dovranno presentare i progetti di ricostruzione dei propri edifici privati entro il prossimo 30 giugno 2022, pena delle sanzioni". Ad annunciarlo è stato il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma 2016 Giovanni Legnini, durante una conferenza stampa da remoto, in cui è stato fatto un bilancio delle attività del 2021 e sono state annunciate ulteriori misure per il prossimo anno.
"In accordo con il Dipartimento di Protezione civile si è deciso, ad esempio, che i titolari di Cas - ha spiegato Legnini - se non presenteranno i progetti entro il 30 giugno perderanno il contributo". Per chi sta in Sae, invece, "sarà la Protezione civile a decidere quale conseguenza applicare all'eventuale mancanza. Magari - ha ipotizzato il commissario - potrebbe essere chiesto un canone di affitto".
Legnini ha anche spiegato che nell'ordinanza che firmerà entro il 31 dicembre, in cui appunto verrà stabilito il termine del 30 giugno per la presentazione dei progetti, saranno anche indicate quelle situazioni in cui i cittadini saranno esentati dal rispettare tale scadenza a seguito di "impedimenti oggettivi". Legnini ha anche sollecitato a "programmare la ricostruzione del Centro Italia, ricostruzione - ha evidenziato - che non può essere dettata dai professionisti, ma va realizzato un cronoprogramma preciso".
Su 80 mila edifici danneggiati dai terremoti del 2016 e 2017, sono state presentate 60 mila manifestazioni di interesse a ricostruire. Il commissario straordinario alla ricostruzione ha ricordato che "al momento sono stati presentati 21 mila progetti e, quindi, ne mancano all'appello ancora 39mila e su questo dovremo intervenire con un'ordinanza precisa in cui si stabilirà il cronoprogramma della ricostruzione".
"Nel 2021 - ha detto ancora Legnini riguardo la ricostruzione privata - sono stati 5 mila i cantieri autorizzati, esattamente il doppio di quelli autorizzati nel 2020 e quasi la metà dei cantieri complessivamente autorizzati che sono 12 mila nell'intero cratere sismico". I cantieri ultimati, invece, nel 2021 "sono stati 2.185 e complessivamente ne sono stati ultimati quasi 6 mila che hanno permesso di riconsegnare circa 15 mila unità abitative ad altrettante famiglie. I cantieri attualmente aperti sono circa 6 mila e permetteranno di riconsegnare altri 15 mila unità immobiliari".
Se tra i 20 mila edifici che non verranno ricostruiti ci dovessero essere degli immobili che impediscono la ricostruzione di altre abitazioni, il commissario ha ricordato che già è in vigore un'ordinanza che permette ai Comuni di decidere l'abbattimento degli "ostacoli". Un altro nodo affrontato in conferenza stampa è stato quello relativo alla sospensione dei mutui sugli edifici inagibili: "Purtroppo - ha detto Legnini - la misura richiesta della sospensione non ha trovato spazio nell'ultima legge di bilancio nonostante la questione fosse stata sottoposta alla commissione bilancio, ma sono fiducioso che sarà inserita nel testo Milleproroghe".
Dopo i lavori di ricostruzione, consistiti nella riparazione del danno con rafforzamento localizzato della struttura, è tornata agibile la canonica della chiesa della frazione dei Patrignolo, nel Comune di San Severino Marche. Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre del 2016, aveva dichiarato non utilizzabile lo stabile annesso all’edificio di culto. L’immobile è stato destinatario di un contributo pubblico, concesso dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, per un importo pari a 135mila euro.
Torna, inoltre, il canone Rai in bolletta. Enel Italia Srl, con una nota dell’ufficio Affari Territoriali e Protezione Civile, in riferimento all’addebito del canone di abbonamento alla televisione nei territori colpiti dagli eventi sismici del 2016 e successivi, ha comunicato alle Amministrazioni locali dell’area “cratere” che, come noto, il pagamento del canone ad uso privato è stato sospeso in bolletta fino al 31 dicembre 2020 e che, con la ripartenza della fatturazione, le società di vendita del Gruppo Enel provvederanno ad addebitare, nel primo bimestre 2022, la quota annua del canone tv 2021 e la prima rata del canone 2022.
"Di questo passo vedo inevitabile il rischio della zona arancione". Così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, a margine della seduta odierna del Consiglio regionale. "Avendo un aumento giornaliero costante di 6-7 unità degli ingressi in area medica e di 2 unità in terapia intensiva, anche se il numero complessivo dei ricoverati non è poi così preoccupante rispetto a quelli dei positivi, si raggiunge la soglia stabilita dal decreto".
Nell'ultima giornata sono 1.707 i positivi al SARS-CoV-2 rilevati nelle Marche (leggi qui), una quota che fa salire l'incidenza dei casi positivi da 365,79 casi su 100mila abitanti di ieri a 423,80 casi odierni. "Purtroppo il numero dei contagi è elevatissimo - ha ribadito il governatore -, sebbene non vi sia una corrispondenza con il numero di ricoveri ospedalieri. In ogni caso, è chiaro che aumentando la base dei contagi, una percentuale minima di positivi finisce o in area medica, o più raramente in terapia intensiva. Occorre comprendere come gestire questa fase".
"La scuola, è dimostrato dalle statistiche, è stato un veicolo importantissimo del virus negli ultimi giorni prima delle vacanze natalizie: bisogna capire se alla riapertura c'è il rischio che, ritornando a scuola, riparta questo moltiplicatore del contagio - ha aggiunto Acquaroli -. Non sono un tifoso della Dad, ma non vorrei che se non si prende alcun tipo di provvedimento si rischi di arrivare in Dad lo stesso e con una situazione compromessa anche in altri settori".
Il presidente della regione Marche ha fatto notare che "i 1.707 positivi di oggi sono numeri che ci devono far riflettere", per questo "andrei ad intervenire laddove il contagio circola di più, dove ci sono le occasioni maggiori di contagio e sicuramente tra i cluster che abbiamo visto, quello scolastico è importante", insieme a quello "del trasporto pubblico locale".
È stata prorogata fino al 31 marzo 2022 - termine stabilito dal Governo per lo stato di emergenza sanitaria - la sosta breve gratuita di 30 minuti in corso Cairoli e corso Cavour; la Giunta ha approvato questa mattina la delibera che, oltre alla misura che riguarda i due corsi principali della città, interessa anche piazza Mazzini e piazza Vittorio Veneto e disciplina la ztl in piazza della Libertà con i relativi posteggi.
Alla luce dei risultati riscontrati e con la proroga dello stato di emergenza, la Giunta Parcaroli ha deciso di prorogare i regimi agevolati per supportare lo svolgimento delle attività commerciali ed economiche della città e incentivare la permanenza in centro storico.
"Il regime agevolato in corso Cairoli, in corso Cavour e piazza Mazzini, permette una maggiore rotazione dell’utilizzo degli stalli di sosta a pagamento. I cittadini possono continuare ad avvalersi di un’iniziale sosta breve gratuita di 30 minuti – non prorogabili – con l’obbligo di esposizione del disco orario e l’applicazione, decorso tale periodo, della tariffa ordinaria di 1.20 euro" spiega il sindaco Sandro Parcaroli.
Prorogata al 31 marzo anche la gratuità per la prima ora di sosta e, successivamente, l’applicazione della tariffa oraria di 1 euro (con tariffa minima di 50 centesimi per trenta minuti di sosta) nelle fasce orarie 9-13 e 15-20, consentendo inoltre una sosta complessiva per il massimo di due ore, in piazza Vittorio Veneto.
Prolungata al 31 marzo anche l’attuale disciplina di accesso alla ztl in centro storico e la sosta regolamentata a disco orario nei 21 stalli in piazza della Libertà con periodo di sosta consentito di 60 minuti nella fascia oraria 7.30 – 23, sia nei giorni feriali che festivi (fermo restando il divieto di sosta con rimozione forzata il mercoledì dalle 5 alle 15 per la presenza del mercato settimanale).
Cosmari, l’assemblea dei Comuni soci conferma Giuseppe Giampaoli direttore generale.
Si è riunita oggi, l’Assemblea dei Comuni soci del Cosmari. Erano presenti quote pari al 71,53%. Due gli argomenti iscritti all’ordine del giorno e inerenti la nomina del nuovo Direttore generale. In apertura di seduta i sindaci hanno salutato con un applauso il nuovo Presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli e l’altro candidato Mariano Calamita, sindaco di Appignano e subito dopo hanno conferito un incarico professionale temporaneo all’Ingegner Giuseppe Giampaoli per sei mesi, fino al prossimo 30 giugno 2022. Infatti Giampaoli, attualmente in pensione, ricopre la carica di vicepresidente all’interno del Consiglio di Amministrazione e per assicurare la governance tecnico burocratica dell’azienda è stato confermato quale Direttore generale, tra l’altro senza stipendio, in attesa dell’espletamento e della selezione del concorso per il suo successore. L’Assemblea ha dato parere favorevole unanime.
I lavori sono poi proseguiti con la discussione relativa al bando per il nuovo Direttore generale. A seguito di vari interventi dei sindaci e dei loro rappresentanti, il bando verrà integrato e verrà sottoposto ad approvazione nella prossima seduta dell’assemblea dei Comuni soci che sarà convocata nelle prime settimane di gennaio.
Il virus continua a correre e si registra un nuovo record di casi positivi nelle ultime 24 ore nelle Marche: sono ben 1.707, con la conseguente impennata del tasso d’incidenza che si attesta 423,80 casi settimanali ogni 100mila abitanti. Questo quanto emerge dai dati diffusi dell’osservatorio epidemiologico regionale, oggi mercoledì 29 dicembre.
Più di un terzo dei positivi (594) sono dovuti a contatti domestici, 384 a contatti stretti con un positivo; 307 i sintomatici. È ancora Ancona la provincia con più contagi (560), seguita da Fermo (416), Pesaro Urbino (198), Macerata (192) e Ascoli Piceno (181). Resta molto alto (160) il numero dei contagi da fuori regione. Di questi casi 581 si registrano nella fascia 25-44 anni e 351 in quella 45-59 anni. Tra i più giovani 98 casi nella fascia 6-10 anni, 105 in quella tra 14 e 18 anni e 217 tra i 19-24enni.
Aumentano di sette unità - così come ieri - i ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 261 pazienti, 43 dei quali in Terapia Intensiva (+1 rispetto alle ultime 24 ore). Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati anche sette decessi: un 74enne di Fermo e un 82enne di Altidona spirati all'ospedale di Fermo; un 80enne di Montecosaro che ha perso la vita presso la residenza Valdaso; un 82enne di Jesi spentosi all'ospedale cittadino; una 88enne di Pergola venuta a mancare all'ospedale di Urbino: una 89enne di Senigallia morta all'ospedale cittadino e un 89enne di Fano spirato all'ospedale di Pesaro.
Porte aperte, anche a Capodanno e per l’Epifania, nei musei settempedani. Dopo gli orari speciali per il Santo Natale, la visita alle principali raccolte d’arte, in particolare alla pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi”, al Museo del Territorio e al Museo della Guerra, allestiti questi ultimi in una doppia mostra dal titolo “Memorie di una terra” a palazzo Servanzi Confidati; sarà possibile anche il primo giorno del 2022 e nei successivi giorni, almeno fino al 6 gennaio, secondo i seguenti orari.
In pinacoteca, dove sono custodite opere che abbracciano tutto l’arco cronologico che va da XIV al XVIII secolo comprese quelle dei protagonisti dell’arte marchigiana del Quattrocento, Lorenzo e Jacopo Salimbeni, ma anche del pittore di transizione al Rinascimento, Lorenzo D’Alessandro, o ancora del grande Vittore Crivelli, dello straordinario Bernardino di Mariotto e dell’inarrivabile Pinturicchio, con il suo capolavoro unico della Madonna della Pace; si potrà fare ingresso a Capodanno dalle ore 15 alle 18,30. Nei giorni feriali e festivi apertura dalle ore 10 alle 13, la mattina, e dalle ore 15 alle 18,30, il pomeriggio. Unico giorno di chiusura al pubblico resta sempre il lunedì.
La doppia mostra “Memorie di una terra” sarà anch’essa aperta il giorno di Capodanno dalle 15 alle 18,30. Gli orari di apertura, fino al 6 gennaio, in questo caso sono i seguenti: giovedì e venerdì dalle 15 alle 18,30, sabato e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18,30. Su prenotazione sono poi visitabili il museo di Borgo Conce e la chiesa di San Rocco. In questo caso ci si può rivolgere alla Pro Loco Iat, in piazza Del Popolo n. 43, oppure al numero di telefono 0733638414. Si ricorda, infine, che a causa del sisma la Galleria d’Arte Moderna, presso il palazzo del Municipio, e il Museo Archeologico di Castello al Monte, per restauri ad alcune stanze, non sono attualmente visitabili.
Dopo la cerimonia ufficiale, svoltasi lo scorso novembre in Prefettura, con la quale sono stati ufficialmente insigniti della carica di Maestri del Lavoro, onorificenza concessa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella i settempedani Gianfranco Nasso e Piero Tartari sono ufficialmente entrati a far parte della Federazione dei Maestri del Lavoro della provincia di Macerata, presieduta dal console Angelo Previati. Con una breve ma intensa cerimonia, ospitata a palazzo dei Governatori sede provvisoria del Comune di San Severino Marche, Nasso e Tartari hanno aderito all’importante organizzazione che, anche a livello provinciale, vanta molti iscritti.
Alla firma, che ha sancito l’ingresso nella Federazione dei Maestri del Lavoro dei due nuovi membri settempedani, hanno assistito il sindaco Rosa Piermattei, che ha fatto gli onori di casa insieme al console Previati in persona, al vice console, Sandro Rita, al decano dei Maestri del Lavoro settempedani, il cavalier Danilo Pinciaroli, al membro della commissione elettorale Luigi Ortenzi. È stato lui ad indicare alla Presidenza della Repubblica i nomi di Nasso e Tartari per l’assegnazione dell’onorificenza.
Nasso, 68 anni, da qualche tempo è in pensione e si gode la campagna di Cesolo, dove abita con la moglie Enrica Piermattei. Per lungo tempo è stato alle dipendenze dell’azienda Soverchia Marmi. Tartari, ormai prossimo ai 70 anni, da 33 anni lavora presso l’azienda Novavetro e si dedica ancora al lavoro quotidiano con l’entusiasmo e la dedizione di sempre.
Arrivano i fondi approvati nel bando del 30 settembre pari a 206mila euro distibuiti fra i 421 cittadini del Comune di Macerata vincitori del bando poichè in possesso dei prerequisiti necessari.La Regione, grazie alla legge 431 del 1998, ha approvato e messo a disposizione i contributi a sostegno degli inquilini per la spesa relativa al canone di locazione sostenuta nell'anno 2021. Delle 451 domande presentate entro la scadenza indicata dal bando, ben 427 presentavano i prerequisiti necessari per accedere al contributo, per una richiesta totale di un milione e 900mila euro alla Regione.
L'ammontare del canone di locazione massimo riconoscibile per il contributo era di 560 euro, con un aumento del 25% previsto oltre la soglia massima sul contributo da assegnare in caso di nuclei familiari composti da 5 o più persone, di genitori single con uno o più figli minori a carico, di membri ultrasessantacinquenni o portatori di handicap.
La città di Treia in profondo lutto per la prematura scomparsa di Mauro Massei, a soli 37 anni. Fatale una crisi respiratoria che lo ha colpito questa mattina. Mauro, fratello dell'assessore Donato Massei, combatteva da tempo un terribile male. Lascia un profondo vuoto nella comunità.
Anche la società Chiesanuova Calcio ha espresso, in una nota, il suo cordoglio. Tra le fila dirigenziali della squadra, infatti, c'è Gianfranco Massei, padre di Mauro: "In un momento così è difficile trovare le parole per dare conforto alla famiglia, ma vogliamo stringerci al lutto e abbracciare forte Gianfranco, Ivana, Irma e Donato per far sentire la vicinanza di tutti i tesserati e di tutta la comunità chiesanuovese".
La funzione religiosa verrà celebrata domani, 29 dicembre, alle ore 15 presso la chiesa Parrocchiale S.S. Vito e Patrizio di Chiesanuova. La salma è composta presso il Centro Funerario "Città di Macerata", sito in via Dei Velini 235 a Macerata.
Si è svolta questa mattina, nella sala della Giunta comunale, la riunione della Delegazione trattante, parte in presenza e parte in collegamento online, per la stipula definitiva del contratto collettivo decentrato integrativo anno 2021 per il personale non dirigente del Comune di Civitanova. Per l’Amministrazione comunale era presente il Segretario Generale dottor Sergio Morosi, per le rappresentanze sindacali Cisl Fpl, Uil Fpl, Cgil Fp, Csa e i rappresentanti delle Rsu.
"L’accordo prevede l’attivazione delle progressioni economico orizzontali con decorrenza primo gennaio 2021 per circa un terzo dei dipendenti che non ne hanno beneficiato nel 2020, si legge in una nota del Comune. Si è stabilito inoltre di concedere alla Polizia locale il buono pasto per il turno serale, nel rispetto delle precise condizioni indicate dall’accordo e di aumentare di 5 mila euro la somma messa annualmente a disposizione per la previdenza integrativa degli agenti".
“Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto per il personale non dirigente – ha dichiarato l’assessore al Personale e Bilancio Roberta Belletti. Sul fronte delle progressioni orizzontali, finalmente abbiamo sbloccato una situazione ferma al 2004 – concordando la possibilità di una nuova tornata per l’anno 2021, dopo quella del 2020. La concessione dei buoni pasto serali alla Polizia locale è stata una precisa volontà di questa Giunta per venire incontro alle esigenze degli agenti, che da tempo li richiedevano in ragione dell’orario di servizio articolato su più turni previsti anche nella fascia serale. Anche la decisione di aumentare la quota destinata al fondo integrativo di previdenza per la Polizia locale è stata una scelta fortemente condivisa dall’Amministrazione”.