Attualità

Macerata, temperature ancora rigide: prorogata l'accensione degli impianti di riscaldamento

Macerata, temperature ancora rigide: prorogata l'accensione degli impianti di riscaldamento

Arriva la proroga dell’accensione degli impianti di riscaldamento a Macerata.  “A causa dell’abbassamento dei valori termici registrati nei giorni scorsi e della previsione del persistere di tali condizioni meteorologiche anche nei giorni a venire – si legge in una nota del Comune -  il sindaco Sandro Parcaroli ha firmato un’ordinanza relativa alla proroga dell’accensione degli impianti di riscaldamento sul territorio comunale con decorrenza immediata e fino al 30 aprile per un massimo di 12 ore giornaliere”.

19/04/2022 15:03
Covid, 877 nuovi casi oggi nelle Marche: l'incidenza del virus scende sotto quota 700

Covid, 877 nuovi casi oggi nelle Marche: l'incidenza del virus scende sotto quota 700

Nelle Marche prosegue la discesa del tasso di incidenza che arriva sotto 700, per l'esattezza 654,59 su 100mila abitanti (ieri era 773,08) a fronte di 877 nuovi positivi nelle ultime 24 ore, pari al 41,5% dei 2.112 tamponi diagnostici analizzati su 2.2437 tamponi totali. La provincia di Ancona ha registrato 231 casi, seguita da quella di Ascoli Piceno con 188, Pesaro Urbino con 155, Macerata con 151, Fermo con 107, oltre a 45 casi fuori regione. Le fasce di età in cui il contagio circola maggiormente sono 25-44 anni con 277 casi, e 45-59 anni con 253, seguite da 60-69 anni con 100. Le persone sintomatiche sono 239, i contatti stretti di casi positivi 221, i contatti domestici 208, i positivi in ambito scolastico formativo, 9 contatti in ambiente di vita socialità, mentre per 182 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici. Nell'ultima giornata sono stati registrati sette decessi, cinque donne e due uomini: nell'Anconetano, una 75enne e una 92enne di Jesi, una 86enne di Serra San Quirico, una 82enne di Filottrano, un 85enne di Ostra Vetere, una 81enne di Falconara Marittima; nel Maceratese, un 62enne di Tolentino. Il totale di vittime nelle Marche sale a 3.806.

19/04/2022 13:00
Valfornace, attivo nuovo Bancomat evoluto in piazza Vittorio Veneto

Valfornace, attivo nuovo Bancomat evoluto in piazza Vittorio Veneto

Operativo il nuovo sportello bancomat evoluto di Intesa Sanpaolo in piazza Vittorio Veneto, a Valfornace. Nel nuovo punto operativo, oltre ai prelievi, è possibile accedere in modo semplice, veloce e sicuro ai versamenti in contanti, a un’ampia gamma di operazioni di pagamento - come bollette, carte prepagate, ricariche telefoniche - e a servizi come bonifici e Mav. A disposizione della clientela c'è la vicina filiale di Pieve Torina, sotto la cui gestione ricade l’Mta di Valfornace. "Nell’ottica della riorganizzazione degli sportelli sull’intero territorio nazionale Intesa Sanpaolo ha ritenuto di riservare un'attenzione peculiare alle aree montante nell’ambito del cratere sismico con l’installazione di un nuovo bancomat evoluto in località Valfornace e mantenendo quello già operativo in località Fiastra", si legge in una nota dei vertici di Intesa Sanpaolo.

19/04/2022 12:19
Incendio Cosmari, confermata la raccolta rifiuti ma gli indifferenziati vanno a Cingoli

Incendio Cosmari, confermata la raccolta rifiuti ma gli indifferenziati vanno a Cingoli

Il presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli ha firmato l’ordinanza che permetterà al Cosmari di garantire il proseguimento della raccolta dei rifiuti indifferenziati. Si tratta di un provvedimento che prevede l’abbancamento temporaneo e in sicurezza dei “giallo” presso la discarica di Fosso Mabiglia a Cingoli, prima del trasferimento e trattamento negli impianti adibiti di Ancona e Fermo.  Nei prossimi giorni saranno firmati gli accordi interprovinciali che consentiranno al Cosmari di inviare poi direttamente l’indifferenziato abbancato provvisoriamente in questi giorni a Cingoli - e quanto verrà invece successivamente raccolto in provincia di Macerata - nelle strutture delle due province indicate, per la durata del ripristino dell’impianto danneggiato. Il percorso si è reso necessario a seguito dell’incendio verificatosi al Cosmari nella notte tra venerdì 15 e sabato 16 aprile che ha causato il danneggiamento del capannone adibito al trattamento biologico meccanico della raccolta indifferenziata.  In una nota inviata alla Provincia di Macerata, il presidente del Cosmari Giuseppe Pezzanesi e direttore del Cosmari Giuseppe Giampaoli hanno segnalato la necessità di ricorrere a questa strategia emergenziale per evitare disservizi alla cittadinanza, anche in considerazione delle festività pasquali, impegnandosi in tempi brevi al successivo trasferimento in base agli accordi interprovinciali che saranno raggiunti. Fin dalle prime ore seguenti al rogo, il presidente della Provincia Parcaroli si è attivato insieme al consigliere provinciale delegato all’Ambiente Andrea Mozzoni, all’Ufficio Ambiente della Provincia, guidato dal dirigente Maurizio Scarpecci, e alla Polizia provinciale, con il comandante Attilio Sopranzetti, per rendere la soluzione praticabile in poco tempo, informando il Comune di Cingoli. Dopo aver recepito i pareri positivi di Arpam e Asur, il presidente Parcaroli ha così firmato l’ordinanza per l’abbancamento temporaneo dell’indifferenziato a Fosso Mabiglia.  

18/04/2022 18:42
Covid Marche, tamponi anche a Pasqua: sono 617 i nuovi casi. +4 i ricoveri

Covid Marche, tamponi anche a Pasqua: sono 617 i nuovi casi. +4 i ricoveri

Nell'ultima giornata, nelle Marche, 617 positivi rilevati, con incidenza che scende da 779,54 a 773, 08, +4 ricoverati e tre deceduti in correlazione al Covid-19.  Questo quanto emerge dai dati diffusi dalla Regione Marche nel giorno di Pasquetta. Per quanto riguarda i ricoveri, attualmente sono 197 di cui 7 in Terapia intensiva (invariati), 54 in semintensiva (+2) e 136 in reparti non intensivi (+2) mentre sono 29 le persone dimesse in un giorno. La percentuale di occupazione di pazienti Covid dei posti letto resta al 2,7% per le Terapie intensive (totale 256 posti) e sale al 18,6% in Area Medica (190 degenti su 1.013). Il totale di positivi scende a 8.849 (-428), gli isolamenti domiciliari salgono a 20.346 (+14); i guariti/dimessi si attestano a 410.279 (+1.042). Gli ospiti di strutture territoriali sono attualmente 130 e 18 le persone che si trovano in osservazione nei pronto soccorso. Nell'ultima giornata son stati registrati tre decessi: nel Fermano, un 85enne di Porto Sant'Elpidio, una 89enne di Ponzano di Fermo; in provincia di Ascoli Piceno una 88enne di San Benedetto del Tronto. Il totale di vittime nelle Marche sale a 3.799.

18/04/2022 13:35
Pasqua in Caritas, tra pastiere e bambini ucraini che giocano a far la guerra

Pasqua in Caritas, tra pastiere e bambini ucraini che giocano a far la guerra

Centonovanta. E’ questo il numero di cittadini ucraini tra adulti e bambini che solo nel corso dell’ultimo mese si sono rivolti alle strutture della Caritas diocesana di Civitanova Marche. “Eravamo in emergenza già per il Covid: servivamo 400 famiglie; adesso stiamo facendo il massimo per chi fugge dalla guerra”, confermano i volontari. Mario e Domenico i volontari responsabili della registrazione, Osas - conosciuto a febbraio in una puntata di “Storie” - sta alla porta e fa accomodare chi, in fila da diverse ore, attende il proprio turno per portare a casa una busta della spesa o solo un paio di scarpe nuove per le bambine che le hanno perse fuggendo dalle bombe.  Beatrice a fare da trait d’union e coordinare il reparto vestiario, al piano di sotto, insieme ad alcune donne, lì per scontare la pena residua di lavori socialmente utili stabiliti dal tribunale. C’è la pastiera ad attenderci, preparata da una delle signore impegnate nella struttura: “Io sono di Crotone, ma mio marito era napoletano e a Pasqua la faccio sempre in suo ricordo”. Nella stanza accanto un alternarsi di uomini, donne e bambini: provenienze geografiche differenti, culture differenti, il banco dei vestiti della Caritas come minimo comune denominatore. Al piano di sopra sono tante le persone che affollano la strada, per lo più ucraine, “ma esiste un equilibrio sottilissimo tra le varie culture e dobbiamo dare la stessa attenzione a tutti”, spiega Beatrice, entrata qui con il Servizio civile e rimasta grazie al progetto Policoro. Al piano di sopra Oleksandr e Andriy (nomi di fantasia, ndr) sono seduti nello stanzone della prima accoglienza mentre attendono la mamma al disbrigo pratiche reso più semplice dalla presenza di Tatiana, “traduttrice d’eccezione in queste giornate difficili”, raccontano. Avranno meno di dieci anni, Oleksandr e Andriy, fuggono da un’area non distante da Leopoli: trascorrono tutto il tempo seduti composti a spararsi tra loro con armi immaginarie. Il papà è rimasto in patria a combattere. “Sono 190 i profughi aiutati fin qui, ma non possiamo trovare loro una casa: ci pensa la Prefettura. Stiamo ospitando solo un signore anziano cardiopatico, ma nei prossimi giorni dovrebbe andar via. C’è chi ha chiamato al numero messo a disposizione per l’emergenza ucraina chiedendo di poter adottare bambini - spiega Beatrice - ma la trafila è molto impegnativa”. “Una ventina di ucraini sono ospiti di strutture alberghiere, a carico di privati, ma a maggio è già stato detto loro di dover lasciare le stanze perché arriveranno i turisti. E noi non abbiamo idea di dove potranno andare. Nel frattempo cerchiamo di regalare una Pasqua per quanto più possibile normale a chi forse non pensava neppure di poterla più vivere”.  

18/04/2022 13:00
Covid Marche, Chiodera: “Il virus non andrà mai via, quarta dose per raggiungere immunità di gregge”

Covid Marche, Chiodera: “Il virus non andrà mai via, quarta dose per raggiungere immunità di gregge”

Secondo gli ultimi dati Istat, ad oggi sono circa 3800 i deceduti nelle Marche a causa del Covid. L’attuale fase di circolazione del virus, nella nuova sottovariante Xe (+10% contagiosa), deve essere letta anche in rapporto alla ridotta pressione sugli ospedali. La diminuzione dei casi del 6,4% cui stiamo assistendo in Italia è dovuta anche ai sempre meno tamponi eseguiti (-6,5%), dato che rende più complesso il monitoraggio su base nazionale. Da qui il recente annuncio di Aifa nel voler estendere la quarta dose – più il richiamo annuale – oltre che ai soggetti cosiddetti fragili, anche agli over 50. A questo si aggiunge il via libera ufficiale anche per i medici di base alla somministrazione dei nuovi antivirali. “L’obbiettivo rimane quello di raggiungere al più presto l’immunità di gregge”, afferma il direttore di Malattie Infettive dell’Ospedale di Macerata, Alessandro Chiodera, invitando alla cautela rispetto all’allentamento delle restrizioni. Stiamo effettivamente andando incontro alla fase endemica del coronavirus? Dobbiamo capire che questo virus non se ne andrà mai via: bisogna prenderne atto e imparare a conviverci il prima possibile. Soprattutto perché ancora non sappiamo se avrà le medesime caratteristiche di un’influenza stagionale. Come dovremo comportarci rispetto alla nuova sottovariante? Questo virus sta semplicemente continuando a fare quello che gli riesce più naturale, ovvero replicarsi. Se finora la nuova Xe non ha avuto un impatto maligno è perché abbiamo una buona percentuale di popolazione vaccinata. Ma bisogna stare attenti: le persone continuano a morire di Covid. I soggetti fragili sono i più esposti, ma è bene che anche i soggetti più forti a livello immunitario non abbassino la guardia. Per raggiungere l’immunità di gregge basterà il vaccino? Continueremo anche con la somministrazione di antivirali e monoclonali. Di queste ultime siamo arrivati a quota 200, e la loro copertura arriva fino all’80%. Ma non abbiamo ancora dati certi sull’efficacia a lungo termine: sappiamo solo che in pochi vanno incontro alla fase più grave della malattia. Ciononostante, ho assistito personalmente alla morte di una paziente lo stesso giorno che aveva iniziato al terapia, forse troppo tardi. Il 100% di successo non può essere mai garantito. Per quanto riguarda la quarta dose, sarà necessario estenderla a tutta la popolazione? Per ora sembra di no, ma se vogliamo raggiungere al più presto l’immunità di gregge è probabile che si debba fare in autunno. Mi rendo conto però che in giro ci sia molta stanchezza riguardo la vaccinazione: per ora pensiamo a concentrarci unicamente sui più fragili. È saggio secondo lei procedere con l’allentamento delle restrizioni? Bisogna comunicare un messaggio chiaro a tutti i cittadini, che è quello di “non liberalizzarsi troppo”. Credo che mantenere ancora le mascherine al chiuso sia un’ottima scelta. In questi due anni e mezzo di pandemia i marchigiani come hanno risposto alle misure anti Covid? Le statistiche hanno comunque reso testimonianza di un comportamento non proprio brillante da parte della Regione e i suoi abitanti, rispetto alla vaccinazione. Diciamo che si è agito meglio più per quanto riguarda le mascherine, il distanziamento ecc. Cosa non ha funzionato secondo lei nella comunicazione scientifica? Si è creata troppa confusione. Se è vero che le conoscenze del virus sono venute fuori un poco alla volta con conseguente variabilità di opinioni, è stato allo stesso tempo un errore confondere le varie figure professionali: epidemiologi con infettivologi, semplici medici con luminari ecc. Le informazioni sono state chieste alle persone sbagliate con conseguente esasperazione da parte delle persone. Durante la pandemia avete ricevuto adeguata assistenza anche da parte della Regione? Per i farmaci siamo stati in linea col resto del mondo: monoclonali e antivirali sono arrivati da noi quasi subito. Il supporto al personale all’inizio c’è stato con la somministrazione di incentivi, come le borse di studio. Poi però questi incentivi si sono fermati. La Sanità poteva essere più preparata? Se avessimo mantenuto aperti almeno i reparti di malattie infettive nati negli anni ’80 – per via dell’AIDS – avremmo potuto isolare molti più casi e contenere contagi e ricoveri. Ma si tratta di un discorso generale tutto italiano: invece di mantenerla, si è scelto di rinunciare a un’ottima rete infettivologica non appena è cessato l’allarme HIV.  

18/04/2022 10:00
Lutto a Urbisaglia, si è spento lo storico medico di famiglia Gianfranco Pesci

Lutto a Urbisaglia, si è spento lo storico medico di famiglia Gianfranco Pesci

Lutto a Urbisaglia. Ieri mattina si è spento all’età di 86 anni il dottor Gianfranco Pesci, storico medico di famiglia (dal 1975), ormai in pensione da anni. “In tanti lo ricorderanno nel suo ambulatorio all'ex Ospedale", scrive il Comune in una nota. "Negli anni successivi insieme al dottor Pignataro è stato un punto di riferimento per tante famiglie di Urbisaglia. È stato anche un divulgatore scientifico, autore di tante pubblicazioni che ha voluto donare alla Biblioteca di Urbisaglia. Lo ricordiamo con affetto ringraziandolo per quanto ha dato alla nostra comunità”.  

17/04/2022 16:29
Covid Marche, 1663 nuovi casi oggi: in calo ricoveri e incidenza del virus

Covid Marche, 1663 nuovi casi oggi: in calo ricoveri e incidenza del virus

Le Marche chiudono la settimana di Pasqua una flessione del 14,34% di casi covid (-1.969 casi). Nelle 24 ore l'incidenza è in calo a 779,54 casi ogni 100mila abitanti (ieri 787,93) e i nuovi positivi sono 1.663, pari al 32,7% dei 5.085 tamponi diagnostici analizzati.  La provincia di Ancona totalizza 473 casi, seguita da Ascoli Piceno con 337, Pesaro Urbino con 305, Macerata con 284, Fermo con 192. I casi fuori regione sono 72. Come sempre le fasce di età più colpite sono 45-59 anni con 408 casi e 25-44 anni con 408, seguite da 60-69 anni con 244. I soggetti con sintomi sono 410, i contatti stretti di casi positivi 474, i contatti domestici 439, i positivi in setting scolastico formativo 8, per 317 casi sono ancora in corso approfondimenti epidemiologici. Per quanto riguarda la situazione ospedaliera, i ricoverati negli ospedali marchigiani per Covid sono 193 (-9), di cui 7 in terapia intensiva (+1). Il tasso di occupazione dei posti letto in area medica è del 18.3%, mentre quello in terapia intensiva del 2,7% Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 4 decessi per Covid-19. Le vittime sono: un 85enne di Urbania, un 95enne di Recanati, un 77enne di Montegiorgio, un 52enne di San Benedetto del Tronto. I morti per Covid nelle Marche dall'inizio della pandemia sono 3.796.

17/04/2022 16:03
Pasqua italiana: mentre si continua a morire senza che nessuno se ne accorga per mesi, sono 2,6 milioni gli italiani in difficoltà

Pasqua italiana: mentre si continua a morire senza che nessuno se ne accorga per mesi, sono 2,6 milioni gli italiani in difficoltà

Alla vigilia delle festività pasquali, l’analisi di Coldiretti è drammaticamente chiara, perchè a parlare sono i numeri: 2,6 milioni sono gli italiani costretti a chiedere aiuto per mangiare quotidianamente. Tra questi Coldiretti distingue e conteggia 538.423 bambini (di età uguale o inferiore ai 15 anni), 299.890 anziani, 81.963 senza fissa dimora (di età uguale o superiore ai 65 anni), 31.846 disabili. E’ un numero mai raggiunto in Italia, secondo Coldiretti , che in persona del suo presidente Ettore Prandini, sottolinea come “per arginare questa situazione serve un deciso intervento della Pubblica Amministrazione ed è importante l’apertura dei primi bandi per acquistare alimenti di base di qualità Made in Italy da consegnare agli indigenti, sui quali occorre ora accelerare utilizzando le risorse stanziate per acquistare cibi e bevande da distribuire ai nuovi poveri” . Sempre secondo Coldiretti un italiano su due è costretto a dimezzare dal suo budget mensile le spese alimentari per far fronte ai rincari : i costi per l’energia ( benzina e gasolio) ne sono i maggiori responsabili. Ad incrementare il numero degli italiani in difficoltà ci sono: genitori separati con figli a carico (o mogli a carico), anziani, piccoli imprenditori costretti a chiudere le loro attività; sono queste le categorie più esposte che con estrema difficoltà arrivano a fine mese. Le file fuori le sedi Caritas in tutta Italia sono affollate da italiani lavoratori precari, in “nero” e autonomi. Molte le famiglie che per la prima volta nella loro vita, per non soccombere hanno cercato aiuto presso i centri d’ascolto delle loro città. Numeri ma “non solo numeri”. Pochi giorni fa è stata diffusa la notizia di una coppia di anziani ritrovati mummificati nella loro casa in provincia di Udine: erano morti da mesi. La causa della morte è stata probabilmente il malfunzionamento di una stufa o dell’impianto di riscaldamento. Ancora una volta una storia di solitudine, abbandono, trascuratezza in un paesino di poco più di 8.000 abitanti. La morte parrebbe risalire infatti allo scorso autunno. Nessuno sino ad ora se ne era mai accorto. Leggere o scrivere queste notizie, soffermarsi su questi numeri non è sufficiente. Abbiamo perso il senso di comunità, l’individualismo ha preso il sopravvento tra noi vicini di casa, concittadini, connazionali. Ed allora, senza finti buonismi o gesti eclatanti di “simil volontariato” per un giorno o in occasione di avvenimenti particolari, forse un po’ di silenzio, di fronte a questi numeri, a queste notizie, e qualche sana riflessione che concerna il vissuto quotidiano di ciascuno di noi, può essere un approccio ulteriore per vivere queste Festività. Un abbraccio, un “ come stai?”, un gesto augurale magari inaspettato possono salvare vite.

17/04/2022 11:00
Incendio Cosmari, Parcaroli: "Stiamo lavorando per evitare problemi ambientali"

Incendio Cosmari, Parcaroli: "Stiamo lavorando per evitare problemi ambientali"

A distanza di poco più di 24 ore, anche il sindaco di Macerata e presidente della provincia Sandro Parcaroli ha voluto rilasciare il suo personale messaggio alla cittadinanza su quanto accaduto la scorsa notte presso la sede del Cosmari, nel tolentinate. Le sue dichiarazioni seguono quanto espresso già nella giornata di ieri dai n°1 di Tolentino e Pollenza, Giuseppe Pezzanesi e Mauro Romoli (leggi qui) "In qualità di presidente della Provincia di Macerata - si legge sui canali social - ho seguito in prima persona, fin dalle prime fasi, la questione relativa all'incendio sviluppatosi al Cosmari". Le fiamme divampate la notte fra venerdì 15 e sabato 16 aprile (leggi qui) hanno causato ingenti danni soprattutto nella zona dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati. In poche ore, Vigili del fuoco, forze delll'ordine e rappresentanti istituzionali si sono messi in moto per scongiurare il rischio di disagi alla popolazione dei comuni limitrofi e problemi ambientali che già segnarono l'azienda responsabile nella raccolta e smaltimento rifiuti nel 2015. "Insieme al consigliere provinciale delegato all’Ambiente Andrea Mozzoni, all’Ufficio Ambiente guidato dal dirigente Maurizio Scarpecci, al presidente del Cosmari Giuseppe Pezzanesi e al direttore Giuseppe Giampaoli e grazie alla supervisione della Polizia provinciale, dell’Arpam e dell’Asur - prosegue Parcaroli - siamo al lavoro per consentire al Cosmari di trovare la soluzione più immediata per garantire alla cittadinanza il prosieguo del servizio di raccolta rifiuti senza interruzioni, nonostante i danni registrati alla struttura. Sono stati effettuati tutti i dovuti controlli che hanno scongiurato problemi di tipo ambientale."

17/04/2022 10:10
Civitanova, troppe auto nell'area portuale. FIAB: "Spazio invivibile, il Comune agisca"

Civitanova, troppe auto nell'area portuale. FIAB: "Spazio invivibile, il Comune agisca"

«L’area portuale di Civitanova Marche è il cuore pulsante della città. Oggi centinaia di persone a passeggio hanno affollato quegli spazi: bambini con pattini e skateboard, mamme con passeggini, bimbi con bici a rotelle, chi gioca a palla e chi fa la campana. Si tratta di uno spazio cittadino fondamentale.» È il messaggio che si legge sui canali social del FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicibletta), la Onlus che con più di 200 sedi sparse in tutta Italia - tra cui quella della sezione Macerata-Fermo - si adopera dal 1998 in difesa dell'ambiente e a favore di una migliore qualità della vita all'interno dei centri urbani. «Auto parcheggiate ovunque - prosegue il comunicato - e un via vai continuo di moto, SUV, automobili di ogni tipo rendono il luogo invivibile e pericoloso. Non c’è un solo mezzo di servizio o di lavoro che circola: solo auto private in cerca di parcheggio. E nessuno con un permesso esposto. La Capitaneria interpellata al telefono ci ha risposto: "sono tutti autorizzati ed hanno il badge per entrare dalle sbarre automatiche”.» La curiosità che in molti hannno fatto notare è che, per legge, è possibile sostare nell'area portuale solo se si è in possesso di mezzo nautico (barca) o si lavora in cantiere. «In ogni caso quello spazio va restituito, subito, al passeggio ed ai soli lavoratori del porto - conclude il FIAB - L’invito è alla Capitaneria di Porto ed alle autorità di pubblica sicurezza, per il rispetto delle regole, ed all’amministrazione comunale perchè svolga il proprio ruolo di sensibilizzazione a favore di una migliore qualità di vita della città.»    

16/04/2022 18:15
Tolentino, marcia silenziosa studenti. La risposta della Giunta Pezzanesi: nuovo asfalto in via Ficili

Tolentino, marcia silenziosa studenti. La risposta della Giunta Pezzanesi: nuovo asfalto in via Ficili

Dopo la marcia silenziosa che ha avuto come protagonisti docenti e studenti dell'Istituto "Filelfo" (leggi qui), si muove l'Amministrazione comunale di Tolentino. La Giunta Pezzanesi ha, infatti, deliberato lavori di asfaltatura nel piazzale e nelle corsie antistanti il piazzale dei locali dell'Ex Quadrilatero, in via Ficili, dove sono delocalizzate le classi dei licei classico e scientifico a seguito del sisma del 2016.  I lavori avranno un importo di 7 mila e 930 euro. "Il piazzale riveste un interesse pubblico" sottolinea una nota di Giunta, e dopo aver "sentito in merito il condominio per l’ottenimento dell’autorizzazione a procedere", si è "ritenuto necessario agire tempestivamente nella realizzazione dell'intervento al fine di eliminare situazioni di pericolo". 

16/04/2022 14:35
Covid, 1784 nuovi casi oggi nelle Marche: ricoveri in lieve risalita (+3), sei i decessi

Covid, 1784 nuovi casi oggi nelle Marche: ricoveri in lieve risalita (+3), sei i decessi

Si conferma sotto quota 800 su 100mila abitanti il tasso di incidenza del virus nelle Marche, per l'esattezza a 787,93 (ieri 794,65), a fronte di 1.784 nuovi positivi al covid rilevati nelle 24 ore, pari al 38,3% dei 4.659 tamponi diagnostici. La provincia di Ancona totalizza 470 casi, seguita da Ascoli Piceno con 386, Pesaro Urbino con 316, Macerata con 314, Fermo con 220, oltre a 78 casi fuori regione. Il contagio continua a circolare prevalentemente nelle fasce di età 25-44 anni con 390 casi e 45-59 con 432 casi, seguite da 60-69 con 224. Tra i 1.922 nuovi positivi, 335 sono sintomatici, 602 sono contatti stretti di casi positivi, 476 contatti domestici, 14 positivi in setting scolastico formativo, 5 contatti in setting lavorativo, mentre per 322 casi sono ancora in corso approfondimenti epidemiologici. Per quanto riguarda la situazione ospedaliera, i ricoverati negli ospedali marchigiani per Covid sono 202 (+3), di cui 6 in terapia intensiva (-2). Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 6 decessi per Covid-19, due donne e quattro uomini. Le vittime sono: una 75enne di Amandola, un 78enne di Senigallia, un 74enne di Fermo, un 79enne di Serra dé Conti, una 75enne di Montemarciano e un 79enne di Senigallia. I morti per Covid nelle Marche dall'inizio della pandemia sono 3.792. 

16/04/2022 14:20
Morrovalle, Bandiera Arancione: via libera alla richiesta di ammissione

Morrovalle, Bandiera Arancione: via libera alla richiesta di ammissione

Nella seduta di giovedì 14 aprile, la giunta comunale di Morrovalle ha approvato la delibera con la quale si dà il via all’iter per la richiesta della Bandiera Arancione, il vessillo di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano ai Comuni dell’entroterra con meno di 15 mila abitanti che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità. Presentato il modulo di candidatura, infatti, il Touring Club Italiano procederà all’applicazione del Modello di Analisi Territoriale (MAT) attraverso il quale vaglierà la congruità del progetto ed eventualmente stilerà un piano di miglioramento comprendente gli aspetti da implementare e perfezionare al fine di poter soddisfare tutti i criteri di scelta.   "La Bandiera Arancione è uno degli obiettivi che ci siamo posti per questo mandato – precisa l’assessore al turismo Valentina Salvucci, che sta seguendo da tempo tutto l’iter – non è semplice vedersi assegnare questo vessillo perché i criteri sono molto stringenti. "Molte delle progettualità che stiamo portando avanti in ambito turistico-culturale sono pensate anche in relazione ai requisiti che possono far crescere le possibilità di accettazione della nostra richiesta. Un esempio è il progetto di implementazione della segnaletica istituzionale che vedrà la luce a breve, ma anche molte altre iniziative e interventi guardano in quella direzione. La Bandiera Arancione è un attestato di qualità molto importante per la promozione turistica e culturale della nostra città e crediamo che Morrovalle possa avere tutte le carte in regola per farne parte", conclude Salvucci. Nel Maceratese sono nove i Comuni Bandiera Arancione: Camerino, Cingoli, Montecassiano, Montelupone, San Ginesio, Sarnano e Urbisaglia, Valfornace e Visso.   

16/04/2022 12:45
Appignano, bonifica amianto capannone ex Mobilificio Furiasse: "Soluzione non soddisfacente"

Appignano, bonifica amianto capannone ex Mobilificio Furiasse: "Soluzione non soddisfacente"

“Nelle scorse settimane sono iniziati i lavori di bonifica dell’intera copertura in amianto del capannone che fu sede del Mobilificio Furiasse, ubicato all’interno del centro abitato di Appignano a poche decine di metri dalle abitazioni e che pone a rischio di esposizione il vicino il polo scolastico, come accertato dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asur”. A denunciarlo sono Simone Marincioni e Ruggero Mosca, portavoce del Comitato “Appignano senza Amianto”, che dal 2013 è attivo con segnalazioni e solleciti agli Enti preposti per far luce su quanto sta avvenendo.  “Vista l’inerzia della proprietà e i diversi solleciti dell’Asur dovuti alla vicinanza delle scuole – sottolineano Mosca e Marincioni -, nel 2017 inducemmo il Comune ad effettuare un primo intervento di rimozione di una parte della copertura dell’immobile che aveva subito un crollo e che, per come era ridotta, si palesava come un agente cancerogeno certo”. “A quell’intervento in tempi più recenti è seguito, com’era dovuto, il recupero del credito da parte del Comune in danno della proprietà – aggiungono - e ciò a garanzia di un principio di legittimazione dei diritti dei cittadini: la salute pubblica assicurata dall’Ente Locale competente ma senza costi per la comunità”. “Sullo stesso principio, l’intervento attualmente in corso viene effettuato dal Comune di Appignano, che interviene anche in questo caso dopo i solleciti dell’Asur e dopo che la proprietà non ha adempiuto all’ennesima Ordinanza – ricordano dal comitato -, l’ultima a firma della vice sindaco, con la quale è stata intimata la bonifica dell’estesa copertura contenente amianto”. “Stavolta verrà realizzato il solo intervento di incapsulamento, perciò siamo compiaciuti di aver finalmente ottenuto ancora l’intervento da parte del Comune ma non siamo soddisfatti per il tipo di soluzione adottata”, puntualizzano Marincioni e Mosca. “Più volte abbiamo esortato gli Enti preposti a intimare la rimozione delle lastre contenenti amianto quale unica azione da intraprendere, coscienti che un intervento, soprattutto se pubblico, debba essere risolutivo e definitivo - si precisa -. La copertura del vecchio mobilificio ormai abbandonato e in disuso da decenni risulta precaria, addirittura fissata alle esili murature da solo fil di ferro e ha perso da tempo la sua funzione impermeabilizzante”. “La valutazione dello stato della copertura in amianto ha dato un esito che è appena sotto il limite che ne avrebbe sancito la rimozione definitiva – proseguono Mosca e Marincioni -, non tenendo conto di fattori pratici ed economici come lo stato di degrado degli elementi strutturali del fabbricato e il controllo periodico di tenuta dei materiali di trattamento che dovrà essere effettuato da qui a venire”. Il Comitato “Appignano senza Amianto” sottolinea come “sulla questione è venuta meno l’azione coercitiva del Comune sia nella fase di redazione della perizia, sia nell’adottare una soluzione definitiva a garanzia della salute dei cittadini alla quale doveva essere data assoluta priorità”. “Auspichiamo e vigileremo affinché venga avviata quanto prima, come già compiuto per il primo intervento realizzato nel 2017, la procedura di recupero del credito anticipato dal Comune pari a circa 38.000,00 €, somma complessiva di affidamento dei lavori formalizzato con Determina 166/2021” concludono Mosca e Marincioni.        

16/04/2022 11:30
Tolentino, la città detta il passo a Italia ed Europa per la 'ricostruzione sostenibile'

Tolentino, la città detta il passo a Italia ed Europa per la 'ricostruzione sostenibile'

Un grande successo di pubblico per l’evento “Una ricostruzione sostenibile: dalle parole ai cantieri”, dedicato alla ricostruzione sostenibile e organizzato da Green Building Council Italia con la collaborazione dell’amministrazione comunale di Tolentino, la Regione Marche e Rete Ferroviaria Italiana Spa. Molti professionisti, cittadini e curiosi si sono affacciati per l’occasione ad assistere ai lavori, ascoltando i tanti relatori intervenuti, dall’ex ministro Pecoraro Scanio al commissario straordinario alla ricostruzione post Sisma 2016 Giovanni Legnini, il presidente del Green Building Council Italia Marco Mari, il Responsabile Ingegneria e Investimenti della Direzione Stazioni RFI Antonello Martino e degli altri relatori presenti. “Siamo felici che Tolentino, sia negli interventi pubblici che privati, faccia da battistrada in Italia per una ricostruzione sostenibile – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Pezzanesi -. Diversi edifici e infrastrutture in via di realizzazione nella nostra Città applicheranno i processi di rendicontazione previsti dai protocolli energetico-ambientali. Vogliamo lasciare in eredità ai cittadini di domani opere di qualità che, grazie alla ricostruzione, siano testimonianza della nostra storia e soprattutto della nostra cultura di preservazione e tutela del territorio, dei luoghi e dell’ambiente.” Nel corso della conferenza che ha fatto il punto sull’operato del governo e delle amministrazioni locali in merito alla ricostruzione post sisma 2016, è stato mostrato come l’esempio tolentino possa segnare il passo non solo in Italia, ma anche all’estero in termini di efficienza energetica e sostenibilità. Un esempio per tutti quei comuni che si apprestano ad usare i fondi europei del programma Next Generation EU veicolati in Italia dal PNRR. “La ricostruzione degli edifici e delle infrastrutture danneggiate dal sisma non è finalizzata solo a ricostruire, risarcire, restituire – ha spiegato nel suo intervento il commissario Giovanni Legnini -, ma è l’occasione per rinnovare, per cambiare in chiave qualitativamente superiore il patrimonio edilizio che è stato danneggiato. Quindi la sicurezza e la qualità ambientale dell’attività ricostruttiva costituisce per noi un obiettivo primario. Tolentino è il secondo comune in termine di entità del danno da sisma di 950 milioni di euro, seconda soltanto ad Amatrice. Sono stati emanati 480 decreti di concessione del contributo per altrettanti cantieri. Sono stati conclusi 266 cantieri, già definiti. Ma rimane da fare ancora molto. La città ha una performance di presentazione dei progetti di ricostruzione di circa il 50% - ha concluso Legnini - ed è significativamente superiore alla media del territorio del cratere delle 4 regioni del Centro Italia. Il Totale degli interventi pubblici finanziati per il Comune di Tolentino è di quasi 70 milioni di € ai quali si aggiungono quasi 6 milioni di euro del Fondo complementare del PNRR.”

15/04/2022 22:29
Canile di Macerata, i dipendenti rischiano il posto di lavoro. "Chi penserà agli animali?"

Canile di Macerata, i dipendenti rischiano il posto di lavoro. "Chi penserà agli animali?"

“Mentre venivano spese tantissime parole sul canile di Macerata, noi dipendenti abbiamo scelto volutamente di non esporci, aspettando, ogni giorno, insieme ai cani di cui ci prendiamo cura con dedizione e competenza, che tutto si sarebbe sistemato”. A parlare è Tiziana Giannoni a nome del Canile Comunale di Macerata, e per l’occasione portavoce di tutti i dipendenti che a fine anno rischiano di rimanere senza lavoro. "Sapevamo che la nostra cooperativa aveva vinto un bando pubblico e un ricorso al TAR. Eravamo pieni di speranza che la giustizia avrebbe vinto, nonostante dichiarazioni scioccanti che apprendevamo dai giornali, con cui gli amministratori di Macerata elogiavano realtà di fuori provincia, non spendendo, invece, nemmeno una parola sul nostro operato locale e sui numerosi affidi, anche di cani anziani, e notevole riduzione della spesa pubblica per il loro mantenimento. Ora abbiamo deciso che è giusto, far sentire anche la nostra voce, perché la delusione, la rabbia e la preoccupazione sono emozioni che non possiamo più tacere. Siamo consapevoli da sempre che per ogni cane che diamo in adozione, aumenta il rischio che il nostro monte ore venga diminuito e per molti di noi, quello al canile di Macerata e l’unico lavoro che abbiamo. Ciò nonostante - prosegue il comunicato stampa - a differenza di altre strutture, che oggi non sono vuote come la nostra, mai ci siamo risparmiati affinché ogni cane potesse avere la possibilità di essere affidato ad una famiglia. Soprattutto per questo ci siamo sempre stati, anche durante il terremoto, la pandemia, nei giorni di neve o quando il canile diventava irraggiungibile con i mezzi per via delle frane ed allagamenti lungo la strada. E’ capitato anche di lasciare le nostre auto all’inizio della strada di accesso al canile e camminare a piedi, nel fango o sotto la neve, per raggiungere la struttura e garantire il benessere dei cani. Da anni, siamo punto di riferimento di tante persone che vengono al canile, per cercare un cane, per visitare la struttura, per chiedere informazioni o anche solo per consolarsi per la perdita di un proprio animale domestico. Ogni nostra iniziativa, le tante attività organizzate insieme all’associazione di volontariato Argo, le ore in piedi agli stand, tra la gente, nelle fiere hanno sempre avuto lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza e dare in adozione i cani in carico al comune. Vincere il bando per l’accoglienza dei cani di Ascoli Piceno è stata per noi una gioia. La Direzione Generale ci aveva già mostrato il nuovo organigramma di lavoro con i nostri contratti di lavoro ampliati ed abbiamo avviato subito gli interventi necessari per preparare i box. Eravamo anche contenti di poter offrire la nostra dedizione anche ad altri cani, che attraverso il nostro lavoro, avrebbero avuto tante occasioni per essere adottati. Se gli altri canili sono pieni ed il nostro è quasi vuoto è perché ci siamo noi, con la formazione che abbiamo ricevuto in cooperativa, con la sensibilità che abbiamo messo tutti a servizio di un lavoro, che forse “solo lavoro” non è, ma è anche un po’ 'missione'. E, poi, insieme a noi, in questi anni ci sono stati, volontari, borse lavoro, tirocini di inclusione sociale, lavoratori di pubblica utilità, studenti in alternanza scuola lavoro. Tutti all’opera per lo svolgimento di un importante servizio pubblico. E’ sufficiente dare uno sguardo anche solamente alla nostra pagina fb 'canile comunale-meridiana cooperativa sociale' per capire l’attenzione e l’amore che mettiamo, anche nel pubblicare post di adozione dei nostri cani. Non tutti ne sono al corrente, ma i cani che ospitiamo, grazie anche alla collaborazione con l’Associazione di volontariato Argo, hanno la possibilità di uscire in passeggiata; ecco perché i nostri video e foto, ritraggono i cani nei campi, al guinzaglio, per la strada. Tutte attività che migliorano la socializzazione del cane con l’essere umano e la sua possibilità di entrare in una nuova famiglia. Che grande delusione sentirci dire, dopo tutti questi anni e con questi importanti risultati, che il Comune di Macerata non ci consente di prendere in cura cani di altri comuni in numero maggiore di quelli del Comune stesso. Ora viviamo in un paradosso Per ogni cane che riusciamo a dare in affido, a noi verranno ridotte le ore di lavoro, avendo il comune bloccato la possibilità di prendere altri cani. Da una parte lo stipendio e dall’altra l’amore per i cani. A fine anno perderemo il lavoro e oltre alla preoccupazione per la nostra vita, c’è anche quella per gli animali che seguiamo da anni. Che ne sarà di loro? Chi se ne occuperà? Noi siamo pronti ad accogliere cani di altri comuni, assicurando che i cancelli del canile di Macerata, essendo una struttura pubblica, sono sempre aperti, per chiunque. Che cosa accadrà se i nostri cani dovessero finire, invece, in strutture private, come quella in cui mi è capitato di andare di recente in cui, nonostante l’orario di apertura al pubblico, un preavviso scritto, mi è stato impedito di entrare? Con questa angoscia - conclude il comunicato - noi dipendenti della cooperativa Meridiana addetti alla gestione del canile comunale di Macerata, ci accingiamo a vivere i prossimi mesi di questo 2022”.

15/04/2022 22:01
Confartigianato e ANCos, beni primari e medicine per il popolo ucraino. “Sono il nostro dono di Pasqua per loro”

Confartigianato e ANCos, beni primari e medicine per il popolo ucraino. “Sono il nostro dono di Pasqua per loro”

Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo e ANCoS interprovinciale attivi anche nel sociale: nelle ultime ore hanno voluto dare anche loro il proprio contributo a sostegno della popolazione ucraina, che sta soffrendo per il conflitto in atto. Le associazioni hanno così contattato la Comunità Ucraina delle Marche (CUM) attraverso i suoi referenti locali, dando la propria disponibilità a collaborare nell’immediata emergenza. Seguendo le richieste della Comunità, l’ANCoS si è immediatamente mossa con una prima fornitura di beni di prima necessità, già trasportata in Ucraina. Confartigianato ha invece attivato nel frattempo le sue venti sedi territoriali, che sono state “trasformate” in punti di raccolta nelle tre province: qui, dipendenti, associati e cittadini hanno potuto donare i prodotti essenziali per la popolazione ucraina. Sono beni per l’igiene personale, alimenti non deperibili, materiali per l’infanzia e farmaci. Tali prodotti sono stati consegnati stamattina, venerdì 15 aprile, alla Sig.ra Myroslava, referente locale di CUM, e verranno spediti insieme al carico di materiali umanitari, in direzione Leopoli. Alla donazione ha anche partecipato il consorzio Consorzio Rev.Aut. (Revisioni Autoveicoli Maceratesi) di Confartigianato. “Il nostro è un piccolo dono, una goccia nell’oceano di necessità di un popolo che sta soffrendo per questo conflitto – ha dichiatrato il Segretario generale Confartgianato Giorgio Menichelli -. Al contempo questa consegna vuole essere un messaggio di speranza in questa Pasqua e un modo per dire “noi ci siamo”. Le nostre azioni proseguiranno, rimanendo in contatto con la Comunità Ucraina delle Marche”. Anche Lanfranco Risteo, Presidente ANCoS, ha voluto ringraziare i referenti di CUM, “per la loro umanità e il loro grandissimo impegno. Sono un esempio per tutti noi”.

15/04/2022 19:37
Morrovalle, contributo da 25 mila euro del Ministero dell’Interno per sei nuove telecamere OCR

Morrovalle, contributo da 25 mila euro del Ministero dell’Interno per sei nuove telecamere OCR

Nei giorni scorsi, il Ministero dell’Interno ha comunicato che la richiesta di co-finanziamento del progetto di videosorveglianza per l’installazione di sei telecamere OCR è stata accettata, e così il Comune di Morrovalle riceverà un contributo di 25.185,32 euro, pari al 50% dell’importo complessivo del progetto stesso (50.370,64 euro). «Potenziare il sistema di videosorveglianza è una delle nostre priorità come amministrazione comunale – spiega l’assessore alla sicurezza Mauro Bladassarri – vogliamo rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto di ogni forma di illegalità presente sul territorio in particolare per quanto riguarda la microcriminalità. E i sistemi di videosorveglianza, in tal senso, rappresentano un supporto tecnologico importante per il lavoro quotidiano della Polizia locale e delle forze dell’ordine».  Il piano, redatto dalla comandante della Polizia locale Caterina Francinella, era stato approvato dalla giunta comunale lo scorso dicembre con l’obiettivo di implementare il sistema di videosorveglianza già presente sul territorio comunale, che comprende attualmente 27 telecamere, ma nessuna di queste è di tipo OCR: apparecchi utilizzati per la lettura delle targhe dei veicoli in transito, fondamentali nella rilevazione dei flussi in entrata e uscita dal territorio cittadino ma anche importanti nelle indagini portate avanti dalle forze dell’ordine. Il progetto che troverà realizzazione grazie ai fondi stanziati da Comune e Ministero prevede l’installazione di sei occhi elettronici in altrettanti punti della città: via Fonti (ingresso da Macerata); via Dante Alighieri (ingresso da San Claudio); località Molinetto (ingresso da Montecosaro Scalo); incrocio SP86-via 29 Giugno; SP86 ingresso SS77; via Giuseppe Verdi (ingresso da Montecosaro).  

15/04/2022 18:38
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