"No al gender nelle scuole, il Ministero ritiri la circolare del 17 maggio". A esporsi in maniera netta è Giorgia Latini, assessore all'istruzione Regione Marche, nel commentare la circolare emessa dal Ministero dell’Istruzione con l'obiettivo di "favorire e costruire una scuola aperta e inclusiva, che valorizzi le singole individualità e educhi alla cultura del rispetto per prevenire e contrastare ogni forma di violenza e discriminazione".
"Poche righe più avanti", spiega Latini - in occasione della 'Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, nonché contro ogni forma di atteggiamento pregiudiziale basato sull’orientamento sessuale', il 17 maggio - "si invitano docenti e scuole di ogni grado, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa a creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nell’ambito dei principi nazionali e internazionali".
"Il timore fondato di tante famiglie, condiviso dalla Lega e dal Sottosegretario Rossano Sasso, è che dietro la lotta contro le discriminazioni si nasconda in realtà la volontà di propagandare la teoria gender tra bambini e ragazzi - dichiara l'assessore -. Un timore condiviso da tutti coloro che non vogliono vedere introdotti tra i banchi, surrettiziamente, i principi contenuti nel ddl Zan, peraltro già bocciato in Parlamento".
"La vera discriminata, da parte di chi vuole imporre la propria ideologia agli studenti, è la famiglia. Non risulta la stessa solerzia in occasione della Giornata Internazionale della famiglia - aggiunge Latini -. Evidentemente queste ricorrenze vengono evidenziate soltanto quando vanno d'accordo con certe impostazioni ideologiche".
"Chiediamo pertanto al Ministero di ritirare la circolare - conclude Latini -. All'Ufficio scolastico regionale e ai dirigenti scolastici invece di vigilare affinché la lotta alle discriminazioni non diventi il modo di certa malapolitica di introdurre attraverso canali extraparlamentari ciò che non si è riusciti ad approvare in maniera democratica. Questo tra l'altro violerebbe il consenso informato e la libertà educativa dei genitori. Questo non possiamo permetterlo a nessuno". Dello stesso parere si è mostrato anche il gruppo maceratese di Fratelli d'Italia: leggi qui.
Ammontano a 22,1 miliardi di euro i redditi complessivamente dichiarati nel 2021 da 1,1 milioni di contribuenti marchigiani, con un valore medio di 20.365 euro. Rispetto all’anno precedente il reddito medio complessivo per contribuente diminuisce di 130 euro, corrispondente a una riduzione dello 0,6%. È quanto risulta dai dati resi noti dal Mef relativi alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche per l’anno d’imposta 2020, ed elaborati dall’Ires Cgil Marche.
I redditi dichiarati dai marchigiani sono inferiori sia alla media nazionale (21.546 euro) sia alla media delle regioni del Centro (22.323 euro). Nella graduatoria delle regioni italiane, le Marche si collocano al 12° posto dopo Toscana e Umbria, ultima delle regioni del Centro. Significative le differenze di reddito tra le diverse realtà territoriali e in particolare tra le realtà costiere e le aree interne della regione.
Il 42,5% dei contribuenti marchigiani dichiara un reddito inferiore a 15.000 euro mentre coloro che dichiarano redditi superiori a 120.000 euro rappresentano lo 0,6%. Nella fascia fino a 26.000 euro di reddito dichiarato si colloca il 76,6% dei contribuenti marchigiani, cui corrisponde il 49,3% del reddito complessivamente dichiarato della regione.
L’1,9% dei contribuenti si trova nella fascia di reddito superiore a 75.000 e dichiara l’11,9% del reddito complessivo. "È evidente che nelle Marche, da anni, c’è un enorme problema salariale - dichiara Giuseppe Santarelli, Segretario Generale della Cgil Marche - che rischia di diventare preoccupante rispetto all’aumento del costo della vita".
Osservando le diverse tipologie di reddito emerge che il reddito medio da lavoro dipendente ammonta a 19.195 euro e anche in questo caso si attesta al di sotto della media nazionale (20.716 euro) e delle altre regioni del Centro (21.019 euro). Rispetto all’anno precedente, la flessione a livello regionale è stata di 224 euro (-1,2%), il che rappresenta un ulteriore segnale dell’avanzata del lavoro povero nelle Marche, considerato che l’ammontare dei redditi da lavoro dipendente è di 11,3 miliardi di euro, pari al 51,2% del totale complessivo.
Il reddito medio da lavoro autonomo ammonta a 49.326 euro, tipologia che fa registrare un significativo decremento rispetto all’anno precedente (-4.240 euro, cioè -7,9%). Il reddito medio da pensione risulta essere di 17.452 euro, l’unica tra le tipologie ad aver subito una variazione positiva rispetto al 2019 (+415 euro, cioè + 2,4%).
Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ricevuto sabato scorso in Comune, un ospite d'eccezione che soggiorna a Civitanova Marche in questi giorni, il celebre violinista ungherese György Lakatos, invitato dal maestro Massimo Rogante, presidente Onorario dell'Academy Liszt Music Art (ALMA), il prestigioso Ente organizzatore del Premio internazionale Liszt https://www.premioliszt.it.
Il maestro Lakatos, concertista virtuoso che ha ricevuto numerosi riconoscimenti in tutto il mondo, collabora come esperto all'interno del progetto europeo D.E.E.P. (Digital Entrepreneurship for Employability Paths) finanziato dall'Unione Europea ed organizzato dal Project Manager dell'ALMA Alceste Aubert, riguardante l'internazionalizzazione e nuovi approcci metodologici nel campo dell'educazione degli adulti.
Il famoso violinista ha recentemente realizzato una sua versione per violino della Romanza in Mi bemolle per pianoforte del maestro Rogante. “Alma – spiega Rogante – è fermamente impegnata nella promozione, valorizzazione e sviluppo del proprio territorio attraverso il confronto con altri Paesi e associazioni, perciò partecipa ad un progetto Erasmus riguardante le metodologie di lavoro nel campo dell'educazione degli adulti”.
“A nome della città tutta esprimo il benvenuto al maestro Lakatos – ha detto il sindaco Ciarapica. Sono onorato di poter condividere questa bella esperienza culturale insieme all’Ingegner Rogante, e sono certo che questo nuovo sodalizio saprà essere foriero di nuove prospettive e sinergie”.
A partire da lunedì 16 maggio, secondo un cronoprogramma stabilito d'intesa dagli Uffici centrali della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i poliziotti delle Volanti della Questura di Ancona, impegnati nei servizi di controllo del territorio, avranno a disposizione la pistola ad impulsi elettrici, taser, che si aggiunge agli strumenti già in dotazione. Successivamente l'utilizzo sarà progressivamente ampliato alle altre articolazioni della provincia.
La pistola ad impulsi elettrici verrà assegnata esclusivamente agli operatori che hanno frequentato uno specifico corso di formazione, concernente aspetti sia operativi che teorico-giuridici, svolto da istruttori specializzati, al fine di garantire la tutela della sicurezza di tutti i soggetti coinvolti. La caratteristica principale del taser consiste nella capacità di proiettare a corto raggio una coppia di dardi dotati di impulsi elettrici, con lo scopo di bloccare temporaneamente le funzioni motorie del soggetto attinto, rendendolo inoffensivo.
L'impiego di tale strumentazione, in ogni caso, rientrando nella disciplina di cui all'art. 53 c.p. ("Uso legittimo delle armi") deve rappresentare un'extrema ratio per la gestione di soggetti pericolosi, alla quale gli operatori possono ricorrere qualora la ricerca del dialogo e della collaborazione non abbia dato esito positivo.
(Foto: Ansa)
Anche Luca Traini – autore della sparatoria compiuta nel 2018 a Macerata verso gli immigrati – è risultato fra gli idoli che hanno ispirato il 18enne Payton Gendron nel mettere in atto la strage di ieri pomeriggio presso un supermercato di Buffalo, New YorK. Il ragazzo originario di Conklin avrebbe fatto irruzione munito di fucile m14 – secondo lo slogan neonazista delle 14 parole -, elmetto, la scritta “nigger” addosso e una videocamera per trasmettere il tutto in livestreaming su Twitch. Dieci le persone uccise in tutto: undici dei bersagli premeditati erano neri.
Secondo le indagini tuttora in corso, il giovane è risultato collegato a un manifesto di 180 pagine postato online, nel quale – dichiarandosi fascista, suprematista bianco e antisemita – affermava di aver programmato l’assalto lo scorso gennaio perché preoccupato dalla “diminuzione della popolazione bianca”. Fra i modelli d’ispirazione - oltre alla teoria cospirazionista del 'Great Replacement' - anche Breton Tarrant, il killer che nel 2019 a Christchurch (Nuova Zelanda) uccise 50 persone attaccando una moschea e un centro islamico. La matrice dell’eccidio, ancora una volta, fu di derivazione razzista.
Tornano a calare i ricoveri legati al Covid nelle Marche: in 24 ore -6, ora sono 118 di cui 3 in Terapia intensiva (-1), 25 in Semintensiva (invariato) e 90 in reparti non intensivi (-5); 16 i dimessi. Lo comunica la Regione nel suo bollettino quotidiano.
Nell'ultima giornata si sono registrati 803 positivi e l'incidenza ogni 100mila abitanti è scesa sotto 530 (529,92). Si registra anche un decesso correlato alla pandemia: si tratta di una 78enne di Cagli con patologie pregresse.
Sul fronte tamponi ne sono stati analizzati 3.634 di cui 3.134 nel percorso diagnosi (25,6% di positivi) e 500 nel percorso guariti; a livello provinciale 231 nuovi casi positivi ad Ancona, 152 a Macerata, 146 a Pesaro Urbino, 141 ad Ascoli Piceno e 110 a Fermo; 23 i positivi provenienti da fuori regione.
Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico. Di seguito proponiamo il caso di questa puntata.
Durante l'udienza di convalida del fermo, Stefano Fattorelli, veronese 50enne, ha confessato di avere gravemente ferito la sua ex compagna, Sandra Pegoraro, operatrice socio sanitaria all’ Ospedale di Padova. Il Gip ha confermato il fermo per tentato omicidio e disposto la custodia cautelare in carcere dell’uomo che già nel 1999 era stato condannto per l'omicidio della moglie, Wilma Marchi, uccisa con 33 coltellate perchè aveva deciso di lasciarlo.
L’ultima aggressione che ha riaperto le porte del penitenziario all’uomo, risale alla mattina del 10 maggio. Sandra Pegoraro aveva interrotto il loro rapporto per l’eccessiva gelosia di lui, sfociata in comportamenti morbosi e violenti. L’uomo non avrebbe accettato la fine della relazione e martedì scorso si era recato presso l’abitazione dove i due avevano convissuto sino a poco tempo prima, nel quartiere Arcella di Padova.
E’ scoppiata una lite furiosa: le urla e le richieste di aiuto della donna, che in un estremo tentativo di salvarsi la vita è riuscita a scappare dall’appartamento e scendere le scale verso l’androne comune dello stabile, hanno allertato alcuni vicini di casa che, accorsi, l’hanno trovata a terra con ferite multiple di arma da taglio alla schiena ed una al torace, all’altezza dei polmoni: colpi inferti per uccidere.
Immediato l’intervento dei soccorritori: il rapido trasporto all’Ospedale di Padova ed un’operazione d’urgenza le hanno salvato la vita, anche se le sue condizioni restano gravi. Si poteva evitare questo ennesimo attentato alla vita di una donna? La risposta sembra quasi scontata, se guardiamo ai precedenti ed alla storia giudiziaria del Fattorelli.
L’uomo, riconosciuto semifermo di mente, venne condannato a 15 anni per l’omicidio della moglie, ridotti a 12 in Appello: beneficiando di indulto e buona condotta uscì già nel 2007 dopo aver scontato solo la metà della pena. Dopo un percorso di reinserimento non era stato più ritenuto pericoloso per “remissione completa" del disturbo di personalità alla base del vizio parziale di mente riconosciuto dal Tribunale.
Ma non finisce qui, poichè il Fattorelli, mentre era ancora in carcere conobbe una psicologa 54enne, che lo seguiva nel percorso di riabilitazione: una volta uscito dal carcere, iniziò a pedinarla, minacciarla e a stalkerizzarla: telefonate ad ogni ora, sms sempre più minacciosi, scenate in pubblico fino ad arrivare alle minacce di morte: “Ti ammazzerò, lo sai che ne sono capace”.
A quel punto la professionista si decise a denunciarlo. Ciò gli valse una seconda condanna nel 2011 a 2 anni di reclusione per stalking, pena non ancora divenuta definitiva.
L 'articolo 203 codice penale definisce socialmente pericolose le persone che, anche se non imputabili o non punibili, abbiano commesso un reato, quando è probabile che commettano nuovi fatti preveduti dalla legge come reati.
All’esito del percorso di reinserimento e rieducazione in carcere, può esserci stato un errore sulla valutazione della pericolosità sociale del Fattorelli? Si sarebbero dovuti applicare quei provvedimenti speciali previsti per gli autori di reato socialmente pericolosi?
Se nel guardare a questa vicenda si prova un senso di indignazione, di impotenza, di “ingiustizia”, le donne che attribuiscono all’amore una finalità “salvifica” dovrebbero trarne uno spunto di riflessione importante: comportamenti violenti e aggressivi difficilmente evolvono e si trasformano in relazioni positive. In questo tipo di relazioni, in cui la vittima è tale già sin dagli inizi del rapporto, “restare” significa anzi mettere in serio pericolo la propria vita.
Le stelle del ciclismo mondiale transiteranno anche da Morrovalle nella giornata di martedì 17 maggio. La carovana del Giro d’Italia, infatti, passerà anche dal territorio morrovallese nel corso della 10° tappa, che partirà da Pescara e arriverà a Jesi.
Dopo aver percorso la Statale Adriatica fino a Civitanova Marche, il gruppo si inerpicherà nelle colline maceratesi lungo la Strada provinciale 10 arrivando a Crocette di Montecosaro, dove è previsto un Gran Premio della Montagna di 4° categoria quando mancheranno 86 chilometri al traguardo, quindi proseguirà sulle strade cittadine per poi continuare lungo la Strada provinciale 21 verso Recanati e da lì in direzione Jesi, dove è posto lo striscione d’arrivo.
A precedere i ciclisti in sella alle bici tradizionali ci sarà la carovana del Giro-E, quello che vede sfidarsi atleti in sella alle e-bike. In questo caso, tappa con partenza a Civitanova Marche ma poi medesimo percorso dei “big” e quindi un’ulteriore possibilità di vedere all’opera anche i nuovi gioielli dell’evoluzione tecnologica legata al mondo del bike.
Il gruppo del Giro-E è previsto in transito in territorio morrovallese tra le 12.30 e le 12.45, mentre la carovana del Giro d’Italia arriverà tra le 15 e le 15.30. In considerazione di ciò, è prevista la chiusura al transito veicolare del tratto della strada Asola verso Montecosaro tra le 12 e le 16.
Sfersterio o Steristerio? E' questo il dilemma. Anche qui si parla di cultura, ma poco ha a che fare con la celebre citazione dell'Amleto di William Shakespeare. Il più grande poeta e drammaturgo inglese di tutti i tempi si sarebbe piuttosto rivoltato nella tomba di fronte a simili strafalcioni "venduti" per spazi culturali.
E' con questi errori grossolani diffusi attraverso la cartellonistica presente in città che Macerata si è risvegliata dal sonno della cultura in attesa dell'inizio della nuova stagione dello Sferisterio e dell'edizione 2022 del Macerata Opera Festival ad opera del nuovo direttore artistico, Paolo Pinamonti.
Poche responsabilità per Toquinho e la compagnia di danza Fuego: il reparto comunicazione e marketing dell'Arena Sferisterio avrebbe combinato un bel pasticcio. Un grande punto interrogativo anche la mancata supervisione dei manifesti da parte dell'ufficio del Soprintendente Luciano Messi.
Una mancata supervisione che avrebbe creato non pochi imbarazzi tra tutti i membri dell'Associazione Arena Sferisterio, con delle scuse che sarebbero già arrivate in privato da parte di Messi. Cda che si riunirà nei prossimi giorni anche per discutere la gestione dell'intero reparto di comunicazione e marketing dello Sferisterio, solo in seguito dovrebbero pervenire delle scuse pubbliche da parte dell'associazione per una simile caduta di stile e mediocrità comunicativa.
Il tutto in attesa di far luce anche sul bando pubblicato lo scorso febbraio e poi scomparso dal sito dell'Associazione, con una nuova pubblicazione risalente allo scorso 24 marzo e improntato a una "manifestazione di interesse per i servizi di marketing e raccolta fondi dell'Associazione Arena Sferisterio".
Nel frattempo, tra social e chiacchiere da bar, sono decine i maceratesi che hanno manifestato pubblicamente il proprio disappunto per "una gestione quantomeno mediocre" del marketing intorno allo Sferisterio: "Questa arena ce la invidiano nel mondo e noi pubblicizziamo così la nostra cultura? E' una vergogna", il commento più diffuso a mezzo Facebook.
Erba alta lasciata crescere incolta e un campo da calcetto in costruzione che sorgerà vicino a un’area sgambamento per cani. Monta la protesta degli abitanti di via Metauro a Piediripa, frazione di Macerata. “La situazione sta diventando insostenibile", afferma Gigliola Marcelletti, una delle residenti delle palazzine prospicienti l’area in questione.
“Oltre al fatto che la manutenzione del verde è venuta meno da parte del Comune, è davvero inconcepibile che un campo da calcio a 5 venga costruito attaccato ad un’area cani. Si potrebbe creare una situazione non sicura sia per i ragazzi che usufruiranno dell’area da gioco, che per gli animali", aggiunge Gigliola.
"Non c’è sensibilità per il mondo animale - le fa eco la signora Lucia, residente del quartiere -. Il fatto che il campo da calcetto sorga attaccato all’area cani può comportare una situazione di stress anche per gli stessi quadrupedi. Noi non siamo contrari alla sua costruzione, ma chiediamo che venga ubicato altrove. A dividere le due aree - dicono - verrà costruita una rete metallica”.
“Ci auguriamo almeno che sia sufficientemente alta da renderla sicura, ma la situazione rimane paradossale - denunciano i residenti -. Poi l’erba, anche per via dei lavori, è sempre incolta e ciò porta al problema degli insetti, che con il caldo a breve potrebbero arrivare. Anche in questo caso è una situazione che non fa onore al nostro quartiere e che rappresenta un pericolo per i tanti bambini che vivono in questa zona”.
Sono state diverse fino a questo momento le segnalazioni dei cittadini all’amministrazione: “Siamo andati più volte a segnalare questo stato di cose, sia personalmente che via telefono - ci rivelano -. Ma la risposta è sempre la stessa, ossia che ci sono degli interventi programmati che devono essere seguiti. L’assessore alla sicurezza e al decoro, Paolo Renna, ci aveva assicurato mesi fa che il campetto sarebbe stato costruito più distante rispetto all’area sgambamento, ma così non è stato".
"I cittadini di questo quartiere pagano le tasse come tutti gli altri e quindi devono essere rispettati esattamente come quelli del centro”, concludono Gigliola e Anna.
Inaugurata a Castelsantangelo Sul Nera, presso l’area Sae del capoluogo, la Sala Polivalente “Madonna del Domo” struttura donata dall’associazione “Serena Polverari” di Sant’Ippolito (PU). La realizzazione della struttura, nel rispetto dell’ordinanza connessa alla realizzazione delle Sae, è stata possibile grazie alla sensibilità, vicinanza e concreta solidarietà, manifestate subito dopo i catastrofici eventi sismici dell’ottobre 2016, dalla Parrocchia di Calpino di Fermignano, nella persona del parroco Don Fabio Pierleoni che è anche presidente dell’associazione “Serena Polverari”.
Quale primo atto di concreto contributo è stato il restauro della statua della Madonna del Domo la cui Pieve è andata distrutta e che la popolazione di Castelsantangelo sul Nera ha sempre venerato con profonda devozione. Restauro eseguito gratuitamente dal Maestro Alessandro Magrini di Sant’Ippolito . All’inaugurazione hanno partecipato l’assessore Guido Castelli, il presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Andrea Spaterna, Monsignor Francesco Massara Arcivescovo di Camerino – San Severino Marche - Fabriano - Matelica, Monsignor Giovanni Tani vescovo di Urbino, il sindaco di Fermignano Emanuele Feduzi, il sindaco di Sant’Ippolito Marco Marchetti, il sindaco di Montefelcino Osvaldo Pelagaggia, la consigliera provinciale Laura Sestili in rappresentanza del presidente della Provincia Sandro Parcaroli, il direttore della Protezione Civile regionale Stefano Stefoni.
Graditissima una folta rappresentanza delle due comunità pesaresi che hanno contribuito alla raccolta dei fondi coinvolgendo moltissime Parrocchie della Provincia di Pesaro e Urbino che hanno ospitato la statua della Madonna, divenuta itinerante per oltre due anni e il Suo peregrinare ha consentito la raccolta dei fondi necessari per la realizzazione della struttura polivalente.
Il sindaco Falcucci, anche nome della comunità, ha espresso i sentimenti di profonda e indelebile gratitudine per l’impegno, la tenacia e la determinazione nel riuscire in un’impresa di solidarietà che appariva all’inizio quasi impossibile e che invece oggi si vede realizzata in ogni suo dettaglio. In questo lungo periodo, i rapporti con tutti i soci dell’Associazione “Serena Polverari” e con le popolazioni dei due Comuni (Fermignano e Sant’Ippolito), si sono consolidati tanto da sottoscrivere il 5 settembre 2021, presso il Comune di Sant’Ippolito, un “Patto d’Amicizia” con i rispettivi sindaci firma che oggi si è ripetuta a Castelsantangelo sul Nera.
Mauro Falcucci, dopo la cerimonia di consegna degli attestati di riconoscenza rilasciati a tutti i volontari e associati, ha riservato un sentito ringraziamento alla Pro Loco e ai Volontari del Gruppo locale di Protezione Civile che hanno ottimamente organizzato l’evento estendendo gratitudine anche agli esercenti locali che hanno contribuito al buffet. Il primo utilizzo della Sala Polivalente è stata la celebrazione della Santa Messa officiata dal parroco di Castelsantangelo sul Nera monsignor Gilberto Spurio e da Don Fabio Pierleoni.
Martedì 17 maggio, il Giro d'Italia transiterà nella città di Civitanova Marche per la decima tappa della corsa ciclistica che parte da Pescara e arriva a Jesi. Proprio in virtù dell'arrivo della "Corsa Rosa", il sindaco Fabrizio Ciarapica ha firmato un'ordinanza di sospensione delle attività didattiche delle scuole cittadine di ogni ordine e grado.
La carovana arriverà a Civitanova intorno alle 14:45 con attraversamento del Lungomare Piermanni, di via 4 Novembre, della SS 16 e della Strada Provinciale 10 di Civitanova Alta. Circostanza che causerà il blocco della circolazione su queste arterie circa due ore prima (a partire dalle 12:45) del passaggio dei corridori, come sancito a seguito della riunione del Comitato Operativo Viabilità, in Prefettura.
"Vi è necessità di evitare intensità di traffico e difficoltà della sua gestione in considerazione delle limitazioni previste, con conseguente grave pericolo per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini - ha sottolineato il sindaco Ciarapica nell’ordinanza -, considerato che la sospensione della circolazione di mezzi e persone sulle vie sopramenzionate e vie limitrofe avverrà in coincidenza con l’orario di uscita degli alunni dalle scuole cittadine".
L’ordinanza dispone, inoltre, il divieto di sosta con rimozione per tutti i veicoli dalle 8 alle 16 nelle vie Montenero per entrambe le corsie, Piazzale Italia, Lungomare S. Piermanni corsia est, via S. Santarosa corsia est, via Trento tratto via L. da Vinci /viale Matteotti, viale Matteotti tratto intersezione via Trento/rotatoria di piazza Verdi, parcheggio antistante concessione La Contessa lato ovest, parcheggio adiacente p.zza Verdi, via IV Novembre lato ovest, via C. Colombo tratto via M. Polo/via Pigafetta , via Pigafetta, Strada Provinciale Del Palazzaccio, via XXIV Maggio, via Strada Del Pincio, parcheggio lato est di fronte ai civici dal 30 al 98.
Il divieto di transito per tutti i veicoli a partire da due ore prima del transito della gara previsto per le ore 14:53 fino al termine della stessa lungo tutto il percorso della corsa. Sono anche previste le seguenti deviazioni di traffico a partire da due ore prima del transito della gara:
- direzione obbligatoria a nord per i veicoli provenienti dalla SS 77 (Superstrada) direzione ovest- est;
- direzione obbligatoria in SS 77 (Superstrada) per i veicoli provenienti dalla SS 16 via Martiri di Belfiore con direzione nord- sud;
- direzione obbligatoria verso nord della SS 16 via Martiri di Belfiore per i veicoli provenienti da via Fontanella e via Milazzo;
- chiusura di via Aspromonte all'altezza dell’intersezione con SS 16 via Martiri di Belfiore;
- chiusura di via M.Polo all’altezza dell’intersezione con SS 16 via C.Colombo; in via S. Santarosa per i veicoli provenienti da viale Matteotti a partire dalle ore 10,00; nel vialetto nord di piazza XX Settembre per i veicoli provenienti da viale Matteotti a partire dalle ore 13,00;
- in Zona Industriale B – via del Molino – per i veicoli provenienti dalla Strada Provinciale delle Vergini con direzione Montecosaro; in viale della Rimembranza per i veicoli provenienti da via Roma e via F. Corridoni.
Riprendono gli appuntamenti del "Forum regionale per lo sviluppo sostenibile", il confronto aperto con i cittadini sui cambiamenti climatici per accogliere proposte e idee in preparazione del Piano di adattamento ai cambiamenti climatici.
La nuova sessione – la seconda dopo quella del 2020 - si concretizzerà con una serie di incontri, in modalità on line, da martedì 17 maggio sul tema "Il clima nelle Marche: presente e futuro" per proseguire fino a giugno con sei appuntamenti in totale divisi sul territorio tra entroterra e costa e sviluppati in cooperazione con il Centro Servizi per il Volontariato delle Marche
“Si tratta di uno strumento fondamentale – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Stefano Aguzzi – di informazione, condivisione e coinvolgimento dei cittadini marchigiani, voluto dalla Regione e che apre la strada a un innovativo percorso di partecipazione”.
Nel continuare a definire la cosiddetta Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile (SRSvS), si raccoglieranno tutti i contributi da parte della società civile che saranno poi utilizzati per l’elaborazione del Piano regionale di adattamento ai cambiamenti climatici sviluppando strategie consapevoli, condivise e basate sui dati.
I sei incontri del Forum si svolgeranno in orario serale (dalle ore 18 alle 20) e vedranno tre di questi rivolti alla zona dell’entroterra – nei giorni 17, 26 maggio e 9 giugno – e altrettanti per l’area costiera – il 19, 31 maggio e 16 giugno. I partecipanti avranno inoltre l’occasione di confrontarsi direttamente con vari stakeholders del territorio marchigiano e la stessa amministrazione regionale
Il programma dettagliato dei vari incontri e le indicazioni per come iscriversi agli eventi sono presenti all’interno della pagina dedicata allo Sviluppo Sostenibile della Regione (https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Sviluppo-Sostenibile/Partecipazione/Forum-sviluppo-sostenibile).
Nella giornata di sabato 14 maggio i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile di San Severino Marche - coordinati da Dino Marinelli - saranno impegnati nel dare supporto alla campagna “Dona la spesa”, promossa da Coop Alleanza 3.0. All’ingresso del punto vendita di via Virgilio sarà possibile lasciare i prodotti che si intendono donare a favore delle famiglie settempedane in stato di bisogno.
Si raccoglieranno nello specifico olio, tonno e legumi in scatola, farina, zucchero, biscotti e prodotti per la colazione, pasta e riso, prodotti a lunga conservazione, prodotti per l’igiene della persona e della casa, prodotti per l’infanzia.
A Tolentino è nato un nuovo sodalizio sportivo: si tratta dell’ASD Tolentino Boxe fondata da Claudio Cipollari, Luigi Monteverde e Jacopo Porfiri, e con l’intento comune è di avvicinare i giovani alla conoscenza di un'antica quanto affascinante disciplina sportiva come il pugilato, che da sempre regala emozioni e tante soddisfazioni agli sportivi italiani grazie alle vittorie di indimenticabili atleti.
Saranno previsti corsi per approcciare a questo sport nella maniera giusta grazie al supporto del dirigente Cipollari, dell'istruttore Porfiri e del maestro di prima categoria Monteverde. In occasione dell'inaugurazione, anche l'assesore Fausto Pezzanesi - in rappresentanza di tutta l'amministrazione comunale - ha voluto incontrare i fondatori di questa nuova associazione cittadina e ha auspicato una proficua attività nell’interesse della promozione sportiva e con l’augurio di organizzare congiuntamente importanti riunioni pugilistiche.
Si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri, la cerimonia in onore di Tosino Torresi, a cui l’amministrazione comunale ha voluto intitolare il piazzale antistante la scuola primaria di via Ugo Bassi, che ha visto lo scoprimento della targa commemorativa. Presenti alla cerimonia i figli, Massimo ed Emanuela, ed i nipoti di Tosino Torresi, sua eminenza Edoardo Menichelli Arcivescovo Emerito di Ancona-Osimo, il sindaco Fabrizio Ciarapica, il presidente del Consiglio Comunale Claudio Morresi, l’assessore Roberta Belletti, autorità militari e tanti ex dipendenti della Silga.
La cerimonia è stata preceduta da un convegno organizzato presso il Centro Civico Risorgimento, moderato da Sergio Pasquali che ha curato l’introduzione ai lavori con l’illustrazione della figura di Tosino Torresi e con i ringraziamenti, a nome della famiglia Torresi, per il Sindaco Ciarapica e la sua Giunta per l’intitolazione del piazzale e per, Ivo Costamagna, che a suo tempo aveva iniziato l’iter per tale intitolazione.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha aperto la serie degli interventi. “Ci sentiamo tutti noi onorati di celebrare la figura di Tosino Torresi a cui la mia Amministrazione ha voluto dedicare il piazzale che è collocato vicino ad una scuola primaria a significare che Tosino Torresi debba essere di esempio per le giovani generazioni.
Tosino era un imprenditore illuminato – ha continuato Ciarapica - dalle innate qualità imprenditoriali, a cui vanno attribuiti meriti soprattutto per la creazione di molti posti di lavoro, contribuendo così a diffondere benessere nella nostra comunità. Per non parlare delle indiscusse qualità umane di Tosino, sempre disponibile verso i suoi dipendenti che aveva a cuore e che ha aiutato in ogni modo.
L’intitolazione del piazzale a Tosino Torresi va sulla scia di una serie di iniziative intraprese dall’Amministrazione per ricordare, ringraziare e valorizzare i tanti personaggi civitanovesi, come recentemente avvenuto per il professore Edmondo Brunellini e per il maestro Giuseppe Gaggegi, che hanno reso lustro alla nostra amata Città”.
“Mi hanno insegnato che la memoria, i ricordi e gli affetti vanno custoditi oltre che raccontati – ha dichiarato Sua Eminenza Edoardo Menichelli -. Conobbi Tosino nel 1969 agli inizi del mio Sacerdozio, ai tempi dello stabilimento Silga a San Severino Marche. Nacque subito un rapporto di amicizia e si era creata l’esigenza, molto avvertita da entrambi, di vederci.
Ero solito trascorrere ogni Capodanno con Tosino e la moglie Rosetta in un ambito prettamente familiare. Tosino ha fatto crescere il nostro territorio, era dotato di alchimia industriale, con spirito imprenditoriale era solito agire ancora prima di pensare. Era dotato anche di un grande senso di umorismo, faceva una raffinata satira degli uomini politici dell’epoca sapendo coglierne ogni sfumatura.
Aveva carisma, aiutava le persone, era tanto esigente all’interno della fabbrica, ma difendeva sempre i suoi operai all’esterno. Viveva l’azienda come una famiglia, era particolarmente attento al capitale umano che sapeva sapientemente valorizzare. Molti imprenditori di oggi dovrebbero prenderlo ad esempio”.
A seguire ha preso la parola il professore Ennio Ercoli, giornalista de “Il Resto del Carlino” e ideatore del periodico “Millepaesi” che ha rappresentato la figura di Tosino Torresi raccontando la sua storia e ripercorrendo le sue tappe imprenditoriali “Mi ricordo che Tosino Torresi mi concesse un’intervista che pubblicai a piena pagina su un supplemento de “Il Corriere Adriatico”- ha dichiarato Ennio Ercoli -.
Tosino espresse il desiderio che intervistassi non solo lui ma tutta la sua famiglia perché a sua detta i contenuti dovevano essere corali. Tosino era un grande imprenditore, il suo primo pensiero era l’azienda a cui si dedicava anche di domenica. La svolta della sua vita fu un viaggio a Vigevano dove vide una modesta macchina che fabbricava suole in gomma; la portò a Civitanova e fu il primo passo per la fondazione della Silga che negli anni ‘90 arrivò a produrre 50-60 mila paia di scarpe al giorno. Tosino, nel corso della sua vita, ha effettuato tanti investimenti, primo tra tutti l’acquisto dell'Hotel Miramare”.
A seguire ha peso la parola Giuseppe Tarabelli, socio e cofondatore con Torresi della OMS di Morrovalle che ha raccontato, oltre che della loro amicizia che andava oltre gli ambiti sociatari, della dedizione di Tosino per il lavoro, della sua proverbiale cortesia e del suo splendido rapporto con la moglie Rosetta. Sono quindi intervenuti Pierluigi Contigiani, nipote del Parroco Don Silvestro a cui Tosino era particolarmente legato, e Franco Pantanetti, che tra le lacrime, ha descritto la splendida figura di Tosino Torresi a cui sarà sempre riconoscente. Al termine del Convegno ha preso la parola Emanuela la figlia di Tosino, la quale ha salutato tutti i presenti e ringraziato, citandoli singolarmente, coloro che sono intervenuti e gli ex dipendenti presenti in sala.
"Sono molto soddisfatto di come sono cresciuti i rapporti tra le nostre città gemellate Isola d’Istria e Tolentino in questi ultimi anni. Insieme all’amministrazione Pezzanesi abbiamo lavorato su più fronti e oltre ad incentivare ulteriormente i già proficui scambi culturali nati nel nome del Cantapiccolo e della nostra Comunità degli Italiani, abbiamo aperto canali di collaborazione e interazione a livello economico, sociale, turistico e sulla sicurezza".
"Non a caso questa mattina ci siamo incontrati con i funzionari del Comune per discutere su prossimi scambi tra la nostra Polizia e quella di Tolentino e con le coordinatrici della Casa di Riposo. Non meno importanti le prospettive future per elaborare strategie comuni per presentare progetti che possano essere finanziati con i fondi della Comunità Europea".
Questa la dichiarazione rilasciata durante la conferenza stampa dal sindaco di Isola d’Istria Danilo Markocic che in questi giorni ha guidato una delegazione slovena in visita a Tolentino composta dai vicesindaco Aleksej Skok e Agnese Babic (eletta in rappresentanza della Comunità degli italiani) e del capo della segreteria del sindaco Polonca Skendzic.
La delegazione slovena aveva una fitta agenda di incontri e di visite e oltre ad essere ricevuta dal sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, dal vicesindaco Silvia Luconi e dall’assessore Giovanni Gabrielli, ha incontrato Edoardo Mattioli Coordinatore del Gemellaggio, Stefano Gobbi presidente dell’Assm spa, la responsabile dei Servizi Sociali Maria Pia Branchiesi il comandante David Rocchetti e Maurizio Domizi della Polizia Locale, la responsabile di Struttura Laila Cervigni e Katia Torresi coordinatrice personale infermieristico dell’ASP Porcelli.
La delegazione ha visitato gli stabilimenti della Poltrona Frau con il museo, Giorgio Mare, la Cantina del Pollenza, il nuovo Circolo Tennis e il Cosmari dove sono stati accompagnati per una visita agli impianti dal direttore Giuseppe Giampaoli che ha illustrato le attività legate alla raccolta differenziata.
Una presenza preziosa dal punto di vista naturalistico. Nessun allarmismo per l’uomo: basta essere cauti e seguire il giusto comportamento in caso di incontro In questi giorni è stata accertata la presenza di almeno un orso nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. I Carabinieri Forestali avevano segnalato danni ad apiari verificatisi nei giorni tra il 5 e il 10 maggio nei comuni di Montegallo, Montefortino e Fiastra.
A seguito di queste segnalazioni, i sopralluoghi effettuati dai tecnici del Parco hanno potuto accertare che i danni sono stati effettivamente arrecati da un orso, specie presente nell’Appennino Centrale con la sottospecie “orso bruno marsicano”. Sono stati ritrovati peli e altri campioni biologici da cui sarà possibile effettuare, tramite l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, analisi genetiche che consentiranno di identificare l’animale determinandone anche il sesso. Il Parco si è subito attivato nei confronti degli apicoltori danneggiati e sta avviando attività di monitoraggio finalizzate soprattutto a seguire gli spostamenti di questi animali.
“È importante evitare qualsiasi forma di allarmismo” sottolinea il presidente dell’ente, Andrea Spaterna. “L’orso è un animale non pericoloso per l’uomo, anzi rappresenta una ulteriore conferma della straordinaria biodiversità dell’ecosistema dei Sibillini. Va comunque ricordato che, in caso di incontro, come per tutte le altre specie di animali selvatici, è necessario adottare comportamenti tali da non disturbarlo o innervosirlo. Quindi restare calmi, non gridare o compiere movimenti bruschi che possano essere interpretati come minacce, non avanzare verso di lui bensì restare fermi oppure allontanarsi lentamente, senza correre”.
La presenza di orsi nel Parco è stata accertata in più occasioni negli ultimi anni. Finora, stante i risultati ottenuti grazie alle analisi genetiche, si è sempre trattato di individui maschi; questi, infatti, specialmente se giovani, possono andare in dispersione e raggiungere luoghi relativamente distanti dal territorio di origine, rappresentato soprattutto dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
“L’orso marsicano è molto importante dal punto di vista naturalistico” prosegue Spaterna “in quanto è una sottospecie endemica dell’Appennino centrale, dove sopravvive con una popolazione complessiva di 50/60 individui; per questo è rigorosamente tutelato da norme nazionali e comunitarie e il suo futuro dipende anche dalla diffusione e colonizzazione di nuovi territori potenzialmente idonei, quali i Monti Sibillini.
La sua presenza però va gestita ed è per questo che il Parco, oltre a riconoscere un indennizzo economico in caso di danni, sta approntando misure a favore degli apicoltori per la protezione delle arnie. A breve sarà pubblicato un bando che finanzia la realizzazione di recinzioni adeguate a prevenire l’avvicinamento dell’orso”.
Festeggiare l’Europa - o meglio, l’Unione Europea – offre da anni non solo l’occasione di incontrarsi e ‘giocare’ con la propria cultura di appartenenza, ma anche di compiere un giro di boa che, anno per anno, porta con sé anche il dovere di fare i conti con il presente e l’autentico ‘senso di comunità’.
Sono questi i presupposti sui quali si è basato anche lo “Speakeasy” (inserito nell’ambito della rassegna Festa dell’Europa 2022) che in questi giorni si è svolto presso gli Antichi Forni nel centro storico di Macerata. Un’occasione di incontro e confronto fra i ragazzi e le ragazze giunti dai vari paesi – in collaborazione con ESN Macerata e Confartigianato – per discorrere assieme del passato e della più recente attualità europea.
“Avevamo un’idea diversa dell’Italia e degli altri paesi prima di venire qui – hanno ammesso Aneta (Polonia), Isaline (Francia), Anina (Germania) e Raquel (Spagna) – poi svolgendo a Macerata il nostro Servizio Civile abbiamo conosciuto tante persone e imparato molto sulla politica, la cultura e le tradizioni”
Non sono mancati anche i pensieri e le riflessioni legati alla guerra russo-ucraina e al futuro dell’Europa. “All’inizio si è parlato molto del conflitto, ora si è già perso interesse” – ha sottolineato Raquel. “La nostra è un’idea di comunità senza frontiere – hanno aggiunto Aneta, Anina e Isaline – e per questo bisogna imparare a rispettare maggiormente le altre culture e sviluppare sempre nuovi progetti di inclusione”.
Di seguito, il servizio:
Brusco calo di ricoveri legati al Covid nelle Marche: in 24ore -16, ora sono 121 di cui 3 in Terapia intensiva (invariati), 23 in Semintensiva (-4) e 95 in reparti non intensivi (-12); 26 i dimessi. Lo comunica la Regione nel suo bollettino quotidiano.
Nell'ultima giornata si sono registrati 1.317 positivi e l'incidenza ogni 100mila abitanti è scesa sotto 600 (da 607,47 a 597,57). Quattro i decessi correlati alla pandemia: si tratta di persone con patologie pregresse e nel dettaglio un 62enne di Fano, una 83enne di Mondolfo (Pesaro Urbino), un 89enne di Senigallia (Ancona) e un 75enne di Acquasanta Terme (Ascoli Piceno).
Sul fronte tamponi ne sono stati analizzati 4.285 di cui 3.700 nel percorso diagnosi (35,6% di positivi) e 585 nel percorso guariti; a livello provinciale 390 ad Ancona, 260 a Macerata, 240 ad Ascoli Piceno, 217 a Pesaro Urbino e 158 a Fermo; 52 i positivi provenienti da fuori regione. Il totale di positivi è sceso a 5.876 (-226) e gli isolamenti domiciliari a 15.075 (-59) mentre i guariti/dimessi sono 450.436 (+1.543). In tutto solo 74 persone sono ospiti di strutture territoriali e 16 in osservazione nei pronto soccorso.