La Diocesi di Fano è pronta ad accogliere il nuovo vescovo Andrea Andreozzi. Domenica, 9 luglio, ci sarà la cerimonia di insediamento nella cattedrale.
L'arrivo di monsignor Andreozzi è previsto alle ore 17 circa a Porta Maggiore, dove ci sarà un primo saluto ai fedeli insieme al sindaco Massimo Seri, alle istituzioni e autorità del territorio davanti all’Arco d’Augusto.
Coloro che saranno in possesso del pass accederanno alla cattedrale dalle ore 16.45, gli altri potranno partecipare alla Santa Messa dalla chiesa di Santa Maria del Gonfalone e dalla Pinacoteca San Domenico dove sono allestiti due maxischermi e dove, al termine della celebrazione, monsignor Andreozzi saluterà i presenti.
Monsignor Andrea Andreozzi è nato a Macerata il 25 agosto 1968, ma è cresciuto a Montappone. È stato ordinato presbitero a Fermo (Diocesi dove è incardinato) il 26 ottobre 1996, successivamente è stato rettore del seminario regionale umbro e già parroco a Porto Sant’Elpidio.
Domani l'insediamento a vescovo di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola. Subentra a monsignor Armando Trasarti alla guida della diocesi marchigiana dal 2007, che ha rimesso il mandato nelle mani del Papa lo scorso 16 febbraio, al compimento del 75esimo anno di età.
I Comuni di Recanati, Loreto e Porto Recanati annunciano che anche quest’anno si fanno promotori del servizio del trasporto pubblico nel periodo estivo non coperti dal servizio di TPL regionale.
L'accordo raggiunto tra i tre comuni con il progetto Terre D’Oltre, testimonia la volontà di lavorare insieme per promuovere il turismo, la cultura e lo sviluppo economico del territorio. I sindaci e gli assessori dei Comuni di Recanati, Porto Recanati e Loreto si dicono “estremamente soddisfatti di questa iniziativa, che rappresenta un ulteriore passo avanti dopo il successo di eventi condivisi come la Festa della Musica e l'Art Festival”.
La rete Terre d'Oltre si propone di favorire i flussi turistici tra la costa e l'entroterra, consentendo ai visitatori di scoprire le bellezze di questi tre luoghi, ognuno con le sue peculiarità e risorse uniche. Attraverso una collaborazione più stretta, i tre Comuni intendono offrire un'esperienza di viaggio completa e agevole, valorizzando il patrimonio culturale, enogastronomico e spirituale della regione.
In quest'ottica, l'attivazione del servizio di trasporto pubblico durante il periodo estivo rappresenta un passo fondamentale. Grazie a questo accordo, saranno disponibili nuove corse andata e ritorno da Recanati a Porto Recanati, passando per Loreto, nei giorni festivi dei mesi di luglio, agosto e settembre 2023 a partire da domani 9 giugno, fino al 10 settembre, compreso il 15 agosto.
Previste inoltre nei giorni feriali due corse aggiuntive tra Montefano e Recanati ad integrazione di quelle del servizio di trasporto pubblico attuale che collegano Recanati a Loreto e Porto Recanati. Queste nuove opportunità di trasporto consentiranno ai cittadini e ai visitatori di muoversi agevolmente tra i tre Comuni, facilitando la partecipazione a eventi culturali, visite turistiche e altro ancora.
Le Amministrazioni comunali riconoscono l'importanza di un servizio di trasporto pubblico efficiente per favorire la mobilità sostenibile e offrire un'esperienza piacevole a residenti e turisti. In tal senso, è prevista anche la realizzazione e l'installazione di una grafica pubblicitaria personalizzata sugli autobus utilizzati per il servizio festivo, al fine di promuovere e rendere riconoscibile questa iniziativa.
La collaborazione tra i Comuni di Recanati Porto Recanati e Loreto rappresenta un esempio di sinergia tra territori vicini che mirano a promuovere il turismo, la cultura e lo sviluppo economico. Grazie a Terre d'Oltre, la comunità locale e i visitatori potranno godere appieno delle meraviglie di questa splendida regione.
Il Comune di Matelica richiede lo stato di calamità naturale a causa della grave situazione che si è venuta a creare nei vigneti del territorio per via del maltempo. Le abbondanti piogge, che a metà giugno sono addirittura sfociate in delle vere e proprie “bombe d’acqua”, hanno gravemente compromesso la produzione vitivinicola non solo per i danni diretti dei violenti rovesci, ma anche per l’impossibilità degli agricoltori nell’eseguire trattamenti fitosanitari ai vigneti o vederli vanificati proprio a causa delle piogge.
Questo ha provocato il diffondersi di specie fungine che hanno distrutto buona parte del raccolto e provocheranno problemi anche nelle prossime annate, in quanto alcune piante non potranno essere più curate e diventeranno improduttive. In molti casi quest’anno non ci sarà proprio raccolto, provocando inevitabilmente delle importanti ripercussioni economiche che metteranno a rischio i bilanci delle aziende agricole, con gravi contraccolpi sull’occupazione locale.
Per questo motivo il Comune di Matelica ha emesso una delibera in cui richiede alle autorità istituzionali nazionali e regionali preposte, il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Si richiede altresì alle autorità preposte di concedere agli imprenditori agricoli colpiti gli aiuti, le agevolazioni e gli sgravi economici necessari per il ripristino delle colture danneggiate, nonché un sostegno per la perdita del reddito.
L’atto è stato trasmesso al presidente della Regione Marche, all’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e ai comuni di Castelraimondo, Camerino, Pioraco, Esanatoglia, Gagliole, Cerreto D’Esi e Fabriano in qualità di produttori del Verdicchio di Matelica, affinché valutino di condividerne il contenuto e possano richiedere per i loro enti il riconoscimento dello stato di calamità naturale.
"La situazione è diventata settimana dopo settimana sempre più preoccupante – commenta il vicesindaco e assessore all’Agricoltura Denis Cingolani – molti viticoltori sono in ginocchio e quest’anno non raccoglieranno nulla. Basta fare un giro per i vari vigneti per rendersi conto della situazione. Purtroppo, si tratta di danni che si ripercuoteranno anche sulle prossime annate. La nostra economia locale si basa in maniera importante sulla produzione del Verdicchio di Matelica, per cui il rischio è quello che tutto ciò si ripercuota sull’occupazione e su altri settori, innescando scenari che non possiamo permetterci di vivere".
Senza biblioteche, scriveva Ray Bradbury, "non abbiamo né passato né futuro”. Dev'essere un concetto non recepito dalle amministrazioni comunali di Tolentino che si sono succedute nel post sisma.
A sette anni dal terremoto che ha reso inagibile la sede della Filelfica a Palazzo Fidi, infatti, il servizio bibliotecario si è praticamente interrotto, rimanendo in funzione solo una sala lettura nella struttura della ex centrale elettrica in zona Ponte del Diavolo. A denunciare la totale assenza del servizio, a Tolentino, è un cittadino che racconta “l’odissea” per ottenere il prestito di un testo.
“Avevo bisogno di un libro fuori catalogo – racconta – così ho cercato sul sito web dell'Opac, che mette in relazione tutte le biblioteche statali, e ho notato che il testo in questione era presente in una biblioteca di Chiaravalle”.
“Inviata loro una mail per ottenere il prestito – spiega – ho ricevuto risposta che sarebbe bastata una comunicazione da parte della biblioteca di Tolentino per lo scambio interbibliotecario”. “A quel punto però – prosegue – si è complicato tutto. Ho chiamato il Comune per avere un riscontro in merito e ho scoperto che in realtà l’intero servizio bibliotecario è stato, ad ora, dismesso, quindi non vi è modo di ottenere alcun tipo prestito”.
“Fuori uso anche il servizio archivistico e nessuno che si occupi quantomeno di rispondere alle mail. Fatto presente alla consigliera Samanta Casali (con delega gestione dei servizi museali e al patrimonio culturale) mi è stato detto che la cosa è stata segnalata, ma di fatto in questo momento è un servizio assente”.
“Il problema non è tanto la mia esperienza personale – conclude il cittadino – ma il fatto è che sin quando non verrà ricostruita una nuova sede per la biblioteca, a Tolentino - città di 18mila abitanti - questo importante servizio è totalmente assente. Una situazione che va a discapito soprattutto degli studenti che saranno costretti a rivolgersi altrove per ottenere un prestito librario”.
Dal canto suo, lo scorso giugno, la giunta tolentinate ha approvato il documento preliminare alla progettazione per l’intervento di miglioramento sismico e restauro di Palazzo Fidi, ovvero la biblioteca comunale Filelfica. Con questo ok ora si può procedere all’indizione della procedura di gara per individuare il soggetto a cui affidare la progettazione definitiva. I tempi per il ripristino dell'attività però, con il conseguente spostamento temporaneo dei testi e del fondo antico in altra sede, non sembrano essere così immediati.
Nell'ambito del programma di manutenzione della strada statale 77 "Della Val di Chienti", Anas annuncia che da lunedì 10 luglio saranno eseguiti i lavori di risanamento della pavimentazione sulle rampe dello svincolo "Autostrada/Civitanova Ovest".
"Per consentire lo svolgimento dei lavori, lo svincolo sarà temporaneamente chiuso in ingresso e in uscita per chi viaggia in direzione Foligno. Le deviazioni saranno indicate sul posto", si legge in una nota. Il completamento di questa fase è previsto entro venerdì 14 luglio.
Sosta agevolata, ztl e posteggi in piazza: proroga fino al 30 giugno 2024. Il comandante della polizia locale di Macerata Danilo Doria lo ha disposto con l'ordinanza firmata quest'oggi, che disciplina l'accesso alla Ztl del centro storico e dell’area pedonale urbana di piazza della Libertà, Corso Cairoli, Corso Cavour, piazza Mazzini e piazza Vittorio Veneto.
L’ordinanza prevede i seguenti provvedimenti: in via Don Minzoni l’apertura (transito libero) dalle ore 6:00 alle 24:00 e la Ztl attiva dalle ore 00:00 alle ore 6.00 nei giorni feriali e festivi (eccetto ciclomotori, motocicli, veicoli delle forze dell’ordine, veicoli pubblica utilità, veicoli muniti di contrassegno per portatori di handicap ed espressamente autorizzati).
Il mercoledì (in occasione del mercato settimanale) apertura (transito libero) dalle ore 15:00 alle ore 24:00 e Ztl attiva (transito controllato) dalle ore 00:00 alle ore 15:00 (eccetto ciclomotori, motocicli, veicoli forze dell’ordine, veicoli pubblica utilità, veicoli muniti di contrassegno per portatori di handicap ed espressamente autorizzati). Prevista, inoltre, la temporanea disattivazione del controllo elettronico del varco d’uscita dalla ZTL di via XX Settembre.
Il provvedimento ordina, per via Mozzi, l'apertura (transito libero) con orario 10:00 – 14:00 e 18:00 – 22:00 e la Ztl attiva (transito controllato) dalle ore 00:00 alle ore 10:00, dalle ore 14:00 alle 18:00 e dalle ore 22:00 alle 24:00 nei giorni feriali e festivi (eccetto ciclomotori, motocicli, veicoli delle forze dell’ordine, veicoli pubblica utilità, veicoli muniti di contrassegno per portatori di handicap ed espressamente autorizzati).
Il mercoledì (in occasione del mercato settimanale), apertura (transito libero) con orario 18:00 – 22:00 e Ztl attiva (transito controllato) dalle ore 00:00 alle 18:00 e dalle 22:00 alle 24:00 (eccetto ciclomotori, motocicli, veicoli delle forze dell’ordine, veicoli pubblica utilità, veicoli muniti di contrassegno per portatori di handicap ed espressamente autorizzati).
In piazza della Libertà sono prorogate la modifica dell’Area Pedonale Urbana con restringimento della stessa verso il palazzo Civico, fino in prossimità dell’ingresso del Teatro Lauro Rossi; l’area di parcheggio (19 stalli), sulla parte prospiciente la chiesa di San Paolo, regolamentata in area di sosta a pagamento rispettando i seguenti orari: giorni feriali fascia oraria 9:00-13:00 / 15:00-19:00 – (con sosta gratuita per i primi 30 minuti con disco orario rilevato da parchimetro) con la tariffa di 2 euro all’ora.
Per tutti i mercoledì feriali è prevista la fascia oraria 15:00-19:00 (con sosta gratuita i primi 30 minuti e con disco orario rilevato da parchimetro) alla stessa tariffa. Prevista, inoltre, la traslazione e il rifacimento di due stalli di sosta per persone con disabilità, già esistenti, in prossimità dell’ingresso del teatro Lauro Rossi. Nell’area di piazza della Libertà è istituito il divieto di sosta con rimozione il mercoledì dalle ore 5:00 alle 15:00 per mercato e dalle 0-24 fuori dagli stalli di sosta delimitati.
Prorogata nei Corsi Cairoli e Cavour e in piazza Mazzini la gratuità per i primi trenta minuti (non prorogabili) di sosta con obbligo di esposizione del disco orario e l’applicazione, decorso tale periodo, della tariffa oraria ordinaria pari di 1,20 euro all’ora. Prorogata anche in piazza Vittorio Veneto la sosta gratuita di 30 minuti (non prorogabili) mediante l’ausilio del parchimetro e l’applicazione, decorso tale periodo, della tariffa oraria ordinaria di 2 euro all’ora.
Per tutti i veicoli immatricolati con propulsione elettrica o ibrida è disposto il libero accesso e il transito nell’orario di vigenza della ZTL del centro storico previa comunicazione telefonica e/o posta elettronica.
Dopo una lunga pausa, in parte forzata a causa del Covid 19, l’ultimo tour risale all’agosto del 2013 con il giro della Corsica e dopo aver negli anni precedenti, sempre in sella alle due ruote, percorso in lungo e in largo le strade alpine dal Veneto alla Valle d’Aosta , le strade del Centro Italia con i tour dell’Abruzzo e della Toscana, qualche puntata all’estero e lo scorso anno la costiera amalfitana, questa volta i “Friends On Vespa” hanno puntato verso l’Isola d’Elba.
Partiti nei giorni scorsi da Recanati di primo mattino, con un velo di tristezza dopo la recente scomparsa del loro caro “Friend On Vespa” Adriano Prosperi, inseparabile compagno di viaggio negli ultimi tour, hanno raggiunto Siena, una delle città medievali più belle d’Italia e famosa per il suo “Palio” per poi riposarsi dopo più di 4 ore in sella alle loro vespe e scooter.
All’indomani, dopo aver caricato i loro mezzi a due ruote, si sono imbarcati a Piombino alla volta di Portoferraio nella meravigliosa Isola d’Elba, dove hanno trascorso tre giorni a esplorare i panorami e i luoghi più belli di questa isola che i Greci chiamavano Aithàle, che significa “fuliggine”.
Il riferimento è al ferro di cui il sottosuolo elbano era particolarmente ricco e che veniva estratto già in quell’epoca. Piacevoli inoltre le visite alle Ville dei Mulini e di San Martino a Portoferraio,le residenze dell’imperatore francese Napoleone durante il suo esilio all’Isola d’Elba tra il 1814 ed il 1815.
Lasciata l’Isola d’Elba,il ritorno sulla terra ferma per altri tre giorni in giro per l’Argentario ,luogo in cui si concentra tutto il bello della campagna toscana e un mare a dir poco strepitoso, con “siesta” a Capalbio , lungo la “Strada del vino e dei sapori” per scoprire il borgo antico ma soprattutto per degustare i sapori antichi della Maremma.
Nella tarda mattinata dell’ultimo giorno la partenza per il rientro a Recanati , circa 1300 i km in tutto percorsi nel loro tour dagli intrepidi vespisti e precisamente da: Sandro Guardabassi, Barelli Giancarlo, Lorenzetti Osmano, Magnarelli Sandro, Nibaldi Claudio, Mazzieri Roberto, Baiocco Germano,Pianaroli Valentino,Baiocco Gildo, Tomassoni Valter, Milantoni Milva.
Mica male per ì Temerari (questo è il nome del loro gruppo Whatsapp). Archiviata questa avventura per i “Friends On Vespa”, e spenti i motori, hanno subito acceso le loro idee per le nuove mete del 2024, ritrovandosi per un simpatico convivio in un noto ristorante cittadino insieme a famigliari e amici per mostrare le foto ed i racconti del loro tour.
Iniziati a Passo Treia i lavori di demolizione dell’ex Consorzio Agrario a cui seguirà la demolizione delle due vecchie palazzine delle “case popolari “. Al loro posto presto sorgerà il nuovo polo scolastico della frazione, con una struttura dedicata all’infanzia (0-6 anni), la nuova scuola primaria e proprio al posto dell’ex Consorzio il nuovo Palazzetto per lo sport che sarà utilizzabile dalle scuole e da tutte le associazioni sportive e squadra del territorio, come per il volley, il basket, il calcio a 5, la pallamano:
«La demolizione che è iniziata darà modo di procedere verso la realizzazione di nuove strutture strategiche per tutta la comunità – spiega il sindaco Franco Capponi – come abbiamo detto in occasione della visita del presidente della Figc nazionale, Gabriele Gravina, Treia può davvero portare come un vanto il grande lavoro e impegno dal punto di vista dello sport con tante persone che si dedicano a fare in modo che i giovani possano praticare attività sportiva, che sono sempre state supportate dall’Amministrazione. Oltre ai nuovi poli scolastici, dunque, diventa ancora più importante il palazzetto dello sport che sarà a disposizione perfino per gli sport individuali».
L’investimento complessivo sarà di circa 12 milioni di euro interamente finanziati dai fondi sisma, PNRR e dal piano per l’edilizia scolastica regionale.
È stata inaugurata ieri (4 luglio) al Masaf dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, l’area espositiva che custodirà i beni di interesse culturale e scientifico appartenenti alla Collezione di Nazareno Strampelli.
Uno dei più importanti pionieri del miglioramento genetico delle piante agricole, i cui studi lo condussero a realizzare, negli anni Venti del Novecento, decine di varietà differenti di frumento e che consentirono ragguardevoli incrementi delle rese medie per ettaro coltivato, con consistenti benefici sulla disponibilità alimentare delle popolazioni.
Lo studio, la sala riunione appartenute a Strampelli, ampolle di semente migliorata, registri e strumenti tecnici, come il planimetro di compensazione, sono oggi in mostra al ministero e saranno arricchiti ad ottobre da altri oggetti ancora conservati presso l’Istituto Strampelli di Rieti, danneggiato dal terremoto.
Presenti anche Daniele Sinibaldi, sindaco del Comune di Rieti, Maria Grazia Carlini Strampelli pronipote di Nazareno Strampelli accompagnata dall’assessore alla Cultura del Comune di Castelraimondo Elisabetta Torregiani, Maria Maliani figlia di Cirillo Maliani, il primo allievo di Strampelli, Paolo Trancassini, il questore della Camera dei deputati e Luca De Carlo, presidente della commissione Agricoltura del Senato.
Tutto è stato reso possibile grazie al Protocollo di Intesa sottoscritto la stessa mattina da Masaf, Mic, Crea e Comune di Rieti e che si propone di tutelare la collezione del luminare italiano, garantirne la valorizzazione e accrescere la fruibilità e l'interesse culturale e scientifico.
«Oggi la ricerca è fondamentale, è la vera sfida di questi tempi – ha spiegato il ministro Lollobrigida - Nazareno Strampelli riuscì a essere l'antesignano della rivoluzione verde, cioè la possibilità, a parità di consumo di suolo, di raddoppiare le produzioni. La sicurezza alimentare non si garantisce con il cibo, ma si garantisce con il cibo di qualità. Abbiamo il dovere di recuperare personalità importanti della nostra storia. L’Italia deve associata alla qualità, dobbiamo esserne consapevoli.
Per questo dedicheremo una trilogia a Strampelli, Sereni e a Serpieri, che sono tre pilastri, tre modi di affrontare il sistema agricolo per potenziare le sue possibilità e per accentrare sull’agricoltura un progetto di sviluppo del territorio». Sulla stessa scia anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: «Nella figura di Strampelli troviamo quella passione civile e quella capacità di applicazione che ha reso grande la nostra Nazione nel mondo.
Con il premio Nobel Parisi abbiamo detto che dobbiamo valorizzare il nostro passato, ma dobbiamo anche testimoniare anche le vite più recenti di alcuni protagonisti della grandezza italiana. Ben venga il ricordo di Strampelli. La cultura scientifica è parte integrante di quella umanistica».
L’amministrazione comunale di Castelraimondo ha espresso grande soddisfazione e ha ringraziato il ministro Lollobrigida e il ministro Sangiuliano per le parole spese e per l’attenzione riservata al genetista di Crispiero, fiduciosi che questa e le successive operazioni legate a Strampelli porteranno risalto a tutto il territorio.
Con l’estate scatta l’allarme, oltre che per il caldo torrido, anche per il rischio incendi. È per questo che il sindaco della città di San Severino Marche è tornato ad emettere un’ordinanza, secondo le linee guida dettate dal tavolo tecnico interistituzionale per il monitoraggio del settore antincendio boschivo istituito dalla Prefettura di Macerata, con cui, con particolare riferimento proprio alla pericolosità del periodo, "è fatto divieto assoluto di accendere fuochi di ogni genere, fermare o sostare con veicoli a motore sopra alla vegetazione secca, transitare o sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli ma è anche vietato mantenere la vegetazione infestante e i rifiuti facilmente infiammabili nelle aree esposte agli incendi, specialmente vicino ad abitazioni e fabbricati".
Richiamando il codice di Protezione Civile, le raccomandazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la campagna estiva antincendi boschivi, al fine anche di prevenire gravi pericoli e minacce per l’incolumità pubblica e la sicurezza, il primo cittadino settempedano nella stessa ordinanza ricorda anche che è vietato gettare fiammiferi, sigarette e mozziconi o qualunque altro oggetto che possa, anche incautamente, alimentare roghi.
Inoltre ai proprietari, agli affittuari e ai conduttori dei campi a coltura cerealicola e foraggera si ricorda che, "a conclusione delle operazioni di mietitrebbiatura o sfalcio, si deve realizzare una fascia protettiva tale da assicurare che il fuoco non si propaghi alle aree circostanti e confinanti, entro luglio.
"I proprietari, gli affittuari, i conduttori, i gestori di fondi rustici a riposo ed abbandonati, di aree agricole di qualsiasi natura e loro pertinenze, di aree agricole non coltivate, di are verdi urbane incolte, i proprietari di villette e gli amministratori di stabili con annesse aree di pertinenza, invece, dovranno anch’essi provvedere ad effettuare le necessarie opere di difesa passiva di prevenzione incendio provvedendo alla estirpazione di sterpaglie e cespugli nonché al taglio di siepi vive, di vegetazione e di rami che si protendono sui cigli delle strade".
"Dovranno essere eliminati, per una fascia di larghezza non inferiore a dieci metri e comunque fino a quanto ritenuto necessario per il rispetto dell’igiene, la sanità e l’incolumità pubblica, le sterpaglie o la vegetazione secca presente in genere in prossimità di strade o di fabbricati e impianti e in prossimità di lotti interclusi e dei confini di proprietà".
"In prossimità delle linee ferroviarie questo rischio può peraltro concorrere a ulteriori e più gravi eventi ed è per questo che la Rete Ferroviaria Italiana ha anche chiesto alle amministrazioni locali, tra cui il Comune di San Severino Marche, di attivarsi presso i proprietari di terreni prossimi al confine ferroviario affinché durante il periodo di grave pericolosità si rispetti l’obbligo di tenere sgomberi i terreni da covoni di grano, erbe secche e da ogni altra materia combustibile fino a 20 metri dallo stesso confine".
"I possessori sono tenuti a circoscrivere il fondo coltivato, appena mietuto, con una striscia di terreno solcato dall’aratro e larga non meno di 5 metri che dovrà essere costantemente tenuta priva di seccume vegetale. È inoltre fatto divieto assoluto, ovviamente, di bruciare stoppie e residui vegetali e la vegetazione spontanea su terreni incolti e a riposo".
"Prescrizioni generali sono poi previste per le aree boscate, per le attività turistiche e ricettive, per le aziende di stoccaggio e trattamento rifiuti, per la distanza della vegetazione dai fabbricati, Per chi violerà le disposizioni contenute nell’ordinanza sono previste sanzioni. L’Amministrazione comunale, inoltre, potrà agire in via sostitutiva e in danno ai proprietari qualora sia accertato che la mancata osservanza dell’ordinanza possa costituire potenziale pericolo".
"Al fine di fornire tutti i chiarimenti possibili in relazione alla vicenda 'finanziamenti per costruzione alloggi fenomeno del caporalato' è indetta, presso la Sala Consiliare per la giornata di giovedì 6 luglio alle ore 18,00, una pubblica assemblea aperta a tutti, nella quale gli amministratori e i funzionari del Comune di Porto Recanati che hanno seguito l'iter della relativa pratica saranno a completa disposizione di ogni cittadino che vorrà porgere loro quesiti inerenti l'argomento".
Lo comunica il sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini dopo la vicenda, che è stata oggetto di un'inchiesta della trasmissione Report, riguardante i fondi del Pnrr ottenuti dal Comune rivierasco per il superamento dell'emergenza abitativa dei braccianti agricoli stagionali.
"Sarà dunque la sala consiliare sede opportuna per dirimere ogni dubbio, o avanzare domande e osservazioni sulle modalità con le quali si è fin qui proceduto", puntualizza Michelini.
"Pensiamo infatti che sia meglio chiarirsi in presenza e di persona in un ambiente di sereno confronto dove in modo chiaro e obiettivo ognuno sarà libero di esprimere la propria opinione o le sue eventuali perplessità e potrà farlo al cospetto di chi ha lavorato al procedimento ed è a conoscenza dell'iter documentale che è stato prodotto agli enti sovraordinati per il progetto in questione". Sarà inoltre possibile seguire l'assemblea in live streaming sul canale YouTube del Comune di Porto Recanati.
La collezione di fotografie e memorabilia di Mario "Sem Vaccaro" Capozucca sarà in esposizione al Museo Magma di Civitanova Alta, dall’8 luglio al 6 agosto. Dalla collaborazione tra Comune di Civitanova Marche, Assessorati alla Cultura e al Turismo, Nuova Cartacanta e DinamicArt Studio-Milano, nasce una mostra straordinaria negli spazi museali del Magma, sull'icona Marilyn Monroe, l’immortale diva, a cui pure il Civitanova Film Festival e l’azienda Teatri dedicano la rassegna cinematografica del lunedì sera, nello spazio all’aperto del Cecchetti.
La mostra è stata presentata questa mattina, nella Sala della Giunta comunale, dal direttore del Museo Enrico Lattanzi alla presenza dell’assessore al Turismo Manola Gironacci e Mario Capozucca. Si tratta di oltre 150 opere, esposte su tre sale tematiche, che ospiteranno scatti rubati e un percorso emozionale fatto anche di colonne sonore, per sottolineare che la più grande diva ispiratrice di molti, leggera come una piuma, è sempre nei cuori di tutti.
“Questa iniziativa su Marilyn è una anteprima assoluta – ha detto Gironacci – e siamo orgogliosi di averla inserita nel cartellone delle iniziative per questa estate 2023. Ringrazio quindi Enrico Lattanzi, anima di tante iniziative culturali sia nella Città Alta che alla palazzina del Lido, e Capozucca che ha scelto Civitanova per svelare la sua preziosa collezione raccolta in oltre 50 anni di viaggi e incontri nel mondo della moda”.
Enrico Lattanzi ha poi spiegato: “Questo tributo vuole essere l’occasione per far sapere al pubblico come Marilyn, l'icona Monroe, sia stata la "musa ispiratrice" di uno dei principali fenomeni di moda nazionali espressi dal nostro territorio e cioè Mario Capozucca, il fenomeno "Sem il Vaccaro". Le sue intuizioni, la sua creatività, la sua " tendenza moda" che dagli anni ‘70 lo hanno fatto essere già prima di Fiorucci, e anche poi, ai livelli più apprezzati della moda, è espressione della cultura materiale del nostro territorio civitanovese. Con questa mostra il MAGMA, unico museo della grafica e del manifesto d'Italia, vuole rendere omaggio al maestro, artigiano, creativo che dalla provincia ha saputo imporsi con intraprendenza sulla scena nazionale. Un omaggio a Mario e... alla sua musa ispiratrice: Marilyn Monroe".
Capozucca ha infine ripercorso gli anni della giovinezza raccontando in particolare di quel suo primo viaggio a New York dove iniziò la sua passione per l’inimitabile bionda, grazie all’incontro casuale con Andy Warhol che lo invitò al vernissage della mostra di serigrafie e di cui verrà esposta una foto originale.
In chiusura, il direttore Lattanzi ha lanciato un appello alla ricerca di volontari dell’arte, per la gestione degli spazi e delle attività e una richiesta di vicinanza ad imprenditori illuminati e mecenati che possano sostenere le iniziative culturali della città. Inaugurazione, sabato 8 luglio ore 18.00, Museo Magma di piazza Garibaldi
È stata inaugurata nella mattinata di ieri la sede provvisoria della stazione carabinieri di Loro Piceno. Al taglio del nastro ha partecipato anche il prefetto Flavio Ferdani, ricevuto dal sindaco Robertino Paoloni presso la sala consiliare, unitamente al comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Nicola Candido.
In vista dei lavori di demolizione e ricostruzione della caserma di Loro Piceno, gravemente danneggiata dal sisma del 2016 e parzialmente agibile, il comune ha fornito una sede provvisoria ubicata nella centralissima via Giacomo Leopardi. Il locale, fino a qualche anno fa adibito a sportello bancario, a seguito dei lavori di adattamento, è stato trasformato in stazione carabinieri.
I militari potranno così continuare a fornire il servizio alla cittadinanza dei tre comuni di Loro Piceno, Ripe San Ginesio e Sant’Angelo in Pontano. In particolare il comune di Loro Piceno, con il suo ufficio tecnico, si è impegnato nella realizzazione di quanto necessario per la sede provvisoria per continuare a garantire la ricezione della cittadinanza, in attesa della ricostruzione dello stabile ulteriormente colpito con la scossa del 9 novembre scorso.
Si è tenuta quest'oggi la riunione dell’Assemblea dei Comuni soci del Cosmari per l’approvazione del bilancio consuntivo relativo all’anno 2022 e del bilancio di previsione per l’anno 2023, alla quale hanno partecipato il 64,51% del totale delle quote societarie.
I due bilanci sono stati illustrati dal presidente facente funzioni Giuseppe Giampaoli, dal direttore generale Brigitte Pellei, dal dirigente amministrativo del Cosmari Fabio Lancioni e relazionati anche dal presidente del collegio sindacale Umberto Massei e dal presidente del Comitato di Gestione analogo Franco Capponi.
In base alle relazioni fornite, l'esercizio della società ha chiuso il 2022 con un risultato positivo pari a 39.761 euro e un valore della produzione aumentato di circa 2 milioni di euro. "Il risultato di esercizio risulta essere perfettamente in linea con le previsioni espresse nel Preventivo 2022 approvato, nonostante l’importante aumento dei prezzi generalizzato che ha caratterizzato tutta l’annualità in esame e la situazione emergenziale venutasi a creare a seguito dell’incendio che ha interessato l’impianto Tmb nell'aprile 2022", ha sottolineato il presidente Giampaoli.
"In linea con l’anno precedente, la società ha dunque continuato a conseguire un risultato economico positivo ed in pieno equilibrio economico/finanziario. Il valore della produzione nel 2022 è stato pari a 54.620.158 euro mentre i costi della produzione ammontano a euro 54.284.288 euro", ha aggiunto Giampaoli. Il bilancio consuntivo è stato approvato all’unanimità da tutti i sindaci presenti.
"Per quanto concerne il bilancio di previsione 2023 - ha ricordato il presidente Giampaoli - è ispirato da un Programma di Governo composto da dieci punti", che "delineano le questioni strategiche per l’impresa e che restano al centro dell’attività del CdA anche nel 2023".
Per Giampaoli "bisogna lavorare su qualità e quantità dei rifiuti differenziati per mantenere il primato a livello regionale della raccolta differenziata, implementando il sistema dei green point e mantenendo la certezza dei servizi in house".
"L'anno in corso si caratterizza per una serie di problematiche che influiranno anche sulla gestione futura della società con la conferma del rincaro di materie prime (plastiche, mezzi, servizi, incremento prezzi di appalto) e il poderoso incremento dei costi energetici, dai carburanti per l’operatività dei mezzi, all’energia elettrica per l’attività dell’impianto di trattamento che seppur in lieve calo non sembra rientrino ai valori del 2021", ha osservato il direttore generale Brigitte Pellei.
"L'azienda si trova a dover affrontare dinamiche di gestione economica e finanziaria sicuramente importanti - ha aggiunto -. A questo si aggiunge inoltre lo stato di fatto relativo all'esaurimento della discarica comprensoriale di Cingoli che vede una mancata realizzazione di un sito alternativo e la necessità di ricorrere a conferimenti extra provinciali dei rifiuti. Allo scopo e in considerazione della fattiva collaborazione tra soci e Autorità d’Ambito, l’azienda ha previsto l’invio di una istanza di revisione tariffaria che permetta di anticipare le criticità di equilibrio economico finanziario e permettere una rimodulazione negli anni dei recuperi anche al fine di non appesantire la tariffazione finale agli utenti".
"Per quanto attiene agli investimenti - scrive il direttore Pellei - si prevede per l’anno 2023 la conclusione dell’iter autorizzativo per la produzione di biometano, il rinnovo della flotta di gestione dei servizi, il revamping del TMB, la messa in funzione del nuovo impianto di selezione plastiche e multimateriale, il potenziamento delle linea di stabilizzazione della Fos, e, non ultima, l’introduzione degli strumenti per consentire l’estensione marcata della tariffa puntuale tramite sistemi di identificazione e Green Point, con l’obiettivo anche della riqualificazione dei sistemi di raccolta porta a porta e di prossimità con l’applicazione della tariffa puntuale. Discorso a parte la realizzazione di una nuova discarica comprensoriale con l’individuazione dei siti da sottoporre approvazione e relativa scelta da parte dell’assemblea dei Comuni soci".
"Si confermano con questo bilancio anche i grandi progetti non solo dell’impianto anaerobico per la Forsu (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano), ma anche dell’impianto Fater per il recupero pannolini che risulta essere finanziato dai fondi Pnrr mentre quello per il recupero di spazzature stradali, non finanziato, sarà rivalutato. Si prevedono investimenti per 7 milioni e mezzo di euro. Il valore della produzione previsto è di 56.200.994 euro mentre i costi di produzione sono stimati in 55.190.966 euro". Il bilancio preventivo 2023 è stato approvato a maggioranza con la sola astensione del comune di Montecassiano.
Con 8 milioni dal PNRR Porto Recanati sarebbe la capitale del caporalato, ma gli abitanti non ne sanno nulla. Nella Marche, il Comune rivierasco ha ricevuto quasi più soldi di tutta la Calabria per gli alloggi destinati ai migranti, grazie a un’autodichiarazione che la erge, all’insaputa dei suoi cittadini, la capitale del caporalato del centro nord.
Questo è il focus di un’inchiesta del programma Report (in onda questa sera su Rai 3), che ha messo sotto la lente i finanziamenti del progetto di edilizia connessa al contrasto del caporalato. Lo stesso cospicuo finanziamento, infatti, era stato oggetto di diverse interrogazioni in sede di Consiglio dalla minoranza del centrodestra.
Il Comune rivierasco ha aderito nel 2022 a un bando nazionale per una progetto di edilizia connesso al contrasto del fenomeno caporalato, con il supporto di Anci. Nella domanda per la richiesta di fondi, Porto Recanati ha dichiarato la presenza di 500 cittadini stranieri connessi al lavoro agricolo, lo stesso numero censito in quattro città della Calabria. Per tali ragioni, il Comune ha ricevuto il finanziamento più alto di tutto il centro nord, pari quasi a 8 milioni di euro.
Tale questione ha sollevato stupore da parte dalla minoranza che ne ha chiesto spiegazioni alla giunta durante l’assise comunale: “A Porto Recanati non ci sono mai state baraccopoli o insediamenti abusivi” – spiega l’ex sindaca Rosalba Ubaldi - .
“Sul fenomeno del caporalato, credo sia una questione che non riguardi la città, continua. Basti pensare che manca la materia prima. Porto Recanati è un territorio con una superficie 18 km² e non vi sono estese campagne. Perciò non riesco a capire da dove provenga la richiesta".
Il sindaco Andrea Michelini, dal canto suo, ha riferito a Report che il numero di 500 migranti “riguarda una stima complessiva dei lavoratori agricoli stranieri che transitano a Porto Recanati nell’arco di un anno e che il finanziamento, in realtà, coinvolgerebbe tutti i comuni della vallata del Potenza”.
Per quanto concerne, inoltre, il costo di acquisto o di ristrutturazione di questi nuovi alloggi destinati ai braccianti agricoli, la risposta del primo cittadino – spiega ancora Ubaldi – è stata quella di “basarsi sui costi di mercato delle agenzie immobiliari". Una risposta – secondo l’esponente del centrodestra - “molto approssimativa”.
“A mio parere –dichiara Ubaldi – il Comune ha aderito a tale bando sperando di utilizzare i soldi diversamente da quelle che erano la finalità, ad esempio sfruttando i fondi per poter apportare migliorie riguardo la questione Hotel House o migranti in generale”. “Questo, però, spiega ancora l’ex sindaca, è soltanto un mio pensiero, visto che la maggioranza non ce lo ha confermato. Il problema principale rimane però che il bando era dedicato a una questione ben specifica e il fenomeno del caporalato, come detto, a Porto Recanati non è presente”.
Come andrà finire non è dato sapersi, resta il fatto che il finanziamento a oggi non è ancora pervenuto al Comune, come ha spiegato la stessa Ubaldi, visto che nel bilancio consultivo, votato pochi fa in Consiglio, non compaiono i fantomatici fondi da 8 milioni del Pnrr. “Da come ha risposto il sindaco – conclude Ubaldi – è probabile che stiano rimodulando con gli altri Comuni della vallata, e l’Anci, il bando per chiedere un finanziamento per diverse finalità".
La notizia ha subito riempito le bacheche degli appassionati ed è stata velocemente divulgata dalla pagina del "Rifugio del Fargno".
Con Ordinanza 12/2023 del 29/06/2023 il Comune di Bolognola ha revocato la delibera 16/22 che chiudeva la strada che da Bolognola porta sin alla Forcella del Fargno, riaprendo la strada seppur limitandone l'uso al solo transito pedonale oltre ovviamente ai mezzi di soccorso ed alle forze dell'ordine.
L'ordinanza, tenedo conto della situazione della tratta e dei "profondi distacchi di materiale inerte" avvenuti con le ultime nevicate, contiene anche l'avviso che "la strada è da intendersi comunque chiusa anche ai pedoni in caso di diramazione di allerta per condizioni meteo avverse" da parte della Sala Operativa Unificata Permanente della Protezione Civile.
La Prefettura ha reso noto il calendario delle postazioni degli autovelox che saranno installati lungo la superstrada nel mese di luglio 2023. Sul sito internet dell'ente, nell'apposita sezione dedicata, è possibile consultare l'elenco delle postazioni attive giorno per giorno.
Un elenco che verrà aggiornato mensilmente. Da sottolineare come il calendario faccia riferimento agli autovelox gestiti sia dalla polizia stradale di Macerata che dalle polizie locali dei singoli comuni.
IL CALENDARIO COMPLETO DI LUGLIO 2023
Lunedì 3 luglio autovelox in funzione a Tolentino, direzione monti, dalle 8 alle 13. Martedì 4 luglio la polizia stradale sarà presente con un proprio autovelox a Macerata, in ambo le direzioni dalle 8 alle 14.
Il giorno successivo controlli a Caldarola–Belforte del Chienti, in direzione monti, dalle 8 alle 13. Autovelox presenti anche a Corridonia, direzione mare, dalle 8 alle 14. Giovedì 5 luglio, la polizia stradale sarà presente con un proprio autovelox a Macerata, in entrambe le direzioni, dalle 8 alle 14.
Stop per tre giorni, si riparte il 10 luglio: controlli a Montecosaro, direzione monti, dalle 8 alle 13, e a Corridonia, direzione monti, dalle 13 alle 19. L’11 luglio autovelox della polstrada a Macerata, in ambo le direzioni, dalle 08.00 alle 14.00. Il 12. luglio controlli sempre a Macerata, ambo le direzioni, dalle 8 alle 14. Gli stessi autovelox saranno attivi a Macerata il giorno successivo, in entrambe le direzioni, sempre dalle 8 alle 14.
Venerdì 14 luglio autovelox posizionati a Montecosaro, direzione monti, dalle 8 alle 13, e a Tolentino, direzione monti, dalle 13 alle 20. Si riparte il 18 luglio: autovelox della polizia stradale attivi a Macerata, in ambo le direzioni, dalle 8 alle 14. Il 19 luglio saranno posizionati, invece, a Corridonia, direzione monti dalle 8 alle 13 e a Tolentino, direzione mare, sempre dalle 8 alle 13.
Il 20 luglio gli autovelox della polstrada saranno presenti a Macerata, in ambo le direzioni, dalle 8 alle 14, e a Montecosaro, direzione monti, dalle 14 alle 19. Il giorno successivo controlli, invece, tra Caldarola e Belforte del Chienti, direzione monti, dalle alle 13.
Il mese si conclude con i controlli il 24 luglio tra Caldarola e Belforte del Chienti, direzione monti, dalle 13 alle 19, a Corridonia, direzione monti, dalle 8 alle 13, e per concludere a Tolentino, direzione mare, dalle 13 alle 20.
Martedì 25 luglio gli autovelox della polizia stradale saranno posizionati a Macerata, in ambo le direzioni, dalle 8 alle 14 , e gli stessi saranno attivi il giorno successivo.
Giovedì 27 controlli a Caldarola-Belforte del Chienti, direzione monti, dalle 8 alle 13. Infine sabato 29 luglio autovelox presenti a Corridonia, direzione monti, dalle 13 alle 19.
Nel dettaglio, ecco l'elenco completo delle attivazioni con il relativo chilometraggio:
Sono 387 i cantieri della ricostruzione chiusi nella città di San Severino Marche dopo le scosse di terremoto del 2016. A fornire il dato, insieme a un bilancio sul post-sisma, è stato il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, nelle sue comunicazioni in apertura dell’ultima seduta del Consiglio comunale.
“Il finanziamento delle pratiche private, di quelle che fanno riferimento agli edifici pubblici e ai luoghi di culto, è di 273 milioni 565 mila 319 euro – ha sottolineato Piermattei, aggiungendo - Per la sola ricostruzione privata la cifra già stanziata è di 263 milioni 223 mila 708 euro. Questa somma andrà per il recupero di 578 edifici, di cui 273 interessati da interventi di ricostruzione leggera, altri 110 da ricostruzione pesante, 190 dall’ordinanza 100 mentre altri 15 edifici saranno interessati dall’Ordinanza 13/2017”.
In totale sono 1.186 le istruttorie già presentate all’ufficio Sisma del Comune. Di queste, 388 fanno riferimento alla ricostruzione leggera di edifici classificati come B e C con scheda Aedes. Altre 406 sono relative, invece, alla ricostruzione pesante di edifici classificati come E con scheda Aedes.
“Ulteriori 377 pratiche – ha precisato il sindaco in aula - sono quelle relative alla medesima prdinanza 100, del commissario straordinario sisma, emanata per facilitare proprio la ricostruzione di immobili danneggiati dalle scosse mentre, con riferimento alla ricostruzione delle attività produttive, sono 15 le pratiche presentate. Altre 54 richieste hanno interessato, infine, la delocalizzazione sempre delle attività produttive per le quali sono previsti contributi per oltre 700mila euro”.
A San Severino Marche, intanto, sono stati chiusi esattamente 387 cantieri. “Di questi, 341 sono relativi alla ricostruzione privata, altri 3 alla ricostruzione pubblica e 43 agli interventi su proprietà che hanno fatto ricorso al Sisma Bonus. È di oltre 9 milioni di euro – ha aggiunto il sindaco - la cifra destinata agli interventi che riguardano gli edifici pubblici”.
Infine, i numeri relativi al Contributo autonoma sistemazione. Sono 362 i nuclei familiari che hanno ricevuto il Cas di maggio. Il contributo ammonta, complessivamente, a 266.692,42 euro.
Nelle Marche pomeriggio all'insegna del maltempo. A partire dalle 15 si sono registrati temporali diffusi, come previsto dall'allerta gialla prolungata dalla Protezione Civile anche alla giornata di domani su tutto il territorio regionale. Le piogge intense hanno risparmiato per ora il Pesarese, colpendo con particolare intensità invece le province di Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e Fermo.
Sono stati diversi gli interventi dei vigili del fuoco per rimuovere rami caduti in strada e allagamenti di garage e scantinati. In sei circostanze i pompieri sono entrati in azione nel Maceratese per allagamenti di alcuni locali a Macerata e nella zona di Sforzacosta. L'acqua ha invaso anche la biglietteria dello Sferisterio.
La strada provinciale 78 di Passo Ripe San Ginesio si è riempita d'acqua che poi è defluita dopo la fine delle precipitazioni. Anche in provincia di Ancona, disagi nello Jesino dove è caduto un albero a causa del maltempo. Interventi dei vigili del fuoco per allagamenti di garage e scantinati a Porto Sant'Elpidio e Sant'Elpidio a Mare.
Nell'Ascolano sta piovendo copiosamente anche sulla costa, a San Benedetto del Tronto i vigili del fuoco sono alle prese con diverse chiamate da parte di cittadini per disagi dovuti al maltempo.
“La cura dell'ambiente nella città di Macerata non è mai stata una priorità delle varie giunte, ma c'è sempre margine per peggiorare. Piazza Pizzarello è considerata un avamposto dove collocare tutti gli obbrobri urbanistici, come alcune opere di dubbio gusto allestite nell’area eliminando il verde pubblico”. Sono le parole di una cittadina, Morena Tiberi, che denuncia la situazione di degrado in cui versa la zona, tra opere incompiute e scarsa manutenzione del verde.
“Sempre per la filosofia ‘al peggio non c'è fine’ – continua la residente – il modo con cui sono stati spesi i fondi regionali ". “Quale miglior occasione per piazzare altro ammasso di cemento, chiamato stazione di ricarica bike, a danno sempre del verde ed abbattendo magari panchine storiche in pietra con magnifici piedistalli a forma di testa di leone”, prosegue.
“Intanto la piccola incompiuta rimane impacchettata, lì avvolta in nastro adesivo contornata di cadente rete rossa con la scritta: ‘lavori in corso’, ma quali?" – domanda la cittadina - .
Poi Morena Tiberi fa riferimento alla struttura incompiuta da anni dell’ex Foro Boario, definita una “mostruosa e vergogna delle varie amministrazioni di Macerata, ultima l'attuale. Imbarazzante biglietto da visita degli autobus provenienti da fuori comune, regione e nazione”.
“Il tutto contornato da erbe alte, infestanti, che non hanno più l'aspetto di aiuole verdi, ma di spazi non curati, sporchi e abbandonati. La cura del verde pubblico e l'igiene di un quartiere che una volta poteva vantarsi di essere uno dei più belli di Macerata, non costituisce priorità per una giunta tutta volta al commercio sfrenato in ogni occasione, privilegiando vie e corsi ad alta intensità di passaggio”.
“E pensare – conclude Morena riferendosi a Silvano Iommi - che l'attuale assessore all'urbanistica con la giunta precedente, una volta sì e l'altra pure, criticava l'ecomostro di piazza Pizzarello”.