Kafka scriveva “I percorsi si costruiscono viaggiando”.
Il progetto Vacanza Assistita, richiesto dai pazienti in affidamento in cura nei Centri di Nefrologia e Dialisi di Macerata e Tolentino diretti dal dottor Franco Sopranzi, anche quest’anno è stato autorizzato dal Direttore di Area Vasta 3 dottor Alessandro Maccioni, rivelandosi un nuovo efficace viaggio socioterapeutico per alcuni persone, che avendo perso la funzionalità renale, devono sottoporsi alla dialisi quale terapia salvavita in attesa di trapianto.
La persona dializzata infatti può vivere: “preoccupazione rispetto al proprio stato di salute” a causa della “dipendenza dalla macchina dell’emodialisi” che diventa il suo rene artificiale; “perdita di interesse e piacere nello svolgimento delle normali attività” e “apprensione per occlusione improvvisa/accesso vascolare”; “difficoltà a mantenere l’autonomia personale e psicologica anche a causa delle restrizioni alimentari e di assunzione di liquidi” e “cambiamento immotivato dell’umore”. Perciò ha il bisogno costante, in particolare durante le tre o quattro ore di ogni seduta dialitica, di essere rassicurato e di avere conferme sulle proprie sensazioni fisiche ed emotive, pensieri e paure emerse osservando la macchina dialitica o i compagni di stanza, dall’infermiere e dal medico presenti che conoscono la sua storia clinica dall’esordio della malattia.
Da domenica 18 settembre a domenica 25 settembre il gruppo di quaranta persone costituito da tredici dializzati, due trapiantati di rene e diciannove familiari ha soggiornato a Leuca, la Vedetta d’Italia nel Salento, assistito da una equipe sociosanitaria formata dal medico nefrologo dottore Vincenzo Campogiani, quattro infermieri Pamela Tibaldi, Gianluca Moscatelli, Mara Tarquini, Fabiola Fabbrizi e l’assistente sociale Ilenia Sabbatini.
Oltre al protocollo d’intesa per il trattamento dialitico stipulato con il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Pia Fondazione “Cardinale G. Panico” di Tricase (LE) dottoressa suor Margherita Bramato, sono stati presi accordi con l’Hotel Terminal del Gruppo Caroli Caputo Hotels a Leuca e la meravigliosa ottocentesca Villa Meridiana quale struttura alberghiera ideale, facilmente accessibile, dotata di organizzazione accogliente, flessibile e ubicata sul lungomare con spiaggia privata attrezzata e piscina, nonché con la società consortile Vector One di Montecosaro per il servizio di trasporto con pulman GT Contram effettuato dall’ autista Francesco Beni.
È stato quindi possibile conciliare i ritmi giornalieri e le modalità di escursioni culturali con guide turistiche qualificate e di esperienze naturalistiche e ludiche che hanno facilitato la coesione del gruppo con i tempi e gli effetti del trattamento terapeutico.
I tredici pazienti infatti hanno potuto sottoporsi il lunedì, il mercoledì e il venerdì ad emodialisi in orario serale presso il Centro Dialisi “Santa Marcellina” di S. Maria di Leuca, in completa sicurezza con l’assistenza del loro personale sanitario marchigiano ed il supporto degli infermieri e del responsabile Pizzolante Antonello del centro locale.
Anche due persone si sono sottoposte a dialisi peritoneale in orario notturno nelle loro camere d’albergo con il materiale sanitario previamente ordinato e pervenuto.
Oltre alle visite a Castro, le grotte della Zinzulusa, Lecce e la Basilica di Santa Caterina a Galatina, Nardò, Ugento, Torre San Giovanni, Gallipoli e l’Ecoresort Sirené, il gruppo ha trascorso una piacevole giornata sulla spiaggia delle Maldive del Salento e ha compiuto il giro delle grotte di Leuca dove si incontrano il Mar Ionio e il Mar Adriatico.
Commenti