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Tari, aumento delle tariffe sino al 15%: Cosmari punta ad ampliare discarica di fosso Mabiglia

Tari, aumento delle tariffe sino al 15%: Cosmari punta ad ampliare discarica di fosso Mabiglia

Si è riunita nel pomeriggio di ieri l’assemblea dei comuni soci del Cosmari, alla presenza del 74,46% delle quote societarie. A presiedere i lavori il presidente Giuseppe Giampaoli e il direttore generale Brigitte Pellei. 

Due gli argomenti iscritti all’ordine del giorno. Il primo, approvato a larga maggioranza con l'astensione di Morrovalle e Urbisaglia, ha riguardato la revisione infra periodo Pef per la Tari tra il 2022 e il 2025, per "sopraggiunte condizioni di emergenza". 

I comuni hanno approvato una nuova predisposizione tariffaria che verrà spalmata, a partire dal prossimo anno, nel triennio successivo con aumenti del 5% il primo anno, del 15% il successivo e con una riduzione del 4% nel terzo anno. 

"Vale la pena ricordare – ha sottolineato il presidente Giuseppe Giampaoli – che con il presidente dell’Ata stiamo lavorando per ridurre al minimo gli impatti economici negativi che derivano dalla mancata individuazione di una nuova discarica, oltre all’aumento dei costi che interessa tutte le aziende in generale".

"Comunque, come confermato da una recente indagine della Uil, a Macerata, i cittadini - prosegue Giampaoli - pagano circa 182 euro (in un appartamento di 80 metri quadrati, per 4 persone), classificandosi al quarto posto in Italia tra le città meno care, a fronte di una media nazionale di 324 euro, testimoniando di fatto l’attenta gestione integrata dei rifiuti applicata da Cosmari e dai comuni soci, anche considerando che in alcune città si arriva a pagare oltre 500 euro".

L'Assemblea dei Comuni soci, sempre a larga maggioranza (con la sola stensione del comune di Cingoli), ha dato mandato al CdA di valutare il programma di emergenza per l'utilizzo di discariche extra bacino per gli anni 2023/2024 e di formulare al comune di Cingoli la proposta di ampliamento temporaneo della discarica di fosso Mabiglia.

Proprio in merito alla discarica di fosso Mabiglia, il presidente Giampaoli ha spiegato come sia previsto "un ampliamento limitato dell'attuale impianto" oltre a "una serie di accordi con le discariche interprovinciali che hanno disponibilità di volumi e che consentono il superamento dell’emergenza fino alla realizzazione del nuovo sito". 

"Per tutto l’anno in corso i rifiuti solidi urbani verranno conferiti al Cir33 per il trattamento meccanico-biologico e il successivo smaltimento degli scarti nella discarica di Corinaldo mentre la frazione organica stabile sarà utilizzata quale copertura della discarica di Morrovalle - spiega Giampaoli -. Per il 2023 si prevede l’utilizzo delle discariche dell’Asite a Fermo, di Multiservizi a Pesaro e di Cingoli per i sovvalli e Morrovalle per la Fos. Per il 2025 e gli anni a venire i rifiuti verranno abbancati a Cingoli e la frazione organica stabile a Morrovalle".

 

 

 

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