Alla vigilia di un altro importante appuntamento del progetto dedicato dal Comune di San Severino Marche e dall’associazione Archivio storico tipolitografia “C. Bellabarba” al cinquantesimo anniversario della pubblicazione degli “Xenia”, opera del poeta genovese Eugenio Montale composta dai maestri artigiani settempedani Folco e Narciso Bellabarba, la mostra che si lega all’evento, dal titolo “Amare un’ombra” e che è ospitata nelle nuove sale della pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi”, ha registrato la visita degli assessori regionali all’Istruzione, Loretta Bravi, e alle Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, che accompagnati dal consigliere regionale Luigi Zura Puntaroni, sono stati accolti dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e dalla presidente dell’associazione Archivio storico tipolitografia “C. Bellabarba”, Donella Bellabarba.
Una visita voluta in prima persona dall’assessore regionale all’Istruzione Bravi che ha mostrato grande interesse non solo per le opere esposte, insieme alla prima copia degli “Xenia” ci sono anche inediti acquerelli, olii e disegni inediti di Montale, ma anche per l’idea di proseguire un percorso già tracciato dai due straordinari maestri artigiani Bellabarba che con i caratteri mobili in passato diedero vita, a San Severino Marche, a un’arte unica quale quella della stampa. Nella loro tipografia è stato praticamente raccolto e stampato, fra libri, locandine, manifesti e tanto altro ancora, il recente passato della comunità settempedana e non solo.
A guidare la visita della delegazione regionale alla mostra “Amare un’ombra” è stata proprio Donella Bellabarba, figlia dell’indimenticabile Folco Bellabarba, che ha anche preannunciato ai graditi ospiti l’appuntamento di domani, domenica 9 aprile, alle 17,30 al teatro Italia, e in replica lunedì (10 aprile), alle ore 9 ma solo per le scuole, ovvero la tavola rotonda dal titolo: “La rappresentazione delle donne nei media: analisi di pregiudizi e stereotipi. La cultura del dono”, alla quale prenderanno parte la scrittrice Lorella Zanardo e il filosofo Roberto Mancini.
Con la tavola rotonda, ma ancor più con la mostra “Amare un’ombra”, San Severino città d’arte e di cultura offre al grande pubblico una occasione unica per conoscere una parte “in ombra” del premio Nobel per la Letteratura del 1975, Eugenio Montale. Quei segni e quei disegni, quelle figure, quegli autoritratti, quelle marine e quei paesaggi che il poeta genovese disegnò non molti anni fa, oggi ci parlano di una lingua inedita che forse, in parallelo, potrebbe stimolare ulteriori approfondimenti critici.
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