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Porto Recanati, una stagione balneare in ripresa

Porto Recanati, una stagione balneare in ripresa

È stata senz’altro una stagione balneare in ripresa quella di Porto Recanati che, a dispetto dell'anno prima, non ha dovuto fare i conti con un luglio quasi sempre piovoso, autentica disgrazia per turisti e operatori balneari.

E come se non fosse stato sufficiente, a questo si aggiunse, sempre nella scorsa estate, il problema Fiumarella che causò diversi divieti di balneazione nel mare di Porto Recanati, non proprio una grande pubblicità per il paese.

Quest’anno la musica è cambiata, e come ci suggerisce Alessandro Astuti, dello storico balneare Marinello: “Tutto è andato molto meglio rispetto all’anno scorso, ovviamente perché ha fatto bel tempo rispetto all’anno prima. Noi, poi, che lavoriamo soprattutto a pranzo - perché non facendo pizza di conseguenza non lavoriamo molto a cena -, non ci possiamo lamentare. Da questo punto di vista, una stagione sopra le aspettative”.

Eppure qualcosa da recriminare c’è: “Secondo me, c’è stato un problema di disinformazione. I divieti di balneazione, che poi non comprendevano la nostra zona, ci hanno danneggiato. Molta gente telefonava per avere informazioni sullo stato dell’acqua. E quest’anno l’acqua, di mattina, era molto limpida, al massimo c’erano alcune alghe”.

Anche Roberta Piangerelli dello stabilimento Antonio è dello stesso avviso, se non più lungimirante: “Sicuramente il divieto di balneazione ci ha danneggiato, non solo noi balneari, bensì tutte le attività commerciali del paese”.

Nonostante ciò, almeno per loro, non ci sono stati grossi danni: “Noi abbiamo circa 150 ombrelloni: più o meno la gente venuta da noi al mare - come numero - è la stessa, al massimo è calato un po’ il giornaliero. A cena poi siamo tra quelli che lavorano di più, il pesce aiuta molto ma anche la pizza è un articolo culinario molto richiesto”.

Se la “notte rosa” e la “notte vintage” - sebbene comporti un esborso economico non indifferente nei confronti degli esercenti - sono state comunque notti molto utili per il commercio, invece una piccola frecciatina viene scoccata nei confronti del Palio storico: “Il Palio non ci porta niente, a nessuno interessa questa corsa, ha stufato la gente. Invece notte rosa e vintage sì, se ne dovrebbero fare di più”.

Matteo Flamini, figlio dei proprietari di Bagni Fiore Matteo Flamini, figlio della proprietaria di Bagni Fiore

A questo punto il testimone passa a Bagni Fiore, dove Matteo Flamini ha le idee ben chiare: “L’anno scorso, a luglio, ha piovuto per ben 26 giorni, ed è normale che sia venuto fuori il problema con lo scarico della Fiumarella. Più piove, più questo scarico ci inquina l’acqua. Quest’anno ha piovuto due giorni in croce, logico che non abbiamo avuto problemi al riguardo. Gli esami per l’acqua del mare sono inutili e costosi. Bisogna fare i lavori sullo scarico della Fiumarella, e, allo stesso tempo, anche i fiumi creano problemi, ci vogliono degli impianti di depurazione!”.

Più caustico è il finale del suo intervento: “La piazza in largo Porto Giulio è tenuto in stato di degrado, almeno la decenza di verniciarlo, poi è frequentato da giovani tossici e spacciatori, minorenni ed extracomunitari. La verità è che Porto Recanati non cattura più la fascia di età tra i 25 e i 40 anni, per mancanza di locali notturni. Penalizza spegnere la musica a mezzanotte e mezzo”.

Conclude la dissertazione lo chalet Il Faro che, sebbene abbia “lavorato tantissimo in spiaggia, perché con 200 ombrelloni siamo fra gli stabilimenti balneari più grandi di Porto Recanati”, la crisi si è comunque un po’ sentita anche per loro: “la gente veniva di meno a pranzo perché già fornita al riguardo”.

Ma di tutt’altro spessore, raccontano, era invece il lavoro durante le cene: “A cena lavoriamo tantissimo, grazie alla pizza e al pesce. Molta gente parte da lontano, anche da Macerata, per assaggiare il nostro pesce. Tutti i sabati parliamo di 130-140 coperti a cena”.

Nonostante, quindi, la crisi non abbia agevolato il turismo, almeno per loro, ciò non rappresenta indice di decadimento turistico per Porto Recanati: “È vero che c’è un periodo di disgrazia economica, ma Porto Recanati è amata, e questa città è ancora molto sentita per il suo mare”.

Chalet Il Faro Lo chalet Il Faro

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