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Pensione vicina? Ecco perché richiedere una consulenza

Pensione vicina? Ecco perché richiedere una consulenza

In Italia l’argomento pensioni tiene banco ormai da molti anni. Le discussioni sono iniziate nel 1995 dopo la cosiddetta Riforma Dini, che introdusse rilevanti modifiche della normativa pensionistica allora in vigore, per continuare nel 2012 in seguito alla Riforma Fornero che ha sostituito la precedente.

Senza entrare in dettagli tecnici, data anche la notevole complessità della materia, le conseguenze delle ultime due grandi iniziative legislative in materia pensionistica sono state sostanzialmente due: si sono innalzati i requisiti anagrafici per entrare in quiescenza e si è ridotto il tasso di sostituzione. In altri termini: si va in pensione più tardi e con assegni meno consistenti.

 

Inoltre, per quanto si debba ovviamente attendere l’approvazione definitiva, il testo del disegno di legge riguardante la manovra di bilancio 2024 prevede altre novità relative alle pensioni per cui è facile prevedere che il quadro pensionistico, già non semplice di per sé, diventi ancora più complesso.

 

Viste queste premesse, chi si sta avvicinando al ritiro dall’attività lavorativa dovrebbe iniziare a valutare le varie opzioni disponibili per l’entrata in quiescenza. Fra scegliere una soluzione o un’altra, infatti, può esserci una grande differenza, sia in termini di attesa, sia in termini economici.

 

A proposito di quest’ultimo punto, chi intravede la possibilità di andare in pensione dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di rivolgersi ad esperti, chiedendo ad esempio il calcolo della pensione con MiaPensione, che può certificare l’importo della pensione.

Ovviamente è anche possibile richiedere anche una consulenza relativa alla migliore opzione fra quelle disponibili (quota 103, quota 104, pensione di vecchiaia, pensione anticipata ordinaria ecc.) e su varie altre questioni, come per esempio se è conveniente o no convertire gli eventuali anni di università in anni di contribuzione, se può convenire effettuare eventuali ricongiunzioni contributive ecc.

 

In sostanza si tratta di pianificare il proprio futuro previdenziale ed essere guidati verso la migliore soluzione, che non è la stessa per tutti dal momento che ognuno ha una storia lavorativa diversa alle spalle.

Pensione: cosa fa uno studio di consulenza pensionistica professionale?

Uno studio di consulenza professionale può offrire innanzitutto una valutazione di quello che sarà l’assegno che l’ex lavoratore percepirà una volta andato in pensione. Avere questo dato è molto importante sia a livello di pianificazione finanziaria sia perché permette di intervenire con tempestività qualora i calcoli dell’ente previdenziale fossero inferiori rispetto a quanto certificato dallo studio.

 

Un altro fondamentale servizio di uno studio specializzato in materia previdenziale è quello di effettuare il ricalcolo dell’assegno di chi si trova già in pensione. Se il calcolo è corretto, si potrà decidere di effettuare un determinato tipo di pianificazione finanziaria; se invece l’assegno che si sta percependo è inferiore a ciò che spetta di diritto, è possibile, una volta effettuato il ricalcolo, richiedere il rimborso di quanto spettante.

 

L’importanza di sapere quanto è dovuto in termini pensionistici è fondamentale, sia che si sia già in pensione sia che ci si avvicini alla meta, in modo da poter controllare se è tutto esatto quando finalmente si avrà il proprio cedolino in mano. 

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