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Le powerbank sono ammesse sugli aerei? Si, ma…

Le powerbank sono ammesse sugli aerei? Si, ma…

Le powerbank, ormai da anni, sono diventate uno strumento senza il quale è impossibile portare a termine la giornata. Con un numero sempre crescente di applicazioni, la ricerca del wifi e, ammettiamolo, l’uso massivo che facciamo dei dispositivi mobili, è impossibile andare avanti tutto il giorno con una sola batteria.

Ragion per cui, abbiamo bisogno di un caricabatterie portatile, possibilmente piccolo e leggero, ma con una grande capacità di ricarica. E anche veloce! Anche per questo è opportuno soffermarci a studiare quando e dove possiamo portarle con noi. Non sempre infatti questi dispositivi sono ammessi.

O, per meglio dire, le powerbank sono ammesse a determinate condizioni. Ad esempio, il regolamento di Ryanair prevede che siano trasportate, ma non collegate al telefono. Anzi, è necessario assicurarsi che siano riposte nelle apposite custodie per evitare che le loro estremità tocchino componenti metalliche.

Altre compagnie aeree, invece, ammettono il trasporto solo nel bagaglio da stiva.  Le batterie al litio che superano i 100watt/h non sono ammesse, quindi, neanche nel bagaglio a mano. È il caso, ad esempio, di Alitalia, che ammette quindi il trasporto nel bagaglio a mano solo per le powerbank con una capacità inferiore ai 100 watt per ora, anche in questo caso conservate in una custodia per evitare contatti e cortocircuiti.

Il problema di queste batterie, infatti, è il rischio che a causa del contatto tra le componenti metalliche si verifichi un cortocircuito o si sviluppi un piccolo incendio sull’aereo mentre si è in volo.

Questa capacità usualmente non è indicata nelle powerbank, le quali sono infatti classificate in base ai Mhz e non ai watt per ora. In linea generale, chi utilizza una piccola powerbank per lo smartphone può stare tranquillo: per superare infatti i 160 watt/ora sono necessari circa 43.000Mhz, una potenza che sarebbe alquanto gradita ma che, purtroppo, le comuni powerbank non hanno ancora raggiunto.

Si tratta, dunque, di limitazioni che interessano principalmente i possessori di powerbank adatte a ricaricare i computer portatili. In questo caso è opportuno verificarne la capacità in watt/ora. Ad ogni modo, calcolare i watt/ora della nostra powerbank è facile. Questo valore infatti si ottiene dividendo i Mah per mille, e moltiplicando il risultato per il voltaggio dichiarato. In linea generale, fino a 2000Mhz non dovrebbero esserci problemi.

Riassumendo: le powerbank non sono assolutamente vietate dalle compagnie aeree. È necessario, però, adottare qualche accorgimento. Il primo, naturalmente, è controllare con attenzione le regole della compagnia. Alcune infatti potrebbero imporre norme più restrittive, ed è loro diritto farlo.

Ciò comporta che, non informandovi, potreste dover lasciare il vostro caricabatterie portatile, magari molto potente e costosa, in aeroporto. La seconda è che, se avete una powerbank di una certa potenza, potreste dover calcolare i watt/ora per capire se è possibile trasportarla nel bagaglio a mano o se non sia piuttosto il caso di far mettere il bagaglio in stiva.

È importante saperlo prima, perché alcune compagnie prevedono un costo a parte per il bagaglio da stiva, che va appositamente prenotato a meno di non voler pagare penali. In ogni caso ricordate di portare sempre con voi le custodie e, come avrete capito, di non utilizzare il tempo trascorso in aereo per ricaricare i dispositivi, perché si tratta di un’operazione che non viene ammessa in nessun caso.

 

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