La provincia di Macerata al fianco della rivolta per i diritti delle donne in Iran con un manifesto
Il comitato consultivo delle parità della provincia di Macerata sbarca prima al Consiglio d’Europa e poi all’Onu, per promuovere con forte determinazione, la lotta delle donne iraniane, contro le barbarie per la conquista delle loro libertà, dei diritti fondamentali, di una cultura inclusiva, garantiti da ogni paese civile.
Per questo il comitato presieduto da Deborah Pantana si è ritrovato alla sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, per presentare il manifesto che verrà affisso in anteprima nel comune di Macerata, per poi raggiungere tutti i comuni della provincia e le sedi Istituzionali del consiglio d’Europa e dell'Onu. Un sostegno che parte da Macerata per promuovere i diritti delle donne di tutto il mondo.
"Si parte sempre da una battaglia persa, quando si parla dei diritti delle donne - ha affermato Federica Curzi, ideatrice insieme ad Alice Pietrella del manifesto -. L’impegno in prima persona di ognuna di noi è quello di restituire la dignità alle vittime".
"Nel manifesto appare il viso di una donna in negativo perché raffigura una donna che non c’è più", spiega la professoressa Paola Ballesi. Tutte le componenti del comitato consultivo di parità, a più riprese, hanno dichiarato che in Iran l’evoluzione dei diritti potrà farsi spazio grazie a queste donne coraggiose: "Partecipiamo con profondo dolore e rabbia a tutto quello che sta succedendo perché è inconcepibile il sacrificio umano per la richiesta di un diritto minimo che è quello della libertà".
All'appello ha aderito, convintamente, la presidente della Fondazione Carima, Rosaria del Balzo, sempre al fianco delle donne invisibili. Sono intervenute anche Sabrina De Padova, Edy Castellani, Ivana Marchegiani, la dottoressa Mirella Staffolani, Maria Leonori del Soroptimist, l’imprenditrice Dunia Romoli.
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