Aggiornato alle: 19:31 Domenica, 24 Novembre 2024 poche nuvole (MC)
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E' un pensionato il nuovo eroe degli italiani?

E' un pensionato il nuovo eroe degli italiani?

Enorme scalpore e particolare interesse, ha suscitato la vicenda del pensionato sessantacinquenne di Vaprio D’Adda che ha sparato ed ucciso un ladruncolo il quale, nottetempo ed in compagnia di due compari, tentava di derubarlo in casa propria. Immediata l’italica reazione e la conseguente divisione per fazioni, tra i sostenitori del pensionato e quelli che viceversa hanno ritenuto riprovevole questa condotta. Non so se quantitativamente prevalgano i primi o i secondi, ma di sicuro i “pistoleri” hanno avuto maggior successo mediatico. Un numero considerevole di essi si è recato fin sotto casa del pensionato e non se ne sono andati finché egli non si affacciato al balcone – con a latere tutta la famiglia – per salutarli, manco fosse Papa Francesco. Mi guardo bene dall’esprimere un giudizio sulla vicenda, ma in un tempo in cui sono state resuscitate le giornate obbligatorie di ottocentesca memoria e addirittura la pratica del baratto, non trovo affatto bizzarro che pure la giustizia-faidate faccia il suo corso. Lungimiranti ed acutissimi leader politici, nei dibattiti in TV, hanno spiegato come e qualmente sia non solo giusto, ma anche doveroso che un cittadino si armi e, alla bisogna, scarichi un intero caricatore calibro nove su qualunque malintenzionato che voglia inopinatamente introdursi nelle altrui magioni. Il più efficace, tra questi è stato senza dubbio Gianluca Buonanno, europarlamentare della Lega Nord. In un intervista si è presentato armato di una automatica calibro 38 ed ha pure proposto sgravi fiscali per chi dovesse acquistare un arma da difesa: il bonus pistola. Ora detto in milanese si presta anche a doppi sensi che da quelle parti pistola significa coglione. Io lo avrei chiamato bonus revolver, ma a parte questo scivolone lessicale, il senso era chiaro. Il punto che invece mi interessa più di tutti è la mutazione antropologica del concetto di eroe che si sta producendo nella società. Fin dall’antichità, ma invero fino a pochi anni fa, la figura di eroe era caratterizzata dalla giovinezza e dalla prestanza fisica. Da Achille, fino all’ispettore Callaghan, passando per l’agente 007, i parametri di giovinezza e prestanza sono sempre stati rispettati. In questo caso l’eroe degno di tutta la nostra venerazione è un pensionato sessantacinquenne. Anche un po’ pingue e con capelli e pizzetto - tipici del maresciallo della sussistenza - incanutiti. Per giunta pure miope (o presbite?), poiché indossa sempre il laccetto con gli inseparabili ed indispensabili occhiali da vista. Mica i Ray Ban a specchio del pilota top-gun… Ecco, incontrare al bar giovanotti palestrati che si davano di gomito ed ammiccavano, con malcelata ammirazione, al vecchietto, mi ha fatto riflettere. Credo sia un fenomeno da studiare con attenzione e ritengo pure che si aprano interminati spazi pure per il cinema, la letteratura ed i fumetti. Basta con i venticinquenni dai bicipiti lucidi e carnosi. Basta pure con gli inseguimenti in moto a duecento all’ora sulle colline toscane. Il nuovo eroe degli italiani, oggi è un attempato signore della terza età.

Fabrizio Cambriani
Opinionista e polemista, scrive solo per passione. In caso di guerre e/o calamità naturali diventa anche reporter e narratore. Politicamente ormai apolide, è sempre incuriosito e attratto dalle dinamiche relative alle continue trasformazioni sociali. Ama la buona tavola, l'ottima musica e le donne (anche contemporaneamente)...

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