"Crem" o "No-crem"... questo è il dilemma
Poiché l’estate, ormai alle spalle, ci ha privati dell’annosa disputa se tra i fuochi di artificio di ferragosto fossero più belli quelli di Portorecanati o quelli di Civitanova, tutta l’attenzione mediatica si è concentrata sull’edificando forno crematorio. La notizia, in breve, sarebbe questa: l’amministrazione comunale di Civitanova, preso atto che gli spazi cimiteriali non siano bastevoli alla domanda, ha riproposto un vecchio progetto per costruire nelle sue adiacenze un forno crematorio, così da soddisfare anche le esigenze provinciali. Le spese sarebbero in gran parte a carico del privato costruttore. Resa pubblica l’iniziativa, subitaneamente sono scattate le proteste ed è sorto un comitato ad hoc auto denominatosi “no-crem” che solo per combinazione raccoglie tutte le opposizioni in consiglio comunale. Per dovere di cronaca va segnalato che, a tutt’oggi, non si è ancora costituito il comitato avverso, cioè quello degli “yes-crem”. Attendiamo fiduciosi. Tre le ragioni della contrarietà: la prima è che, secondo loro, le copiose emissioni di fumo di detto forno sarebbero gravemente nocive alla salute dei cittadini; la seconda che dietro questo appalto si nasconderebbero loschi traffici di mafia, ‘ndrangheta, camorra e finanche infiltrazioni dei lupi grigi turchi; la terza è che non c’è stata abbastanza partecipazione popolare sulla scelta. Molte le iniziative e le manifestazioni di protesta. Da segnalare una fiaccolata – dalla città alta al porto - con torce, lumini, candele ed altro materiale variamente combustibile, in cui pare che le emissioni di fumo siano state pari a due volte l’incendio della petroliera Haven. Di notevole interesse anche l’attesa ed affollata conferenza stampa nella quale il locale Movimento 5 Stelle, con tanto di inoppugnabili, probanti documenti, rivelava al mondo il malaffare. Peccato siano inciampati in un banale errore di omonimia delle carte e da denunzianti sia siano trovati in un batter d’occhio a denunziati. Quanto al coinvolgimento ed alla partecipazione della cittadinanza sono arrivate aperture e rassicurazioni, da parte dell’amministrazione comunale. Si terranno assemblee, dibattiti, e cineforum in cui, verosimilmente, intellettuali di chiara fama introdurranno ulteriori elementi di criticità, in ordine al sentito argomento. Visti gli argomenti e considerate le modalità di protesta dei “no-crem”, la maggioranza politica cha amministra Civitanova ha tutto l’interesse nell’incentivare la loro protesta. Sono un’assicurazione sulla loro vita e se si impegnassero ancora di più su questa strada, non è escluso che li facciano rieleggere a furor di popolo…
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