Il Luogotenente Marcello Sergi va in congedo: durante il sisma recuperò numerose opere d'arte
Domani, 26 giugno, sarà l’ultimo giorno di servizio attivo nell’Arma dei Carabinieri del Luogotenente Marcello Sergi che è nato ad Ancona sessantacinque anni fa e da circa 50 anni veste l’uniforme.
La carriera militare di Sergi inizia appena compiuti sedici anni. Infatti, nel 1972 entra a far parte del prestigioso collegio “Morosini” di Venezia dove permane per tre anni e dove consegue la maturità scientifica. Nel 1975 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza di Macerata ma il suo vero sogno è indossare l’uniforme dei Carabinieri, sogno che persegue e si avvera nel 1978, anno in cui entra a far parte dell’Arma e, dopo la frequenza del corso a Roma, viene nominato Carabiniere e trasferito in provincia di Macerata dove presta servizio nelle stazioni Carabinieri di Fiastra, Pieve Bovigliana, Serravalle di Chienti e Macerata, fino al 1979 quando - vincitore del 32° corso allievi sottufficiali dei Carabinieri - frequenta il ciclo di istruzione prima a Velletri e poi a Firenze, qui si distingue per essere stato il capocorso sia del primo che del secondo anno.
Nominato vice brigadiere nel 1981 viene assegnato al Reparto Operativo di Roma, ciò nel periodo in cui imperversavano gli attentati terroristici.
Successivamente rientra in terra marchigiana e viene assegnato alla stazione Carabinieri di Pesaro e poi di Porto San Giorgio quale sottufficiale in sottordine. In seguito diventa Comandante della Stazione Carabinieri di Corinaldo e poi di quella di Montemarciano, per poi passare al Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Ancona.
Dal 2008, dopo aver brillantemente superato il corso di “tutela del patrimonio artistico” viene destinato al Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona.
Nel Reparto specializzato dell’Arma, che ha comandato interinalmente in varie occasioni, si è distinto per aver portato a termine molteplici attività e per il recupero di beni culturali che oramai si ritenevano persi definitivamente, solo per citare alcuni casi si può far riferimento alla tela del Pagani proveniente dalla chiesa del Gesù di Ancona e recuperata a Rimini, dalla scultura raffigurante un’aquila imperiale che faceva parte dello scenario monumentale di Traiano, e infine alla tela rubata nel 1994 dalla Chiesa di San Filippo de Plano a Osimo recuperata a Falconara Marittima.
Encomiabile il suo impegno nelle zone colpite dal sisma dove è diventato per la popolazione locale un prezioso punto di riferimento. A lui si devono molti recuperi, nelle zone ferite dal sisma, quali: ad Arquata del Tronto - Frazione Spelonga - la bandiera della battaglia di “Lepanto”. A Camerino, “l’estasi di San Filippo” del Tiepolo, l’Icona di Santa Maria in Via e “La Nuvola di Santa Maria in Via”. A Cessapalombo un prezioso crocifisso che si trovava in una chiesa sventrata dal terremoto, dove sfidando la precarietà della struttura e le scosse che si susseguivano è riuscito insieme ad altri militari a mettere in sicuro la scultura che, oltre a rappresentare un bene importante dal punto di vista storico artistico, rappresentava per gli abitanti di quei luoghi un prezioso segno della loro memoria.
Il Luogotenente Sergi è sposato ed è padre di due figli, uno dei quali lo ha reso da poco nonno. Durante tutta la sua carriera si è sempre distinto per le sue doti di onestà, umanità, serietà e professionalità.
Con il suo congedo viene meno un solido punto di riferimento del Nucleo TPC di Ancona ma di certo il “Luogotenente Sergi”, saprà come poter supportare anche da Carabiniere in congedo l’opera dell’Istituzione a cui ha dedicato con sana e disinteressata passione un periodo importante della propria vita.
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