Ricevendo il premio ‘CarloMagno’ nel 2016 papa Francesco aveva sottolineato il suo ‘sogno europeo’: “Sogno un’Europa dove i giovani respirano l’aria pulita dell’onestà, amano la bellezza della cultura e di una vita semplice, non inquinata dagli infiniti bisogni del consumismo; dove sposarsi e avere figli sono una responsabilità e una gioia grande, non un problema dato dalla mancanza di un lavoro sufficientemente stabile”.
Partendo da questa sollecitazione, in preparazione della festa dell’Europa, l’Azione Cattolica Italiana, in collaborazione con Acli, Agesci, associazione culturale ‘Agorà’ e ‘FormA.C’, con il patrocinio del comune di Macerata, in prossimità delle elezioni europee di maggio organizza un incontro con il giornalista Gianni Borsa, corrispondente per l’Agenzia Sir dalle Istituzioni comunitarie di Strasburgo e di Bruxelles, sabato 27 aprile alle ore 17 presso la sala ‘Castiglioni’ della biblioteca comunale ‘Mozzi Borgetti’ di Macerata, per la presentazione del libro, ‘Europa. Parole per capire, ascoltare e capirsi’.
Il giornalista riprende il ‘sogno’ del papa: “Occorre cercare un nuovo sogno e dar vita, gli europei tutti insieme, a un nuovo inizio. C’è la costruzione di un ‘noi’ che metta all’angolo l’individualismo e gli egoismi imperanti, il grande male che distrugge qualunque comunità umana: dalla famiglia alla città, fino alla nazione e all’ordine internazionale”.
Nell’analisi l’autore, non trascurando le difficoltà, racconta la storia di una ‘Europa più’: “L’Europa è bella proprio per le sue infinite e complementari differenze (linguistiche, culturali, artistiche, paesaggistiche, enogastronomiche…). Peraltro l’Ue ha simboli unificanti, definiti dai trattati, benché non sufficientemente conosciuti dai cittadini: la bandiera blu con le dodici stelle, il motto (Unità nella diversità), l’inno (‘Inno alla gioia’ di Beethoven), la festa (9 maggio)”.
A questa costruzione di ‘casa comune’ europea la Chiesa ha dato pieno appoggio: “La Chiesa ha incoraggiato il cammino verso l’unità europea, inteso come percorso politico volto alla pace, alla tutela dei diritti delle persone, alla costruzione del benessere materiale: tutti elementi basilari affinché donne ed uomini possano vivere in pienezza la propria umanità e la propria dignità trascendente, in un contesto di libertà religiosa”.
Il saggio è chiuso dal ‘sogno’ del card. Martini, ripreso più volte da papa Francesco: “L’Europa da sognare… è un’Europa dei popoli, dei cittadini, degli uomini e le donne. Un’Europa dello spirito, edificata su solidi principi morali e, per questo, in grado di offrire a tutti e a ciascuno spazi autentici di libertà, di solidarietà, di giustizia, di pace”.
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