I vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata sono intervenuti nel pomeriggio di oggi a Sforzacosta per rimuovere un ramo di grosse dimensioni che si era parzialmente spezzato nel parco pubblico della frazione maceratese, costituendo un concreto pericolo per le famiglie e per i residenti.
La squadra di Macerata, intervenuta con l’appoggio dell’autoscala, ha provveduto a togliere il ramo e a mettere in sicurezza l'area dell’intervento. Fortunatamente non si segnalano persone coinvolte.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente gli ultimi eventi temporaleschi accorsi nella provincia di Macerata e, nello specifico, la tematica relativa alla responsabilità degli enti locali per i danni causati dalla caduta di alberi o rami, ecc, in occasione di temporali.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: "È possibile ottenere il risarcimento dei danni riportati dalla propria autovettura a seguito della caduta di un albero causata da un forte temporale?".
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione estremamente sensibile, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi il Tribunale di Cagliari, con una pronuncia che ha posto le basi all’unanime orientamento della Corte di Cassazione, secondo il quale: "È configurabile la responsabilità del Comune a norma dell’art. 2051 c.c. per il danno cagionato al privato da un bene demaniale, atteso che questo si trova nella custodia della amministrazione medesima e quindi rientra nel suo potere di amministrazione e custodia".
E ancora: "La responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia, può essere esclusa solo se si provi il caso fortuito, consistente in un evento imprevedibile ed eccezionale. Non può quindi ritenersi caso fortuito interruttivo del nesso di causalità, un temporale, seppur caratterizzato da forti raffiche di vento e caduta di grandine” (Trib. Cagliari; Sent. del 06.12.1995).
Difatti il richiamato art. 2051 del codice civile, prevedendo espressamente che "ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito", disciplina l’istituto della responsabilità della cosa in custodia, la quale assume carattere oggettivo, dal momento che prescinde dall’effettivo coinvolgimento del custode della cosa nell’evento lesivo provocato da quest’ultima.
Si introduce, così, la questione della diretta riconducibilità del danneggiamento riportato dal veicolo, agli enti amministrativi, quali Comune, Provincia, Regione, tenuti alla sicurezza e alla manutenzione delle strade, urbane nel primo caso, extraurbane negli altri due, nonché delle relative pertinenze, come marciapiedi e alberi.
Riconducibilità superabile solo con la prova dell’accadimento di un caso fortuito, inteso quale elemento estraneo alla sfera soggettiva del custode, del tutto autonomo, imprevedibile nonché di assoluta eccezionalità, tale da interrompere il nesso di causalità e risultare idoneo a rappresentare l’esclusiva causa del danno.
A tal proposito, con riferimento ai danni cagionati da precipitazioni atmosferiche, la Suprema Corte più volte chiamata a pronunciarsi su tale questione, è stata chiara nell’escludere l’ipotesi di caso fortuito o della forza maggiore in presenza di fenomeni metereologici anche di particolare forza e intensità, se questi rientrano comunque, per quanto rari e sporadici, nella normale prevedibilità.
Si è arrivati inoltre a stabilire con una recentissima sentenza che: "In tema di responsabilità ex art. 2051 c.c., la riconducibilità degli eventi atmosferici alla nozione di 'caso fortuito' è condizionata alla presenza dei requisiti dell'eccezionalità e dell'imprevedibilità, i quali non possono ritenersi provati neanche per il fatto che sia stato dichiarato lo stato di emergenza sulla base di valutazioni operate dalla protezione civile, poiché la 'calamità naturale', che determina lo stato d'emergenza, non costituisce di per sé un evento eccezionale e imprevedibile, pur potendo essere determinata anche da eventi di tal natura, le cui caratteristiche devono essere accertate sulla base di elementi di prova concreti e specifici". (Cass. Civ.; Sez. III; Sent. n. 14861; dep. 31.05.2019).
Pertanto, in risposta alla domanda del nostro lettore, si può affermare la legittimità della richiesta di risarcimento avanzata nei confronti dell’Ente per i danni causati dai beni sui quali quest’ultimo svolge la propria attività custodiale, di gestione e manutenzione. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
(Foto di repertorio)
Il primo luglio il Rotaract Club Macerata cambia il direttivo. Il presidente Tania Ripari lascia il suo posto a Lucia Splendiani, ragazza 27enne che può vantare nel suo anno di service un direttivo dinamico.
Vice Presidente Andrea Serrani, socio Rotaract Storico. Due Segretari, Francesca Ferretti e Angelo Maria Tartaglia, che sono pronti per essere contattati nel caso si vogliano rapporti con il club.
La tesoreria cambia stagione, dopo essere stata nelle mani dei fratelli Piergiacomi, subentra Raffaele Trimarco. Infine il prefetto, Pierluigi Piani che con il nuovo anno si dovrà occupare di gestire i service annuali a tutto tondo in eventi inerenti
Avviati i lavori di ristrutturazione degli edifici accessori al santuario di Macereto, in provincia di Macerata, fortemente lesionato dal sisma del 2016. A darne notizia sulla propria pagina Facebook è il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli.
"Si tratta di un cantiere economicamente rilevante al quale, entro l'estate, se ne dovrebbe aggiungere un altro davvero importante e atteso: quello per i lavori della chiesa", riferisce il commissario. "In tanti attendono di tornare al Macereto, il cui valore è non solo di natura spirituale e culturale, ma anche turistico ed economico", conclude Castelli.
L'Italia si caratterizza per un rischio sismico elevato. Inoltre, un altro aspetto da non sottovalutare, è il fatto che una percentuale piuttosto importante degli edifici ancora oggi presenti sul territorio è stata realizzata durante il boom dell’edilizia, che si è verificato in periodo compreso tra gli anni 50 e 70 del Novecento, in cui ancora non erano state fissate delle norme delle costruzioni da seguire per realizzare strutture sicure dal punto di vista sismico.
Questa situazione così complessa, unitamente all'elevata densità abitativa che contraddistingue la maggior parte delle città sul suolo nazionale, delinea uno scenario ricco di criticità, che moltiplicano la possibilità che un evento sismico, anche se non di grado elevato, possa causare danni ingenti sia ai fabbricati che alle persone.
Viste le condizioni in cui versano ancora oggi molti edifici sul territorio nazionale, può essere utile procedere a effettuare interventi di miglioramento sismico, così da mettere in sicurezza i fabbricati dal punto di vista strutturale, magari inserendo elementi di rinforzo o valutando altri accorgimenti tecnici.
Naturalmente, per ottenere risultati ottimali è fondamentale rivolgersi ad aziende specializzate come Seriana Edilizia, vero e proprio punto di riferimento del settore, che al giorno d’oggi può vantare più di un milione e seicentomila mq migliorati dal punto di vista sismico.
Visitando il sito web ufficiale della ditta, www.serianaedilizia.it, è possibile disporre di una panoramica completa dei servizi offerti, così come richiedere ulteriori informazioni compilando un pratico form.
Italia: un territorio dall'elevato rischio sismico
In base alle considerazioni dei geologi, gli Appennini centrali, le Prealpi e la zona carnica sono i territori più a rischio in quanto sono presenti delle placche che, con il loro movimento, possono dare origine ai terremoti.
Molte aree dell'Italia che presentano rischio 1 – ovvero il grado più pericoloso – come per esempio il Friuli Venezia Giulia o l'alto Veneto, si caratterizzano per la presenza di numerosi edifici industriali costruiti prima del 2008, ovvero quando non erano ancora state fissate le nuove norme tecniche per le costruzioni (NTC).
Per questo motivo, considerata l'alta probabilità che si verifichino dei terremoti, è consigliabile intervenire con azioni ad hoc per migliorarne la stabilità e la resistenza alle sollecitazioni.
In primo luogo, è necessario effettuare uno studio preliminare, chiamato "Analisi del rischio sismico", il quale si avvale di un indicatore che mette in relazione la capacità di resistenza della struttura alle sollecitazioni provocate da un sisma.
Ecco perché talvolta terremoti di grado elevato fanno meno danni a edifici solidi dal punto di vista strutturale, rispetto a sismi molto meno potenti che interessano fabbricati costruiti prima dell’entrata in vigore delle nuove direttive antisismiche.
Come intervenire per ridurre il rischio sismico di un edificio
Sono numerosi gli interventi che possono essere effettuati per ridurre il rischio sismico di un edificio; tuttavia, prima di intraprenderli, è sempre necessario effettuare un'attenta analisi dello stato del fabbricato e procedere a stilare una lista esaustiva delle criticità incontrate nel corso dell'ispezione.
Per migliorare la stabilità strutturale di un fabbricato industriale, per esempio, si possono creare connessioni tra travi primarie o tra elementi secondari o installare dei sistemi detti shock-transmitter a carattere elastico o viscoso che hanno l'obiettivo di eliminare il martellamento tra gli edifici contigui.
Confindustria Macerata ricerca per un'industria cartaria un/a impiegato/a amministrativo/a con mansioni di back office (codice annuncio Conf 409). La risorsa si occuperà del caricamento degli ordini e della gestione delle fatture. Si richiede: titolo di studio in discipline economiche, esperienza in ruolo analogo, conoscenza della lingua inglese e competenze nell’uso del gestionale AS400. Sede di lavoro in provincia di Fermo.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Ieri la ìregione Marche ha comunicato la proroga dei termini per presentare la domanda per la formazione degli elenchi dei potenziali aventi diritto ad accedere alle borse di studio del Miur per l'anno scolastico 2022/2023 rivolte a studenti delle scuole secondarie di secondo grado, statali o paritarie.
Il termine per la presentazione delle domande è pertanto prorogato alle ore 13:00 del 28 agosto. Sarà ammesso al beneficio lo studente/ssa maggiorenne oppure, se studente/ssa minorenne, il genitore o chi rappresenta il minore appartenente a famiglie residenti nel Comune di Civitanova Marche il cui indicatore economico equivalente (ISEE) in corso di validità non sia superiore ad € 10.632,94.
Le domande, formulate sulla modulistica disponibile presso la Civica Residenza o scaricabile dal sito web del Comune (www.comune.civitanova.mc.it), dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo (PEC: comune.civitanovamarche@pec.it E-MAIL: protocollo@comune.civitanova.mc.it) entro e non oltre il giorno 28.08.2023, ore 13:00. Le istanze pervenute fuori termine e/o incomplete saranno escluse dal beneficio.
Alla domanda (Allegato_A1) devono essere allegati i seguenti documenti:
– Copia del modello ISEE in corso di validità
– Copia di un documento di identità in corso di validità di chi sottoscrive la domanda
Per ulteriori chiarimenti, gli interessati possono rivolgersi a Pedro L. Tartufoli (pedro.tartufoli@comune.civitanova.mc.it Telefono 0733822241) o al dottor Paolo Manuel Russo (paolomanuel.russo@comune.civitanova.mc.it – Telefoni 0733822259).
Al via l'appalto per realizzare il nuovo collegamento tra la Strada statale16 e il porto di Ancona: un investimento complessivo di 148 milioni di euro per l'opera lunga 2,5 chilometri che comprende due gallerie e un viadotto.
Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs Italiane, ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara d'appalto integrato per affidare la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori di costruzione del nuovo collegamento stradale tra la Ss 16 Adriatica e il porto.
"L'Ultimo Miglio, il collegamento diretto tra il Porto di Ancona e la Strada Statale 16 e di conseguenza con le principali infrastrutture regionali – afferma il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli - è un'opera fondamentale per lo sviluppo del Porto, di Ancona e delle Marche e potrà contribuire notevolmente a valorizzare ulteriormente il Polo Intermodale. Questa opera è attesa da decenni".
L'opera "è considerata di rilevanza strategica nazionale e per questo affidata dal Governo a un Commissario Straordinario, il responsabile Anas Marche Paolo Testaguzza". L'intervento riguarda la realizzazione di una nuova infrastruttura stradale lunga 2,5 km che collegherà in modo diretto la Ss16 con la via Flaminia nei pressi del porto, bypassando il centro abitato di Torrette e l'area ospedaliera, con tempi di percorrenza stimabili in tre minuti.
Il tracciato, con una sezione a due corsie, si innesterà sulla statale Adriatica in corrispondenza dello svincolo di Torrette (in fase di adeguamento nell'ambito dei lavori di raddoppio della variante di Ancona) e sulla via Flaminia con una rotatoria di nuova realizzazione. Comprende un viadotto di 285 metri e due gallerie rispettivamente di 650 metri e 470 metri.
L'opera consentirà di eliminare dall'area urbana il traffico in ingresso e uscita dal porto, caratterizzato da forte componente di mezzi pesanti che utilizzano esclusivamente la rete viaria comunale condizionando fortemente la mobilità.
L'infrastruttura rientra negli interventi previsti dal Protocollo di Intesa del febbraio 2017 (Mit, Regione Marche, Comune di Ancona, Autorità portuale, Anas e Rfi). La soluzione infrastrutturale integrata prevede, oltre al collegamento stradale oggetto dell'appalto, una rettifica del tracciato ferroviario, la realizzazione di una viabilità comunale litoranea con pista ciclabile e ampliamento della banchina per consentire le nuove occupazioni di spazi per le diverse infrastrutture.
I tempi: 180 giorni per il monitoraggio ambientale, 120 giorni per la progettazione esecutiva e circa 3 anni (1.080 giorni) per l'esecuzione dei lavori. L’appalto sarà aggiudicato con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo sulla base dei criteri indicati nel bando di gara.
"Se ai 150 milioni di euro per l’Ultimo Miglio aggiungiamo i 350 della bretella della Strada statale 16 attivati con la consegna dei lavori nel febbraio 2022, arriviamo alla quota eccezionale di mezzo miliardo di euro destinato ad uno degli snodi infrastrutturali più importanti, non solo per Ancona, ma per le Marche. Siamo sempre più impegnati a perseguire un modello di sviluppo all’insegna della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, creando opportunità concrete per combattere le disuguaglianze", conclude l'assessore Baldelli.
Martedì 27 giugno la cabina di coordinamento integrata, presieduta dal commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli, tra le varie misure approvate ha raggiunto l’intesa sulla graduatoria del bando del Piano nazionale complementare sisma 2009-2016 per la creazione di comunità energetiche rinnovabili, all’esito del di valutazione dei 105 progetti giunti in risposta all’avviso.
Nel dettaglio, sono 25 le comunità energetiche rinnovabili che nasceranno nel Centro Italia grazie ai 68 milioni di euro destinati dal Piano nazionale complementare sisma 2009-2016. I progetti finanziati, che da bando prevedevano come capofila comuni o enti pubblici, sono nelle Marche quelli di Matelica, dell'Unione Montana dei Monti Azzurri e Camerino.
I contributi concessi dal bando hanno coperto dal 50 al 70% dell’investimento complessivo, circa 51,5 milioni nelle Marche. Nella Cer con capofila Matelica, sono coinvolti altri 8 comuni, oltre alla provincia di Macerata: Treia, Castignano, Apiro, Esanatoglia, Montappone, Cossignano, Montelparo, Monteleone di Fermo.
Alla Cer hanno aderito 614 privati, e sono previsti 590 impianti fotovoltaici da installare, di cui 302 su aree private e 288 su superfici pubbliche, per una potenza totale di 3.510 kWe. Il contributo per la Cer è di 12,2 milioni, a fronte di un investimento complessivo di 18,9 milioni.
L’Unione montana dei Monti Azzurri ha un progetto che prevede tre comunità energetiche rinnovabili, coinvolgendo i comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Colmurano, Gualgo, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Serrapetrona.
I privati coinvolti sono 130, e sono previsti 178 impianti fotovoltaici, di cui 90 istallati su aree private e 88 su aree publiche. La potenza totaale sarà di 2.568 kWe. Il contributo è di 9,4 milioni di euro, a fronte di un investimento complessivo di 13,4 milioni.
La Cer con capofila il comune di Camerino riguarda anche l'università di Camerino, i comuni di Muccia, Serravalle del Chienti, Castelraimondo, Gagliole. Sono coinvolti 300 privati, e saranno istallati 153 impianti, tutti fotovoltaici tranne uno idroelettrico nel comune di Castelraimondo, in 124 aree private e 29 aree pubbliche. La potenza totale è di 5.799 kWe, con un contributo di 7,5 milioni di euro a fronte di un investimento complessivo di 19 milioni.
"Quella della sostenibilità ambientale è una sfida che si vince insieme, a partire dal coinvolgimento dei Comuni - dichiara Castelli -. Le Comunità energetiche rinnovabili a traino pubblico sono una delle risposte più interessanti e possibilmente anche tra le più efficaci al problema, di fortissima attualità, del costo economico e ambientale dell’energia e ci consentono di fare dell’Appennino centrale un territorio nel quale l’autoconsumo da fonti rinnovabili ha anche la funzione di incentivare le persone a non lasciare queste comunità. La realizzazione di servizi utili, innovativi, è strategica per contrastare lo spopolamento dell'Appennino centrale".
A seguire la Cabina sisma ha raggiunto l’intesa per interventi stradali nel cratere e su ordinanze relative alla ricostruzione, attraverso provvedimenti che hanno la finalità di accelerare e semplificare gli interventi: l'ordinanza "ponte" verso il nuovo Codice degli appalti e la semplificazione di norme per la ricostruzione degli edifici di culto.
Tra le misure approvate anche quella che indica la possibilità del Commissario di sottoscrivere accordi con gli istituti di credito per smobilitare i crediti di imposta legati all'utilizzo del Superbonus nei cantieri della ricostruzione. Un percorso virtuoso che ha già visto lo sblocco di 200 milioni di euro grazie al protocollo sottoscritto con Monte dei Paschi di Siena.
La Cabina integrata ha raggiunto l’intesa anche relativamente allo stanziamento da 10 milioni di euro che prevede il finanziamento per la progettazione dell’ultimo tratto della strada statale 260 "Picente" Amatrice-L’Aquila (lato Lazio) e della Pedemontana (tratto Nord) Macerata-Fabriano. Le risorse aggiuntive si sono sbloccate grazie all'utilizzo delle economie maturate nell’ambito di altri interventi previsti dal Piano strade.
Il 17 giugno si è svolta la visita di studio giornalistica del One Stop Information Center (OSIC) all'antico mulino "Da Varano" a Muccia. La visita giornalistica, organizzata dalla Regione Marche - Unità di Programmazione Integrata delle Risorse Comunitarie e Nazionali e dal comune di Muccia, si inserisce nell'ambito delle attività previste dal progetto Interreg Italia-Croazia 2014-2020 "Boost5" sul tema del turismo sostenibile, in particolare della valorizzazione turistica del patrimonio culturale, off-road, industriale e naturale.
Inaugurato il 25 giugno 2021, l'Osic rappresenta un vero e proprio "hub tra mobilità veloce e lenta" e un centro innovativo in cui, attraverso l'utilizzo di supporti informatici e tecnologici, il turista può accedere e scoprire in modalità fisica e digitale il patrimonio naturale e culturale della Valle del Chienti.
In particolare, nell'ambito di diversi eventi di promozione del patrimonio naturale, culturale e gastronomico locale, i giornalisti hanno scoperto l'antico mulino Da Varano, il paesaggio naturale circostante e i prodotti gastronomici tipici. Durante la visita è stato lanciato il nuovo itinerario culturale e gastronomico "Le terre del tartufo".
Questa iniziativa itinerante incentrata sul tartufo e sul patrimonio naturale e culturale sarà il volano per la promozione dei territori circostanti, a partire da Muccia. Infine, tutti i partecipanti - giornalisti e blogger, ma anche autorità pubbliche locali e turisti - hanno degustato i prodotti locali come parte dell'identità e del racconto dei territori circostanti.
Presentata stamattina, presso la Sala Europa di Palazzo Leopardi, la regata internazionale Civitanova-Sebenico, organizzata dal Club Vela Portocivitanova (Cvp), quest'anno legata alla campagna di sensibilizzazione "Una vela per un respiro", promossa dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica (LIFC) Marche.
Il progetto prevede la partecipazione del testimonial Lifc, Alessandro Gattafoni, e di due giovani promesse della vela civitanovese, affetti dalla patologia genetica ad oggi priva di cura, che si schiereranno al via della prestigiosa transadriatica dal 6 al 9 luglio prossimo, in equipaggi ridotti di due persone, a bordo di tre scafi da regata d'altura.
"Sport e Sanità insieme all'insegna della solidarietà – ha detto l'assessore regionale allo Sport, Chiara Biondi - a dimostrazione che lo Sport è tante cose: divertimento, educazione, inclusività, talento e anche solidarietà. Ed è ciò che testimoniano questi atleti che non finirò mai di ringraziare per il loro impegno e la loro determinazione. A tutti noi trasmettono un messaggio di speranza: nonostante le difficoltà si lotta per migliorare se stessi e per raggiungere gli obiettivi".
Di eroismo ha parlato il vicepresidente della giunta regionale e assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini riferendosi ad Alessandro Gattafoni "a cui sono legato da profonda stima e affetto."
"Lo Sport - ha continuato - è strumento importante di prevenzione anche in patologie gravi come la fibrosi cistica. La testimonianza di questi atleti è fondamentale e ci pone di fronte alla necessità di unirci tutti attorno a questi valori di solidarietà e vicinanza, perché anche da queste iniziative si creano le condizioni per rispondere nel miglior modo possibile alla domanda di salute e assistenza".
Una dimostrazione di forza, coraggio e un esempio da emulare quello dei tre atleti in lizza per la Civitanova-Sebenico. Malgrado accomunati dalla stessa malattia congenita, ognuno di loro la supera, giornalmente, anche con lo sport: se Gattafoni ha alle spalle un buon trascorso da pugile prima e da canoista poi, Cecilia Belletti vanta già un titolo italiano juniores in una della classi più competitive, come il Laser, specialità in cui anche Emanuele Dignani è tra i più bravi nella Regione.
Ad imbarcare i tre campioni sono stati tre armatori del Cvp che hanno sposato la causa e creduto nelle loro qualità atletiche:
- Imbarcazione Key Go (Vismara 34): già vincitrice della scorsa edizione: Pacifico D'Ettorre - Alessandro Gattafoni
- Imbarcazione Sibilla (Palvit 37): Andrea Emili - Emanuele Dignani
- Imbarcazione OVERWIND (Farr30): Giacomo Sabbatini - Cecilia Belletti
La Regata, giunta alla 22^ edizione quale gemellaggio culturale tra le due sponde dell'Adriatico in nome della cooperazione economica e dello sport, è organizzata dal Cvp in collaborazione con il Circolo Vela Val Sebenico e gode dei patrocini di Regione Marche, Coni Marche, comune di Civitanova Marche e città di Sebenico, confermandosi anche quest’anno tappa del Campionato Italiano Offshore della Federazione Italiana Vela (Fiv).
Italia e Croazia, due Paesi gemellati, ancor più vicini in questa fase di ripresa, Da segnalare, a tal proposito, l'impegno agonistico di Fabrizio Ciarapica e Claudio Morresi, sindaco e vicesindaco di Civitanova Marche, imbarcati su Tyke, il Felci 61 di Marco Serafini.
Sono oltre 30 gli scafi, suddivisi nelle categorie Orc e Libera, pronti ad allinearsi sullo start e provenienti da tutte le regioni affacciate sull'Adriatico oltre, naturalmente, a un nutrito gruppo di imbarcazioni civitanovesi.
Il percorso, di 106 miglia marine, prevede la consueta boa di disimpegno all'altezza della foce del fiume Musone, sotto costa, da cui poi la flotta farà rotta sull'isola di Zlarin, nell'arcipelago di Sebenico.
Anche quest'anno, sulla manifestazione torna a soffiare il vento della sostenibilità grazie al main sponsor, Delta Motors, che si conferma al fianco degli organizzatori con un'opera di sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile: elettrica, ibrida ma sempre a bassa emissione di Co2, come la barca a vela.
Mobilità green quest’anno protagonista anche nel montepremi, visto che la stessa Delta Motors ha messo in palio un monopattino elettrico Mercedes-Benz che verrà assegnato a un concorrente della categoria Orc (la più numerosa), estratto a sorte nella serata di premiazione.
Oltre ai premi per tutti gli scafi a podio, la regata assegnerà anche quest'anno il Trofeo "Città di Civitanova Marche", riservato alla prima barca prima in tempo reale e il Trofeo "Città di Sebenico", per il primo assoluto in tempo compensato.
Lavori di sistemazione del manto stradale: cambia la viabilità del tratto di via Pertini compreso tra via Cristoforo Colombo e l'intersezione con via Maestri del Lavoro, a Tolentino. Lo stabilisce un'ordinanza della polizia locale che - a partire dalle 7 del mattino di giovedì 29 giugno - prevede l'istituzione del senso unico di marcia in direzione centro città nel tratto di via Pertini compreso tra Via Maestri del Lavoro e la rotatoria di via Cristoforo Colombo – via della Fraternità
In direzione Macerata e Treia istituita, per tutti i veicoli, la deviazione obbligatoria in via Cristoforo Colombo. I lavori, in assenza di imprevisti o maltempo, saranno completati nell'arco di tre giorni.
In occasione della cerimonia per il 249° Anniversario di Fondazione della Guardia di Finanza, tenutasi il 21 giugno a Roma, il comandante generale delle Fiamme Gialle, Andrea De Gennaro, ha premiato sei luogotenenti e comandanti di Tenenza (uno per ciascun Comando Interregionale), che si sono particolarmente distinti per il lodevole comportamento nell’adempimento dei propri doveri e per l’elevato rendimento in servizio.
Per il Comando Interregionale dell’Italia Centro Settentrionale, che comprende le regioni dell’Emilia-Romagna, della Toscana e delle Marche, il riconoscimento è andato al comandante della Tenenza di Porto Recanati Diego Crovace, al quale è stato tributato un elogio "per aver operato quale Comandante di Reparto territoriale con lodevole spirito di sacrificio, contribuendo a garantire la tutela della legalità economico - finanziaria nella circoscrizione di competenza. La meritoria azione di comando permetteva al reparto di conseguire brillanti risultati operativi suscitando l’apprezzamento delle Istituzioni e della cittadinanza".
Il giorno precedente, il luogotenente Diego Crovace si è recato al Palazzo del Quirinale, per essere ricevuto, nell’ambito di una delegazione di appartenenti alla Guardia di Finanza, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Crovace, 59 anni, originario della provincia di Taranto, laureato in economia e commercio, è al comando della Tenenza di Porto Recanati dal 2018, dopo che in precedenza ha ricoperto prestigiosi incarichi operativi.
No, non è una senzazione tua: ultimamente sembra che ogni giorno si vincano Gratta e Vinci in Italia. Ti sei mai chiesto perché succede?
Questa curiosità ha spinto molti a interrogarsi sul fenomeno e oggi vogliamo rispondere a questa domanda, cercando di soddisfare il vostro appetito di conoscenza in un modo semplice e coinvolgente. Pronti a scavare a fondo e scoprire cosa c'è sotto?
Spiegazione logica a questo fenomeno
Apriamo un quotidiano per strada o sfogliamo un sito di notizie e spesso ci troviamo di fronte a storie di persone comuni che hanno vinto somme stratosferiche grattando un semplice biglietto.
La sezione dedicata ai Gratta e Vinci del sito Agimeg è piena di queste notizie nelle ultime settimane e sembra che il fenomeno non accenni in alcun modo a rallentare. Questo fa sembrare che le vincite siano un evento quotidiano, ma si tratta davvero di una tendenza emergente o solo di una percezione distorta della realtà?
La risposta è complessa e multifattoriale. Ci sono diversi motivi per cui potrebbe sembrare che le vincite stiano aumentando. Tuttavia, è importante ricordare che la notorietà delle vincite è spesso amplificata dai media, che hanno tutto l'interesse a segnalare questi eventi eccezionali.
Questa visibilità serve ad alimentare l'interesse nel pubblico nei confronti di un gioco che, bene o male, troviamo un pò ovunque.
Pubblicità dei nuovi giochi
Ogni tanto vediamo comparire nuovi giochi del Gratta e Vinci, alcuni con tagli di prezzo più alti, come il biglietto da 25 euro rilasciato da qualche mese, primo ad arrivare a questa categoria di prezzo. Questi giochi richiedono una promozione efficace per attirare i giocatori, soprattutto quelli poco propensi a spendere tanto per un gioco di lotteria istantanea.
Quale modo migliore di farlo se non evidenziando le vincite fatte in lungo ed in largo?
Non è raro che l'introduzione di un nuovo gioco coincida con una serie di storie di vincite. Questo non è un caso, ma una tattica di marketing ben studiata. Dopotutto, tutti vogliono provare un gioco che sembra pagare così bene, giusto?
Ricorda che le probabilità di vincita di questi giochi rimangono comunque invariate e che l’aumento delle vincite corrisponde unicamene ad un aumento delle vendite. Non parliamo di giochi con probabilità di vincita più favorevoli o di un maggior numero di biglietti con premi.
Si vuole approfittare degli esodi per le vacanze
Gli autogrill sono un punto strategico per la vendita dei Gratta e Vinci. Durante gli esodi estivi, questi punti di vendita vengono presi d'assalto dai vacanzieri in viaggio e le lotterie istantanee diventano un piacevole passatempo per i viaggiatori.
La percezione di vincere più spesso potrebbe quindi essere amplificata dal desiderio delle compagnie di lotteria di sfruttare queste occasioni. Questa mossa marketing mira a incoraggiare l'acquisto, dando ai giocatori la sensazione che sia il momento giusto per tentare la fortuna.
Dopotutto, chiunque ha comprato almeno una volta nella vita dei Gratta e Vinci vincenti in viaggio verso la propria destinazione per le vacanze estive, sperando in un bel colpo di fortuna.
In estate la gente è più propensa a scommettere
Estate è sinonimo di relax e libertà, ma anche di spese extra. Dopo avere lavorato duramente tutto l'anno, le persone sono più propense a concedersi qualche piccolo lusso. Perché non provare a trasformare quelle vacanze annuali in un'eterna vacanza grattando un biglietto?
Guardando ai biglietti di fascia alta, ovvero quelli milionari, possiamo veramente parlare di un “piccolo lusso”, in quanto non possono essere comprati con il resto del caffè, dato il loro costo piuttosto alto.
Questo tipo di mentalità può portare a un incremento delle vendite di Gratta e Vinci e, di conseguenza, a un aumento del numero di vincite. Sicuramente, comprare uno di questi grattini sulla strada per le vacanze, non inciderà in modo nega.
Non farti ingannare da percezioni erronee
In conclusione, vogliamo sottolineare quanto sia potente il ruolo dei media nel modellare le nostre percezioni. Se leggiamo costantemente di grandi vincite, potremmo iniziare a pensare che si tratti di un fenomeno comune, ma non lasciamoci ingannare.
È vero che ci sono più storie di vincite, ma questo non significa necessariamente che le probabilità di vincita siano cambiate. Ricordiamo sempre di giocare in modo responsabile e di non lasciarci accecare dalla promessa di una potenziale ricchezza istantanea.
Dopotutto, la fortuna è cieca, ma noi non dobbiamo esserlo. Con questo non vogliamo dire che non si debba giocare ai Gratta e Vinci, ma solamente giocarli in modo sicuro e con testa, capendo le reali possibilità di vincita dietro un gioco.
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato del 20 giugno, il comune di Recanati ha presentato i dati del progetto "Sai Pomerium" gestito dalla Cooperativa sociale Cooss Marche.
Per sensibilizzare la comunità sul tema, l'amministrazione ha organizzato per il prossimo 5 luglio nel Chiostro di Palazzo Venieri di Recanati lo spettacolo aperto al pubblico "A casa loro - Il mare non uccide, le persone uccidono" di Giulio Cavalli e Nello Scavo .
Un monologo teatrale condotto da Giulio Cavalli, accompagnato dagli interventi musicali di Federico Rama alla chitarra, che condurrà il pubblico in un viaggio che parte dalle coraggiose inchieste del giornalista di 'Avvenire' Nello Scavo e prova a raccontare quella parte del mondo che molti si illudono di conoscere e di poter giudicare guardando le immagini dei profughi.
"L’evento è l'occasione per parlare del grande lavoro del Sai Pomerium a Recanati - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi - un progetto nato nel 2016 dalla volontà politica dell'amministrazione per dare risposta alle istanze di integrazione e autonomia avanzate da un piccolo numero di cittadini rifugiati accolti nel territorio recanatese. Il nostro obiettivo è quello di poter offrire loro una nuova vita con un'integrazione sociale ed economica".
Ad oggi sono stati accolti a Recanati 18 beneficiari, dei quali 15 uomini singoli e un nucleo familiare che si è arricchito di un bambino appena nato in Italia. Provengono dal Pakistan, dall'Afghanistan, dal Gambia, dalla Somalia, dalla Costa d'Avorio, dal Mali e dal Bangladesh. Tra gli adulti beneficiari ospitati a Recanati 12 sono già inseriti nel mondo lavorativo in aziende di vari settori tra cui: agricolo, tessile, manifatturiero e in una autocarrozzeria.
"Sai Pomerium ha adottato fin da subito un modello di accoglienza diffusa in città, con appartamenti messi a disposizione dei richiedenti asilo e rifugiati distribuiti nel territorio comunale di Recanati - ha spiegato l'assessora alle Politiche Sociali Paola Nicolini -. Un modello di accoglienza finalizzato a non modificare gli equilibri presenti nella comunità da una parte e a garantire risposta alle esigenze di autonomia dei beneficiari in un contesto normalizzante dall'altra. Le persone da noi accolte hanno alle spalle percorsi di vita molto difficili e complessi, sono tematiche delicate ci vuole consapevolezza conoscenza e rispetto reciproco".
La presa in carico dei beneficiari del progetto Sai Pomerium viene garantita da un’equipe multidisciplinare costituita da coordinatore, assistente sociale, educatori, operatore legale, psicologo, mediatori linguistico culturali.
"La Cooss, ente gestore a cui il comune di Recanati ha affidato Sai Pomerium, elabora un progetto personalizzato per ogni beneficiario che prevede l’accompagnamento in percorsi legali, di istruzione, formazione, inclusione sociale e di inserimento lavorativo ed abitativo", ha aggiunto la coordinatrice del progetto Gabriella Di Giovanni.
"Ringrazio il comune di Recanati per aver ha adottato un modello ragionato ed evoluto di accoglienza che non impatta negli equilibri della società – ha detto il responsabile dei progetti di accoglienza della Coos Sascha Smerzini -. È nostro compito cercare di sensibilizzare la comunità sui progetti di accoglienza e il monologo teatrale 'A casa loro' si propone di farlo con i racconti di un grande reporter quale è Nello Scavo". In caso di maltempo lo spettacolo 'A casa loro' si terrà nell’Aula Magna del Comune di Recanati.
A seguito di uno sversamento avvenuto giovedì 23 giugno nella zona montana sul torrente Fiastra affluente del Chienti, l'Arpam ha eseguito in maniera precauzione una serie di prelievi in corrispondenza della foce del fiume.
Con una nota assunta al comune di Civitanova Marche quest'oggi, l'Arpam - Servizio Laboratorio Multiuso di Ancona, ha comunicato il superamento dei valori limite dei parametri microbiologici relativi agli Enterococchi intestinali.
Pertanto il sindaco Fabrizio Ciarapica ha firmato l’ordinanza di divieto di balneazione nella zona posta a 400 metri a nord della foce del fiume Chienti. L'Arpam precisa inoltre che in queste acque" continueranno ad essere svolti gli accertamenti qualitativi da parte del competente servizio provinciale Arpa Marche direzione provinciale di Macerata" e che, "tali tratti di costa saranno riaperti alla balneazione con ulteriore ordinanza sindacale solo a seguito dell’esito favorevole delle analisi compiute dal competente servizio".
Passaggio del martelletto alle Terme Santa Lucia di Tolentino, negli scorsi giorni. Il presidente Stefano Ferranti ha illustrato i momenti più importanti dell'anno rotariano che si chiuderà il 30 giugno. Ha consegnato il Paul Harris Fellow, il riconoscimento più ambito nel Rotary, all’allenatore Fabrizio Castori per i suoi valori tecnici e soprattutto per quelli umani che lo hanno sempre contraddistinto nel corso di tutta la sua lunga carriera e proprio per questo è amato e apprezzato sia dai suoi giocatori che dalle tifoserie dove ha allenato.
Da non dimenticare che agli inizi degli anni 2000 nel pomeriggio allenava la sua squadra e cioè il Cesena, mentre la sera, invece di riposarsi, continuava a farlo con la compagine di San Patrignano usando il calcio come terapia. Il Paul Harris Fellow, inoltre, è stato attribuito anche al past president Ovidio Ciarpella e al socio Iole Rosini. Ad ogni socio, inoltre, è stato consegnato il ‘’Rotary news’’, il giornale del Rotary Tolentino e un’opera realizzata da Silvana Di Vora, consorte di Stefano Ferranti.
È seguito poi il tradizionale passaggio del martelletto. Al medico Stefano Ferranti di Foligno subentra l’imprenditore edile Giorgio Zaganelli di San Severino Marche che assume la guida del club dal primo luglio 2023 fino al 30 giugno 2024. Quest’ultimo ha annunciato che il prossimo 11 luglio ci sarà la visita del governatore a San Severino Marche, mentre il 25 luglio la festa d’estate.
Allo stesso tempo è stata presentata la nuova t-shirt con logo Rotary Tolentino. Erano presenti l’assistente del governatore Marco Sigona, i presidenti del Rotary Macerata Patrizia Scaramazza, Macerata ‘’Matteo Ricci’’ Guido Grandinetti, Camerino Nazzareno Micucci, Sibillini Alto Fermano Pierpaola Cruciani, l’allenatore Riccardo Bocchini.
Sulla città di San Severino Marche sventola finalmente il vessillo della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Il riconoscimento, marchio di qualità turistico ambientale per le località dell’entroterra, fa seguito alla candidatura avanzata dall'amministrazione comunale ed è stato conferito dopo rigorose valutazioni quantitative e qualitative che sono state supportate anche da un sopralluogo anonimo degli esperti del Tci.
Ad ufficializzare l’assegnazione della Bandiera Arancione, è stato il sindaco, Rosa Piermattei, dopo aver ricevuto una comunicazione della responsabile certificazioni e programmi territoriali del Touring Club Italiano, Isabella Andrighetti.
"Si tratta per noi di un importantissimo riconoscimento che attesta quanto il nostro territorio sia ricco di un grande patrimonio culturale, architettonico, ambientale ed enogastronomico – sottolinea il primo cittadino settempedano, che spiega –. Quello del Comune di San Severino Marche è uno dei territori più vasti della regione con i suoi quasi 194 chilometri quadrati e la Bandiera Arancione premia soprattutto i tanti castelli e borghi che lo caratterizzano, che rappresentano una vera e propria unicità. Per noi la scommessa sul turismo passa anche da questi riconoscimenti che sono un marchio di qualità ma anche un veicolo promozionale molto importante".
"La Bandiera Arancione - aggiunge il vice sindaco Vanna Bianconi, che ha seguito il lungo iter che ha portato al riconoscimento - come spiegano i promotori del Tci viene assegnata alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. Il marchio ha una validità temporanea, ogni tre anni i Comuni devono ripresentare la candidatura ed essere sottoposti all’analisi dello stesso Touring Club Italiano che verifica la sussistenza degli standard previsti e garantisce così ai viaggiatori un costante monitoraggio della qualità dell’offerta turistica e alle amministrazioni uno stimolo al miglioramento continuo".
Nei prossimi giorni è attesa la cerimonia ufficiale di consegna del vessillo. Nella lettera che accompagnata l’assegnazione del riconoscimento si precisa che sono 274 le località in Italia dove sventola la Bandiera Arancione: solo l’8% dei Comune che hanno proposto la candidatura sono entrati a far parte del ristretto e prestigioso club.
Quando si acquista una sigaretta elettronica, una delle prime scelte è Relx Vaper, grazie alla sua fama e ai suoi livelli di popolarità. Tuttavia, cosa c'è di diverso in un vaper Relx rispetto a qualsiasi altro vaper e perché acquista la sigaretta elettronica Relx online?
Questo tipo di sigaretta elettronica si distingue per il suo design, la sua qualità e il suo status.
È anche un articolo molto popolare nei negozi online e si possono trovare diversi articoli di questa marca di sigarette elettroniche, con Relx Essential e Relx Infinity che sono i due articoli più popolari e più ordinati della marca.
Relx Infinity
Questa sigaretta elettronica presenta una batteria da 380 mAh, 7 grammi di peso, attivazione del soffio, porta USB Type-C per la ricarica e vibrazione intelligente. È anche compatibile con un caricatore wireless (non incluso). Misura circa 112 mm x 23 mm x 10 mm ed è dotata di una luce LED che indica lo stato della batteria.
Grazie alla sua facilità d'uso e al design semplice, questo dispositivo è perfetto per tutti i principianti o per chi vuole godersi una sigaretta elettronica senza problemi.
Relx Essential
L'Essential Pod è una sigaretta elettronica a capsula perfetta per chi vuole iniziare a svapare o per gli utenti esperti che cercano qualcosa di discreto.
È il kit iniziale perfetto per chi vuole iniziare a svapare. Con una batteria da 350 mAh e una porta di ricarica USB-C, questa sigaretta elettronica in stile penna offre la migliore esperienza possibile, pur rimanendo furtiva e potente.
Relx Bubble Mon
Ogni sigaretta elettronica monouso ha un design accattivante. Facile da usare e portatile. La vape Bubble Mon ha una batteria da 430 mAh e viene ricaricata con 2 ml di e-liquid da 16 mg. Una volta svuotata, è possibile smaltirla immediatamente.
Perché scegliere Relx Vaper?
Ci sono molti motivi per scegliere il marchio Relx Vape. Per prima cosa, si può vantare un design elegante e piccolo, e allo stesso tempo avere accesso a un'ampia gamma di opzioni di aromi e colori nelle loro essenze.
Uno degli aspetti più importanti da considerare è che scegliendo questo marchio si acquista la migliore tecnologia in fatto di sigarette elettroniche.
Come si ricarica la sigaretta elettronica Relx?
Se siete curiosi di sapere come si ricarica la sigaretta elettronica Relx, questa si distingue per il suo funzionamento senza fili, che vi permette di ricaricarla comodamente ovunque vogliate utilizzando un cavo di connessione USB di tipo C.
Quanto dura la batteria del Relx?
Se vi state chiedendo quanto dura la batteria di Relx Vape, sappiate che dura circa 3 giorni, a seconda dell'intensità d'uso e, d'altra parte, la ricarica è abbastanza veloce.
È sicuro usare la sigaretta elettronica Relx?
L'uso di Relx Vape è completamente sicuro, grazie ai materiali di eccellente qualità con cui sono fabbricati.
Quanti usi ha il liquido Relx?
Secondo le nostre stime, una ricarica è in grado di fornire facilmente 600 boccate. Sono disponibili numerosi gusti e aromi tra cui scegliere, rendendo la sigaretta elettronica una scelta eccellente per tutti i gusti.
"Marciapiedi sconnessi, transenne che ostacolano l'accesso ai Lidi della Polizia e del Carabiniere, tombini aperti con conseguente pericolo per i pedoni: una situazione insostenibile considerando che siamo al 25 di giugno, in piena stagione estiva". È quanto ci segnalano diversi bagnanti riguardo l'attuale stato delle cose sul lungomare nord di Civitanova Marche, in prossimità del "Lido della Polizia" e del "Lido del Carabiniere".
Disagi che mal si conciliano con una città che fa dell'attrattività turistica nei mesi della bella stagione il suo punto di forza: "I lavori, connessi al completamento della Ciclovia Adriatica, sono fermi non si sa da quanti mesi - aggiungono i vacanzieri -. La fine, come si evince anche dal cartello posto sulle transenne, era prevista per il 13 febbraio ma qua è ancora tutto un cantiere". "È una vergogna civitanovese, avete mai notato cose simili in Romagna? Sarebbe inconcepibile per loro", concludono amareggiati i bagnanti.