Il Matelica festeggia il ritorno in Eccellenza battendo 1-0 l’Osimana. A decidere il match, un gol di Capitan Iori su assist di Veneroso, al termine di una splendida manovra biancorossa iniziata da Lucarini e proseguita da Strupsceki.
La partita inizia con entrambe le squadre che si studiano, cercando spazi per affondare i colpi. Al 33' il primo vero brivido per i tifosi arriva con un destro insidioso di Falcioni in area, respinto di pugni dal portiere Ginestra. Pochi minuti dopo, al 36', il Matelica riparte in contropiede con Strupsceki. Buonaventura atterra l’attaccante biancorosso al limite dell’area e l’arbitro assegna una punizione. Sul punto di battuta si presenta Veneroso, che calcia col mancino, ma Santarelli si distende in tuffo e blocca. Al 39', l’Aquila lancia Iori che supera Sasso in velocità. Il capitano tenta il tiro mancino, ma la palla finisce alta sopra la traversa. Ancora un’azione pericolosa al 42' con Buonaventura, il cui tiro-cross dalla destra esce di poco sopra la traversa.
Nella ripresa il Matelica aumenta la pressione e al 14' Lucarini tenta la conclusione dalla distanza, che finisce larga. La svolta arriva al 18': Lucarini anticipa Borgese e serve Strupsceki, che supera Bambozzi e trova spazio per avanzare. Il giovane biancorosso allarga per Veneroso, che vede e serve Iori dall'altro lato del campo. Il capitano del Matelica finta per saltare il portiere Santarelli in uscita e insacca il gol del vantaggio. Al 33', Gigli tenta un tiro di sinistro, ma Ginestra para senza problemi. Al 25', Wahi crossa al centro, Strupsceki si alza in area e colpisce di testa indirizzando verso l’incrocio dei pali. Santarelli compie una grande parata e manda in angolo. Nel finale, al 46', Strupsceki recupera palla a Patrizi e si trova a tu per tu con Santarelli, che riesce a respingere con i piedi. Sulla ribattuta, l’attaccante tenta un pallonetto che finisce alto. Gli ultimi minuti vedono altre due occasioni, prima con Gashi al 49' e poi con Minnozzi al 50', ma entrambi i portieri si dimostrano pronti a respingere i tentativi avversari.
Al termine della partita, l’allenatore del Matelica Giuseppe Santoni, ha commentato con soddisfazione la prestazione della sua squadra: "Ho detto ai miei ragazzi che l’Osimana sarebbe stata una squadra esperta e forte, dato che giocano insieme da molti anni. Siamo stati compatti in difesa e ci siamo sacrificati l’uno per l’altro, nonostante siamo una squadra nuova. Tutti hanno risposto positivamente e avremmo potuto concretizzare meglio qualche occasione creata nella ripresa. Questa vittoria ci permetterà di lavorare con maggiore tranquillità in vista della prossima sfida contro il Fabriano Cerreto. Tornare sulla panchina del Matelica dopo molti anni mi ha emozionato profondamente."
Inizia con una sconfitta contro la Fermana il campionato della Recanatese. Sbaffo illude per due volte i padroni di casa che poi si vedono rimontare dalla Fermana con i gol di Sardo, Bianchimano e Ferretti.
Un match emozionante al Tubaldi. La Recanatese va in vantaggio nella prima frazione con il gol di Sbaffo. Resta poi in dieci poco prima dell'intervallo per il rosso rimediato dal difensore Marchegiani.
La Fermana nel giro di dieci minuti, nella ripresa, pareggiano con Sardo e poi va in vantaggio con Bianchimano dagli undici metri. Un fallo di mano permette a Sbaffo di concretizzare il rigoe e segnare il suo secondo gol.
Ferretti però conclude il match all'84' portando in vantaggio la Fermana. Una sconfitta quindi arrivata negli ultimi minuti. I giallorossi, domenica prossima dovranno vedersela con la Sambenedettese, mentre la Fermana ospiterà l'Ancona.
La Civitanovese esce sconfitta dalla trasferta sul campo de L'Aquila nella prima giornata del Girone F di Serie D. I rossoblù, guidati da mister Sante Alfonsi, hanno ceduto con un netto 3-0 ai padroni di casa, capaci di fare la differenza nel secondo tempo grazie alle reti di Banegas (doppietta) e Giampaolo.
Alfonsi ha schierato la Civitanovese con il modulo 4-3-1-2: Petrucci tra i pali; linea difensiva composta da Franco, Passalacqua, Diop e Cosignani; a centrocampo Visciano, Macarof e Ruggeri; Ercoli sulla trequarti a supporto delle punte Brunet e Toccafondi.
Il primo tempo si è giocato sul filo dell'equilibrio, con entrambe le squadre attente a non scoprirsi. Al 9', L'Aquila ha creato la prima occasione da gol con una ripartenza di Giampaolo e Belloni, ma l'intesa non è stata delle migliori. Al 19', un pericoloso tiro a giro di Giampaolo è stato neutralizzato da un'ottima chiusura di Diop. La Civitanovese ha provato a rispondere al 37', con una buona azione di Visciano che ha liberato Toccafondi, ma la conclusione di Ercoli è finita a lato. Prima dell'intervallo, Macarof ha tentato un tiro dalla distanza, senza però impensierire il portiere avversario.
Nel secondo tempo, L'Aquila è rientrata in campo con maggiore determinazione. Al 7' è arrivato il vantaggio dei padroni di casa su calcio di rigore trasformato da Banegas, dopo un fallo di Petrucci su Keita. Passano solo due minuti e Giampaolo, con un colpo di testa, firma il raddoppio che taglia le gambe alla Civitanovese. Nonostante gli ingressi di Pierfederici e Zanni per dare nuova linfa alla squadra, la Civitanovese ha faticato a trovare spazi. Al 27', L'Aquila ha chiuso la partita con un'altra prodezza di Banegas su punizione, infilando la palla sotto l'incrocio dei pali. Nel finale, i rossoblù hanno cercato il gol della bandiera, ma senza successo. Al 40', Russo ha colpito un palo per L'Aquila, mentre al 44' Petrucci ha compiuto un grande intervento su Guidobaldi, evitando un passivo ancora più pesante.
Il tecnico Sante Alfonsi ha commentato così a fine partita: "Siamo dispiaciuti per il risultato, ma abbiamo affrontato una squadra di grande qualità. Dobbiamo ripartire dalle cose buone fatte nel primo tempo e lavorare per migliorare. La stagione è lunga e c’è tempo per rimediare."
La Civitanovese inizia il campionato con una sconfitta pesante, ma il percorso è ancora lungo e c'è tutto il tempo per recuperare. Il prossimo appuntamento vedrà i rossoblù impegnati in casa, dove cercheranno di riscattare questa battuta d'arresto e di conquistare i primi punti stagionali. L'Aquila, invece, parte col piede giusto e si candida a protagonista del Girone F.
Foto di Luca Pitone
Parte dal comunale di Urbania il campionato della nuova Maceratese di Mister Possanzini. Il tecnico biancorosso inserisce tre novità rispetto alla squadra che ha battuto in coppa il Montefano, con Nicolosi al posto dell’infortunato Mastrippolito e Ruani e Albanesi che rilevano Bracciatelli e Nasic.
Nel primo tempo non ci sono grosse occasioni da gol da segnalare, con le due squadre ben disposte in campo che difendono in maniera molto organizzata. La Maceratese si rende pericolosa al 13’, quando Ruani intercetta un retropassaggio errato di un avversario, salta Nannetti ma non riesce a dare precisione al suo sinistro. Il resto del primo tempo si gioca principalmente a centrocampo, mentre nel finale di frazione è l’Urbania a provarci con più insistenza, soprattutto dalla parte di Farias. L’esterno argentino al 38’ fa partire un gran diagonale che viene intercettato da Gagliardini. Il pallone rimane pericolosamente all’interno dell’area piccola, con la difesa biancorossa che riesce però ad allontanare il pericolo. Sul corner successivo Dal Compare ha una buona occasione di testa ma mette alto sopra la traversa. Squadre dunque a riposo sullo 0-0.
La Maceratese rientra in campo con un atteggiamento più deciso e Albanesi scalda subito i guanti di Nannetti. È ancora l’ex Montegiorgio a seminare il panico con un cross dalla sinistra, il pallone viene deviato e rimane in area. Ostruzione su Cognigni che tentava di deviarlo in rete ma l’arbitro non assegna un penalty che sembrava evidente. Il capitano biancorosso si rifà al 10’: recupera un pallone in area, si gira in un fazzoletto e supera il portiere con un tocco sotto delizioso per il gol del 1-0. L’Urbania cerca di reagire e al 15’ deve superarsi Gagliardini per alzare sopra la traversa un tiro a botta sicura di Zingaretti. Da lì in poi la Maceratese è brava a gestire il vantaggio, congelando il possesso palla grazie alla qualità dei propri centrocampisti. Nota di merito per il terzino under Ciattaglia, che anticipa sistematicamente i propri avversari. La partita si accende nel finale, con la Maceratese che però con carattere riesce a portare via da Urbania i primi 3 punti della sua stagione.
Parte con una sofferta vittoria nel derby contro il Tolentino il campionato di Eccellenza del Montefano. Allo stadio "Della Vittoria" i cremisi non approfittano della superiorità numerica goduta per quasi mezz'ora e di un calcio di rigore, incassando il gol che vale la sconfitta in pieno recupero con Guzzini.
Mister Passarini sceglie la linea verde in attacco con i due 2005 Pottetti e Pesaresi a supporto di Lovotti. L'infortunato Capezzani non è neanche in panchina. I "viola" devono fare i conti con le assenze pesanti di Postacchini, Palmucci, Bonacci e del portiere David. Tra i pali c'è l'under Strappini. In difesa l'ex Di Lallo compone il trio con Orlietti e Martedì. In avanti si punta forte su Papa.
LA CRONACA - Partita vivace sin dai primi minuti con continui ribaltamenti di fronte. Al 2' Montefano già vicino al vantaggio con Rombini, ma Bucosse riesce a cavarsela anche con un pizzico di fortuna e la complicità dei pali. Nonostante l'afoso pomeriggio il livello agonistico di entrambe le squadre è alto.
Al 19' il Tolentino reclama il gol, ma per guardialinee e direttore di gara il pallone non oltrepassa la linea di porta sul colpo di testa ferino di Lovotti che anticipa l'uscita di Strappini su uno spiovente in area.
Con il passare dei minuti i padroni di casa prendono in mano il possesso palla. Al 34' Ruani prova a liberare la conclusione dalla distanza, ma è impreciso. Il caldo si fa sentire e nell'ultimo spezzone di primo tempo c'è ben poco da segnalare. Si va al riposo sullo 0-0.
Al rientro dagli spogliatoi Passarini opta per un triplo cambio: dentro Badiali, il neo arrivato Naddeo e Mariani (2006); fuori Ruani, Pottetti e Salvucci. Dopo dieci minuti di gioco l'allenatore cremisi è costretto a un ulteriore cambio a seguito dell'infortunio di Tizi. Al suo posto entra Tomassetti con la fascia che passa a Tortelli.
Botta su punizione di Badiali al 56': tiro potente, ma fuori dallo specchio. Passano due giri di lancette e il Montefano sfiora la rete con il diagonale di D'Auria che fa la barba al palo. Al 61' ancora ospiti pericolosi, Bucosse respinge coi pugni la conclusione dal limite di Sindic.
Al 66' l'episodio che scuote la partita. Naddeo sfugge alla marcatura di Orlietti che lo affossa. Doppio giallo e conseguente espulsione. Sempre Naddeo al 68' si libera al tiro, troppo telefonato. I "viola" hanno un sussulto d'orgoglio e vanno di nuovo vicini al vantaggio con D'Auria.
Al 74' Naddeo dribbla un paio di avversari ed entra in area, quando viene toccato da dietro. Per l'arbitro è rigore. Dal dischetto si presenta lo stesso Naddeo, che colpisce in pieno la traversa.
All'84' Mariani al volo non dà angolo al suo tiro su una spizzata intelligente di Tortelli. Tre minuti più tardi Badiali ritenta su punizione, ma la sfera è alta anche stavolta.
Nel concitato finale il Montefano riesce a trovare la zampata vincente del subentrato Guzzini, che colpisce di piattone su assist di Luciani, bravo a inserirsi, gelando il pubblico di casa nei minuti di recupero (94'). Una stoccata che vale tre punti per i "viola". Il Tolentino dovrà interrogarsi sulle occasioni sciupate e sulla difficoltà dimostrate nel gioco nonostante il vantaggio di un uomo.
TOLENTINO – MONTEFANO: 0-1
TOLENTINO: Bucosse; Salvucci R. (46’ Badiali), Di Biagio, Strano, Barilaro; Ruani (46’ Mariani), Tortelli; Tizi (55’ Tomassetti), Pottetti (46’ Naddeo), Pesaresi (91’ Selita); Lovotti.
A disp: Palazzo, Testiccioli, Tarquini, Manna.
All.: Passarini Paolo
MONTEFANO: Strappini; Orlietti, Di Lallo, Martedì; Calamita, Sindic (91’ Cingolani), Gabrielli, Pincini (86’ Guzzini), D’Auria (73’ Scocco); Rombini (73’ Luciani), Papa (91’ Monachesi).
A disp: Monina, Topa, Giampaolini, Morresi
All: Manisera Luca
Arbitro: Tinetti di Ivrea (Di Tella di Ancona e Caporaletti di Macerata)
Reti: Guzzini 94’
Ammoniti: Tortelli, Rombini, Sindic
Espulsi: 67’ Orlietti per doppia ammonizione
Angoli: 6-2
Recupero: 3’+5’
Non hanno voluto mancare ad un appuntamento tanto rituale quanto sentito il sindaco settempedano Rosa Piermattei e l’assessore allo Sport Paolo Paoloni, intervenuti al palasport Albino Ciarapica sabato scorso per vivere con intensità e commozione il 10° Memorial Greta Ortenzi.
Le quotate formazioni della Halley Thunder basket Matelica e delle Panthers Roseto, impegnate nello stesso girone del torneo di serie A2 femminile, hanno dato vita a quattro quarti intensi in vista dei futuri impegni in campionato, per poi unirsi all’abbraccio della famiglia Ortenzi, presente al completo con i genitori della scomparsa Greta, Francesco e Donatella, ed il fratello minore Ruggero.
Il primo cittadino Piermattei e l’assessore Paoloni hanno ricordato di fronte ad un buon pubblico di appassionati della palla a spicchi la figura della giovane settempedana Greta Ortenzi, studentessa al quinto anno dell’Istituto tecnico “E. Divini”, giocatrice e appassionata di pallacanestro battuta dalla leucemia a soli 19 anni nel 2012. Cresciuta nella Sab San Severino, aveva indossato la maglia proprio della Thunder Matelica che continua ad onorarla e a serbarla nel cuore, come i concittadini settempedani.
Passando al dato agonistico, la Halley Thunder Matelica, nella sua prima “uscita” di pre-season, si è aggiudicata la decima edizione del “Memorial Greta Ortenzi” superando la Aran Cucine Panthers Roseto per 56-45 al termine di un test appassionante e tirato. Il punteggio è stato azzerato al termine di ogni quarto: due sono stati vinti dalle matelicesi, uno dalle rosetane ed il conclusivo è terminato in parità. Al termine del confronto abbraccio generale a centro parquet alla memoria di Greta Ortenzi.
Sabato 7 settembre lo Stadio Livio Luzi ha ospitato il Meeting UNICAM Open 2024 Trofeo Città di Camerino, ottava edizione della manifestazione, accogliendo ben 230 partecipanti per un pomeriggio di grande atletica che ha offerto sfide entusiasmanti e risultati di autentica eccellenza.
Un ottimo 1’50”68 è valso a Federico Vitali dell’Avis Macerata, la vittoria negli 800 metri maschili e il Trofeo Città di Camerino per il miglior risultato tecnico maschile.
Nelle corse maschili grandi performance anche per il podio dei 200 con Lorenzo Angelini dell’Avis Macerata si è imposto con un tempo di 21"67, seguito da Alexandr Muzi della Stamura Ancona (21"90) e Daniele Cetrone della Imola Sacchi AVIS (22"20). Nei 5000 il trionfo di Marco Ricci, autore di un eccellente 15’21”80, fa esultare i padroni di casa del CUS Camerino, che accolgono con soddisfazione anche l’ottimo 3° posto di Michele Bami negli 800 m (1’57”61). Nei 1500 metri, 1° posto per Battista Vennera dell’Amatori AMA Civitanova. Da sottolineare anche l’ottimo 2’39”82 con cui il cadetto Manuel Rogani della Stamura Ancona si è aggiudicato la gara dei 1000 m di categoria.
Nei salti, sfida entusiasmante anche nel salto in lungo, dove Valerio De Angelis dell’Atletica Virtus Lucca ha vinto con 6,87 metri, davanti a Mattia De Angelis dell'ASA Ascoli Piceno (6,75 m), e Andrea Tazza del Mezzofondo Club Ascoli (6,63 m). Nel salto in alto maschile, Lorenzo Falappa del Team Atletica Marche ha vinto con 1,71 m, esattamente come il 2° classificato, Davide Attene dell’Atletica Olbia.
Nel settore lanci, importante la misura di 14 metri registrata nel peso uomini da Gianmarco Difilippo dell'Atletica Studentesca Rieti Andrea Milardi, mentre il CUS Camerino festeggia un importante record regionale nel peso ragazzi con l’ottimo 17,28 m di Tommaso Zitelli, che ha migliorato addirittura di quasi un metro il primato regionale precedente.
Proprio dai lanci è arrivato il miglior risultato tecnico femminile, premiato con il Trofeo Unicam: lo ha conquistato Ludovica Montanaro dell'Atletica Gran Sasso Teramo, trionfatrice nel lancio del peso femminile con 13,49 metri. Gaia Ruggeri dell’Atletica Fabriano ha vinto il lancio del giavellotto con una misura di 40,22 metri.
Per quanto riguarda le corse, Alessandra Rivellini del Team Atletica Marche ha vinto i 200 metri con 26"03, mentre Aurora Fornari dell'Atletica Civitanova si è imposta negli 800 metri con 2'25"11. Azzurra Ilari del Circolo Minerva ha conquistato la gara dei 5000 metri femminili con 17'47"53, e Emma Berlini dell’ Atletica Montanari Gruzza ha vinto i 400 metri ostacoli con un tempo di 1'04"19.
Ruggeri dell’Atletica Fabriano ha trionfato nel salto in lungo con 5,24 metri e Sofia Polstiankina ha conquistato il gradino più alto del podio nel salto in alto.
Presenti a premiare i ragazzi, il presidente e il segretario generale del CUS Camerino, Stefano Belardinelli e Roberto Cambriani, il delegato del Rettore UNICAM allo Sport prof. Filippo Maggi, il referente del CONI Macerata Fabio Romagnoli e l’assessore allo Sport del Comune di Camerino Silvia Piscini.
Camerino e il suo Centro Universitario Sportivo incassano il successo della manifestazione, che ha offerto una giornata memorabile di sport e competizione a tutti i partecipanti e spettatori presenti e per lo staff cussino ha rappresentato un’ottima occasione per scaldare i motori in vista della Finale “A” Argento dei Campionati di Società su pista, in programma allo stadio Livio Luzi i prossimi 21 e 22 settembre. Una occasione per ricordare a tutti i giovani partecipanti quanta attenzione dedica allo sport l'Università di Camerino.
Il Cassano Magnago conferma il pronostico e batte la Macagi Cingoli nella prima giornata di Serie A Gold di pallamano 2024-2025. I ragazzi di Palazzi, infatti, si sono arresi 33-24 al PalaTacca ieri sera, sabato 7 settembre, al termine di una gara condotta dall’inizio alla fine dai varesini, che hanno accusato una leggera flessione solamente a inizio ripresa.
Lì, infatti, Strappini e compagni erano riusciti a ricucire lo strappo del -4 di fine primo tempo fino a -1 e a -2, ma la squadra di Bellotti è riuscita poi a trovare la fuga definitiva.
LA CRONACA - I locali partono subito forte. Sull’1-1, infatti, il Cassano Magnago piazza un break di 4 firmato doppio Savini, Bassanese e Dapiran, portandosi sul 5-1 al 6’. Mangoni accorcia, però, Dapiran e Fantinato piazzano il +5 locale (7-2).
La Macagi Cingoli non riesce a reagire, nonostante le sospensioni per due minuti proprio di questi due ultimi marcatori e sbaglia molto al tiro: si riporta a -3 con due gol di Naghavialhosseini (9-6), ma Moretti e Monciardini riconquistano il +5 sull’11-6 del 19’.
Qui coach Palazzi chiama il primo timeout e c’è il primo accenno di reazione: al rientro in campo, infatti, gli ospiti tornano a -3 grazie a Somma e Naghavialhosseini, parziale sull’11-8.
Cassano ritrova il +5 con Savini e Moretti (13-8), ma Cingoli non molla e conquista il nuovo -3 con Ghiotto e Makhlouf sul 13-10, nonostante la sospensione di Compagnucci. I ragazzi di Bellotti, tuttavia, allungano ancora grazie alle reti di Adamo e Savini, mentre la rete finale di Makhlouf chiude il primo tempo sul 15-11.
SECONDO TEMPO - La ripresa inizia con un moto d’orgoglio della Macagi, che sembra voler riportare il match in equilibrio, ma l’illusione dura solo lo spazio dei primi minuti. Naghavialhosseini, Mangoni e Somma, infatti, trovano i gol del 15-14 al 33’, riaprendo di fatto tutte le ostilità. Moretti sbaglia il 7 metri del possibile più 2 e Cingoli fallisce per più volte il pari dell’eventuale 16-16: Cassano Magnago ringrazia e trova il nuovo +3 con i soliti Savini e Dapiran, parziale sul 18-15 al 40’.
Ciattaglia, Somma e Strappini tengono gli ospiti a -2 (20-18), tuttavia al 43’ i locali scappano: un break di 4-0 firmato Mazza, Fantinato, Kabeer e Savini permette alla formazione di Moretti di trovare il +6 del 24-18 al 46’. Vantaggio che poi diventa di +9 quattro minuti dopo, sul 29-20 di Mazza. La Macagi si innervosisce e, negli ultimi minuti, resta in temporanea doppia inferiorità numerica per le sospensioni di D’Agostino e Maklouf. Cassano Magnago non affonda il colpo e la partita si avvia verso il definitivo 33-24.
Tabellino
Cassano Magnago 33-24 Macagi Cingoli (15-11)
Cassano Magnago: Riva, Monciardini 1, Dapiran 4, Fantinato 4, Moretti 2, Salmini, Lazzari, Adamo 2, La Bruna 1, Branca 2, Bassanese 2, Salvati 1, Kabeer 3, Dorio, Mazza 5, Savini 6. All. Bellotti
Macagi Cingoli: Albanesi, Noack, Gharbi, D’Agostino, D’Benedetto 1, Ciattaglia 1, Naghavialhosseini 5, Mangoni 3, Somma 3, Latini, Strappini 2, Rossetti 1, Compagnucci, Ghiotto 2, Makhlouf 6. All. Palazzi
Arbitri: Fato-Guarini
(Foto di Alessio Luchetti)
Il ritorno in Promozione e il debutto nel girone B sono stati perfetti per la Settempeda, che bagna nel modo migliore la prima in casa superando con un meritato 2-0 l’Elpidiense Cascinare. Un gol per tempo, il solito Cappelletti(altra prodezza) e capitan Mulinari su rigore, permette ai biancorossi di conquistare i primi tre punti della stagione e consente di iniziare il torneo come era nelle speranze della vigilia, ovvero con un successo che fa bene all’autostima e porta serenità ancora maggiore per continuare a lavorare al meglio.
Restano da limare alcune imperfezioni e qualche errorino, ma alla fine il responso è più che positivo e sotto vari aspetti per la formazione di Ciattaglia che conferma di saper fare un gioco propositivo e di qualità senza rinunciare ad attaccare ogni volta che ci sono i presupposti. Bene tutti i protagonisti anche se la nota di merito va alla spina dorsale della squadra i cui protagonisti hanno giocato molto bene: dal portiere Bartoloni(2006) a capitan Mulinari in difesa passando per Pagliari perno del centrocampo fino a bomber Cappelletti ormai una sentenza in ogni partita e sempre con reti spettacolari. Insomma, chi ben comincia è a metà dell’opera e la Settempeda deve sentirsi soddisfatta per un avvio ottimo che consentirà di preparare nel modo migliore la trasferta di Grottammare(ore 15.30 Comunale Pirani – Via San Martino) su di un campo sempre ostico e contro un avversario ancora più temibile perché desideroso di riscattare la sconfitta del primo turno.
LA CRONACA – Parte il campionato e la Settempeda debutta in casa contro l’Elpidiense Cascinare. C’è attesa ed entusiasmo intorno alla neopromossa squadra biancorossa che viene schierata da Ciattaglia con il modulo visto fino ad ora e che ha convinto in Coppa. Bartoloni tra i pali; trio difensivo con Palazzetti, Mulinari e l’under D’Angelo; Pagliari in cabina di regia; linea a quattro a centrocampo con Quadrini, Farroni, Dolciotti e Montanari; in avanti Massini e Cappelletti. Gli ospiti sono con un 3/5/2 in cui capitan Cannoni guida la difesa, l’agile Cardinali agisce in mezzo e l’ex Eclizietta fa la seconda punta. Fin dall’avvio sono i locali a condurre le danze, anche se il primo vero pericolo lo porta il Cascinare che sugli sviluppi di un angolo per la Settempeda riparte con l’uomo in più(2 contro 1) con Eclizietta entra in area e prova a servire centralmente Matteo Salvati che però è anticipato da un difensore favorito dal precedente tocco di Mulinari che aveva rallentato e smorzato l’assist del vecchio compagno di squadra. Al 27’ si vede una bellissima azione di prima della Settempeda con tocchi rapidi e precisi che portano al cross dal fondo Dolciotti con palla buona per Massini(altro ottimo protagonista del pomeriggio) che prova a calciare di prima colpendo però male e vanificando la ghiotta opportunità. Al minuto 34 il punteggio cambia: fa tutto Cappelletti il quale che, presa palla, parte verso l’area, effettua una serie di finte di corpo per disorientare due avversari e poi dal limite scocca un sinistro forte e preciso che si infila a fil di palo alla destra di Tomba rimasto immobile. Grande azione personale e gran gol del numero 99 con relativa esultanza sotto la gradinata occupata dai Boys. Al 37’ una fiammata ospite genera l’occasione più grande per poter ristabilire subito la parità: Tartabini sguscia sulla sinistra, entra in area dove entra in contatto con Quadrini che lo stava tallonando finendo a terra. Per Domizi di Macerata ci sono gli estremi per il penalty, episodio che potrebbe cambiare match erisultato, ma non sarà così dato che il destro piazzato di Cannoni trova la parata in tuffo di Bartoloni che intuisce alla grande gettandosi sulla sua sinistra devia la palla facendo esplodere di gioia i propri tifosi. Poco prima di raggiungere gli spogliatoi per il riposo e per ripararsi da un caldo estivo e opprimente che ha messo a dura prova i 22 in campo, la Settempeda si fa insidiosa con Cappelletti che viene fermato in extremis da un difensore quando stava per arrivare in porta sfruttando un bel servizio di Massini. Pronti via per la ripresa e Cascinare con due novità(i rossoblù ospiti finiranno i cambi già al 27’)mentre la Settempeda cambia al 13’ inserendo Andreucci(impatto sul match assai positivo)per Farroni. Prima di uscire quest’ultimo affonda sulla destra mettendo in mezzo per Massini che calcia prontamente ma la sfera colpisce un avversario e va in angolo. Al 10’ si accende Cardinali con un destro dal limite che Bartoloni devia in tuffo. In questa fase sembra che il Cascinare possa produrre lo sforzo maggiore per cercare il pari, ma è solo una sensazione perché la Settempeda torna subito a controllare il gioco. Al 21’ Montanari calcia da ottima posizione(dentro la lunetta dell’area) verso il palo del portiere che fa buona guardia e tocca in angolo. Al 23’ Andreucci sventaglia verso sinistra dove Cappelletti appoggia al volo in
area per Dolciotti che si fa respingere da Tomba il rasoterra a colpo sicuro. Al 29’ Montanari(poco prima di uscire per Piccinini) trova il varco per lanciare lungo l’out di sinistra Andreucci che controlla e accelera puntando l’area e una volta dentro i sedici metri viene steso da dietro da un difensore. Rigore netto che Mulinari si incarica di battere. Destro del capitano come al solito perfetto che entra a mezza altezza alla sinistra di Tomba. 2-0 e risultato in cassaforte. Nel finale(nei locali dentro i due fratelli Staffolani per Cappelletti, applauditissimo, e Dolciotti)c’è spazio per annotare altre azioni. Molto pericoloso Nicolella che, sfruttando una incomprensione fra Bartoloni, in uscita, e Pagliari riesce a mandare un pallonetto verso la porta vuota con palla fuori di pochissimo; subito dopo girata di testa di Matteo Salvati centrale e facile preda del giovanissimo numero uno biancorosso che deve ripetersi qualche istante dopo andando a togliere dalla porta un pallone deviato di testa di un compagno. Per i biancorossi l’ultimo tentativo è ad opera di Quadrini che manda una punizione laterale direttamente sotto la traversa chiamando Tomba alla deviazione in corner. Questo episodio chiude un match che premia la Settempeda che incamera con merito i primi tre punti del torneo.
Aurora Treia e Montegiorgio si dividono un punto a testa nella prima giornata del Girone B di Promozione.
L’Aurora presenta cinque volti nuovi arrivati in settimana: il portiere Tiberi (proveniente dalla Recanatese), i difensori Bartolini e Raffaelli (ex Vigor Senigallia e Maceratese), il centrocampista Micheli (in forze al Potenza Picena nella passata stagione) e il grande colpo Germinale (ex Forsempronese). Il Montegiorgio lascia a casa l’influenzato tecnico Andrea Silenzi e si presenta all’appuntamento con una formazione giovanissima. Si accomoda in panchina il neo acquisto Santiago Minella.
Il caldo condiziona fortemente la manovra, le squadre effettuano una prima fase di studio senza alzare troppo il ritmo. Il Montegiorgio conclude per primo verso la porta con Mattia Milozzi ma Tiberi è attento e neutralizza in due tempi. L’Aurora si fa vedere per la prima volta al 31’: Borrelli non si lascia pregare e calcia direttamente verso la porta difesa da Battistelli. L’estremo difensore ospite blocca la punizione battuta dal fantasista biancorosso. Il vantaggio ospite arriva al 35’: Wali parte dalla sinistra, dribla mezza formazione locale e mette alle spalle di Tiberi con un colpo di tacco. Un autentico eurogoal che viene applaudito dall’accaldato pubblico del “Leonardo Capponi”. Mister Cornacchini decide di dare una scossa alla squadra e compie una doppia sostituzione prima della fine del primo tempo. Candidi e Bontempo rilevano Raffelli e Micheli in affanno. Il Montegiorgio va al riposo avanti di una rete sui locali.
La ripresa inizia con il Montegiorgio all’attacco alla ricerca del raddoppio. Wali prova ad approfittare di una sbavatura della retroguardia biancorossa ma si divora la doppietta mettendo il pallone sul fondo. L’Aurora prende coraggio e trova la rete del pari al 51’: Borrelli inventa e Candidi supera di testa Battistelli. Grande gioia per l’ex Montegiorgio che torna a sorridere dopo il grave infortunio della scorsa stagione. Pochi istanti dopo l’Aurora sfiora il raddoppio ma questa volta il cross delizioso di Borrelli non viene capitalizzato in rete da Montecchia. Nel finale è il Montegiorgio a sfiorare il colpaccio prima con Wali e poi con Zamputi che manca l’appuntamento con il goal al termine di una folle corsa partita in prossimità della difesa. L’arbitro dichiara la fine delle ostilità dopo sei minuti di recupero.
Nella serata di giovedì al bocciodromo comunale il presidente della Asd Bocciofila Morrovalle Luca Scocco e il sindaco (nonché socio storico della bocciofila) Andrea Staffolani hanno premiato la stella delle bocce italiane Sofia Pistolesi, sangiustese in forza al team morrovallese.
La Pistolesi ha conquistato la medaglia d'argento agli Europei juniores femminili di Innsbruck lo scorso 31 agosto nel tiro di precisione, specialità di cui è detentrice del record del mondo con il punteggio stratosferico di 37 su 40. Tutti i soci hanno brindato e festeggiato insieme a Sofia, l'orgoglio della Bocciofila Morrovalle.
L'occasione dei festeggiamenti è stata data dalla finale regionale di andata del campionato di Promozione femminile tra le formazioni della Miami Srl Morrovalle e il Fontespina: l'incontro diretto dall'arbitro Claudio Foglia è terminato 4-4. Il ritorno a Fontespina è previsto per venerdì 20 settembre alle 19:30.
Terzo oro e sesta medaglia paralimpica in carriera per Assunta Legnante, tesserata Anthropos e capitana della Nazionale Azzurra a Parigi 2024. Dopo l’argento centrato martedì nel Lancio del disco, oggi Assunta ha conquistato la medaglia d’oro nel getto del peso F11/12 ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, trionfando con la misura di 14.54 metri registrata al quarto tentativo. Assunta si mette al collo il terzo oro di specialità – dopo quelli di Londra 2012 e Rio 2016 – ma anche la sesta medaglia paralimpica della sua grandissima carriera. Un percorso che per sua stessa ammissione proseguirà sino a Los Angeles 2028.
Nella gara di oggi Assunta si è subito messa al comando e ha risposto lancio su lancio alla sua rivale di sempre, l’uzbeka Safiya Burkhanova, piazzando quattro lanci oltre i 14 metri e lasciandosi dietro la stessa avversaria, seconda con 14.12 m, e la cinese Zhao Yuping terza con 12.21 m. In pedana con Assunta il suo tecnico personale, nonché componente lo staff tecnico federale, Roberto Minnetti.
"Non vedevo l'ora di questo oro, ho aspettato tre anni; non mi importa della misura, contava soltanto stare davanti, ha affermato Assunta Legnante. Ero pronta a tutto e ho giocato un po' come il gatto col topo, perché volevo partire subito forte, ma non mi sentivo come in riscaldamento. L'argento nel disco è stato un buon viatico, perché quest'anno abbiamo lavorato anche a livello mentale per tenere la tensione di entrambe le gare e sono riuscita a tenere la concentrazione di questa Finale. Non mi ha distratto il casino dei tifosi dell'Uzbekistan, né la voglia di riprendermi questo oro. Devi arrivare alla gara al 100%, non al 110 e nemmeno al 99%”.
“Sono contenta che Burkhanova sia tornata sopra i 14 metri dopo un anno, io invece quest'anno il peso non l'ho fatto molto e sono contentissima. Dedico questo oro a tutti quelli che mi sostengono durante l'anno, al mio allenatore che mi sopporta e supporta tutti i giorni. C'è una buona scuola di lanci in Italia e lo si vede con i risultati, dovrei imparare a lanciare il disco da Tapia e lui dovrebbe imparare a gettare il peso da me. Ultima gara del 2024, ci vediamo nel 2025 e grazie". Questi i commenti di Legnante appena dopo il trionfo, nell'intervista concessa ai colleghi Rai”.
Sempre oggi era in gara Ndiaga Dieng nella Finale dei 1500 T20. L’atleta di Anthropos, Avis Macerata e Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa è scivolato a pochi metri dal traguardo riuscendo a tagliare la linea dell’arrivo subito prima di cadere a terra a pochissimo dal proprio primato italiano, con il tempo di 3:50.24. Bella la gara di Ndiaga, ‘Cenga’ per gli amici, che dopo una fase iniziale di studio si è portato con decisione nel terzetto di testa, insieme all’inglese oro di Tokyo e all’americano primatista iridato, per poi passare all’attacco all’inizio dell’ultimo giro e portarsi per qualche tratto anche in testa al gruppo, poi pian piano gli avversari sono rinvenuti. Nonostante l’inevitabile rammarico per essere finito ai piedi del podio, chiudere una finale paralimpica al quarto posto, con un tempo pari al proprio personale (6 centesimi in più) dopo una stagione in salita per gli infortuni, risolti solo dopo metà giugno, è un risultato da celebrare.
Ndiaga Dieng: “Ci ho provato, negli ultimi 400 metri sono proprio partito per staccare i rivali, ma nei metri finali le gambe erano morte. Non sono contentissimo, ma va bene così, vuol dire che più di questo non avevo. Adesso continuo a lavorare perché sono giovane, non mi arrendo e questo risultato mi motiva a impegnarmi ancora di più per andare sempre più forte. Ci vediamo a Los Angeles 2028”.
“Onestamente non so più cosa dire tante sono le volte in cui Assunta, dal 2012 a oggi, mi ha regalato emozioni e gioie, ha dichiarato il presidente Anthropos Nelio Piermattei. La nostra tesserata è una leggenda dell’atletica paralimpica italiana, tanto tanto orgoglio e onore da parte mia. Grazie! Giro la medaglia, per rimanere nel contesto, e vedo la delusione per il mancato podio di Dieng, ma poi rifletto, dentro di me rivedo la gara e il modo in cui è stata affrontata, rivedo lui stremato dopo aver dato tutto e aver sfiorato il suo personale. Per me non è una delusione, anzi devo dire grazie a Ndiaga. Grazie di cuore anche a te! Ti rifarai e ci rifaremo. Come Anthropos usciamo da Parigi con 2 ori e 1 argento in 4 gare: difficile fare meglio e anche solo pensarlo”.
Si terrà sabato 7 settembre a partire dalle ore 16.00 nello spazio esterno antistante il Palasport “Giulio Chierici” di Tolentino, la prima edizione dello “Streetball Playground Festival”. La manifestazione dedicata a graffiti, streetball, live painting, open day di basket, dj set, streetfood e molto altro.
L’evento è organizzato dall’Associazione musiculturale “Mattatoio n.5”, con il patrocinio del Comune di Tolentino e con la collaborazione dell’Associazione Basket Tolentino. Nel corso dell'intera durata del festival sarà presente il punto informativo per conoscere nei dettagli il progetto ideato dall’ associazione, che dopo mesi di idee, incontri e appuntamenti (infiorata del 2 giugno quartiere Repubblica, riqualificazione muro Foro Boario, riqualificazione scalinata quartiere Buozzi) ha deciso di dare vita ad un appuntamento per dare forza al filo conduttore di questo progetto a lungo termine: sensibilizzare la riqualificazione dei campi da basket e impianti sportivi "di strada" di Tolentino, spesso abbandonati o poco curati. Sarà possibile, infatti, partecipare alla raccolta firme in corso.
La giornata sarà rigorosamente a KM 0: in consolle ci saranno Mauro Mogliani – Maurockdj (Rock/New wave/Punk) e Lorenzo Cecchetti - Dj Cosmic Groove (Electro/techno), lo street food sarà a cura de L'oste e il birraio -Enoteca e Birroteca/Prodotti Tipici Marchigiani.
Il valore aggiunto sarà appunto la collaborazione con l'Associazione Basket Tolentino, che per l'occasione promuove un Open Day. L'invito alla manifestazione è quindi aperto a tutte le bambine e i bambini “piccoli cestisti” che dalle ore 17:00, insieme a Valeriano Terzano e Lorenzo Picotti, potranno giocare sia all'interno che all'esterno del Palasport.
Il live painting si terrà su tutta la murata dietro al Palasport con la partecipazione di artisti provenienti anche da fuori regione. Saranno presenti anche gli stand informativi dell’Avis, dell’Aido e dell’Admo.
L’evento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa dal vicesindaco e assessore allo Sport Alessia Pupo, dall’assessore alle Politiche Sociali Elena Lucaroni, dal consigliere delegato Fabio Borgiani, dal consigliere Luigino Luconi, dai rappresentanti dell’associazione Mattatoio 5 Francesco Ciommei e Claudio Natalini, dall’associazione Basket Tolentino e dal presidente del Comitato di Quartiere Mauro Gesuelli.
Nel suggestivo cortile di Palazzo Conventati, si è svolta questa mattina la conferenza stampa di presentazione della stagione 2024/25 della Maceratese. L’evento ha visto la partecipazione del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, dell’assessore allo Sport, al Turismo e agli Eventi Riccardo Sacchi, del presidente della Maceratese Alberto Crocioni, del direttore generale Stefano Serangeli, del direttore sportivo Nicolò De Cesare e dell’allenatore Matteo Possanzini insieme ai giocatori e allo staff tecnico.
A portare il saluto della città alla squadra il sindaco Parcaroli che ha sottolineato “gli investimenti che questa Amministrazione ha deciso di destinare allo sport e in particolare alla riqualificazione dello stadio Helvia Recina – Pino Brizi grazie con i fondi PNRR. Sono convinto che saprete dare lustro alla nostra città e che farete del vostro meglio. Noi vi saremo vicini”, ha detto il primo cittadino.
Il presidente Alberto Crocioni ha espresso grande ottimismo per l'inizio della nuova stagione: "Ci sono sicuramente sensazioni positive per questa nuova stagione, ma ovviamente le risposte ce le darà sempre il campo. È stato costruito un bel gruppo, c’è un grande attaccamento alla maglia da parte dei giocatori e sono sicuro che riusciranno a trasferirlo anche in partita". Crocioni ha poi aggiunto: "Abbiamo iniziato bene in Coppa contro il Montefano e di questo sono molto felice. Speriamo di poter tornare prima possibile a giocare nel nostro stadio, sperando di farlo entro la fine del mese con la partita contro il Montegranaro in programma il 29 settembre".
Il presidente ha poi sottolineato l'importanza del supporto dei tifosi: "I tifosi per noi sono importantissimi. Come hanno ribadito anche i giocatori, ci danno una spinta in più. Speriamo di farli innamorare il più possibile con i nostri risultati. Forza Rata".
Il direttore generale Stefano Serangeli ha, invece, ringraziato la società per aver soddisfatto tutte le richieste, sia dal punto di vista tecnico che per quanto riguarda le strutture: "Con il direttore sportivo abbiamo potuto lavorare in grande autonomia e di questo siamo riconoscenti. Siamo consapevoli della responsabilità che abbiamo e di rappresentare una grande città. Sono convinto che faremo una grande stagione".
Il direttore sportivo Nicolò De Cesare ha invece parlato del clima positivo e della fiducia che si respira all'interno della società: "Sentiamo grande fiducia da parte della società e questa va trasmessa a tutto l’ambiente e ai tifosi. Come ha detto mister Possanzini dopo la partita con il Montefano, per noi è un privilegio poter giocare con una tifoseria del genere. Abbiamo costruito una squadra con un grande fattore umano. Sono tutti giocatori con grande personalità e sono sicuro che riusciranno a far bene".
L'assessore Riccardo Sacchi ha chiuso la conferenza evidenziando il sostegno dell’amministrazione comunale alla squadra: "L’amministrazione, organizzando questo evento di presentazione della squadra alla stampa, vuole far sentire la sua vicinanza al sodalizio biancorosso. In città c’è una grande fame di calcio e siamo convinti di riuscire a soddisfarla perché ci sono tutti i presupposti per una buona stagione." Ha poi ribadito l'impegno dell'amministrazione per la riqualificazione dell’impianto sportivo Helvia Recina Pino Brizi, finanziato con fondi del Pnrr per un totale di 4.400.000 euro. "Sarà lo stadio più importante della provincia di Macerata e uno dei fiori all’occhiello della regione", ha aggiunto.
La Maceratese debutterà in campionato domenica 8 settembre a Urbania. Per la seconda giornata di campionato, la sede della partita contro il Fano è ancora da definire e verrà comunicata nei prossimi giorni. L’obiettivo, come confermato dal presidente, è di disputare la quarta giornata di campionato contro il Montegranaro il 29 settembre nel rinnovato Helvia Recina Pino Brizi.
È attiva la campagna abbonamenti “Quei colori magici” per la stagione 2024/25. Tutte le informazioni sono disponibili sui canali social della squadra.La stagione si apre quindi con grandi aspettative e il desiderio di tornare a vivere intensamente il calcio a Macerata. La squadra è pronta a scendere in campo con entusiasmo e determinazione, sostenuta dal calore dei suoi tifosi.
Dal 26 al 31 agosto scorsi, si sono disputati a Settimo Torinese, i campionati europei di Cable Wakeboard & Wakeskate. Il Wakeboard è uno sport molto divertente che sta sempre più diffondendosi sul territorio nazionale; la regione Marche vanta due impianti, di cui il più grande proprio a Macerata, presso il lago dell’agriturismo “Le Case” c’è il centro sportivo denominato Wakeland Arena.
L’atleta “di casa” Eva Del Gobbo, 15 anni, convocata in Nazionale per l’evento di Settimo Torinese, ha concluso una prova di gara di notevole valore cadendo, purtroppo, sull’ultima struttura, classificandosi così soltanto al quarto posto.
Grande soddisfazione comunque per il Centro sportivo Wakeland Arena e grande motivazione per la giovane atleta che parteciperà, essendo stata convocata, al mondiale di Parigi di fine settembre.
Domani, sabato 7 settembre, il palasport comunale “Albino Ciarapica” città di San Severino Marche tornerà a ospitare il Memorial “Greta Ortenzi” giunto alla decima edizione e patrocinato dal Comune. Alle ore 18 scenderanno in campo la Halley Thunder basket Matelica, impegnata nel campionato di serie A2 femminile, in amichevole contro le Panthers Roseto.
Giovanissima settempedana, studentessa al quinto anno dell’Istituto tecnico “Divini”, giocatrice e appassionata di pallacanestro Greta è stata uccisa dalla leucemia a soli 19 anni d’età nel 2012. Cresciuta nella Sab, aveva poi indossato la maglia proprio della Thunder Matelica.
Mercoledì sera, presso la sala consiliare del comune di Montegranaro, si è tenuta la presentazione ufficiale del MCC Montegranaro per la stagione 2024/25. L'evento ha visto la partecipazione dei presidenti della squadra Andrea Tosoni e Giordano Abbate, insieme al sindaco Endrio Ubaldi e all’assessore allo sport Gastone Gismondi, segno dell'importanza della squadra per la comunità locale.
Durante il suo intervento, il sindaco Endrio Ubaldi ha espresso soddisfazione per poter ospitare nella sala consiliare il Montegranaro, una squadra che anche quest'anno disputerà il massimo torneo regionale. "Siamo fiduciosi che la squadra possa ripetere i buoni risultati dello scorso anno e portare in alto il nome della nostra città", ha dichiarato Ubaldi.
Inoltre, il sindaco ha annunciato un imminente intervento di ristrutturazione per lo stadio La Croce, che ha già molti anni di attività. Il progetto prevede un investimento di 322 mila euro e, al termine dei lavori, lo stadio diventerà il secondo più capiente della provincia di Fermo con 1.999 posti. I lavori inizieranno entro un mese e si prevede che saranno completati per l'inizio della seconda parte del campionato.
In un gesto simbolico e di buon augurio, il sindaco Ubaldi ha donato alla squadra il libro "Vita di San Serafino da Montegranaro", in onore del 150º anniversario della nascita del laico cappuccino, noto per i miracoli compiuti nei conventi delle Marche. "È un libro dei miracoli", ha scherzato il presidente Tosoni, riferendosi anche al fatto che le aree in cui San Serafino ha operato coincidono con quelle dove il Montegranaro giocherà quest'anno. "Spero di essere l'unico ad avere questo libro", ha aggiunto con un sorriso.
Tosoni ha poi espresso un mix di entusiasmo e preoccupazione per la stagione in arrivo: "L’entusiasmo me lo porteranno le partite. Per il momento c’è un po’ di preoccupazione e mi auguro di aver fatto le scelte giuste. Alla fine nel calcio non c’è niente di scritto, ma ci sono tante componenti che possono caratterizzare la stagione."
Tosoni ha anche espresso il suo disappunto per la recente sconfitta in Coppa contro il Tolentino, sperando di superare la delusione con una buona prestazione già nella partita di domenica contro il Monturano. "Spero di metterci in carreggiata per fare una buona stagione", ha concluso.
La presentazione in comune segna l'inizio di un nuovo capitolo per la squadra, con grandi aspettative sia da parte della società che della comunità locale. Con l’imminente ristrutturazione dello stadio e il supporto delle istituzioni locali, il Montegranaro è pronto a lottare per i migliori risultati nel prossimo campionato, portando con sé l'orgoglio e la passione della città veregrense.
Il circo della ruzzola fa tappa ancora nel territorio Maceratese. Dopo il campionato a squadre e quello singolo, ora è la volta del Campionato italiano a terna: una competizione che prevede la presenza in ogni squadra di due esperti e di un nuovo tesserato.
Sabato 7 e domenica 8 settembre appuntamento di nuovo a Valfornace: ben 80 coppie si sfideranno su percorsi che sembrano nati per la pratica di questo sport. Chi vincerà potrà indossare la maglia tricolore del Campione d’Italia 2024.
La Figest, Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, con la collaborazione l’Asd PFF Pievebovigliana, guidata dal presidente Simone Marchetti e coadiuvata dal presidente provinciale Figest, Patrizio Romaldini, ha preparato tutto minuziosamente per l’accoglienza delle oltre 250 persone, tra giocatori, giurie e appassionati che giungeranno in questo fine settimana a Valfornace.
Quando sarà terminato il Campionato italiano della terna, i giocatori si daranno appuntamento, a ottobre, per disputare quello del rulletto che sarà ospitato ad Apiro e che chiuderà la stagione sportiva della Figest per l’anno agonistico 2023/2024.
La Maceratese è pronta al debutto in campionato. I biancorossi di Mister Possanzini domenica saranno di scena ad Urbania per la prima giornata di Eccellenza Marche. Un campo sicuramente insidioso, sul quale lo scorso anno la Rata uscì sconfitta per 2-1. Il cambio dirigenziale e le nuove idee portate dal Mister sembrano però aver creato ottimismo in casa biancorossa in vista della nuova stagione, oltre ad aver riacceso l’entusiasmo di una tifoseria che non ha comunque mai fatto mancare il proprio sostegno alla squadra, anche nel turbolento scorso finale di stagione.
Nella partita di coppa contro il Montefano, primo impegno ufficiale della stagione andato in scena domenica scorsa, si è vista una squadra in grado di proporre gioco e far divertire i tifosi. Le ottime indicazioni di San Severino permettono sicuramente alla Maceratese di arrivare con il morale alto alla trasferta di Urbania.
Mister Possanzini dovrebbe riproporre sostanzialmente lo stesso undici che ha battuto il Montefano. Da valutare le condizioni di Mastrippolito, uscito nel corso del secondo tempo per una botta alla gamba rimediata durante uno scontro di gioco. Se non dovesse farcela, al suo posto è pronto Nicolosi, difensore di sicura affidabilità tanto da essersi meritato la nomina di vice-capitano.
Chi ci sarà sicuramente è Nicola Vanzan, protagonista assoluto a San Severino con le sue sgroppate sulla fascia sinistra. Da una di queste è nato anche l’assist per il gol del 2-0 di Cognigni. Dopo un ottimo precampionato, l’ex Teramo si è detto fiducioso per il debutto in campionato nell’intervista che segue.
Contro il Montefano si è vista una bella Maceratese, che ha lavorato molto bene soprattutto sulla tua fascia. Dal campo che impressioni hai avuto?
"Aldilà della catena di sinistra, abbiamo fatto una buona partita nel complesso. Potevamo fare sicuramente meglio ad inizio secondo tempo, quando abbiamo concesso un po’ di campo al Montefano che infatti ha segnato anche un gol. Ci siamo comunque immediatamente ripresi e segnato il gol del 3-1. Era il primo impegno ufficiale ed era importante partire bene".
Domenica debutto in campionato ad Urbania. Che partita ti aspetti e come arrivate a questo impegno?
"Ci arriviamo con l’entusiasmo giusto. Ci siamo allenati bene e siamo contenti di quello che stiamo facendo con il Mister. Sappiamo che l’Urbania è una squadra ostica, soprattutto in casa. È una squadra di categoria e quindi sicuramente sarà una partita con le sue insidie. Noi andremo comunque ad Urbania motivati e proveremo a vincere".
Dopo questi primi mesi trascorsi a Macerata, come ti stai trovando con l’ambiente e con la città?
"Mi sto trovando bene sia con la squadra, con i compagni, lo staff e la dirigenza, che in campo. Mi piacciono le idee che ha il Mister, il suo è un calcio divertente. Mi sto trovando bene anche a Macerata. La sto scoprendo piano piano e devo dire che è una città molto affascinante. Sotto il punto di vista del tifo, è stato molto bello ricevere il calore dei nostri tifosi alla presentazione in piazza di sabato e a San Severino domenica. Sono venuti in gran numero e con i nostri risultati vogliamo portarne sempre di più allo stadio, sperando che l’Helvia Recina sia pronto il prima possibile".
Voi giocatori come state vivendo il fatto di non poter ancora giocare all’Helvia Recina? È un fattore che rischia di influenzare il vostro avvio di stagione?
"È normale che prima riusciamo ad allenarci nel nostro stadio e a prendere le misure e meglio è. Questo però non deve essere un alibi. Noi abbiamo già dimostrato domenica scorsa che, nonostante i vari cambi di campo, le nostre idee rimangono quelle. Ci teniamo ovviamente a tornare nel nostro stadio il prima possibile, ma ovviamente non è una scusante o un alibi il fatto di giocare in campi diversi, che sia a Montecassiano, all’Helvia Recina o al campo dei Pini".
Subito un assist alla prima partita e alcuni di pregevole fattura anche nel campionato. Quanti speri di servirne quest’anno e che obiettivo personale ti poni?
"L’obiettivo è quello di vincere più partite e arrivare più in alto possibile, poi personalmente mi auguro di dare una mano con le mie prestazioni, tanti assist e qualche gol. L’importante però è che la Maceratese vinca, poi il resto verrà da sé".
Dopo la salvezza in extremis dello scorso anno, la Sangiustese è pronta per un nuovo campionato di Eccellenza. La società si è mossa molto bene sul mercato, con gli arrivi importanti di giocatori esperti come Pasqualini, Iommi,Crescenzi, Bonifazi, Lanza, Grassi e Rossi.
Il club dei presidenti Rossi, Bordoni e Pazzarelli ha messo la ciliegina sulla torta finale al proprio mercato, salutando il ritorno dell'attaccante Haris Handzic e l’arrivo dell’esterno offensivo Rosario Di Ruocco.
Arrivato lo scorso dicembre in casa Sangiustese, nella sua prima stagione nel campionato d'Eccellenza Marche Handzic ha raggiunto quota 10 gol, diventando uno dei simboli della salvezza. Poter contare ancora sul suo peso offensivo sarà sicuramente un’arma importante per i rossoblù.
Dopo una stagione non proprio ai suoi livelli vissuta con la maglia della Maceratese, Di Ruocco arriva invece a portare qualità e fantasia alla corte di mister Giandomenico. L’esterno campano ha già avuto modo di lavorare con il tecnico della Sangiustese ai tempi dell’Atletico Ascoli, nella stagione che culminò con la vittoria del campionato di Eccellenza.
La Sangiustese ha esordito pareggiando 0-0 l’andata degli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Chiesanuova. Domenica debutterà in campionato contro i Portuali Ancona in quel di Villa San Filippo. Con un organico rinnovato e di assoluto livello, i rossoblù sono pronti a dire la loro nel massimo campionato regionale.