Dopo il colpo Marras, che in appena 25 minuti giocati contro il Monturano ha già fatto vedere di che pasta è fatto, la Maceratese pensa ora a rinforzare il centrocampo. La partenza di Gomis ha lasciato una casella vuota in mediana, che la dirigenza biancorossa vuole rimpiazzare al più presto, per permettere a mister Possanzini di lavorare con il gruppo al completo durante la sosta.
Il profilo ricercato è quello di un giocatore esperto, in grado di dare equilibrio al centrocampo biancorosso. Sarebbero due i nomi finiti sul taccuino del ds De Cesare: quello di Simone Ricozzi del Riccione e quello di Marco Donatangelo del Giulianova.
In entrambi i casi parliamo di due profili importanti. Cresciuto nelle giovanili del Genoa, Ricozzi, come detto, è attualmente in forza al Riccione, con cui ha disputato 16 partite e segnato 3 gol in questa prima parte di stagione nel girone D di Serie D. Classe 97', è un playmaker di centrocampo molto tecnico e particolarmente abile sui calci piazzati.
Donatangelo invece non ha mai giocato nelle Marche, ma si è fatto apprezzare in Serie D con le maglie di Castelnuovo e Avezzano. Lo scorso dicembre è passato al Giulianova, condividendo dunque la seconda parte di stagione con l’attuale capitano biancorosso Luca Cognigni. Classe 95’, anche lui rispecchia a pieno le caratteristiche ricercate dalla dirigenza della Maceratese.
Attendiamo dunque nelle prossime ore movimenti importanti da parte della dirigenza biancorossa, per mettere sotto l’albero di mister Possanzini un altro regalo di Natale.
La Recanatese comunica il ritorno del portiere Nicola Mascolo e l'arrivo di Gianmarco Pierfederici, esterno sinistro classe 1996, che ha iniziato la stagione con la Civitanovese dopo l'esperienza precedente a Fano.
Cresciuto nel settore giovanile del Cesena, Pierfederici conosce bene la Serie D, dove ha totalizzato più di 120 presenze con 10 gol. Ha vestito le casacche di Vastogirardi, Delta Porto Tolle, Sammaurese, Vigor Senigallia, Tolentino, Savignanese, Rimini, Monopoli (Serie C), Romagna Centro, Jesina e San Marino.
Il portiere Nicola Mascolo, bolognese, nato nel 2002, è cresciuto nelle giovanili dell’Imolese e poi ha giocato con Acireale, Carpi e Gravina in serie D (89 presenze) fino al debutto tra i professionisti con la maglia della Recanatese che ritrova a distanza di qualche mese.
Colpo in entrata per il Trodica Calcio, che ufficializza l'arrivo di Manuel Stroppa, giovane attaccante classe 2005 proveniente dal Matelica. Stroppa si aggrega alla formazione biancazzurra per rinforzare il reparto offensivo in vista del girone di ritorno del girone B di Promozione.
Manuel Stroppa ha mosso i primi passi calcistici con l'Atletico Fabriano, dove ha impressionato per le sue doti realizzative. Nella stagione 2018/2019, ha segnato 14 reti nel campionato Giovanissimi Provinciali Ancona Girone 5, mettendo poi a referto 16 gol nella fase successiva del Girone C dei Giovanissimi Provinciali II Fase. Dopo essersi messo in luce, il giovane attaccante è approdato al Matelica, dove ha proseguito la sua crescita nelle categorie giovanili. Nella stagione 2023/2024, Stroppa ha partecipato coi biancorossi al campionato di Promozione Girone B, realizzando 5 gol e contribuendo così alla vittoria del campionato. Nella stagione successiva, 2024/2025, Stroppa è stato inserito nella rosa del Matelica, impegnato nel campionato di Eccellenza, confermandosi come profilo interessante per qualità tecniche e fisiche.
Con il trasferimento al Trodica Calcio, Stroppa è pronto a mettersi a disposizione di Mister Buratti e dei nuovi compagni, garantendo così ancora più alternative al reparto offensivo biancazzurro.
All’indomani dell’esonero di Sante Alfonsi dalla guida tecnica della Civitanovese, il presidente Mauro Profili è intervenuto nella trasmissione Lunediretta su TV Centro Marche per spiegare le ragioni dietro la scelta, che ha scosso l’ambiente rossoblù.
“Quando le cose non vanno – ha affermato Profili – purtroppo bisogna prendere delle decisioni. Dopo il pareggio con la Fermana, in quella maniera, e la sconfitta contro la Recanatese, era necessario intervenire". Il riferimento è alle due prestazioni deludenti, culminate con la sconfitta di Recanati che ha ulteriormente peggiorato il morale della squadra.
Non è mancata una stoccata all’arbitraggio della gara con la Recanatese: “Il giocatore avversario ha trovato la piscina e si è buttato in occasione del calcio di punizione da cui è nato il gol. Un arbitraggio orribile”, ha sottolineato Profili, non nascondendo la propria amarezza.
Il comunicato ufficiale con cui Alfonsi è stato sollevato dall’incarico ha sollevato perplessità tra i tifosi, soprattutto per la frase iniziale: “La Civitanovese, attendendosi a fine gara le dimissioni di mister Sante Alfonsi che non sono pervenute, dopo un summit societario comunica di averlo sollevato dalla guida tecnica della prima squadra”. Profili ha chiarito la posizione della società: “Aspettavamo le dimissioni di Alfonsi, anche per vedere la reazione della squadra. Lui invece ha detto ‘non mi dimetterò mai’, e allora mi sono preso le mie responsabilità. Ci ho messo la faccia e ho deciso per l’esonero”.
Nonostante il rapporto costruito nel tempo, Profili non ha nascosto un certo disappunto: “Non dimentichiamoci che Alfonsi a Civitanova l’ho portato io, dopo tre anni di inattività in cui nessuno lo calcolava. Per questo mi è dispiaciuto ancora di più mandarlo via, specialmente dopo il percorso dello scorso anno. Ma quest’anno l’ho visto opaco: contro la Fermana, in superiorità numerica, non abbiamo fatto nulla per vincere. A Recanati, invece, non vedevo una partita così brutta da anni. Noi non siamo questi”.
Invitato in trasmissione, lo stesso Alfonsi ha preferito non intervenire, limitandosi a ricordare “i bei momenti dello scorso anno” e a constatare che “alla fine paga sempre l’allenatore”. Un pensiero a cui Profili ha risposto: “No, paga anche la società. Alfonsi è ancora sotto contratto e anche questo pesa. Nessuno voleva mandarlo via a tutti i costi”.
Per il momento, la squadra sarà affidata a Andrea Mercanti, tecnico della juniores nazionale, che sta facendo bene con i giovani, attualmente secondi in classifica. “La decisione l’ho presa io – ha concluso Profili – e ci stiamo muovendo con dei colloqui. Sceglieremo con calma la persona più giusta”.
Un banco di prova importante attende Mercanti già domenica prossima, quando al Polisportivo arriverà la capolista Sambenedettese. Un match speciale, vista l’amicizia storica tra le due tifoserie. La società ha già aperto la prevendita, dichiarando la Giornata Rossoblù, con abbonamenti non validi. Appuntamento dunque a domenica 22 dicembre ore 14:30.
Grande sorpresa ieri sera durante l’edizione delle 20 del TG1. La 'Pizza Gabrigol', creazione dedicata ad Alessandro Gabrielloni, attaccante marchigiano del Como, ha conquistato i riflettori della principale testata giornalistica nazionale. L’omaggio culinario, lanciato a maggio scorso per celebrare la storica promozione del Como in Serie A e il percorso straordinario del bomber jesino dalla Serie D fino alla massima serie, è tornato sotto i riflettori in grande stile.
Non poteva essere altrimenti, considerando il momento straordinario che sta vivendo Alessandro Gabrielloni. L’attaccante, originario di Jesi ed ex Maceratese, è infatti sulla bocca di tutti dopo la brillante prestazione contro la Roma, sigillata con un gol e un assist che hanno steso la squadra di Ranieri. Un risultato che ha acceso l’entusiasmo non solo tra i tifosi del Como, ma anche nella sua terra natale, le Marche, dove Gabrielloni è considerato un esempio di sacrificio e successo. In particolare, tra Jesi, sua città natale, e Porto Recanati, è esploso l’entusiasmo. Proprio a Porto Recanati, nel locale Zia Emilia di Danilo Capitanelli – già noto per accogliere abitualmente l’altro bomber marchigiano, Walid Cheddira – è stata creata la Pizza Gabrigol. Un’iniziativa che unisce sport e cucina, esaltando l’eccellenza Made in Marche.
L’idea della pizza celebrativa è nata grazie al giornalista e pluripremiato food manager Daniele Bartocci, storico cliente del locale e giudice del talent-show King of Pizza. Bartocci, già ex addetto stampa della Jesina Calcio, società che ha lanciato proprio Alessandro Gabrielloni, ha voluto rendere omaggio al calciatore marchigiano attraverso una creazione culinaria che simboleggia il suo lungo percorso verso il successo.
Per chi volesse rivivere il momento, è possibile rivedere l’edizione del TG1 di ieri sera al seguente link: clicca qui.
Domenica 15 dicembre, presso il Multieventi Sport Domus della Repubblica di San Marino si è svolta l'International Open di Karate for Kids, organizzata dalla Fesam (Federazione Arti Marziali San Marino), in collaborazione dello Csen (Centro Sportivo Educativo Nazionale) e la Fijlkam (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali)
Nel Multieventi Sport Domus, davanti a un gremito pubblico, si sono presentati circa 400 atleti provenienti da varie regioni d’Italia disputando oltre 700 prove nelle varie categorie. Il Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli ha schierato sul tatami 23 atleti: William Caveda Garcia, Thomas Vita, William De Martino, Lorenzo Marcelletti, Filippo Mari, Olivia Matilde Marcoaldi, Mattia Mochi e Nicola Caporaletti della Sezione di Tolentino e Isabella Stura, Marco Villacaro, Alexis Magliulo, Arianna Stura, Aniello Bonifacio, Giovanni Bonsignori, Lorenzo Teloni, Antonio Matyus, Francesco Dighero, Edoardo Teloni, Aidan Magagnini, Ryan Elmrabet, Giulio Craia, Bjorn Magagnini e Kevin Bonifazi della Sezione di Porto Recanati.
I giovani karateki hanno vinto 45 medaglie (14 oro - 15 argento - 16 bronzo) nelle varie categorie contribuendo alla conquista di un bellissimo quarto posto nella classifica società.
Piena soddisfazione del direttore tecnico Fabrizio Tarulli e dei tecnici delle rispettive sezioni, il maestro Pedro Colugna, il maestro Wilfredo Caveda Garcia, il maestro Stefano Scagnetti e l'allenatore Matteo Rinaldoni, per il risultato ottenuto e della crescita tecnica, frutto di un lungo e intenso lavoro. Inoltre, proprio il maestro Fabrizio Tarulli, come responsabile arbitri Csen della regione Marche, ha convocato per questo International 8 ufficiali di gara della regione Marche.
Grazie a una goleada di 10 reti la CF Maceratese supera al "Caselle" di Maltignano l'Athletic Val Tordino e mantiene il comando nel girone unico di Eccellenza femminile. Su un campo fortemente appesantito dalle piogge dei giorni precedenti, la compagine allenata da Mister Claide Torresi, inizia subito a mettere pressione alle avversarie giocando con la consueta grinta e attenzione.
Mattatrice dell'incontro è stata Sofia Stollavagli, autrice di un'altra quaterna che le consente di isolarsi in vetta alla classifica delle marcatrici con 24 reti. Alla netta affermazione hanno contribuito Salvucci e Silvestrini con le loro doppiette. C'è stata gloria anche per Fodali e Marangoni.
La CF Maceratese, grazie al nono successo stagionale, resta in prima posizione con tre punti di vantaggio rispetto ad Ascoli e Recanatese (quest'ultima con una partita in meno). Un risultato che dimostra l'ottimo momento di forma delle biancorosse che fino a qui hanno realizzato ben 77 reti subendone solamente 7. L'Athletic Val Tordino resta fermo a centro classifica a quota 13 punti.
In questo fine settimana la CF Maceratese chiuderà il 2024 nell'atteso derby di Coppa Marche che verrà disputato contro l'Aurora Treia. Una sfida sentita che vale l'accesso alle semifinali della competizione.
Al termine del quadriennio olimpico, si è svolta domenica 8 dicembre l’assemblea straordinaria dei soci e degli atleti dell’Atletica Avis Macerata, valida per il rinnovo degli organi statutari per il periodo 2025 - 2028 e per la nomina del responsabile del safe guarding della società. La votazione ha visto eletto presidente dell’associazione Costantino Gobbi.
Costantino Gobbi è stato uno dei fondatori dell’Atletica Avis Macerata nel 1975. Un bravo atleta di un valido gruppo di mezzofondisti, studente di medicina a Padova. Successivamente, noto pediatra e membro del Consiglio Direttivo e Tesoriere dell’Associazione Nazionale Pediatri, è stato medico sociale dell’Atletica AVIS Macerata per 35 anni. Gobbi subentra a Fabio Romagnoli che è stato eletto, di recente, presidente del comitato regionale Fidal Marche.
Terminata la votazione e effettuato lo spoglio delle schede il direttivo, è risultato così composto: Sara Annibali, Sergio Biagetti, Andrea Corradini, Matteo Gattari, Stefano Gattari, Franco Lorenzetti, Mario Mozzoni, Massimo Mozzoni, Sabrina Mozzoni, Ilaria Sabbatini, Michele Vitali. Sono state poi votate le altre cariche sociali che sono: Maurizio Iesari, vice Presidente, Antonella Gentili, segretario della società e responsabile del safe guarding,tesoriere Paola Antinori.
I Rappresentati degli atleti eletti sono: Riccardo Stagnaro e Rachele Tittarelli. Toccherà quindi a Gobbi condurre la squadra avisina in questo difficile periodo di grandi trasformazioni con il primo impegno, importante ma anche piacevole, rappresentato dall’ organizzazione della Festa dei Cinquantanni; un’occasione di rilancio attesa da tutti gli atleti bianco-rossi.
Il 2025 vedrà anche l’atteso inizio del rifacimento della pista di atletica leggera dello stadio Helvia Recina, uno degli impianti storici delle Marche, e la sistemazione dell’antistadio omologato per alcune specialità dei lanci. È poi prevista una sistemazione e una copertura del pistino dell’antistadio.
Gobbi ha ringraziato Fabio Romagnoli per l’ottimo lavoro svolto negli otto anni della sua presidenza e per i risultati raggiunti, il Consiglio ha fatto un grande “in bocca al lupo” ad entrambi per i nuovi impegni dirigenziali assunti.
Al giro di boa del campionato di Eccellenza 2024/25, il Chiesanuova si ritrova ancora a sognare in grande. Con la vittoria in rimonta per 3-1 sul Fano, la squadra guidata dal presidente Luciano Bonvecchi chiude il girone di andata al secondo posto, in coabitazione con il K Sport Montecchio Gallo, a quota 29 punti. Un bilancio positivo, che vede i biancorossi a soli cinque punti dalla capolista Maceratese e con due lunghezze in più rispetto alla scorsa stagione.
“L’obiettivo rimane migliorare quanto fatto lo scorso anno e arrivare quanto prima alla tranquillità,” spiega il presidente Bonvecchi. “Abbiamo fatto più punti, a tratti siamo stati anche primi, quindi non posso che ringraziare tutti per quello che stiamo facendo”.
Nonostante la soddisfazione per i risultati ottenuti, non manca però una legegra vena polemica da parte del presidente: “Inutile parlare del passato: i punti sono tanti, ma potevano essere di più perché qualcosa ci è stato tolto. Però a Natale siamo tutti più buoni, e voglio guardare solo al bello che abbiamo fatto noi”.
Il pensiero ora è rivolto a sabato prossimo, quando il Chiesanuova scenderà in campo al Bianchelli di Senigallia per affrontare l’Urbania nella finale di Coppa Marche. Un traguardo storico per la società, che potrebbe rendere questa stagione davvero indimenticabile. “Vincere non vuol dire arrivare in Serie D,” precisa Bonvecchi, “ma comunque essere campioni regionali sarebbe qualcosa da ricordare per un paese piccolo come il nostro. È un risultato che rimarrebbe nella storia”.
Con l’avvicinarsi del nuovo anno, il presidente si lascia andare anche a dichiarazioni enigmatiche, che sembrano aprire a possibili nuove collaborazioni: "L’augurio per l’anno prossimo è che qualcuno si innamori di noi, non come squadra o società - che in questo momento potrebbe suonare preoccupante - ma di noi per darci una mano nella gestione. Non vogliamo sposarci a livello calcistico, ma a livello di struttura e organizzazione. Quando vai forte, magari è più facile fare innamorare qualcuno, gente del luogo che ti guarda e si vuole avvicinare".
Parole che, dopo le vicende estive caratterizzate dall'ingresso del gruppo Lube nel calcio, con il lancio del progetto Academy e la seguente esclusione del Chiesanuova, potrebbero aprire un nuovo episodio della saga? Chissà.
Grande prestazione del maceratese Michele Antonelli nella tappa finale del World Walking tour 2024 a Dublino. Per la prima volta nella sua carriera sportiva, l’atleta ha affrontato una prova impegnativa come la 20 km di marcia nel mese di dicembre nel pieno della preparazione invernale ed ha centrato sia una prestigiosa terza posizione sia un crono di rilievo proprio tenendo conto del periodo: 1h23'52.
L'alfiere del C.S. Aeronautica, al St.Anne's Park, è stato preceduto dal Campione Irlandese David Kenny già argento agli Europei under 23 e dal Campione Mondiale under 20 Callum Wilkinson al termine di una gara che l'ha visto transitare al quinto posto ai 10 km.
Una medaglia di bronzo da dedicare alla neonata Ophelia e alla compagna Viola. Ora per l'allievo del Tecnico Alessandro Garozzo tre mesi di dura preparazione per affrontare al meglio i primi impegni del 2025 continuando nella crescita tecnico-agonistica dopo l'ottima annata appena andata agli archivi.
Banca Macerata Fisiomed fantastica, vittoria 3-1 sulla capolista Prata
Doveva arrivare una risposta e questa è prontamente arrivata. Dopo oltre due ore di battaglia, la Banca Macerata Fisiomed sconfigge la Tinet Prata di Pordenone per 3-1 e si prende tre punti d’oro per la sua classifica. Non si vede molto la differenza di classifica fra le due compagini e non è un demerito di Prata che gioca a un livello sempre molto elevato. Macerata è attenta, coraggiosa e spietata nei punti decisivi con un lavoro corale in tutti i fondamentali che ancora una volta obbliga I biancorossi a credere nell’obiettivo salvezza. Macerata con questi tre punti inverte il trend negativo dell’ultimo periodo e scavalca in classifica in un colpo solo Cantù e Reggio Emilia. Il titolo di MVP se lo meriterebbero in tanti (Gamba compreso, 37 punti per lui) ma quello di questa fantastica serata è il capitano Marsili, autore di una prova memorabile nella tattica e nella tecnica.
La cronaca:
La Banca Macerata Fisiomed prova il blitz alla capolista con la sua formazione standard: il 6+1 titolare è composto da Marsili e Klapwijk, Ottaviani e Valchinov come schiacciatori, Berger e Fall a centro rete, Gabbanelli in seconda linea.
La Tinet Prata risponde con la diagonale micidiale Alberini-Gamba, gli schiacciatori-ricevitori sono Terpin e Ernastowicz, in posto tre Katalan e Scopelliti, il libero è Benedicenti.
Primo set. Il muro di Fall chiude lo spazio in diagonale a Terpin, Macerata parte aggressiva a inizio gara: 7-5. La Banca Macerata spinge anche in battuta e con l’importante contrattacco di Klapwijk si porta 10-7. La reazione di Prata non si fa attendere, Gamba dai nove metri fissa la parità a quota 11. Il nuovo allungo maceratese è opera corale: 15-12 al primo time-out discrezionale dell’incontro. Le squadre continuano il set sul + 3, ma la battuta di Terpin permette a Prata di rimontare fino al 18-19: è Fall a interrompere l’emorragia. Le due squadre arrivano appaiate al fotofinish: l’ace di Ottaviani è preziosissimo, Macerata spreca un set point ma chiude Valchinov dopo due attacchi consecutivi (75% in attacco per lui nel set, 26-24).
Secondo set. Il parziale si apre in parità, il passerotto Ernastowicz si siede in panchina (per Truocchio) dopo due attacchi sbagliati consecutivamente. Macerata risponde decisa a ogni buona giocata di Prata, l’ispirazione di Marsili permette alla sua squadra di mantenersi in partita, 12-10 con il primo tempo di Berger. I padroni di casa spingono molto coi centrali, Gamba risponde ottimamente da inizio partita, ma un suo errore vale un 18-16 molto importante. Sul venti ci si arriva in parità, Castellano blocca il gioco prima della battuta del temibile opposto friulano: si prospetta un finale che si deciderà su qualche dettaglio. Molti errori in battuta al fine di cercare il punto diretto, il Banca Macerata Forum si alza in piedi su un monstre block di Fall che porta il match ai vantaggi nuovamente. Prata pareggia i conti con Truocchio, 25-27.
Terzo set. La Banca Macerata Fisiomed non risente del set perso e continua a battagliare su ogni punto, 7-5 ora dopo il primo tempo di Berger. Prata fa fatica al servizio ma ha una mentalità da grande squadra, Macerata risponde presente e aggiunge al mix anche un po’ di fortuna: 15-13 e time-out ospite. L’unico a fare danni dai nove metri è Terpin, Macerata gestisce molto male un contrattacco successivo: 16-19 in un battibaleno. Ferri per Ottaviani, ma è Klapwijk che non perdona: ennesimo finale punto a punto in questa partita. Truocchio per Prata è un ottimo amico, ma i maceratesi al centro sono imprendibili (22-22). Ace prima ed errore poi di Ottaviani appena rientrato sul terreno di gioco, ancora vantaggi. Doppia difesa pazzesca di Benedicenti, ma Marsili sbarra la strada a Terpin: Macerata si merita il primo punto di questa partita (26-24).
Quarto set. Il quarto parziale permette a Gamba di continuare come aveva finito: è più che mai il principale terminale d’attacco per la Tinet, 3-5 con Castellano che ferma il gioco. Prata non molla, il muro a tre composto su Valchinov vale il primo +3 di giornata sul 6-9. Marsili è molto ispirato, il suo palleggio a una mano associato a un errore ospite riporta subito tutto in parità. Ottima battuta di Klapwijk ma pasticcio successivo in primo di tocco di Berger: il punto va alla Tinet e il centrale lascia il posto subito dopo a Sanfilippo. Quello del centrale biancorosso non è l’unico pasticcio del set, gli arbitri impiegano troppo tempo per distinguere due diversi modelli di scarpe fra i giocatori: si ricomincia sul 14 pari. Il centrale siciliano si sblocca sul 16-16, si prospetta un finale incandescente. Squadre punto a punto fino all’errore sull’ennesimo attacco di Gamba da posto 1, +2 Macerata (22-20). Sanfilippo si fa trovare prontissimo, come tutta la sua squadra: Valchinov chiude una partita spettacolare con una diagonale degna di nota, 25-21.
Bara Fall, centrale: " È stata una buona partita, devo dire – secondo me - non la migliore nostra perchè penso che possiamo ancora fare di più, possiamo dimostrare ancora di più. Oggi abbiamo fatto bene la fase break e side out, abbiamo messo in difficoltà i loro attaccanti migliori: questo ha fatto la differenza quest'oggi. Adesso cercheremo di lavorare come ogni settimana, stiamo lavorando tanto per fare più punti possibili fino alla fine del campionato.”
Banca Macerata Fisiomed – Tinet Prata di Pordenone 3-1 (26-24, 25-27, 26-24, 25-21)
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 4, Ichino, Ferri 2, Valchinov 20, Ottaviani 9, Cavasin, Fall 10, Sanfilippo 3, Klapwijk 20, Berger, 9 Gabbanelli (L1). NE: Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico.
Tinet Prata di Pordenone: Katalan 8, Alberini 2, Scopelliti 4, Ernastowicz, Meneghel, Terpin 12, Agrusti, Truocchio 9, Gamba 37, Benedicenti (L1). NE: Sist, Guerriero, Bomben, Aiello (L2). All. Di Pietro Mario, Ass. Vallortigara Luca.
Arbitri: Clemente Andrea e Mesiano Marta
MVP: Marsili
Note: Durata set: 30’, 34’, 32’, 32’ per due ore e otto minuti.
Battute punto Macerata 6 con 17 errori, Prata 5 con 12 errori. Muri punto Macerata 8, Prata 7. Attacco punto Macerata 54%, Prata 49%. Ricezione positiva Macerata 47% (34% perfetta), Prata 44% (21%).
La Civitanovese, attendendosi a fine gara le dimissioni di mister Sante Alfonsi che non sono pervenute, dopo un summit societario comunica di averlo sollevato dalla guida tecnica della prima squadra.
La Società lo ringrazia del lavoro fin qui svolto e del campionato vinto nella scorsa stagione, augurandogli le migliori fortune. Temporaneamente la guida tecnica della prima squadra viene affidata a mister Andrea Mercanti, allenatore della Juniores Nazionale.
(Foto di Enio Torresi)
Quattro palle match sprecate e il bagaglio a mano di errori che accompagna i biancorossi dall’inizio della kermesse iridata impediscono alla Cucine Lube di centrare per un soffio il terzo posto al Mondiale per Club. Ad aggiudicarsi il bronzo al tie break (23-25, 25-23, 21-25, 26-24, 19-17) è il Foolad Sirjan Iranian in un match molto simile al confronto tra le due squadre nel girone. La squadra campione d’Asia batte per la seconda volta in sei giorni capitan Fabio Balaso e compagni, che ora dovranno fare un reset lampo in vista del ritorno di Challenge Cup con il Karadjordje Topola (giovedì 19 dicembre alle 20.30) all’Eurosuole Forum e del secondo turno di ritorno della Regular Season contro l’Allianz Milano in programma domenica 22 dicembre (ore 18), sempre nella tana dei cucinieri.
Come nel primo match della Pool A, Civitanova si lascia ipnotizzare dagli iraniani e sbaglia 30 battute. Eppure i biancorossi danno più volte la sensazione di poter gestire la gara contro un Foolad sornione, che resta a galla grazie alle disattenzioni dei biancorossi per poi affondare il colpo nei momenti clou grazie ai colpi del top scorer Hajipour (22), coadiuvato da Abdolhamidi (14) e Seyed (11). La Lube, rivoluzionata più volte da Medei a caccia di una svolta, macina punti con Dirlic (21), Bottolo (17), Chinenyeze (12) e il subentrato Lagumdzija (12), ma quattro palle match sbagliate, con un bilancio di 8 errori a 2 nel tie break, lasciano tanta amarezza.
Lube in campo con Boninfante al palleggio e Dirlic opposto, Bottolo e Loeppky laterali, Chinenyeze e Gargiulo al centro, Balaso libero in ricezione ad alternarsi con Bisotto in difesa. Iraniani schierati con la diagonale composta Ramezani e Hajipour, Esi e Abdolhamidi in banda, Seyed e Mohammad centrali, Marandi libero.
Nel primo set Dirlic sigla 6 punti con il 55% di positività, Boninfante si fa apprezzare anche per le giocate individuali e funziona l’alternanza tra i liberi. Inizio promettente della Lube, che contiene gli iraniani e vola sul +3 dopo il muro di Boninfante (7-10). Una svista arbitrale ai danni di Civitanova accende gli animi, ma i biancorossi stringono i denti e mantengono un break con Dirlic (16-18). La pressione del Foolad riporta il parziale in parità (19-19), ma la Lube si guadagna un altro break dopo la chiusura di Bottolo (19-21). Sul primo tempo di Gargiulo i cucinieri hanno due palle set (22-24). Boninfante si mette in proprio e chiude in attacco dopo un set ball annullato dal Sirjan (23-25).
Nel secondo set gli 8 punti di Hajipour e i 10 errori biancorossi riabilitano un Foolad che fa il minimo indispensabile. La Lube sbaglia le prime 4 battute consentendo ai rivali di restare sulla scia e di mettere la testa avanti con una serie di muri (8-6). I marchigiani annullano il break con il lungolinea di Bottolo (11-11), ma sull’ace di Abdolhamidi, favorito dal nastro, il Sirjan è sul +2 (13-11). Il colpo di Dirlic e l’errore di Hajipour valgono il sorpasso (13-14). I campioni d’Asia trovano il controsorpasso (16-15), vanno sul +2 dopo il diagonale di Loeppky fuori di poco (18-16) e allargano la forbice a muro (21-18). Gli avversari difendono bene, ma il nuovo entrato Poriya riaccende le speranze (24-23) con due punti in pochi scambi, prima di un pasticcio dei biancorossi che spegne le speranze (25-23).
Nel terzo set la Lube cala in ricezione, ma supera gli avversari in tutti gli altri fondamentali e trova dall’inizio un ispirato Poriya (4 punti) al posto di Loeppky. L’iraniano timbra l’ace del +3 contro i suoi ex compagni di squadra (2-5). Civitanova è più sicura e aggressiva, con Dirlic che sigla il punto del +5 (4-9). La potenza di Poriya dà una mano alla Lube (9-14). Ancora una volta, però gli errori dei cucinieri “tengono in vita” il Sirjan (15-17). La Lube reagisce con un parziale di tre a zero (15-20). L’ace del uovo entrato Orduna (16-22) e il muro di Gargiulo (18-24) ipotecano il set. Il Foolad annulla i primi tre tentativi, ma Civitanova passa con Bottolo (21-25) dopo un time out risolutivo.
Nel quarto set la Lube sale in cattedra alla distanza, ma spreca i palloni decisivi e capitola al fotofinish. In avvio si protrae un punto a punto estenuante interrotto dal muro del Sirjan (14-12). Il muro biancorosso e l’attacco out dei campioni d’Asia ristabiliscono l’equilibrio (15-15). In campo Orduna e Lagumdzija, l’opposto firma l’attacco del sorpasso (17-18). Il servizio di Poriya mette in difficoltà gli avversari e Bottolo ne approfitta con il lungolinea del +2 (17-19). Il Foolad trova il pareggio con un mani out nell’azione più lunga del set (21-21). In volata Poriya non trova l’incrocio delle linee per un soffio (24-23), Chinenyeze annulla la palla set (24-24). Civitanova sbaglia il pallone del sorpasso (25-24) e viene punita dall’opposto del Sirjan (26-24).
Al tie break palleggia Orduna e si lotta su tutti i palloni (6-6). L’ace di Lagumdzija carica Civitanova (6-7), che va al cambio di campo con il muro di Gargiulo (7-8). Medei dà spazio anche a Nikolov. Nella seconda parte torna Poriya che firma un bel mani out (11-12). Lagumdzija sigla il punto del 13-14. Dopo quattro palle match sprecate da Civitanova, il Foolad trova il sorpasso (18-17). I biancorossi sparano fuori la palla del pareggio (19-17).
IL TABELLINO
Foolad Sirjan Iranian – Cucine Lube Civitanova 3-2 (23-25, 25-23, 21-25, 26-24, 19-17)
SIRJAN: Karami ne, Ashkan ne, Seyed 11, Esi 2, Ahmadreza ne, Abdolhamidi 14, A. Ramezani 3, A. Khalili 9, Hajipour 22, Marandi (L), Armin ne, Mohammad 9. All. Ataei Nouri
CIVITANOVA: Chinenyeze 12, Gargiulo 7, Loeppky 3, Orduna, Bisotto (L) , Balaso (L), Boninfante 5, Poriya 9, Nikolov, Lagumdzija 12, Dirlic 21, Podrascanin ne, Bottolo 17, Tenorio ne. All. Medei.
Arbitri: Vera Mechan (PER), Nathan Mahaven (USA)
Note: durata set 29’, 29’, 29’, 31’, 25’. Totale 2h 23’. Sirjan: errori al servizio 17, ace 1, muri 8, attacco 5%, ricezione 55% (27%). Civitanova: errori al servizio 30, ace 3, muri 9, attacco 51%, ricezione 64% (40%).
Sei minuti per passare dall'amarezza alla felicità. L'ultima partita casalinga e d'andata, regala al Chiesanuova il ritorno alla vittoria dopo 4 turni. Contro il fanalino di coda Fano, i biancorossi la ribaltano nel finale dopo una ripresa (stile assedio) che sembrava stregata in virtù delle parate di Sorrentino e di due legni. La doppietta del decisivo Sbarbati e nel mezzo Tanoni consegnano al team di Mobili un emozionante e meritatissimo successo. Diventano 29 i punti in classifica e la fase di andata termina al secondo posto, -5 dalla capolista Maceratese.
Per il Chiesanuova non è ancora periodo di pausa natalizia, perché sabato arriva la partita più attesa: la finale di Coppa Italia contro l'Urbania al “Bianchelli” di Senigallia. Il Fano invece “gira” con 3 miseri punti, frutto di 12 ko su 15 incontri e nessuna vittoria. I granata hanno impressionato per corsa e velocità nel primo tempo, ma nella ripresa, come col Monturano, sono crollati atleticamente.
Mobili va col tridente, ai lati i rientranti Mongiello e Pasqui, in mezzo Persiani. Nel Fano debutta Saliou, interessante mediano alla Konè. Gli ospiti (mister Aiello squalificato) iniziano meglio e alla seconda verticalizzazione insidiosa ecco lo 0-1 di Bricestep al 7'. Il Chiesanuova pian piano cresce, non ritrova i suoi abituali automatismi palla a terra, ma inizia a creare grattacapi a gioco fermo. Al 23' testa di Monaco da corner, Tommasino blocca. Al 27' altro stacco di testa, di Persiani, palla che finisce a Monaco sul secondo palo ma il ghiotto tap-in non riesce. La frazione si chiude qui.
Mobili mette dentro Sbarbati passando al 4-2-3-1 e con lo squalo a fare da boa il Chiesanuova schiaccia subito il Fano, collezionando 4 angoli di fila e producendo brividi su ogni spiovente, di fatto uno al minuto! Al 51' Pasqui va alto di testa, quindi Tommasino nega il pari prima a Monaco, poi a Sbarbati e infine ancora Pasqui si mangia l'1-1 da due passi. Al 65' Sbarbati prova la zampata sottomisura ma coglie il palo. Si gioca ad una porta sola, il Fano non ne ha più mentre il Chiesanuova è rabbioso, tanto più dopo due potenziali rigori non concessi dall'arbitro. Al 70' Mongiello show, sombrero in area e sinistro a botta sicura e ancora palo: la gara sembra stregata. All'81' palla in verticale e stavolta Sbarbati di giustezza impatta. Nemmeno 5' e su altra zingarata di Sbarbati che crea scompiglio, la sfera termina a Tanoni che sottoporta non sbaglia: tutto ribaltato. Il Fano crolla e ancora Sbarbati all'87' chiude i giochi. Gli ospiti finiscono in dieci per l'espulsione di Bricestep.
Chiesanuova: Ajradinoski, Ciottilli (18' Perini), Carnevali (43'st Tacconi), Russo, Canavessio, Monaco, Pasqui (46'st Bambozzi), Tanoni, Persiani, Mongiello, Sfasciabasti (1'st Sbarbati). All. Mobili
Alma Juventus Fano: Tommasino, Allegrucci, Rovinelli, Rastelletti, Malshi, Saponaro, Del Moro, Saliou, Cheke-Yacouba (45'st Serfilippi), Bricestep, Fofana. All. Santoro
Arbitro: Camia di Nichelino
Reti:7' Bricestep, 36'st e 42'st Sbarbati, 41'st Tanoni
Note: espulso Bricestep; ammoniti Canavessio, Allegrucci e Rastelletti; corner 13-1; recupero 4' e 6'
La Recanatese conquista il derby contro la Civitanovese grazie a una punizione magistrale di D'Angelo allo scadere, che regala tre punti pesanti alla squadra di Mister Biló. Una partita equilibrata e ricca di emozioni, dove entrambe le formazioni hanno avuto le loro occasioni per sbloccare il risultato, ma alla fine è stata la precisione del numero 11 giallorosso a fare la differenza.
L'avvio della gara vede la Recanatese più intraprendente. Al 2', Raparo tenta una diagonale, ma il difensore della Civitanovese Franco si oppone con i piedi. La Civitanovese risponde al 15' con una conclusione velleitaria dai 30 metri di Esposito, che termina abbondantemente a lato. Nel finale del primo tempo, gli ospiti si affacciano pericolosamente in area avversaria: al 42', Buonavoglia trova un tiro centrale, bloccato senza problemi da Del Bello. Un minuto dopo, Marchegiani è provvidenziale nel salvare in angolo sempre su Buonavoglia, autore di un colpo di testa poco dopo, neutralizzato dall'estremo difensore recanatese.
La ripresa si apre con un episodio sfortunato per la Civitanovese: al 5', un intervento di Passalacqua per liberare l'area si infrange sul palo, facendo tremare i rossoblù. Al 18', Capece prova a sorprendere Del Bello con una conclusione velenosa, ma il portiere della Recanatese si supera deviando sulla traversa. Al 29', l'occasione più grande per i padroni di casa prima del gol arriva con il grande ex Spagna, il cui tentativo viene neutralizzato da un grande intervento di Petrucci, che tiene in partita i suoi. Quando il pareggio sembrava ormai scritto, D'Angelo si prende la scena: al 90', si incarica della battuta di una punizione dai 20 metri e disegna una traiettoria perfetta, che si insacca alle spalle di Petrucci. La Civitanovese non ha il tempo di reagire, e il triplice fischio dell'arbitro Domenico Mascolo sancisce la vittoria della Recanatese.
Primo successo sulla panchina giallorossa per Mister Bilò. La Civitanovese resta invece invischiata in piena lotta salvezza. Entrambe le squadre torneranno in campo domenica prossima, con la Recanatese che affronterà il Termoli in trasferta e la Civitanovese che ospiterà la capolista Sambenedettese.
(Foto di Enio Torresi)
La Maceratese fa visita al Monturano Campiglione per l’ultima partita del 2024.
Possanzini cambia parecchio rispetto all’ undici che ha battuto il Montecchio, con Grillo, Mastrippilito, Bracciatelli e Del Moro dall’inizio, oltre a Cognigni che rientra dalla squalifica.
Primo tempo senza grossi sussulti. Da segnalare un paio di cross insidiosi di Vanzan, Palestini ammonito per simulazione
e sul finire di primo tempo il tiro di Del Moro dal limite che finisce però alto sulla traversa.
Ad inizio ripresa la prima vera occasione del match ce l’hanno i padroni di casa, col colpo di testa di Altobello che finisce a lato di poco. Risponde la Maceratese al 10’ con Ciattaglia che si vede ribattere un destro da buona posizione. Al 17’ arriva l’inatteso vantaggio locale: ripartenza veloce che trova la Rata scoperta, con Palestini che si presenta davanti a Gagliardini che risponde alla grande. Sulla ribattuta arriva ancora Palestini a ribadire in rete. Possanzini fa esordire Marras, che fornisce subito il suo apporto alla fase offensiva. Da un suo tocco dentro per Cognigni nasce l’occasione colossale cestinata da Vrioni, che da dentro l’area piccola calcia alto. La Maceratese continua a spingere e alla mezz’ora trova il pari: Vanzan mette dentro, Marras non trova il pallone che arriva sul destro di Nasic che complice anche una deviazione riesce a trovare il gol del pareggio. Inizia l’arrembaggio finale biancorosso alla ricerca del gol del vantaggio. L’ultima occasione capita sulla testa di Cognigni che però non dà la giusta forza e Monti si ritrova il pallone fra le mani.
Si chiude dunque con il risultato di 1-1 la partita e il girone di andata di Eccellenza, con la Maceratese che rimane al comando ma si vede rosicchiare due punti da Montecchio e Chiesanuova, entrambe vincenti contro Urbino e Fano.
Il Tolentino torna a correre, niente riscatto per il Matelica. È questo il verdetto del derby giocato allo stadio "Della Vittoria", valevole per la quindicesima giornata del campionato di Eccellenza Marche, ultima del 2024 e del girone di andata. I cremisi si impongono con il punteggio di 1-0, grazie alla rete di Lovotti.
Si trattava di una partita speciale per entrambi i tecnici. Passarini affrontava per la prima volta da avversario quel Matelica con cui lo scorso anno ha vinto, dominando, il campionato di Promozione. Dall'altro lato del campo è la domenica dell'esordio per Ettore Ionni come mister biancorosso dopo anni da vice-allenatore cremisi.
Riguardo le scelte di formazione, il Tolentino scende in campo con una mediana infoltita dalla presenza dell'under Stricker (2005) che va a sostituire l'infortunato Capezzani nell'undici iniziale. Ad agire da trequartista è Manna. I due nuovi arrivati Conti e Stefoni partono dalla panchina. Gli ospiti presentano come titolari tre ex cremisi come Mistura, Iori e Frulla. L'arsenale offensivo può contare anche sull'ex Civitanovese Strupsceki.
LA CRONACA - Alla prima avanzata, dopo cinque minuti di possesso palla cremisi quasi ininterrotto, il Matelica punge. Strupsceki scalda i guanti di Bucosse, che devia la sua conclusione in angolo. Sul corner seguente una spizzata favorisce il tap-in di Mistura che, a due passi dalla porta, spara alto.
Al 12' Moscati fa da sponda per l'accorrente Tortelli, ma il suo tiro non inquadra lo specchio. A fare la partita sono i padroni di casa con una fitta rete di passaggi che, però, non porta a grandi occasioni. Al 25' Lucarini viene "graziato" dal direttore di gara che non estrae il secondo giallo per un chiaro fallo su Manna dopo che, pochi minuti prima, era entrato sul taccuino dell'arbitro per un intervento analogo ai danni di Stricker.
Al 36' Tolentino vicino al vantaggio. Badiali apre con intelligenza sulla sinistra per Tizi, che è bravo ad accentrarsi e liberarsi per il tiro a giro che va ad incocciare il palo. Clamorosa chance gettata alle ortiche da Manna al 41'. I cremisi orchestrano una bella azione in verticale con Badiali che trova Stricker tra le linee, il giovane argentino pesca Moscati in area: l'attaccante in spaccata costringe Ginestra alla parata in allungo, la palla resta lì e Manna non riesce a convertirla in rete, toccandola male. All'intervallo si va sullo 0-0.
Al rientro dagli spogliatoi serve una magia di Lovotti per sbloccare il risultato. Al 51' il 'puntero' argentino colpisce al volo un pallone ribattuto dalla difesa matelicese e sorprende Ginestra.
L'atteggiamento del Matelica, nonostante lo svantaggio, non cambia. Gli ospiti restano piuttosto guardinghi in attesa della ripartenza giusta. A gestire il ritmo gara resta il Tolentino. Al 64' Lovotti e Moscati si cercano e si trovano, sino al diagonale scagliato da quest'ultimo che fa la barba al palo.
Tre minuti più tardi una potente conclusione di Stricker dalla distanza impegna Ginestra. Al 69' Passarini è costretto al cambio forzato: Manna esce per infortunio, al suo posto entra Mariani.
Al 73' Ginestra è miracoloso nell'intervenire con la gamba sul colpo di testa ravvicinato di Moscati, trovato da un cross col contagiri di Badiali. Iori, poco vivace sin lì, si fa vedere al 75' con una girata fulminea deviata in corner dalla retroguardia cremisi.
Nel finale il Matelica prova ad alzare il proprio baricentro alla ricerca del pari. All'88' Iori sbuccia il pallone sul cross di Giovannini e non riesce a impensierire Bucosse. L'arbitro concede ben 6 minuti di recupero, che sono una girandola di emozioni.
Al 90' Tizi lanciato in area da un tacco stupendo di Lovotti, colpisce il suo secondo palo di giornata. Al 94' ancora Tolentino vicino al raddoppio: Lucarini salva sulla linea sul tentativo di Moscati, con Ginestra fuori dai pali. Un minuto più tardi è Iori a colpire la traversa svettando di testa in area. Il triplice fischio viene accolto come una liberazione dal pubblico di casa. I cremisi tornano in zona playoff, il Matelica incappa nella quarta sconfitta consecutiva.
La Climacalor San Severino non sente il clima natalizio e non fa regali. Al posto del vestito di Babbo Natale il quintetto di Samuele Campetella preferisce indossare ancora quello del… pirata, collezionando il secondo successo di fila lontano dalle mura amiche. Alla fine ad Ascoli ci scappa una vittoria comoda, per 78-61, nonostante le perduranti assenze per squalifica di Della Rocca e Severini e di Strappaveccia, infortunato.
«È stata una gara sempre in controllo da parte nostra – analizza il diesse biancorosso Gabriel Cingolani -. Le difficoltà maggiori le abbiamo avute a rimbalzo, soprattutto sotto il nostro canestro, ma dal terzo quarto l’attenzione difensiva è migliorata e Potenza ha preso possesso delle plance. Anche la velocità di Santini è stata limitata, cosicché il vantaggio in doppia cifra non è mai risultato in discussione».
A livello di singoli ha giganteggiato ancora una volta Alessio Sorci, tenuto quasi sempre sul parquet da coach Campetella, ripagato dall’esperienza del senatore nelle fasi cruciali e dai suoi 21 punti di bottino personale, a cui si sommano le 23 lunghezze del top scorer Samuele Vissani. «Su tutti stavolta però indicherei come MVP Riccardo Tiranti – conclude Cingolani -, di nuovo in doppia cifra di bottino personale con i 19 punti di Ascoli al termine di una prova che testimonia il suo buon momento di forma. Ora però archiviamo la doppia trasferta di Macerata ed Ascoli e prepariamoci al derbissimo col Basket Tolentino, vittorioso nell’ultimo turno a spese della Vigor Matelica, che ospiteremo al palas Ciarapica venerdì prossimo, con palla a due alle 21.45. Ci aspettiamo un palazzetto stracolmo...». Anche perché il confronto manca da tante stagioni.
L'Attila Basket si aggiudica due punti pesanti nella corsa ai playoff, battendo il Bramante Pesaro con il punteggio di 65-56 in una sfida combattuta fino all'ultimo. Nonostante le assenze importanti di Ciribeni e Redolf, gli uomini di coach Piero Coen hanno offerto una prestazione corale di grande solidità, soprattutto dal punto di vista difensivo, limitando efficacemente una squadra competitiva come il Bramante.
La partita è stata equilibrata per tre quarti, con continui cambi di inerzia. Dopo un primo periodo chiuso sul vantaggio di 11-9, l'Attila ha subito la rimonta degli ospiti nel secondo quarto, andando all'intervallo lungo sotto di tre punti (26-29). Al rientro dagli spogliatoi, il match è rimasto in bilico, ma l'ultimo quarto è stato decisivo: con un parziale di 24-14, l'Attila ha imposto il proprio gioco, chiudendo la gara con un margine di nove punti.
Tra i protagonisti il solito Pepo Gamazo, che si conferma leader della squadra con una prestazione da MVP: 20 punti e 8 rimbalzi per lui. Accanto al lungo argentino, determinante è stato anche Luca Montanari, autore di 15 punti e 2 assist. Importanti i contributi di Mancini (10 punti) e Caverni (11 punti), che hanno garantito equilibrio e profondità alla squadra nei momenti cruciali del match.
L'ultimo appuntamento dell'anno è fissato per sabato 21 dicembre, quando l'Attila sarà ospite di Ozzano in una sfida che potrebbe rivelarsi decisiva per consolidare il percorso verso le posizioni playoff.
Non solo Federico Conti, la finestra invernale di calciomercato porta al Tolentino un altro dolce ritorno. Ufficiale l'ingaggio del difensore Mattia Stefoni.
Classe 2003, Stefoni, cresciuto nel settore giovanile cremisi, torna ad indossare la maglia del Tolentino dopo la stagione passata in Serie D a Montevarchi. Sarà disponibile già per la sfida odierna contro il Matelica, in programma alle ore 15:00 allo stadio "Della Vittoria".
“La cosa che mi preme più fare, anche se spesso si tratta di frasi fatte, è ringraziare particolarmente la società di avermi voluto nonostante il brutto periodo che ho passato, cosa che nel calcio non è per niente scontata. Sarà un motivo in più per dare tutto per questa maglia - le prime parole di Stefoni -. Ho molta voglia di rivincita e spero di riuscire a dare il mio contributo alla squadra per raggiungere obiettivi importanti”.