Alla vigilia dell’European Champion Cup di Madrid, questa mattina la squadra di basket in carrozzina della ASD S. Stefano Sport di Porto Potenza Picena, militante nel campionato nazionale di serie A, è stata presentata in Regione. Ad accoglierla il presidente Francesco Acquaroli che, insieme all’assessore allo sport Chiara Biondi, ha espresso gratitudine alla squadra che da quasi mezzo secolo di attività regala belle emozioni e competizioni di grande spettacolo distinguendosi in Italia e nel mondo.
"È grande la forza di questi atleti che si mettono in gioco con dedizione e sacrificio per raggiungere enormi risultati sportivi - ha detto Acquaroli - Siete motivo di grande orgoglio per il messaggio che va oltre lo sport da condividere con la comunità marchigiana. Complimenti per i vostri successi passati, presenti e futuri, e un grande in bocca al lupo per la sfida di Madrid".
"Siamo orgogliosi di poter presentare qui questa meravigliosa squadra che ci regala emozioni e tantissimi successi - ha aggiunto Biondi - La società sportiva Santo Stefano è la prima ad occuparsi di disabilità, vi ringraziamo per la continua attività in tutti questi anni. Siete la dimostrazione vivente che lo sport è inclusione e che a volte le difficoltà rappresentano opportunità. Ogni giorno, con grande impegno, dedizione e spirito di sacrificio, affrontate sfide che vi vedono protagonisti e ora sarete a Madrid. Promuovete così la nostra Regione e mostrate le nostre eccellenze sportive con i vostri tantissimi successi".
Il rettore John Francis McCourt ha rilevato l'importanza del progetto di inclusione con il Santo Stefano Sport in cui l'Università di Macerata è impegnata tramite l’esperienza di Scienze della formazione. Il garante regionale dei Diritti della persona, Giancarlo Giulianelli, ha sottolineato l’opportunità e il privilegio di occuparsi di disabilità e sport ed ha illustrato, tra gli altri, il progetto inclusivo di basket in carrozzina nelle scuole avviato quest’anno.
Luca Savoiardi, presidente del Comitato Paralimpico Marche, ha espresso gioia per i risultati della squadra sempre più consolidata, dimostrazione di quanto lo sport sia importante per le persone con disabilità, uno stimolo positivo che consente di affrontare la vita quotidiana.
Alla presentazione hanno partecipato anche i dirigenti, lo staff ed i giocatori della squadra di Porto Potenza. Il presidente Mario Ferraresi ha ricordato le tappe fondamentali della storia sportiva della formazione di basket in carrozzina, l'impegno prezioso dell'allora segretario Gianfranco Poggi, e ha sottolineato come importante sia "impegnarsi a fondo per dare il meglio di sé, sul campo e nella vita".
Il vicepresidente Antonio Bortone ha ringraziato tutti coloro - realtà istituzionali e non- che sostengono l'attività sportiva del basket in carrozzina, ha parlato dell'importanza dello sport come compimento del percorso riabilitativo e di quanto sia fondamentale fare squadra per raggiungere risultati. Il coach Roberto Ceriscioli ha presentato tutti gli atleti, definendoli "espressione di un miracolo umano", ragazzi per i quali lo sport è una straordinaria ragione di vita.
La storia sportiva della Santo Stefano è iniziata nel 1976 a Porto Potenza Picena quando, su iniziativa di ragazzi ospiti dell'Istituto di Riabilitazione Santo Stefano, si costituì una squadra di basket in carrozzina. Da allora quella compagine ha fatto progressi straordinari, testimoniando la capacità dello sport di essere inclusivo e di donare autostima e voglia di vivere a tanti ragazzi con disabilità.
Un palmares sontuoso quello della Santo Stefano Kos Group che comprende, tra l'altro, uno scudetto, due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana, una Coppa Vergauwen, due Coppe Brinkmann, una Eurocup 1. Nuovi traguardi attendono ora di essere raggiunti, come lo scudetto, la Coppa Italia 2025 e le qualificazioni ai quarti di finale di Coppa Campioni che vedranno impegnata la squadra adriatica dal 31 gennaio al 2 febbraio a Madrid.
La SiConTe Attila Basket continua a confermarsi protagonista del Girone E della Serie B Interregionale. Gli arancioblù hanno conquistato una vittoria pesante in trasferta contro la Sicoma Valdiceppo, imponendosi con il punteggio di 60-67 al Palasport di Ponte San Giovanni di Perugia. Un successo che consolida l'ottimo momento della squadra allenata da coach Piero Coen, ora a quota 8 vittorie nelle ultime 9 partite, e che premia l'evoluzione tattica e mentale del gruppo.
Una difesa di ferro è stata il segreto della vittoria: subire soltanto 60 punti contro una formazione coriacea come la Valdiceppo rappresenta un risultato che conferma l'attenzione e l'organizzazione costruita in queste settimane. "La trasformazione radicale dell'atteggiamento, soprattutto in fase difensiva, è stata determinante. Subire una media di soli 60 punti a partita è il frutto di un lavoro ponderato e attento," ha commentato il presidente Giuseppe Pierini nel post-partita.
Oltre alla solidità difensiva, a fare la differenza è stata la mentalità vincente della squadra. "Questa vittoria è stata il frutto di un grande spirito di squadra. I ragazzi sono consapevoli delle loro qualità e del loro potenziale, ed è questa consapevolezza che sta facendo la differenza," ha aggiunto Pierini.
Ora, l'Attila Basket si prepara ad affrontare due sfide fondamentali per il prosieguo del campionato, con l'obiettivo di raccogliere punti preziosi in vista della seconda fase. "Con il nuovo regolamento, ogni punto conquistato diventa fondamentale. Dobbiamo affrontare i prossimi due impegni con lo stesso spirito combattivo e determinato per consolidare la nostra posizione e mantenere il nostro stato di forma," ha sottolineato il presidente.
Infine, Pierini ha voluto lanciare un appello ai tifosi del Porto Recanati: "Invito tutti a seguirci numerosi, sia in casa che in trasferta. Questa squadra sta facendo un percorso importante e ha bisogno del sostegno del suo pubblico. Ci vediamo sabato 25 gennaio alle ore 18:00 al PalaMegabox di Pesaro per il match contro il Loreto Pesaro!".
La SiConTe Attila Basket, con il cuore e il carattere dimostrati finora, pronta a continuare il suo cammino verso traguardi ambiziosi, spinta dalla passione dei suoi sostenitori e dalla determinazione di un gruppo che ha trovato la sua identità.
Un assegno benefico dell’importo di 600 euro è stato consegnato alla Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche. I fondi sono stati raccolti in occasione della quinta edizione del torneo di pallanuoto “Il cuore della pallanuoto” tenutosi presso la piscina Blugallery di Taccoli.
Il torneo ha visto la partecipazione di sei squadre: il Blugallery Team di San Severino Marche, la Jesina Pallanuoto, gli Osimo Pirates, il Gryphus Perugia, la Pallanuoto Riccione e la Service 2000 Bologna. Un’occasione speciale non solo per celebrare lo sport, ma anche per promuovere i valori della solidarietà.
La cerimonia di consegna dell’assegno si è svolta alla presenza dell’assessore comunale allo Sport della Città di San Severino Marche, Paolo Paoloni, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, e del presidente del Blugallery Team, Gianluca Pecchia. L’assegno è stato simbolicamente consegnato nelle mani del presidente dell’Azienda per i Servizi alla Persona, Teresa Traversa, che è stata accompagnata dal vice presidente Cesare Cruciani e dalla direttrice Laura Taccari.
“È un grande piacere constatare come eventi sportivi di questa portata possano diventare anche uno strumento per aiutare concretamente la comunità. Ringraziamo tutti i partecipanti e gli organizzatori per questo bellissimo gesto” - ha dichiarato l’assessore Paoloni.
Anche il presidente del Blugallery Team, Gianluca Pecchia, ha espresso la propria soddisfazione.
La Casa di riposo "Lazzarelli" utilizzerà i fondi raccolti per migliorare i servizi e le attività dedicate agli ospiti della struttura, che rappresenta un pilastro importante per il territorio.
Sabato 18 gennaio, presso l’Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche, si è svolto il convegno “Sport e disabilità”, organizzato dall’Anmic di Macerata in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Civitanova Marche e la video rivista online QCC Magazine.
L’evento ha rappresentato un momento cruciale di confronto e riflessione, riunendo istituzioni, atleti paralimpici e cittadini. Le autorità presenti, tra cui il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, l’assessore Barbara Capponi, la senatrice Elena Leonardi, il consigliere regionale Pierpaolo Borroni e il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Marche Luca Savoiardi, hanno offerto il loro sostegno, sottolineando l’importanza di valorizzare lo sport come strumento di inclusione sociale.
"Ringrazio i nostri partners organizzatori e tutti gli intervenuti al bel convegno su sport e disabilità – ha detto l’assessore Barbara Capponi -. È stato un momento di vero dialogo e confronto, con una grande partecipazione, ed è con gratitudine che ringrazio anche le diverse associazioni auditrici presenti, i genitori, le famiglie, per essere venute ad ascoltare e a fare rete, facendosi conoscere e portando il proprio sguardo, nel solco della costruzione di una cera comunità educata ed educante. Lo sport è veicolo potente non solo di inclusione ma anche di salute, inclusa quella mentale, troppo spesso dimenticata quando si parla di attività motoria. L'importanza della salute psicofisica è grande per chiunque, ciascuno nelle proprie necessità, ed è fondamentale continuare a lavorare in squadra, affinché tutti, indipendentemente dalle proprie necessità, abbiano accesso a percorsi motori che garantiscano integrazione, divertimento, benessere e valorizzazione della propria persona”.
Di grande impatto le testimonianze degli atleti paralimpici, che hanno condiviso le loro storie di resilienza e successo. Attraverso lo sport, molti di loro hanno riscoperto sé stessi, dimostrando come l’attività fisica possa essere non solo un veicolo agonistico, ma anche un mezzo per accrescere la consapevolezza delle proprie potenzialità e favorire la piena integrazione sociale.
Tra i contributi istituzionali più significativi, spiccano il videomessaggio del governatore delle Marche Francesco Acquaroli, la lettera del ministro per la Disabilità Alessandro Locatelli e il saluto del presidente nazionale del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, che hanno ribadito il loro impegno a sostegno dello sport come diritto di tutti.
Il convegno “Sport e disabilità”, inclusivo e partecipativo per tutti grazie alla presenza di interpreti Lis, si è concluso con un appello corale: continuare a investire nello sport come strumento per abbattere barriere e costruire una società più equa e consapevole.
La CF Maceratese non conosce più ostacoli e supera anche la Recanatese nel big match valevole per l’ultimo turno di andata del Campionato di Eccellenza femminile.
Le due squadre arrivano all’appuntamento appaiate a quota 34 punti in classifica e decise a conquistare l’intera posta in palio. La Rata si schiera con il 4-5-1 mentre le leopardiane si dispongono con il 4-3-3. La prima frazione di gara è equilibrata con le due formazioni che si studiano alla ricerca dei rispettivi punti deboli.
Le biancorosse provano a farsi pericolose con una punizione al limite ben parata dal portiere ospite, dall’altro lato le giallorosse intercettano un pallone al limite dell’area locale e sprecano una volta giunte a tu per tu con Ranalli.
Nella ripresa la Maceratese abbassa il proprio assetto lasciando più spazio alle sortite della Recanatese. Le padrone di casa cercano di sfruttare alcune situazioni su palla inattiva ma la retroguardia ospite riesce a disinnescare la minaccia.
Il goal che decide la contesa è opera di due interpreti che dimostrano sempre grande intesa e complicità. Giustozzi pennella un cross dalla bandierina e trova l’inzuccata vincente di Salvucci al suo diciottesimo sigillo stagionale.
Nel finale la Recanatese ha la ghiotta chance per riportare il punteggio in parità ma Giustozzi si immola e salva sulla linea.
Al triplice fischio esplode la festa biancorossa sugli spalti del “Del Vittoria” con tutto il pubblico in piedi ad applaudire due squadre dal grandissimo valore.
La CF Maceratese chiude imbattuta il girone di andata con 37 punti conquistati su 39 a disposizione, miglior attacco con 93 reti realizzate e miglior difesa del raggruppamento, con soli 8 goal subiti.Numeri eccellenti che valgono il titolo di “Campione d’inverno” per il team allenato da mister Claide Torresi.
Un’avventura che sta proseguendo nel migliore dei modi per le biancorosse, a conferma che il lavoro impostato dallo staff tecnico negli ultimi mesi è di assoluta qualità.
È un’Aurora Treia da 10 in pagella quella che, in occasione del tredicesimo turno del Campionato di Eccellenza femminile, ha sconfitto il Caldarola GNC allo Stadio “Angelo Piani”.
La squadra treiese ha ottenuto la quinta vittoria stagionale a suon di reti grazie alla tripletta di Senigagliesi, alla doppietta di Ceresani e alle marcature di Fiorentini, Di Cato, Porcarelli, Aran e Procaccini.
Per Porcarelli, Aran e Procaccini si tratta del loro primo goal in assoluto con la maglia dell’Aurora Treia.
Con questo successo l’Aurora sale a quota 17 punti e si piazza al nono posto in classifica. Resta ultimo a 0 punti il Caldarola GNC che ha comunque provato a sviluppare delle buone trame di gioco nel corso del match.
Al termine dell’incontro, il tecnico dell’Aurora Treia Luigi Tedeschi, ha voluto fare i complimenti alle avversarie per la grinta dimostrata nonostante il punteggio.
Tedeschi ha anche elogiato tutte le ragazze della propria squadra per l’atteggiamento dimostrato in questa prima parte di stagione. È stata anche la giusta occasione per alcune giocatrici più giovani che hanno avuto la possibilità di acquisire un maggiore minutaggio e dimostrare la loro crescita sotto il piano tecnico e tattico.
Largo successo per la Halley Matelica, che conserva la testa della classifica del girone con la vittoria sulla Vifermeca Castel San Pietro fanalino di coda. Partita con pochi significati, ma che entrambe le squadre hanno provato a onorare al meglio: ha prevalso il maggior tasso tecnico dei matelicesi, peraltro con Mentonelli a riposo precauzionale per un problema alla caviglia, bravi a non commettere l’errore fatto sul campo di Teramo e a scendere in campo con la testa giusta per tutti i 40’.
Il primo quarto è la terra di Zanzottera. L’argentino produce 14 dei primi 17 punti vigorini, ma Castel San Pietro c’è e, pur restando sempre sotto, tiene la scia matelicese per tutto il primo quarto, che chiude sotto di 5 (24-19) solo per il canestro di Dieng sulla sirena. La Halley però sgasa nel secondo periodo, quando fa piovere triple, ben sette, sulla testa dei malcapitati nerazzurri. La Vigor tocca più volte il +20 (46-26 al 15’) e dà spettacolo con un fantastico alley-oop sull’asse Panzini-Morgillo, ma la Vifermerca non molla la presa e con l’energia di Alberti prova a restare aggrappata alla partita (52-36 all’intervallo lungo).
Un fin lì abulico Simone Conti si accende in apertura di terzo periodo e Castel San Pietro si riavvicina più volte fino al -11, ma è l’ultimo lampo per gli emiliani: Zanzottera e Arnaldo suonano la carica, Rolli dirige le operazioni e la Vigor esonda, riportando rapidamente il vantaggio oltre quota 20. Gli ultimi 10’ sono di puro garbage time, con largo spazio anche per i giovani Gaeta e Pali che trovano anche il canestro, e il vantaggio che tocca anche le 30 lunghezze.
La missione è ampiamente compiuta: non spremere i “big”, non rimediare acciacchi ulteriori e portare a casa i 2 punti per conservare il platonico ma pur sempre significativo primo posto. Al big match di sabato sul campo della Logimatic Ozzano si inizierà a pensare da domani.
Così coach Trullo a fine partita: «Avevo chiesto ai ragazzi di giocare una partita seria, memori di quella che non avevamo fatto a Teramo, e sono stati bravi a interpretarla nel modo giusto. Siamo entrati in campo con la mentalità giusta soprattutto in difesa, creando problemi a Castel San Pietro e rendendo così la partita un po’ più facile. In questo modo ho potuto dare spazio anche ai più giovani, siamo contenti a tutto tondo. Ora c’è da preparare una partita ben più importante, quella di sabato a Ozzano, perché questa formula ci porta a battezzare alcune gare invece che altre. Abbiamo ovviamente iniziato a fare i calcoli, per noi lo scenario migliore sarebbe quello con Roseto al sesto posto perché abbiamo il 2-0 con loro, ma dobbiamo pensare in primis ai due scontri diretti che ci restano, con Ozzano e Recanati, e li vogliamo vincere. Sono partite che contano tanto per la seconda fase, per partire già da un buon bottino di punti».
HALLEY MATELICA-VIFERMECA CASTEL SAN PIETRO 89-61
MATELICA: Arnaldo 15, Rolli 16, Panzini 8, Pali 3, Mentonelli ne, Dieng 9, Morgillo 2, Zanzottera 19, Riccio 3, Gaeta 4, Musci ne, Eliantonio 10. All.: Trullo.
CASTEL SAN PIETRO: Conti S. 13, Castellari, Conti L. 3, Grotti ne, Gianninoni 6, Alberti 9, D’Ambrosio 3, Biasich 12, Galletti, Garuti, Torri 3, Zhytariuk 12. All.: Zappi.
ARBITRI: Antonelli, Uncini.
PARZIALI: 24-19, 28-17, 21-12, 16-13
Al termine dell’incontro tra Cluentina e Vigor Montecosaro, valido per la 18° giornata, l'allenatore Simone Cicarè ha ufficializzato le proprie dimissioni, una decisione maturata dopo le difficoltà incontrate dalla squadra in questa fase di stagione. L’allenatore, con un gesto che riflette il suo grande attaccamento ai colori biancorossi, ha scelto di fare un passo indietro per dare una scossa alla squadra e per permettere un rinnovamento motivazionale in vista delle sfide future.
Nel comunicato ufficiale diffuso dalla società, si legge: "Le motivazioni addotte rappresentano perfettamente l’essenza e la grandezza dell’uomo e dello sportivo, nonché testimoniano l’amore viscerale che Simone Cicarè nutre per i colori biancorossi. Nonostante gli ultimi risultati non soddisfacenti e la posizione stagnante in classifica, il mister ha preso la decisione di rassegnare le proprie dimissioni affinché il gruppo possa ricevere una nuova scossa e nuovi stimoli".
La società non ha mancato di esprimere un sincero ringraziamento a Cicarè per il lavoro svolto in un periodo difficile. "Ringraziamo Simone per quanto ha saputo dare alla società e alla squadra in questi mesi difficili. È appena il caso di dire che rimarrà in società e che la sua collaborazione con il settore giovanile sarà rinnovata con una fiducia e una stima se possibile ancora più forte."
Luca Travaglini nuovo allenatore della Cluentina
Con l’uscita di scena di Simone Cicarè, la società ha subito ufficializzato il nome del nuovo allenatore, Luca Travaglini, che da stasera guiderà la squadra. Travaglini, con una lunga e prestigiosa esperienza in campionati di Promozione, ha allenato con successo compagini come Aurora Treia e Chiesanuova, e la sua esperienza sarà determinante per affrontare al meglio il rush finale della stagione.
"La sua esperienza e competenza nel campionato di Promozione – si legge nel comunicato – saranno utili ai nostri ragazzi che avranno il compito, nelle gare che restano, di profondere ogni stilla delle loro energie per raggiungere una salvezza alla quale la società continua a credere fortemente."
Nuovi innesti in arrivo
Infine, la società ha anticipato che nei prossimi giorni saranno ufficializzati i nomi degli ultimi due giocatori acquisiti durante l'attuale finestra di mercato, con l’obiettivo di rinforzare ulteriormente la squadra e sostenere l'operato del nuovo tecnico. La società Cluentina ha concluso il proprio comunicato con un sentito augurio di buon lavoro a Luca Travaglini, con l’auspicio che possa portare nuova energia e determinazione alla squadra. La fiducia è alta, e la società continua a credere fermamente nella possibilità di una salvezza.
Il primo sold-out della stagione all'Eurosuole Forum regala un successo entusiasmante alla Cucine Lube Civitanova. I biancorossi si confermano imbattibili tra le mura amiche e ottengono anche il prestigioso scalpo della capolista Sir Susa Vim Perugia, al termine di una battaglia andata avanti per quattro set e oltre due ore di gioco (23-25, 29-27, 25-22, 25-16).
Due punti che garantiscono ai cucinieri il terzo posto in classifica, scavalcata Piacenza (oggi battuta a Milano) che ha anche una partita in più rispetto ai cucinieri. Per gli umbri seconda sconfitta consecutiva dopo quella subita a Trento una settimana fa nel fortino del Pala Barton. Le attenuanti per gli uomini di Lorenzetti sono le assenze che hanno ridotto all'osso il roster.
A prendersi la copertina del derby dell'Appennino è Mattia Bottolo, indiscusso mvp della partita con 20 punti (tra cui 3 muri e 2 ace). Secondo top scorer per Civitanova è Lagumdzija (18 punti con 2 muri). Ottimo anche Loeppky (14 punti). Per la Sir da segnalare i 19 punti di Herrera. Ishikawa si ferma a 12 punti, con un forte calo alla distanza.
LE FORMAZIONI - Cucinieri in campo con Boninfante al palleggio in diagonale con l’opposto Lagumdzija, Loeppky (e non Nikolov) e Bottolo laterali, Chinenyeze e Podrascanin centrali, Balaso libero. Perugia deve fare a meno dell'infortunato Oleh Plotnytskyi e di Wassim Ben Tara. In cabina di regia c'è capitan Giannelli, Herrera terminale offensivo, Semeniuk e Ishikawa in posto 4, Loser e Russo centrali, Colaci libero.
PRIMO SET - Russo, al rientro dopo l'infortunio, si presenta alla partita con due muri-punto che valgono l'immediato break per gli umbri (0-2). Il match si gioca subito su alti ritmi e gli scambi sono prolungati. Da uno di questi, la Lube ne emerge con il primo tempo di Chinenyeze che significa riaggancio (5-5).
Perugia rimette il naso avanti con la stoccata di Giannelli che viene favorita dall'ottimo servizio del polacco Semeniuk. La Sir firma un parziale di 3-0, che costringe Medei a chiamare il primo time-out della partita (7-10). Civitanova è meno performante in attacco degli avversari (solo il 44% la percentuale di conversione nel set), ma riesce con ardore a restare attaccata agli avversari. Serve l'ace di Bottolo per consegnare ai cucinieri la nuova parità (16-16).
Il match vive di continui strappi. In altre due occasioni Perugia si porta avanti di un break, ma in entrambe le occasioni i padroni di casa hanno la forza di reagire. Ha bisogno dei colpi - schiacciata che si incastra a fil di rete ed ace - del suo fuoriclasse, il giapponese Ishikawa, la Sir per centrare l'allungo decisivo. Un bel primo set termina 23-25 per gli umbri.
SECONDO SET - Nulla sembra cambiare nell'andamento della partita, con la Sir che mette di nuovo il naso avanti per prima (2-4) e che viene ripresa nell'arco di breve (5-5). Civitanova si toglie la soddisfazione di prendere la leadership momentanea della contesa soltanto a secondo set ben avviato, grazie all'attacco vincente di Bottolo (9-8).
Lagumdzija, però, non ingrana. Un suo errore dopo un primo set incolore fa di nuovo prendere il largo alla Sir, che gentilmente ringrazia (10-12). A ridare fiato al Forum ci pensa una stampata sontuosa a muro di Chinenyeze sulla pipe di Ishikawa (13-13). Lo schiacciatore nipponico, in ombra nel parziale sin lì (solo 10% in attacco per lui), si fa perdonare con un ace che vale il 16-18.
Il migliore tra gli umbri - in questa fase - è il cubano Herrera, capace di ingannare con costanza le sortite a muro dei cucinieri. La Sir, in men che non si dica, si issa a +3 (16-19). Per organizzare un nuovo rientro Medei sceglie di lanciare in campo Orduna, Dirlic e Gargiulo. L'unico imprescindibile è Bottolo, nettamente il più in palla in casa biancorossa.
Due punti in fila del giovane azzurro consegnano il 22 pari per un finale di set infuocato. Si va ai vantaggi, con l'entusiasmo del palazzetto che cresce nell'esultare per un colpo pazzesco in caduta di Lagumdzija che va a segno. La tensione è palpabile: alla Lube serve annullare tre set point e convertire il proprio terzo per l'uno a uno. Decisivo un muro di Boninfante (29-27).
TERZO SET - Herrera, trascinatore di Perugia nel parziale precedente, va fuori giri con due errori consecutivi. Civitanova sente l'odore del sangue e punge con il muro di Boninfante, che dimostra di averci preso gusto (5-3). Tutta la formazione biancorossa è travolgente sottorete. I ragazzi di Medei volano a +4 (8-4).
La Sir si tira fuori dalla buca picchiando dai nove metri. Sia Loser che Herrera trovano l'ace (8-9). Giannelli si affida molto agli attacchi dei suoi centrali per ricucire lo strappo, che rispondono presenti. Si viaggia sui binari dell'equilibrio. Serve un ennesimo muro dello specialista Chinenyeze, su Ishikawa, per ridare due punti di vantaggio ai cucinieri (21-19). Il contro-break perugino, però, è immediato.
Coach Lorenzetti, coi cambi ridotti all'osso, deve fare i conti con la perdita di lucidità dei suoi uomini. Sia Herrera che Semeniuk sparano a salve regalando due set point ai padroni di casa. A Bottolo basta il primo: ace tonante e vantaggio cuciniero (25-22).
QUARTO SET - Civitanova ha il vento in poppa. Pure Lagumdzija appare tirato a lucido: un ace dell'opposto turco vale il +3 (5-2). È una Lube spumeggiante e che può contare su un Bottolo a livelli altissimi. L'azzurro è trascinante e si rende autore della miglior partita in carriera.
Degna di nota anche la prestazione di Gargiulo che, a partire dal secondo set, ha rubato il posto come centrale a Podrascanin, dando maggiore consistenza sotto rete. I giovani italiani mettono le ali ai cucinieri.
Perugia è travolta e doppiata nel punteggio (10-5). Il livello di concentrazione cala e si apre il festival degli errori al servizio. Una tendenza che favorisce la squadra davanti nel punteggio, ovvero la Lube. La Sir non ha la forza di reagire, spremuta dalla fatica. Il set diventa una lunga passerella sino al trionfo finale per gli uomini di Medei. I tre punti contro Perugia garantiscono il terzo posto e sono il miglior viatico possibile per la Final Four di Coppa Italia in programma settimana prossima a Bologna.
Tabellino
Cucine Lube Civitanova - Sir Susa Vim Perugia 3-1 (23-25, 29-27, 25-22, 25-16)
Cucine Lube Civitanova: Boninfante 2, Loeppky 14, Chinenyeze 10, Lagumdzija 18, Bottolo 20, Podrascanin 3, Gargiulo 6, Orduna 0, Bisotto (L), Balaso (L), Hossein Khanzadeh 1, Dirlic 2. N.E. Tenorio, Nikolov. All. Medei.
Sir Susa Vim Perugia: Zoppellari 0, Russo 9, Semeniuk 10, Loser 8, Solè, Piccinelli (L), Giannelli 2, Herrera Jaime 19, Colaci (L), Ishikawa 12, N.E. Candellaro, Vagnetti, Cianciotta. All. Lorenzetti.
Arbitri: Andrea Pozzato di Bolzano e Vincenzo Carcione di Roma
Note: durata set 33’, 42’, 29’, 25’. Totale 2h 09’. Civitanova: errori al servizio 25, ace 5, muri 13, attacco 53%, ricezione 49% (21%). Perugia: errori al servizio 14, ace 5, muri 5, attacco 43%, ricezione 42% (21%). Spettatori: 4.171. MVP: Bottolo.
Tante volte ci si è andati vicini. Tante volte l’urlo di gioia è rimasto bloccato in gola. Oggi i tifosi maceratesi possono finalmente sprigionare la loro contentezza: la quinta giornata di ritorno della Serie A2 Credem Banca ha un sapore dolcissimo che è quello della prima vittoria in trasferta in stagione per la Banca Macerata Fisiomed. I maceratesi, oggi in versione biancoverde, si impongono 1-3 con tecnica e carattere sulla Emma Villas Siena aggiungendo tre punti fondamentali in ottica salvezza. Grande prestazione esterna dei maceratesi che superano i padroni di casa in tutti i fondamentali, meritandosi di festeggiare al PalaEstra. L’MVP di oggi è il subentrante Sanfilippo, grande apporto alla squadra, 8 punti e 70% in attacco per lui.
La partita:
Al PalaEstra i padroni di casa si presentano con la temibile diagonale Nevot-Nelli, gli schiacciatori sono Randazzo e Cattaneo, i centrali Trillini e Rossi, il libero è Bonami.
Macerata cerca punti preziosi con i suoi sette uomini standard. Marsili-Klapwijk è la diagonale principale, Ottaviani-Valchinov gli schiacciatori-ricevitori, Fall-Berger al centro, Gabbanelli in seconda linea.
Primo set. La partita si apre in parità con qualche errore e buone giocate da entrambi i lati. Ottaviani col 6-9 prova a dare il primo strappo al match ma Castellano, poco dopo, è costretto a fermare tutto dopo tre punti consecutivi senesi (9-9). Al rientro, è sempre lo schiacciatore laziale a dare la scossa con un mani-out davvero intelligente. L’ace di Klapwijk spinge Macerata al +3 (12-15), ma diversi muri casalinghi bloccano la verve degli ospiti biancoverdi. Si rimane bloccati nella rotazione P1 fino al 18-17 Siena. Entra Ferri per Klapwijk e il finale è sul fil di cotone. Il secondo tocco sbagliato sul 23-21 è sanguinoso, la Emma Villas si aggiudica poi il primo set, 25-21.
Secondo set. Sanfilippo per Berger in campo. 2-4, battuta e muro fanno la differenza per Macerata che continua a far vedere le buone cose già viste nel precedente parziale. Il vantaggio si allarga con un Klapwijk sugli scudi, è 8-14 grazie a un muro composto sull’attacco di Nelli (6 punti nel set precedente per lui). È lo stesso opposto che prova a far riavvicinare l’Emma Villas con un mezzo ace e il successivo attacco vincente. Macerata resiste per un set che riaprirebbe la partita, 13-18 in primo tempo con Sanfilippo. Una splendida difesa in campo biancoverde viene concretizzata poi da Klapwijk ma è l’ace fortunoso di Marsili che spinge la Banca Macerata Fisiomed sul 13-20. La contesa si ferma per un videocheck più lungo del normale, ma rimane in temperatura il sinistro di Klapwijk (16-22). Chiude sempre l’opposto olandese, 19-25.
Terzo set. Parziale che si apre in equilibrio, ma l’attacco di Ottaviani sull’asta regala il primo +2 del set ai toscani (7-5). Il vantaggio casalingo dura pochissimo per un incomprensione nella loro metà campo, Macerata ringrazia e ri-impatta con una splendida pipe di Valchinov (8-8). Partita molto intensa e fisica, i dettagli conteranno: un primo videocheck dà ragione a Macerata che può allungare anche sul +3 grazie a una spallata di Valchinov, ma la successiva invasione del bulgaro rimette tutto in parità a quota 12. La parità sul 16 è il manifesto che la Banca Macerata vuole vincere: prima l’attenzione di Ferri, poi la classe di Ottaviani, grande azione. Si arriva al rush finale sul 20-18 con una magia di Nevot, Klapwijk sbaglia dai 9 metri per il 22-21 Siena dopo l’imperioso muro di Fall. Battuta come esordio per Dimitrov sul 22-23, Ottaviani regala il primo setball meritato, l’urlo di gioia può sprigionarsi grazie all’errore di Nelli (24-26).
Quarto set. Parziale che potrebbe significare vittoria per i biancoverdi, la prima stagionale in trasferta. Macerata parte decisa come aveva finito, subito +2 con Klapwijk. Siena non ci sta e si susseguono una serie di capovolgimenti di fronte la cui risultante è comunque una sostanziale parità. Il successivo break arriva sull’6-6 (battuta Fall) e concretizza con l’attacco di Klapwijk: 7-11. Macerata vede il traguardo prima con l’errore di Randazzo (9-13) e poi con il muro di Valchinov (10-15). Klapwijk è una certezza in ogni fondamentale, la Banca Macerata Fisiomed allunga 11-17. Entra Ferri nel finale, Siena prova ad accorciare col muro del -4 ma l’errore del suo principale regista regala a Macerata una prima vittoria esterna dal sapore dolcissimo: 21-25!
Gabriele Sanfilippo, centrale: "Una parola per descrivere la vittoria? FINALMENTE. Era importante, dopo la sconfitta di Palmi, riprendere il nostro cammino per raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati. Finalmente ci siamo riusciti anche fuori casa e questa (vittoria, ndr) ci consente di prepararci meglio anche al prossimo scontro diretto contro Reggio Emilia. Sfruttiamo questa vittoria per andare in palestra questa settimana con grande voglia di fare, di portare un altro risultato utile in casa".
Emma Villas Siena – Banca Macerata Fisiomed 1-3 (25-21, 19-25, 24-26, 21-25)
Emma Villas Siena: Trillini 11, Nevot, Nelli 18, Rossi 5, Randazzo 15, Ceban 2, Cattaneo 12, Bonami (L1). NE: Melato, Araujo, Alpini, Barbanera, Coser (L2). All. Gianluca Graziosi, Ass. Marco Monaci.
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 4, Ferri 1, Valchinov 16, Ottaviani 13, Fall 11, Sanfilippo 8, Dimitrov, Klapwijk 24, Berger 2, Gabbanelli (L1). NE: Ichino, Cavasin, Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico
Arbitri: Russo Roberto e De Simeis Giuseppe
MVP: Sanfilippo
Note: Durata set: 31’, 30’, 34’, 31’ per due ore e 6 minuti.
Battute punto Macerata 6 con 14 errori, Siena 1 con 10 errori. Muri punto Macerata 12, Siena 8. Attacco punto Macerata 47%, Siena 44%. Ricezione positiva Macerata 54% (32% perfetta), Siena 43% (31%).
(Photo credits: Valeria Lippera)
Al Comunale di Fabriano, Fabriano Cerreto e Montefano non vanno oltre un pareggio senza reti al termine di una sfida equilibrata, giocata su buoni ritmi ma senza particolari guizzi sotto porta. Il match, valido per la ventesima giornata del campionato di Eccellenza Marche, lascia l'amaro in bocca soprattutto agli ospiti, che nel secondo tempo hanno avuto le occasioni migliori per sbloccare il risultato.
La prima occasione degna di nota arriva al 12' per il Fabriano Cerreto: Proietti Zolla recupera palla sulla trequarti, si porta sul fondo e crossa sul secondo palo per Trillini, che prova una coordinazione al volo mandando la palla fuori di poco. Due minuti dopo, una punizione laterale di Palmieri attraversa pericolosamente l'area del Montefano, ma nessuno riesce a intervenire per il tap-in. La risposta del Montefano arriva al 15': Papa affonda sulla destra e mette un cross rasoterra nell'area piccola, ma Mazzoni si avventa sul pallone in tuffo, anticipando Nardacchione. I viola provano a rendersi pericolosi anche su punizione al 24' con Ferretti, ma la conclusione dal limite non impensierisce il portiere. L'ultimo sussulto del primo tempo arriva al 42': Papa, su un corner battuto da Ferretti, addomestica il pallone e calcia di destro, ma il tiro è centrale e viene parato senza difficoltà.
Nella ripresa il Montefano alza il baricentro e va vicino al gol in più occasioni. Al 33', Bonacci, appena entrato, riceve un'imbucata di Alla e incrocia un mancino rasoterra: la palla sfiora il palo e termina sul fondo. Due minuti dopo, un'altra grande opportunità per i viola: Bonacci fa da torre di testa per Ferretti, che in spaccata manca l'impatto decisivo per questione di centimetri. Il Fabriano Cerreto, invece, si fa vedere solo nel finale. Al 48', Carnevali colpisce di testa sugli sviluppi di una punizione laterale, ma David vola e salva il Montefano con una parata spettacolare.
Lo 0-0 finale premia la solidità difensiva delle due squadre, ma lascia qualche rimpianto al Montefano, che nel secondo tempo ha avuto le migliori opportunità per portare a casa i tre punti. La prestazione di David, decisiva nel finale, e la vivacità di Bonacci, entrato dalla panchina, sono state le note più positive per i viola, che salgono a quota 22 punti e rimangono al decimo posto in classifica.
La Civitanovese non va oltre lo 0-0 contro la Roma City nella ventesima giornata del campionato di Serie D. Una partita avara di emozioni al Polisportivo, dove le condizioni del campo hanno influito sulla qualità del gioco, rendendo difficile lo sviluppo di manovre fluide per entrambe le squadre.
Mister Stefano Senigagliesi schiera un 4-4-2, facendo esordire gli ultimi arrivati: l'attaccante Vila, titolare dal primo minuto e sostituito al quarto d'ora del secondo tempo da Padovani, e l'esterno classe 2005 Aprea, subentrato a Brunet al 19'. Vila ha cercato di lasciare il segno già al 21' del primo tempo con una girata in area che non ha però trovato fortuna.
La Civitanovese ha mostrato una discreta intensità nella prima frazione, sfiorando il vantaggio in due occasioni: prima con un colpo di testa di Bevilacqua al 38' e poi con un tentativo di Domizi che cercava di innescare proprio Bevilacqua, anticipato sul più bello dal portiere Salvati al 42'.
Nel secondo tempo, però, i rossoblù hanno faticato a trovare spazi e costruire vere opportunità da rete. Unico spunto interessante quello di Macarof, che al 17' ha cercato di sorprendere dalla linea di fondo, ma senza successo. Con il passare dei minuti è cresciuto il Roma City, che ha rischiato di portare a casa il bottino pieno: al 40' Gelonese ha colpito un palo sugli sviluppi di un corner, mentre nel finale è salito in cattedra il portiere rossoblù Petrucci, decisivo al 47' con un autentico miracolo su Fradella e pronto a bloccare nuovamente il tiro dello stesso attaccante.
Assenti capitan Visciano per squalifica e Buonavoglia per infortunio, la Civitanovese non è riuscita a sfruttare il fattore campo e, nonostante un primo tempo attento, ha sofferto nella ripresa. La squadra di Senigagliesi dovrà ora prepararsi a un incontro fondamentale: domenica prossima sarà ospite del Notaresco, fanalino di coda del girone, in una sfida da vincere a tutti i costi per non perdere terreno in classifica.
(Foto di Enio Torresi)
Le CBF Balducci HR Macerata supera l’ostacolo Imola al Fontescodella con una prestazione di grande concretezza e continuità: 3-0 in poco più di un’ora per le arancionere contro la Clai Volley nella settima di ritorno della Serie A2 Tigotà, un risultato che vale la dodicesima vittoria stagionale e permette di continuare la corsa in classifica a quota 36 punti, al terzo posto sempre in scia a San Giovanni in Marignano e Messina. MVP di giornata l’argentina Bulaich con 11 punti e il 64% in attacco, top scorer Decortes con 19 palloni messi a terra, ma tutte le maceratesi scese in campo oggi hanno spinto sull’acceleratore, confermando la crescita continua fatta vedere nelle ultime gare. I 10 muri e i 4 ace messi a segno fanno il resto, Imola (con la regista Drewnick all'esordio e l'ex di turno Pomili out) si aggrappa solo ai 12 punti di Mescoli ma si ferma al 25% in attacco contro il 54% delle padrone di casa. Da segnalare il ritorno in campo di Busolini da titolare dopo un anno dall’infortunio al ginocchio: per lei 6 punti con 2 muri vincenti.
Coach Lionetti parte oggi con Bonelli-Decortes, Mazzon-Busolini, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Caliendo sceglie Drewnick-Stival, Melandri-Ravazzolo, Bulovic-Mescoli, Mastrilli libero.
Dominio arancionero nel primo set: un attacco vicino al 60%, gli 8 punti di Decortes (62% con 2 muri vincenti) fanno subito la differenza, Imola è in difficoltà (14% in attacco) e il risultato finale è un netto 25-10 per la CBF Balducci HR. Nel secondo set le maceratesi continuano a tenere alto il livello di gioco in ogni fondamentale: 3 muri e 1 ace, più altri 7 punti di Decortes sanciscono il 25-18, per la Clai Mescoli attacca al 60% (4 punti). Sulla stessa linea il terzo set, la prestazione corale delle ragazze di Lionetti prosegue: Bulaich sale in cattedra con 6 punti e l’83% in attacco, altri 4 muri arancioneri spengono ogni velleità delle romagnole: 25-14 il finale.
LA PARTITA
Coach Lionetti parte oggi con Bonelli-Decortes, Mazzon-Busolini, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Caliendo sceglie Drewnick-Stival, Melandri-Ravazzolo, Bulovic-Mescoli, Mastrilli libero.
Partenza sprint per le arancionere che vanno subito sul 4-0, guidate dai colpi di Decortes, che piazza anche il muro del 6-1, arriva il contrattacco di Bulaich per l’8-2. Decortes mette l’ace del 10-3 e il colpo dell’11-3 da seconda linea, Mazzon c’è (12-4) mentre Stival commette due errori che lanciano la CBF Balducci HR sul 15-4. Battista mette giù il 17-6, arriva l’ace di Ravazzolo con l’aiuto del nastro (17-8), Busolini va a segno (18-8), Decortes ferma Melandri (19-8). Bulaich infila il 20-8 in mezzo al muro e anche il mani out del 21-9, Decortes va di nuovo a segno (23-9), c’è l’ace di Busolini col nastro (24-9), chiude Mazzon 25-10.
Primo break maceratese nel secondo set con Decortes (4-2) in contrattacco, suo anche l’ace del 6-3, Bulaich vince il contrasto a rete per il 7-3. Battista piazza il pallonetto (9-5), Busolini mura il 10-5, mette la fast dell’11-6 e un altro muro per il 13-7, il contrattacco di Decortes vale il 15-8. Sempre l’opposta arancionera firma il 17-10, c’è spazio per Orlandi per Mazzon, Mescoli ferma Decortes (18-13) ma si rifà subito con il muro del 20-14. Entra Sangugni per Battista, Bulaich va a segno (21-15), Bulovic sbaglia (23-17): il set si chiude sull’errore di Ravazzolo (25-18).
Imola prova a reagire in avvio di terzo set (2-4), ma Bulaich rimedia subito (4-4), il muro di Bonelli riporta avanti le arancionere (6-5), quello di Bulaich vale il 7-5. L’argentina allunga ancora in contrattacco (9-5) e piazza anche il 10-6, Battista firma il mani out (11-6) e il lungolinea del 12-6. C’è Visentin per Bulovic nella Clai Imola, Mazzon mura due volte (14-6), c’è anche Migliorini per Ravazzolo al centro nelle romagnole: Stival guadagna il contrattacco del 14-9, Battista risponde con quello del 16-9. Decortes trova il tocco del muro (18-12), arrivano due errori di Imola in attacco (20-12), Bulaich firma il 21-12, Battista l’ace del 22-12. Mescoli non trova il campo (24-13), chiude Mazzon 25-14.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - CLAI IMOLA VOLLEY 3-0 (25-10 25-18 25-14)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 10, Bonelli 2, Battista 12, Busolini 6, Decortes 19, Bulaich Simian 11, Bresciani (L), Sanguigni, Orlandi. Non entrate: Caruso, Morandini, Allaoui, Fiesoli, . Allenatore Lionetti.
CLAI IMOLA VOLLEY: Bulovic 2, Ravazzolo 4, Stival 3, Mescoli 12, Melandri 4, Drewnick 1, Mastrilli (L), Visentin 1, Gambini (L), Migliorini, Stafoggia, Rizzieri. Non entrate: Pomili. Allenatore Caliendo.
Arbitri: Viterbo, D'Argenio.
Note - Spettatori: 470, Durata set: 20', 24', 21'; Totale: 65'. MVP: Bulaich Simian.
(Foto: Roberto Bartomeoli)
LE DICHIARAZIONI
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “È stata una buonissima prova corale di tutta la squadra, sono molto contento perché abbiamo mantenuto il livello di attenzione molto alto per tutto l’arco della partita, che è la cosa su cui lavoriamo dall'inizio dell'anno, quindi è bello vedere un po' i frutti del lavoro che si fa in palestra. È bello vedere anche quando alcune cose non vanno che vengono sistemate durante l'incontro, insomma è stata una partita molto buona da quel punto di vista ed è quello che avevo chiesto tra l'altro. Imola, come sapevamo dal match di andata, è una squadra che difende moltissimo, ti snerva parecchio perché è una squadra che non sbaglia niente, era molto facile cadere nel nervosismo e fare errori o prendere delle murate: questa cosa qua assolutamente non è stata fatta, abbiamo secondo me interpretato nel modo migliore la gara”.
Federica Busolini (centrale CBF Balducci HR Macerata): “Sono molto soddisfatta di come è andata oggi, anche perché facendo un breve calcolo era un anno che non giocavo una partita intera quindi c'era anche un po' di tensione iniziale. Detto ciò, sono anche molto contenta di quello che ha fatto la squadra perché cominciamo a dare anche molta costanza al lavoro che facciamo in settimana e ai risultati che otteniamo la domenica. Adesso ci manca poco per finire questa Regular Season che comunque è stata complicata, perché le squadre sono tutte molto ostiche da affrontare, ognuna ha un punto di forza diverso. Poi, sicuramente, comincerà una fase più complessa, magari anche maggiore tensione perché le squadre alla fine saranno tutte forti, e dovremo essere brave a mantenere sempre costanza e grinta in tutte le partite”.
Daniela Bulaich (schiacciatrice CBF Balducci HR Macerata): “Sono felice per la partita che fatto ha la mia squadra, sapevamo che Imola è una formazione non muore mai: noi abbiamo fatto un bel lavoro in settimana e oggi in campo abbiamo spinto ancora di più, quindi credo che sia visto. Piano piano stiamo arrivando ad un livello sempre più alto, è positivo verso la fase più importante della stagione”.
Vince e convince il Chiesanuova Calcio che al “Sandro Ultimi” batte per 2-1 il Matelica di Mr. Ionni, inseguendo la capolista Maceratese a -3. È iniziato nei migliore dei modi il 2025 per i ragazzi del presidente Luciano Bonvecchi, conquistando la terza vittoria consecutiva.
Prestazione eccellente dei ragazzi di Mr. Mobili, dove nel primo tempo ha dominato il Matelica, siglando i gol 1 per tempo. Sicuramente per la mole di gioco e le occasioni da rete il risultato finale penalizza Canavessio &C.
Parte bene il Chiesanuova. Al 13° bel cross di Persiani dalla destra in area, Sbarbati di testa sfiora il gol alla destra di Ginestra. Al 19° ci prova capitan Mongiello, supera 2 avversari, gran tiro palla di poco alto sulla traversa. Il Matelica non riesce a creare problemi alla retroguardia biancorossa, ed al 25° il bomber Sbarbati oggi incontenibile sfugge dalla sinistra, dal fondo fa partire un gran tiro, ma Ginestra si supera e palla in corner. Al 26° su corner di Mongiello è ancora Sbarbati (lo squalo) va vicino al gol, palla di poco al lato. Al 28° il Chiesanuova va in gol con capitan Mongiello, gran tiro palla in rete, ma l’assistente annulla per fuori gioco. Al 34’ è ancora Sbarbati che costringe Ginestra al miracolo, palla in corner.
Sulla battuta al 35’ va Mongiello, palla sul 2° palo, semirovesciata sul secondo palo di Monaco in area, subentra Canavessio che infila Ginestra per l’1-0. Chiude il 1° tempo con il Chiesanuova padrone del campo, senza un’azione rilevante del Matelica. Ripresa: al 50’ ci prova Persiani, palla di pochissimo alta sulla traversa. Al 55’ ancora Chiesanuova vicino al raddoppio on un rasoterra secco di Pasqui, palla di poco al lato di Ginestra. Al 65’ ancora il Chiesanuova pericoloso su calcio piazzato di Monaco, palla di poco alta. Il raddoppio è nell’aria e arriva puntuale al 67’ Ginestra disinnesca in uscita Mongiello, esce fuori area, palla al piede e sbaglia il disimpegno, Persiani intercetta e con un pallonetto dai 35 metri siglando un gran gol per il 2-0. Al 73’ è ancora Persiani dove si vede negare il 3° gol con un salvataggio sulla linea del nuovo acquisto Siciliano. È un assedio del Chiesanuova. Al 78’ ci prova il bomber Iori con un diagonale, ma la palla finisce a lato.
Il Matelica da segni di vita, a 10’ dal termine prova a riaprire la gara con Strupsceki che ha conquistato un calcio di rigore con un’ingenuità di Canavessio, per il signor Spadoni di Pesaro è calcio di rigore, che Iori trasforma con freddezza. Al 94’ il Matelica spaventa il “Sandro Ultimi” con un colpo di testa di Aquila che di testa manda la palla di poco al lato. Sarebbe stata un’ingiustizia.
Chiesanuova FC ASD: Ajradinoski, Tempestilli (70’ Morettini), Ciottilli, Palladini, Canavessio,
Monaco, Pasqui (85’ Russo), Tanoni, Sbarbati (91’ Vitucci), Mongiello (89’ Tacconi), Persiani.
All. Mobili Roberto A disp: Fatone, Poinsel, Bambozzi, Priori, Sfasciabasti.
MATELICA CALCIO: Ginestra, Montella, Merli (79’ Giovannini), Lucarini, Siciliano, Gomis
(61’ Mengani E), Aquila, Frulla, Iori, Mazzoni (71’ Amico), Strupsceki. All. Ionni Ettore
A disp: Ripani, Zappasodi, Ziroli, Mengani N, Antonioni, Bagnolo.
Arbitro: Spadoni di Pesaro Assistenti: Belogi di Ancona e Censori di San Benedetto
Rete: 35’ Canavessio – 67’ Persiani – 80’ Iori (rigore)
Note: Corner 9-1; Recupero 2' e 6'
Ammoniti: Pasqui – Monaco – Persiani – Tempestilli – Palladini – Sbarbati – Persiani – Gomis – Lucarini – Montella.
Un'ottima Maceratese si è imposta 2-0 sull'Atletico Mariner sul tappeto verde dell'Helvia Recina Pino Brizi. Una vittoria che dà continuità dopo quella di Fermignano e che porta le firme di Cognigni sul finire di primo tempo e di Ruani ad inizio ripresa. Successo che la Maceratese ha dedicato a Sergio Macellari, scomparso questa notte all'età di 86 anni. L'unica nota negativa del pomeriggio biancorosso è stato l'infortunio di Nasic, uscito in barella con le mani in volto. Per il centrocampista si teme un infortunio grave al ginocchio.
Possanzini manda in campo la sua squadra con Mastrippolito terzino sinistro al posto di Vanzan, che parte dalla panchina dopo la febbre degli ultimi giorni, con Nicolosi al centro al fianco di Lucero. In attacco Marras, Ruani e Vrioni a supporto di capitan Cogngini. La Rata parte subito forte e al 6' si costruisce subito un'occasione importante, con Marras che servito in area da Congigni calcia a lato di poco. Al 15' grande azione personale di Vrioni, che entra in area e serve all'indietro Ruani che però mette incredibilmente alto da pochi passi. La Maceratese gioca stabilmente nell'area avversaria: ancora Marras, questa volta dal limite, chiama Amato alla grande parata. Al 28' padroni di casa anche sfortunati, col tiro a botta sicura di Nasic che colpisce in pieno la traversa. Lo stesso centrocampista qualche minuto dopo si accascia a terra in seguito ad un contrasto di gioco e chiama immediatamente l'ingresso dello staff medico. Nasic è costretto a uscire in barella, accompagnato dai due capitani Cognini e Napolano e dal supporto di tutto l'Helvia Recina. Le prime impressioni fanno pensare ad un grave infortunio al ginocchio ma si attendono aggiornamenti. Il gioco riprende, col Mariner che al 40' si affaccia per la prima volta dalle parti di Gaglairdini con un tiro innocuo di Napolano. Sull'altro versante la Maceratese recrimina per un contatto sospetto in area fra Cognigni e De Vito. Quando le squadre sembrano andare a riposo sullo 0-0 arriva il gol del vantaggio locale: sempre Marras a crossare in maniera precisa sul secondo palo a trovare la sponda di Lucero, pallone che latita sulla linea di porta e il condor Cognigni la spinge dentro di testa. Maceratese in vantaggio e Curva Just in visibilio. Si va a riposo su questo risultato.
La ripresa si apre subito con un episodio chiave: un cross di Vanzan, rientrato dagli spogliatoi al posto di Nicolosi, trova un tocco di mano da parte di Marcucci: l'arbitro non ha dubbi e assegna il calcio di rigore. Sul dischetto va Ruani, che sceglie la soluzione centrale parata da Amato. Sulla respinta il numero 10 biancorosso è il più lesto di tutti e fa 2-0. A questo punto la Maceratese gioca sulle ali dell'entusiasmo, contro un Atletico Mariner che accusa il colpo. Al 22' è ancora Marras a flirtare col gol, ma è Amato è ancora bravo a respingere. La Rata controlla e gestisce il vantaggio, anche se nel finale è Gaglairdini a dover compiere un grande intervento negando il gol a Cialini. Finisce 2-0, con la Maceratese che sale a quota 41 e va a festeggiare con i propri tifosi la prima vittoria interna del 2025. Vincono anche Chiesanuova (2-0 sul Matelica) e K Sport Montecchio (2-0 sull'Urbania). Rimane perciò invariata la situazione in vetta, con la Maceratese prima a +3 sulle due isneguitrici.
(Foto di Francesco Tartari)
L'Osimana si conferma una bestia nera per il Tolentino in questa stagione. La sfida, valevole per la diciottesima giornata del campionato di Eccellenza Marche, termina sul punteggio di 1-0 nello scenario surreale di uno stadio "Diana" senza tifosi.
Colpa dello strascico dei disordini verificatisi in occasione della sfida interna dei giallorossi contro il Matelica, in cui si verificò il lancio di oggetti in campo. Situazione che costrinse l'arbitro a interrompere il match (leggi qui).
Il risultato consente il sorpasso in classifica degli uomini di coach Labriola, che si prendono l'ultimo posto utile nella griglia playoff - il quinto - proprio ai danni dei cremisi. Le due formazioni si trovano appaiate a quota 29 punti, ma gli scontri diretti sono a favore degli osimani.
LE FORMAZIONI - Passarini deve fare i conti con la squalifica di Moscati e con l'infortunio di Peluso. L'allenatore ospite sceglie quindi di cambiare modulo, rinforzando la mediana con l'inserimento dal primo minuto di Conti. Ad assistere Lovotti è Capezzani, avanzato sulla trequarti. L'allenatore cremisi ritrova, però, dall'infermeria due pedine fondamentali: l'under Manna e il centrale Tomassetti in difesa, che torna a far coppia con Strano al centro.
Nell'Osimana c'è l'assenza del grande ex Matteo Minnozzi, ormai in partenza, come confermato dalla società in settimana (leggi qui). In avanti ci si affida alla collaudata coppia composta da Alessandroni e Mafei. Torna titolare capitan Buonaventura, che prende il posto di Bambozzi rispetto all'undici schierato nella sfida contro la Sangiustese di una settimana fa.
LA CRONACA - Il primo squillo, dopo un avvio di gara piuttosto bloccato, arriva al 18' e porta la firma di Alessandroni che colpisce il palo con un famelico colpo di testa in anticipo su Stricker. L'attaccante fa il massimo su un cross che appariva piuttosto telefonato, scagliato dalla trequarti.
Al 21' arriva il calcio di rigore a favore dell'Osimana. Triana viene atterrato in area da un intervento piuttosto ingenuo di Tizi e per l'arbitro non ci sono dubbi nel fischiare la massima punizione. Dal dischetto Alessandroni sorprende Bucosse e firma l'1-0.
Subito lo svantaggio, gli ospiti alzano il proprio baricentro. Al 26' la reazione cremisi si concretizza con il tiro dalla distanza di Stricker, che non trova lo specchio. I giallorossi si affidano alle ripartenze e ancora Triana è in evidenza al 32'. L'esterno, vedendo Bucosse fuori dai pali, tenta il gol della domenica ma la mira è totalmente sballata.
Al 36' azione personale da applausi di Badiali che supera tre avversari sulla fascia sinistra e suggerisce al centro per l'accorrente Manna. L'under cremisi piazza la conclusione, deviata pericolosamente in corner. Al 40' l'Osimana si riaffaccia in avanti ed è decisiva la chiusura di Strano per impedire a Triana di battere a rete. Al riposo si va sull'uno a zero a favore dei padroni di casa.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi il Tolentino prova a spingere alla ricerca del pareggio. La punizione di Capezzani dalla trequarti costringe Santarelli alla parata in tuffo (52'). La partita diventa aspra e frammentata, con interventi duri da ambo le parti. Al 65' il tiro-cross di Lovotti non spaventa la retroguardia osimana.
I cremisi tengono le redini del possesso palla, ma faticano a creare chiare occasioni da gol. Pericolosità che, invece, continua a confermare Alessandroni. L'attaccante di casa vede negarsi la doppietta personale da uno straordinario intervento di Bucosse. Al 75' Santarelli respinge coi guantoni, sulla linea di porta, una punizione calciata in maniera velenosa da Tizi sullo spicchio destro del limite dell'area di rigore.
Sul corner susseguente Tolentino nuovamente vicino alla segnatura, ma il colpo di testa di Stricker termina a lato di un soffio. Una situazione simile si propone anche nell'area di rigore ospite, ma Mosquera è impreciso. Nei dieci minuti finali Passarini inserisce Pesaresi per rivitalizzare il proprio reparto avanzato, ridotto all'osso dalle assenze. A fargli posto è Capezzani. Mossa che non porta con sè i frutti sperati. Nemmeno nei cinque minuti di recupero concessi i cremisi riescono a rendersi pericolosi e incassano la seconda sconfitta consecutiva.
Sabato pomeriggio a Treia si è giocata una partita che definire “da montagne russe” sarebbe riduttivo. Il match fra Treiese ed Esanatoglia, valido per la 16ª giornata del girone F di Seconda Categoria, si è trasformato in un vero e proprio festival del gol, terminato con il surreale punteggio di 6-5 per i padroni di casa.
Undici reti in 90 minuti (più recupero), con delle conclusioni che sembravano pilotate e portieri da consolare a fine gara: quella di sabato è stata una sfida che difficilmente verrà dimenticata.
La partita sembrava iniziare in modo “normale” per la Treiese, che ha trovato il doppio vantaggio in meno di 20 minuti: Patrassi ha aperto le danze al 9', seguito al 18' da Carbonari , che ha infilato il portiere avversario con una conclusione precisa. Sembrava tutto in discesa per i locali, ma l'Esanatoglia non era venuta a Treia per fare da comparsa. I ragazzi in maglia azzurrogranata hanno rimesso tutto in discussione grazie a una doppietta lampo di Buldrini: prima al 35', poi al 43', con l'attaccante ospite che ha riportato la sua parità prima dell'intervallo.
La ripresa si è aperta con il piede sull'acceleratore per gli ospiti: dopo neanche due minuti, Albanese ha trovato il gol del sorpasso, facendo esplodere di gioia la panchina dell'Esanatoglia. Ma la Treiese non si è persa d'animo e, tra il 54' e il 56', ha ribaltato nuovamente il punteggio: prima Pietrantonelli , poi Latini , hanno firmato il 4-3 per i locali, scatenando l'entusiasmo del pubblico.
Tutto finito? Neanche per sogno! Al 68', uno scatenato Albanese ha accorciato le distanze e, all'89', ha completato la sua tripletta personale , segnando il 5-5 e regalando un finale thriller.
Quando ormai il pareggio sembrava scritto e gli spettatori avevano già la gola secca a forza di urlare, ecco l'ultimo colpo di scena: al 93' , ancora lui, Patrassi , ha trovato il gol decisivo, portando la Treiese sul definitivo 6-5. Un'esplosione di gioia incontenibile ha accompagnato il triplice fischio dell'arbitro, consegnando ai padroni di casa una vittoria tanto sofferta quanto storica.
Partite come questa sono il motivo per cui amiamo il calcio dilettantistico: imprevedibile, folle, capace di regalare emozioni a raffica. La Treiese si porta a casa tre punti preziosi, ma l'Esanatoglia può uscire a testa alta da una gara che non dimenticherà facilmente. Insomma, se qualcuno si fosse distratto anche solo per un minuto, avrebbe rischiato di perdere un gol: sabato a Treia è andato in scena una partita da raccontare ai nipoti.
La Maceratese perde una delle sue colonne portanti: Sergio Macellari, storico attaccante biancorosso degli anni ’50 e ’60, è scomparso improvvisamente ieri sera all’età di 86 anni.
Un malore fatale lo ha colto mentre era seduto sul divano accanto alla moglie privando il mondo dello sport di una delle sue figure più rappresentative. Macellari è stato protagonista di un’epoca d’oro per la Maceratese, contribuendo a scrivere pagine memorabili nella storia del club.
Tra il 1955 e il 1965, ha indossato la maglia biancorossa con orgoglio e passione, incarnando lo spirito combattivo e la dedizione che hanno contraddistinto la mitica "Rata". Esterno d’attacco veloce e incisivo, soprannominato "il falco" per la sua agilità, Macellari rappresentava un simbolo per i tifosi e un incubo per le difese avversarie.
Insieme a compagni del calibro di Alberto Prenna, Pino Brizi e Mazzanti, fu protagonista della rinascita della Maceratese, portandola prima al ritorno in Serie D e, successivamente, alla Serie C nella stagione 1962/63. Indimenticabile il suo gol a Vasto, nella penultima giornata di campionato, davanti a centinaia di tifosi accorsi con 15 pullman per sostenere la squadra.
Macellari visse in prima linea la trasformazione della società sotto la guida del presidente Elio Ballesi, condividendo il campo con il futuro capitano della Fiorentina, Pino Brizi, che avrebbe poi vinto uno Scudetto in Serie A. Insieme, costruirono un’ossatura di squadra che resta indelebile nella memoria collettiva dei tifosi maceratesi.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato un’ondata di cordoglio tra i tifosi e gli appassionati di calcio. "Riposa in pace, leggenda", è stato il messaggio che la società ha scelto per ricordare l’uomo e il calciatore. Con Sergio Macellari se ne va non solo un grande atleta, ma anche un pezzo di storia della Maceratese e di una città intera.
"E così, te ne sei andato. Ridendo con tua moglie. Ti è rimasto il sorriso in bocca. Grande uomo, padre e marito. Capace di un amore immenso per tutti. Grande giocatore e allenatore. Ho un buco immenso nel cuore. Ti amo papà! Adesso vola alto Falco, vola alto", questo il commovente messaggio condiviso sui social dalla figlia Michela Macellari. Il rito funebre è in programma per lunedì 20 gennaio, alle ore 11:30, presso la chiesa di Santa Croce di Macerata.
Il Trodica non si ferma più e passa anche al Soverchia inanellando la settima di fila. Primo posto consolidato, ma che fatica nel domare un’ottima Settempeda che ha dato tutto e sotto ogni punto di vista per ottenere un risultato positivo che però è svanito, dopo una rimonta da zero a due, a 15’ dal termine. Complimenti ad entrambe le squadre per lo spettacolo offerto al numeroso pubblico presente e per aver dato vita ad un confronto divertente, bello da vedere, con emozioni, reti e che è rimasto in bilico fino all’ultimo. Una Settempeda che torna così ad essere sconfitta, ma che può recriminare a ragion veduta per quanto visto nei 95’. Gli ospiti confermano la loro forza, la qualità dei singoli e il cinismo delle grandi squadre, ma questa volta il successo li ha premiati un po’ più dei reali meriti visto che i biancorossi hanno giocato alla pari, forse anche meglio nella ripresa, e non sono stati premiati come avrebbero meritato dopo una prestazione bella e combattiva in cui hanno dato tutto. Settempeda che esce dunque dalla sfida a testa alta avendo tenuto botta alla corazzata Trodica e che deve incassare un ko(è il quarto in stagione contro gli stessi avversari ma del tutto differente dai precedenti) che fa male per come è maturato. Il responso del campo va accettato e adesso si deve continuare a lavorare sodo ripartendo dai tantissimi spunti positivi che questo match ha lasciato in dote. Nota finale: per una volta vogliamo parlare dell’arbitraggio che non è stato all’altezza ed ha deluso per incertezze, metro di giudizio e decisioni che hanno lasciato molti dubbi. Insomma, un vero peccato per una sfida così bella e avvincente che avrebbe meritato un “fischietto” migliore e all’altezza del compito.
Il big match di giornata è quello del Soverchia dove arriva la capolista Trodica per affrontare la squadra di Ciattaglia. Momento positivo per entrambe viste le recenti vittorie: due di fila per i biancorossi, sei per gli ospiti. Settempeda in piena corsa play off e alla ricerca di un risultato di prestigio; Trodica che vuole proseguire la marcia in testa confidando di allungare il passo. Biancorossi senza Farroni, il cui posto è preso da Perez match winner con il Grottammare mentre l’altra novità è Sfrappini che fa il secondo under con D’Angelo. Bianco azzurri invece senza lo squalificato Greco, ma per il resto ci sono tutti i migliori per una formazione molto offensiva e sbilanciata in avanti. Il match è da subito piacevole e con ritmo alto. I biancorossi sembrano approcciare al meglio tanto che si fanno vivi in area con Perez che finisce giù dopo un contatto. L’arbitro fa giocare ma qualche dubbio, legittimo, resta.
Da un possibile rigore a favore, i locali si ritrovano addirittura sotto perché sul prosieguo dell’aione il Trodica è letale. Per la Settempeda da questo momento iniziano dieci minuti da incubo. Al primo affondo i bianco azzurri la sbloccano: Sucic dà una gran palla centrale in verticale per Chornopyshchuk che scatta sul filo del fuorigioco e davanti alla porta non sbaglia piazzando il rasoterra di destro nell’angolino alla sinistra di Pettinari. Ancora il capocannoniere del girone gira di testa sul fondo da ottima posizione, mentre al 10’ Giovannini entra in area sulla sinistra e calcia verso il primo palo con Pettinari attento e reattivo nel deviare in tuffo in angolo. Tre minuti e ancora Chornopyshchuk da centro area in girata chiama Pettinari alla deviazione in tuffo. Il dominio del Trodica continua e sfocia nel raddoppio che cade al quarto d’ora: Giovannini da sinistra pennella dalla parte opposta per Susic che con un colpo di testa preciso mette nell’angolo lontano. Gara decisamente indirizzata per la capolista che inizia a controllare una Settempeda che, colpita duramente, fatica un po’ a tornare nel match ma quando lo fa dimostra di poter giocare alla pari dei forti rivali. Al 34’ grande affondo di Sfrappini sulla sinistra dell’area che in dribbling ne fa fuori due e poi passa a Quadrini che controlla, salta un difensore con una finta e poi piazza il destro nell’angolo basso alla sinistra di Febbo. Tutto olto bello e partita riaperta e che cambia di nuovo rimettendo i locali in corsa. Al 44’ la Settempeda sfiora il pari. Punizione di Quadrini che taglia l’area con un paio di compagni che sfiorano la sfera che poi si spegne sul fondo lambendo il montante. E’ l’ultimo episodio di un bel primo tempo. Dopo pochi minuti della ripresa mister Ciattaglia cambia: dentro Salvatelli(fuori Rango) che si piazza a sinistra, Sfrappini va a destra, Quadrini si accentra a fare la mezzala. Risponde subito mister Buratti con un doppio cambio(in Bonvin e Berrettoni out Chornopyshchuk e Merzoug).
La prima chance degna di nota è settempedana con Perez che mette un ottimo pallone dal fondo con Quadrini pronto a calciare di prima dal limite con destro di poco largo. Pronta replica ospite con Bonvin che si gira e calcia con Pettinari che si allunga e devia. Prosegue la sfida tattica fra i due tecnici: Ciattaglia modifica l’attacco con la staffetta argentina(Pariani per Perez), Buratti si affida all’ex Marcaccio che si piazza a centrocampo(esce Giovannini). Le scelte premiano però l’allenatore della Settempeda visto che al 25’ proprio Pariani impatta: parabola perfetta di capitan Montanari(gran prova la sua come quelle di Quadrini, Dolciotti, Pettinar e Perez)che trova il centravanti argentino che stacca altissimo e incorna con potenza alle spalle di Febbo. Nemmeno il tempo di gioire per il pari che la Settempeda subisce il terzo gol. Il Trodica si ritrova di nuovo avanti grazie ad un episodio molto discusso e contestato da giocatori di casa e pubblico(le proteste si protrarranno fin oltre la fine): palla profonda per Bonvin che in area finisce a terra sull’uscita di Pettinari con l’arbitro che indica il dischetto.
Restano dubbi dati dal fatto che l’attaccante argentino sembra iniziare la caduta un attimo prima di trovare il corpo del portiere. Resta tuttavia la decisione di Negusanti di Pesaro che consente a Susic di andare sul dischetto e segnare il 2-3 con doppietta personale. E’ un peccato per i biancorossi non essere riusciti a tenere dopo il meritato pareggio, anche perché l’inerzia del match sembrava poter andare dalla loro parte. Negli ultimi minuti si lotta a centrocampo e la Settempeda ci prova con le ultime energie(pioggia e campo pesante hanno richiesto ai protagonisti uno sforzo in più) e nel recupero c’è una buona chance non sfruttata da Sfrappini che non riesce ad impattare davanti alla porta un cross di Montanari leggermente alto e forte. Finisce così con il Trodica che riesce a portare a casa altri punti pesanti per la corsa di testa e con la Settempeda che rallenta la marcia play off ma sembra solo un incidente di percorso visto il livello della partita disputata.
SETTEMPEDA-TRODICA 2-3
MARCATORI: 4’ Chornopyshchuk, 15’ Susic, 34’ Quadrini; st 25’ Pariani, 28’ Susic su rigore,
SETTEMPEDA: Pettinari, D’Angelo, Montanari, Pagliari, Palazzetti, Dolciotti, Sfrappini, Rango(8’st Salvatelli), Cappelletti, Quadrini, Perez(22’ Pariani). A disp. Bartoloni, Eugeni, Mulinari,Massini, Boldrini, Staffolani Edoardo, Staffolani Alessandro. All. Ciattaglia
TRODICA: Febbo, Ciccalè, Emiliozzi, Chornopyshchuk(12’st Bonvin), Ciaramitaro, Giovannini(23’st Marcaccio), Becker(35’st Ciucci), Panichelli, Gobbi, Susic(30’st Voinea), Merzoug(12’st Berrettoni). A disp. Isidori, Virgili, Orazi, Xhafa. All. Buratti
ARBITRO: Negusanti di Pesaro. Assistenti: Riggio di Macerata e Peyla di Pesaro
NOTE: Ammoniti: Perez, Emiliozzi, Pagliari, Merzoug, Berrettoni. Angoli: 1-4. Recupero: st 5’
L’Asd Gagliole C5 si impone per 6-3 sul Tre Torri Sarnano e torna subito al successo. Nella prima uscita casalinga del 2025 davanti al pubblico amico del “Pala Drago e Gentili”, con la Coppa Italia Marche appena vinta che campeggia all’ingresso della tribuna, i “galletti” hanno la meglio di un avversario ostico che li aveva costretti allo stop nel girone d’andata. I ragazzi di mister Mirko Rossini scendono in campo con caparbietà e determinazione, riuscendo a conquistare tre punti pesanti per la corsa play-off.
Primo tempo con i rossoblù che sbloccano subito il risultato grazie a Largoni, uno dei mattatori di serata. Il Gagliole tiene bene palla e Di Ronza, da uno spiovente arrivato da rimessa laterale, riesce al 14’ ad insaccare il raddoppio. Gli ospiti non ci stanno e reagiscono subito trovando la rete del 2-1 con El Hajj con cui si va al riposo lungo.
Ripresa con i rossoblù che provano a prendere il largo grazie all’uno-due piazzato da Largoni. Censori, come nel primo tempo, chiude la saracinesca in più di un’occasione e Massucci approfitta di un errore in disimpegno dei rossoblù per la rete del 4-2. Il match si mantiene in equilibrio poi Ferjani su rigore, atterrato da Censori, e Occhiuzzo con una rasoiata chirurgica portano il risultato sul 6-2. Gli ospiti hanno un ultimo sussulto con il portiere di movimento che porta al gol Soprano ma i “galletti” stringono i denti e chiudono sul meritato 6-3.
ASD GAGLIOLE C5 – TRE TORRI SARNANO 6-3 (2-1 pt)
ASD GAGLIOLE C5: Tamburrino, Di Ronza, Occhiuzzo, Pereira, Ocharan, Lo Giudice, Largoni, Casoli, Ferjani, Panella, Martin, Savi. All. Rossini
TRE TORRI SARNANO: Censori, De Angelis, Procaccini, Latini D., Torquati, Latini M., El Haji, Massucci, Pellizzari, Soprano, Fabrizi, Brocci. All. Monaldi
Arbitri: Del Dotto e Sabbouh di Fermo
Reti: 3’ Largoni, 14’ Di Ronza, 17’ El Hajj // 2’ st Largoni, 5’ st Largoni, 10’ st Massucci, 16’ st Ferjani (rig.), 17’ st Occhiuzzo, 17’ st Soprano
Note: Ammoniti Panella, Martin