Il pari all’ultimo secondo con il Pineto è già in archivio. La testa di mister Senigagliesi e dei suoi ragazzi ha già operato il reset ed è pronta a concentrarsi sul match di sabato al Manuzzi contro la capolista Cesena.
Mister, innanzitutto come sta la squadra dal punto di vista fisico e mentale? È chiaro che subire il pari sul fischio finale non è cosa semplice.
Di solito la fatica è grande quando si gioca così tanto. Diventa ancora più grande dal punto di vista nervoso quando si subisce una situazione come quella che ci è capitata domenica con il goal all’ultimo secondo. Però i ragazzi sono lucidi, hanno capito di aver fatto una buonissima prestazione contro un avversario di altissimo livello. La gara è stata interpretata così come l’avevamo pensata, in modo molto qualitativo. Il risultato e gli episodi fanno giudizio, ma quello che noi valutiamo di volta in volta sono le prestazioni. Il morale è buono, diamo continuità ai risultati. Adesso cerchiamo di recuperare un pochino le forze perché stiamo giocando tantissimo e spero che saremo in grado di presentarci a Cesena al massimo della freschezza perché ce ne sarà bisogno.
Ha avuto una parola di conforto per Cerone (anche se la sua esperienza è sicuramente maggiore di questo incidente di percorso)?
Parlarne è retorico. Federico è un grande giocatore e siamo fortunati ad averlo con noi. I rigori li sbaglia chi li tira, è un detto famosissimo. Lui è uno di noi. Si è preso la responsabilità, lo ha sbagliato, si è scusato, il prossimo sicuramente lo metterà dentro.
Inizia una ennesima settimana più corta del solito visto che sabato a Cesena si gioca la prima di tre gare in otto giorni. Come ci si allena?
Non ci si allena. Si cerca di recuperare in maniera attiva. Solo che così diminuiscono la qualità e la possibilità di far crescere i giovani, aspetti su cui lavoro molto. Se non ci si allena non si cresce. Le partite non sono così costruttive per la crescita didattica di un ragazzo. Giocare così tanto toglie la possibilità di fare lavori specifici di ruolo o di reparto e quindi il giovane tende ad appiattirsi solo sulle prestazioni che spesso sono poi sono dettate da fattori nervosi e fisici che condizionano la crescita e la metabolizzazione di certi concetti.
INTERVISTA A LORENZO PERFETTI
Chi meglio del capitano Lorenzo Perfetti può descrivere l’umore dello spogliatoio rossoblù nei giorni che precedono la gara con la capolista Cesena?
Stai tenendo una media voto e di rendimento altissime, anche contro il Pineto hai corso veramente tanto. Momento magico?
È una cosa collettiva. Tutta la squadra, me compreso, sta rendendo nel modo giusto. Mi sento bene fisicamente e andiamo avanti così.
Tornando per un attimo al Pineto: ritieni il punteggio giusto oppure quel goal vi brucia tantissimo?
Brucia tantissimo perché eravamo a un passo dai tre punti. Dà un po’ fastidio prendere goal all’ultimo secondo, però il calcio è anche questo, fatto di episodi. In casa ultimamente ci sta girando un po’ negativamente, però vinciamo fuori casa .. quindi va bene.
In casa manca il pieno dal 20 ottobre contro il Castelfidardo.
Gli episodi ci vanno un po’ contro, prendiamo gol all’ultimo secondo, oppure un rimpallo, una deviazione o al primo tiro ci puniscono. Andando avanti sono ì sicuro che il vento cambierà.
Con che stato d’animo andate al Manuzzi?
Sarà una bella partita, abbiamo entusiasmo. Ce la andiamo a giocare a viso aperto con la consapevolezza che affronteremo una grande squadra, costruita con grandi obiettivi. Sarà una Sangiustese che andrà a cercare di imporre anche lì il proprio gioco. Vedremo cosa dirà il campo.
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