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Porto Potenza Calcio, la società sbotta: "Arbitraggio scandaloso nella partita con la Passatempese"

Porto Potenza Calcio, la società sbotta: "Arbitraggio scandaloso nella partita con la Passatempese"

In merito alla gara Passatempese-Porto Potenza, valida per la diciannovesima giornata del campionato di Prima categoria – girone C, riceviamo e pubblichiamo una lettera del vice presidente della società potentina Carlo Carlini: 

"...l'arbitro non si deve intendere libero e assoluto, ma legato dal diritto e dall'equità" (Alessandro Manzoni) 

L'intenzione di scrivere qualcosa riguardo al trattamento che la classe arbitrale ci sta riservando c'è da molto tempo, ma abbiamo sempre rinviato e pensato che polemizzare non portasse a nulla. Quello che è accaduto nella partita di sabato pomeriggio a Passatempo di Osimo è sicuramente qualcosa che una società non può accettare, una direzione di gara dell'arbitro designato, a dir poco infelice, che ha finito per rovinare in primis un evento sportivo e poi condizionare e danneggiare la nostra squadra per questa e per le prossime prestazioni.

La nostra società, come tutte le altre, fa sacrifici enormi sia da un punto di vista economico, per affrontare questo campionato e per mantenere in vita il calcio dilettantistico, che dal punto di vista sociale, perché attraverso la pratica sportiva cerchiamo di rispondere al disagio giovanile che attanaglia le nostre comunità.

È inaccettabile che una persona che sceglie, perché nessuno lo costringe, di arbitrare a questi livelli non tenga conto di tutto questo e anzi con una specie di protagonismo disincentivi giocatori e società a andare avanti.

Quello a cui abbiamo assistito è stata una escalation di errori del direttore di gara che fanno sorgere qualche perplessità sui temi quali la buona fede, l'imparzialità e l'equità a cui facevo riferimento sopra. Espulsione di un giocatore a metà primo tempo che fa gridare allo scandalo (che ha compromesso l'esito di tutta la gara), interventi fallosi degli avversari nei confronti dei nostri giocatori non sanzionati, fuorigioco inventati che hanno visto bloccare palesi azioni pericolose e gol stesso, rigore sacrosanto non concesso, rigore invece dato alla squadra avversaria per un fallo nettamente fuori area e per finire un atteggiamento di saccenza nei confronti dei dirigenti della società.

Noi siamo responsabili, società e giocatori, di essere ultimi in classifica, ma non meritiamo di essere trattati in questo modo. Pertanto la nostra società che oltre avere un settore giovanile che supera i 100 ragazzi, e ha l'unica squadra a livello nazionale di ragazzi con la sindrome di Down che è stata adottata dalla Lega Calcio di serie B, andrà avanti con le proprie forze e con i propri valori, ma non permetterà più a nessuno di essere trattata e calpestata in questo modo.

D'ora in poi non saremo più chiusi nel nostro silenzio accettando queste cose, ma perseguiremo tutte le vie possibili per evidenziare certi atteggiamenti che ledono la nostra società e il gioco del calcio tutto. Essere ultimi non significa che dobbiamo essere considerati come Cenerentola nei confronti della matrigna e delle sorellastre, pertanto chiediamo di essere trattati alla pari di tutte le altre società!...Con rispetto!".

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