Perna si appella ai tifosi della Rata: "Abbiamo bisogno di loro, specialmente in questo momento"
Le vicende extracalcistiche della Maceratese rischiano di far passare in secondo piano gli impegni della squadra allenata da Federico Giunti nella fase cruciale del campionato. Domenica prossima all’Helvia Recina arriva il Gubbio, nella prima di due partite consecutive in casa. I biancorossi sono chiamati a riscattare la sconfitta di Mantova, ma con quale spirito i giocatori, ai quali non sono stati pagati gli ultimi stipendi, scenderanno in campo? Abbiamo sentito il parere di Perna.
“L’ impatto non è stato facile. Non è una notizia piacevole, è giusto essere pagati, ci costerà dei punti di penalizzazione. Crediamo nella buona fede della società, che ci ha promesso il pagamento degli stipendi per metà marzo. Cerchiamo di accantonare questa problematica e di affrontare ogni partita come abbiamo sempre fatto. Involontariamente ogni tanto ci si pensa. Facciamo il lavoro più bello del mondo, siamo delle persone fortunate, quello che ci è successo è una brutta cosa, ma ci sono situazioni più gravi nella vita. Daremo sempre il massimo per ottenere più punti possibili ed arrivare all’obiettivo che ci siamo prefissati ad inizio campionato”.
La squadra, vista la situazione, è in grado di raggiungere la salvezza?
“In campo abbiamo dimostrato di potercela fare. Siamo consapevoli della nostra forza, abbiamo dimostrato il nostro valore”.
Cosa non dovrà mancare nelle partite che restano da giocare?
“L’elemento che ci ha fatto fare la differenza è stato l’equilibrio e la forza del gruppo. L’impegno non è mancato e non mancherà mai, di questo ne sono sicuro. Il campionato è super equilibrato, bisogna stare sempre concentrati e non cedere nemmeno un centimetro all’avversario”.
Quanto è importante la vicinanza dei tifosi?
“I tifosi ci sono stati vicini nei momenti positivi e ancora di più ultimamente. E’ una cosa importante la loro vicinanza, speriamo di trovare ancora più gente allo stadio domenica prossima, a volte certi problemi avvicinano le persone alla squadra della propria città. A noi farebbe molto piacere”.
Perna, lei durante il calcio mercato di riparazione sembrava destinato al Teramo. E’ rammaricato di essere rimasto alla Maceratese, visti i problemi che si sono succeduti?
“Ho avuto diverse richieste, la società le aveva già rifiutate. Pensavo si potesse fare qualcosa, perché vedevo che c’era qualcosa di poco chiaro. Non ho né rancore né rimorsi, adesso non ne vale più la pena. Dispiace trovarsi in questa situazione, indipendentemente dal Teramo. E’ una bella cosa pensare che la Maceratese mi ritiene un giocatore importante e non mi ha fatto andare via. A Teramo avrei trovato una situazione di classifica più difficile, ma a livello societario le basi sono più solide. Questa idea mi ha fatto un po’ vacillare. Solo uno come me poteva accettare una squadra con dieci punti in meno in classifica. Qualcuno mi ha detto che dovevo essere la persona più arrabbiata, ma ad oggi non ci penso più, oramai il fattaccio è successo e non c’è più rimedio. Devo essere io il primo a dimostrare ai compagni, soprattutto a quelli più giovani, alla società ed ai tifosi che bisogna fare gruppo il più possibile”.
Avete individuato una quota salvezza?
“Di certo non c’è ancora niente, ma con 42 o 43 punti, massimo 45, ci si può salvare. Ci saranno diversi scontri diretti. Io dico sempre che è importante vincere, a non bisogna perdere. Domenica scorsa a Mantova se avessimo portato via un punto avremmo fatto bene al morale e alla classifica”.
Quanto è difficile la partita con il Gubbio?
“Il Gubbio è una squadra che gioca al calcio, con buoni giocatori di livello tecnico. Bisognerà essere molto attenti, non commettere errori, ed essere più cinici e concreti sotto porta. Anche domenica scorsa siamo arrivati diverse volte sulla trequarti, ci manca sempre qualcosina in fase offensiva, è un difetto che ci portiamo avanti dall’inizio della stagione. Basta contare i calci d’angolo che abbiamo battuto a Mantova, la Maceratese ci ha provato fino alla fine, abbiamo creato parecchio, ma ci siamo persi nell’ultimo passaggio”.
Commenti