Fra un paio di settimane inizierà la stagione ufficiale in serie D e la situazione in casa Maceratese è ancora tutta da definire. Il 20 agosto è in programma la prima giornata di Coppa Italia (il campionato di quarta serie scatterà il 3 settembre), ma purtroppo in casa biancorossa non c’è ancora una società, uno staff tecnico e tanto meno una squadra.
Dopo il tira e molla, dovuto a diverse ragioni, il sindaco di Macerata Romano Carancini e Maurizio Mosca, incaricato dal primo cittadino a trovare una soluzione alla crisi della Maceratese, hanno trovato un punto di accordo: grazie all’interessamento dell’imprenditore bresciano Alberto Ruggeri, titolare dalla IPM srl, azienda che opera nel settore delle materie plastiche, anche le istituzioni cittadine faranno il possibile per far iscrivere la Maceratese in serie D.
O serie D o nulla. Questo oramai è il motto che risuona fra gli sportivi biancorossi.
Il termine per essere iscritti in sovrannumero al campionato di serie D in verità è scaduto nei giorni scorsi, ma la decisione del Consiglio Federale di ieri di rinviare al prossimo 10 agosto la compilazione dei gironi di serie D lascia aperta ancora qualche speranza.
Sarà una lotta contro il tempo e speriamo che abbia buon esito, anche se nella migliore delle ipotesi la Maceratese avrà una partenza ad handicap nella stagione che sta per iniziare.
Quello che è certo, per ora, è che tra i dilettanti ad iniziare dai primi impegni ufficiali saranno possibili cinque sostituzioni (e non più tre).
Inoltre le società partecipanti al campionato nazionale Serie D avranno l’obbligo di impiegare almeno quattro calciatori “giovani”: uno nato dal 1° gennaio 1997 in poi, due nati dal 1° gennaio 1998 in poi, uno nato dal 1° gennaio 1999 in poi.
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