Lube Civitanova, Blengini scalda i motori in vista della finale con Perugia: "Bello avere pressione"
"Sarà una sfida molto dura contro una grande squadra. La pressione di dover vincere, perchè sai di poterlo fare, credo che sia bella e positiva. È sintomo che si sta facendo qualcosa di importante, in un posto importante, e con dei giocatori a disposizione importanti".
È quanto affermato dal tecnico della Lube Civitanova Gianlorenzo Blengini nel corso della conferenza stampa di presentazione delle Finali Play Off Scudetto SuperLega Credem Banca, tenutasi alla vigilia della gara 1 tra i cucinieri e la Sir Safety Conad Perugia, in programma mercoledì 14 aprile al PalaBarton di Perugia (dove vederla).
"Quanto può durare il dualismo con Perugia? Bisognerebbe chiederlo ai nostri proprietari che continuano a fare grandi investimenti, il loro merito va sottolineato. Credo che ci siano, comunque, squadre che si stanno attrezzando come Trento e Modena, che il prossimo anno punta a costruire un roster di tutto rispetto. Credo che sia un work in progress a salire" ha aggiunto Blengini, la cui attenzione si è poi concentrata sulla gara in programma tra poco più di 48 ore: "Riconosciamo che spesso la prima partita è quella che dal punto di vista emotivo dà e lascia qualcosa in più".
La Lube è stata rappresentata in conferenza stampa anche dal capitano Osmany Juantorena e dal centrale azzurro Simone Anzani, collegati via Zoom dall'Eurosuole Forum.
Juantorena, giunto all'ottava finale scudetto in carriera, ha raccontato le sue emozioni: "Io e Travica siamo vecchi (anche lui era collegato durante la conferenza in rappresentanza di Perugia ndr), ma alla fine arriviamo sempre a giocarci la finale. Sono molto contento, visto che un mese e mezzo fa abbiamo perso due giocatori importanti come Leal e De Cecco per Covid. Non era scontato avere la Lube di nuovo in finale, come molti pensano. Mi godo questo momento, quando ero più giovane lo facevo meno".
Anzani ha, invece, parlato della strana sensazione di trovarsi a disputare le partite in palazzetti completamente vuoti causa rispetto delle normative anti-Covid: "È stato difficile abituarsi a giocare senza pubblico. Penso solo alla Coppa Italia di un anno fa, giocata in un palazzetto pieno, con 12mila persone, e quella di quest'anno, giocata nello stesso posto ma senza tifosi. Abbiamo fatto fatica ad abituarci a giocare come fossimo in allenamento, e altrettanto lo sarà quando ritorneranno i nostri tifosi a far casino al palazzetto. Speriamo possano tornare a sostenerci al più presto".
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