Lettera di protesta di alcuni sportivi di Porto Potenza sulla gestione del calcio cittadino
Un gruppo di appassionati di calcio di Porto Potenza ha elaborato una lettera inviata all'Amministrazione Comunale per protestare contro i disastri sportivi, gestionali e tecnici dell'attuale dirigenza dell'ASD Porto Potenza Calcio e per cercare di smuovere un po' le acque. Ecco il contenuto integrale della lettera:
"Con la presente si vuole sottoporre la situazione di grave disagio ed incuria in cui si viene a trovare il calcio a Porto Potenza Picena, una piazza storica per il movimento calcistico regionale e che forse in questi anni ha raggiunto il suo punto più basso, un punto che non è più tollerabile da chi ha a cuore le sorti di questo sport ed è consapevole della sua importanza in termini sociali ed aggregativi per tutta la comunità; la recentissima retrocessione della prima squadra in seconda categoria (la terza in appena cinque anni) non è che la punta di un iceberg di una situazione per certi versi grottesca e paradossale figlia di una gestione approssimativa e poco chiara da parte dell’attuale dirigenza".
Ad essere criticata è anche la gestione del settore giovanile: "Il settore giovanile, tanto decantato dall’attuale gruppo dirigenziale all’atto del suo insediamento, versa in uno stato comatoso che ha indotto tantissimi genitori a portare i propri ragazzi in realtà limitrofe ben più solide e brave a lusingare e “vendere” i propri servizi; è vero che questo trend era già cominciato da diversi anni ma l’attuale società non ha fatto nulla per invertire la rotta, anzi l’ha accellerata. A parte qualche piccola soddisfazione dovuta più alla tenacia di alcuni genitori ed allenatori ostinati che, da soli, hanno fatto più del loro dovere, per il resto il movimento calcistico giovanile vive una grave depressione con squadre ridotte all’osso che in alcuni casi non hanno nemmeno finito il campionato (vedi la juniores)".
Una situazione di disagio aggravata dalle obsolete strutture attuali del club: "A tutto ciò si aggiunga la precarietà con cui versano le infrastrutture comunali gestite dall’ASD Calcio Porto Potenza. Il campo sportivo e le strutture annesse versano in un situazione disastrosa senza che si sia mai intervenuto per realizzare interventi manutentivi e migliorativi; eppure l’Amministrazione Comunale elargisce ogni anno migliaia di euro per la gestione di queste strutture, giusta convenzione Rep. 3084. Viene lecito chiedersi se gli Uffici Comunali competenti abbiano mai verificato e constatato, tramite normali ispezioni e sopralluoghi, in che stato versino il terreno di gioco, gli spogliatoi, le docce, i vari locali presenti quali quello adibito a segreteria, a biglietteria ecc. ecc.; e come vengano effettivamente spesi i soldi pubblici che il Comune elargisce a fronte della convenzione sopra menzionata".
"In una situazione normale e logica, una dirigenza come quella attuale, portata avanti da pochissime persone, di fronte ad una serie innumerevole ed evidente di fallimenti e delusioni, avrebbe rassegnato le dimissioni o chiesto il supporto di altri cittadini volenterosi; invece no. Si va avanti con presunzione e pressappochismo dimostrando una chiusura totale alla realtà circostante e, soprattutto, si scivola sempre più in basso. Eppure Porto Potenza è una realtà brillante e vitale, tantissime persone hanno a cuore le sorti del movimento calcistico e vorrebbero fare qualcosa per risollevarlo, ripartendo completamente da zero e dal basso, con un settore giovanile degno di portare il nome dei giovani di Porto Potenza in giro per le Marche. Con questa lettera si vuole far presente all’Amministrazione Comunale che c’è chi vuole del bene al calcio portopotentino e vuole fare qualcosa per risollevarlo, ripartendo dai giovani ed eventualmente da una categoria che possa permettere a tanti ragazzi del posto di giocare e divertirsi a Porto Potenza e non altrove".
"Le potenzialità umane ed economiche ci sono ma per mettere in atto questa inversione di rotta occorre la collaborazione dell’Amministrazione Comunale che abbia il coraggio di far gestire le strutture comunali alle persone giuste e non si renda corresponsabile di questo immobilismo ed apatia che hanno regnato in questi ultimi anni" si conclude nella nella lettera.
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