La Lube presenta Giunti: "Progetto unico". Il sindaco Capponi frena: "No a impianti faraonici"
Questa mattina, presso il teatro comunale di Treia, è stato presentato il nuovo direttore tecnico della Lube Academy, Federico Giunti.
Un allenatore esperto che non ha bisogno di presentazioni. Giunti ha infatti avuto una carriera di successo da calciatore, esplodendo nel Perugia di Giovanni Galeone e arrivando poi a vestire, su tutte, la prestigiosa maglia del Milan, con cui ha vinto anche uno scudetto nel 1999. Nel club rossonero è stato poi allenatore della Primavera. Dopo 187 presenze e 9 reti in Serie A e 76 presenze con 12 reti in Serie B, Giunti ha infatti avuto una carriera importante anche da allenatore, iniziata con le giovanili del Perugia. A queste latitudini Giunti è noto anche per aver allenato la Maceratese in Lega Pro, ottenendo una tranquilla salvezza nella stagione 2016/17. La sua avventura da allenatore è poi proseguita con un maggior orientamento verso i giovani, tant’è che a Città di Castello, la sua città natale, ha anche gestito per sette anni una scuola calcio.
"Cerco di fare i fatti più che usare le parole”. Così Giunti si è presentato ai tanti addetti ai lavori e cittadini presenti al teatro comunale di Treia. “Penso di poter dare qualcosa a questo progetto altrimenti sarei rimasto a casa. In esso ho visto qualcosa che da alte parti non ho visto. Sarò chiamato a coordinare l’aspetto tecnico e cercherò di fare del mio meglio. Non sarà facile, ma servirà pazienza. Il progetto è pluriennale, ci sarà tanto da fare ma ci vedo un qualcosa di unico”.
Sul far convergere le diverse realtà sportive treiesi in un unico settore giovanile ha dichiarato: “Anche dalle mie parti si sente molto il campanilismo, quindi so di cosa si parla. Devo dire però che ho trovato disponibilità da parte di tutti. I presidenti delle diverse squadre hanno capito la potenzialità del progetto e che sarà fondamentale ragionare con l’io più che con il noi”.
Giunti darà il via al proprio lavoro già da questo lunedì, quando incontrerà i ragazzi del settore giovanile e le loro famiglie. “Vorrei sfatare il mito dei genitori visti come un pericolo. Voglio che ci sia collaborazione e confronto costante fra noi e i genitori”.
Il direttore amministrativo della Lube, Fabio Giulianelli, ha espresso grande fiducia in Giunti: "Abbiamo valutato tante candidature ma dovevamo prendere un riferimento che avesse cultura, storicità e facesse capire che può farsi garante dei principi che vogliamo portare avanti. Giunti ha infatti la missione di portare avanti i nostri principi. Sono bastati 2 minuti per trovare un accordo”.
Sull’evolversi del progetto, l’ad ha dichiarato: “Giochiamo nei limiti che il calendario e il tempo ci danno per poter costruire questo progetto. Entriamo in un contesto in cui le situazioni sono già piuttosto definite. L’importante è far partire il progetto Academy, una scuola calcio e di vita. L’obiettivo, come detto, durante la conferenza stampa di presentazione, è quello di ricreare un po’ la situazione dei college americani, che mi hanno sempre affascinato. Lo sport è qualcosa che ti tempra e che ti fa rialzare quando sei in difficoltà. Se riusciremo a togliere i ragazzi dalla tentazione della droga e dell’alcol sarà come aver vinto 5 scudetti. Il nostro è un biettivo sociale che vede nello sport la sua naturale espressione".
È intervenuto anche il sindaco di Treia, Franco Capponi, che ha sottolineato: "è una giornata importante perché il progetto è molto interessante. Parlo dal punto di vista dell’amministrazione che in questi anni ha investito molto nelle infrastrutture sportive, soprattutto nel calcio. Da vent’anni ci poniamo l’obiettivo del settore giovanile unico. Prima c’era il problema delle infrastrutture, ora ci sono e sono adatte al progetto".
Qui un simpatico siparietto con il presidente della Lube, Luciano Sileoni, che ha sollevato preoccupazioni sulle strutture nel caso in cui la nuova squadra di Treia dovesse raggiungere categorie più importanti: "Se andiamo avanti e arriviamo a un punto alto per cui i campi non vanno bene?". Capponi ha risposto: "Nessuna amministrazione si può permettere di finanziare progetti così importanti. Il comune non si può indebitare per 20-30 milioni di euro. Il mondo del calcio è molto controverso e lo stiamo vedendo per le vicende che stanno interessando le squadre della nostra regione. Al momento le infrastrutture a disposizione sono per quello che c’è oggi e qualche gradino più avanti. I bilanci non ci consentono di fare impianti faraonici. Oggi, intanto, la cosa bella è il settore giovanile unico ".
Presenti anche i presidenti delle società coinvolte nel progetto Lube Academy: Stefano Cegna dell’Aurora Treia, Rodolfo Micucci della Treiese, Luigi Raponi dell’Abbadiense e Luciano Bonvecchi del Chiesanuova.Quest’ultimo, assente la scorsa settimana nella conferenza stampa di presentazione del progetto Lube Academy, ha voluto chiarire la posizione del proprio team rispetto al progetto: "La nostra è una posizione un po’ particolare. Sono quello che ha più vissuto per quanto riguarda il settore giovanile unico, un progetto di cui si parla ormai da anni. Questa volta è diventato più credibile. Ci abbiamo provato tante volte ma serve sempre qualcuno che comanda e che abbia la mano forte. Per noi non si tratta di aderire ma rinnovare il progetto con i giovani.
Per quanto riguarda la prima squadra invece, per il momento Bonvecchi ha mostrato la volontà di continuare a supportare il progetto Chiesanuova, senza comunque chiudere a un eventuale confluenza futura in un’unica squadra di Treia. “Siamo una frazione, mi dispiace che passi il messaggio che non vogliamo unirci alle altre squadre di Treia. A Chiesanuova abbiamo creato una struttura nuova, non possiamo mollare proprio ora, non credo abbia senso. Non possiamo decidere di ridimensionare le ambizioni che non sono pazze ma supportate dal fatto che ci siamo. Per il momento sentiamo di andare avanti con le nostre forze. Con questo non dico che in futuro non saremo disposti a collaborare, ma purtroppo sia per il tempo che per l’ampiezza del progetto necessitiamo di tempo. Non ci ha fatto paura in questi anni il confronto con squadre blasonate della categoria, andremo avanti con la stessa determinazione. Non è un voler preservare il nome, ma la volontà di rispettare i rapporti preesistenti".
Giulianelli ha concluso con un pensiero sulla grande attenzione mediatica riservata all’ingresso nel mondo del calcio del Gruppo Lube: "Piacevole sorpresa ma non credevo di ricevere così tante telefonate. Ho più parenti e amici in questi giorni che mai. L’entusiasmo l’abbiamo vissuto nel volley ma quello che sta succedendo in queste ore ci gratifica e ci responsabilizza molto. C’è sempre un’aspettativa superiore. Ci chiediamo se la struttura tiene e se siamo pronti ad affrontare tutto questo. Evidentemente il messaggio che abbiamo lanciato va al di là del normale".
(Foto di Francesco Tartari)
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