Grande festa per l'esordio della Rata all'Helvia Recina
E' iniziata con il giro di campo del complesso musicale Abbanda la festa per l'esordio all'Helvia Recina della Maceratese in Lega Pro. Le note della prima marching band delle Marche hanno iniziato ad allietare l'atmosfera proprio mentre gli spettatori prendevano posto sulle gradinate, dopo aver percorso i rinnovati spazi dell'impianto biancorosso. A partire dai sistemi di filtraggio e prefiltraggio con l'introduzione di cancellate semovibili, oltre al nuovo ingresso della tribuna su via Panfilo. Ancora chiusa al pubblico per lavori la curva. Subito in coda ad Abbanda, l'ingresso dei ragazzi e dei bambini del settore giovanile che si sono raggruppati insieme ai rispettivi allenatori sotto la tribuna autorità. Posizione raggiunta poco dopo anche dal sindaco Romano Carancini che ha voluto innazitutto ringraziare tutti i soggetti, enti, aziende e uffici comunali che hanno permesso in 60 giorni di rendere agibile l'Helvia Recina. "La Maceratese riprende in mano la propria storia, dopo decenni di campionati importanti" - ha proseguito il primo cittadino - "Oggi il futuro si chiama Lucchese, da parte mia e di tutta l'Amministrazione va il più sentito in bocca al lupo a Società, giocatori e tifosi". A fare seguito a Carancini, Roberta Preziotti, nuovo prefetto di Macerata, che ha voluto portare il suo saluto e il vescovo Nazzareno Marconi che ha benedetto il campo e incitato la Rata professandosi talismano portafortuna, alla luce della scorsa strepitosa stagione. Con l'ingresso in campo delle formazioni e il sentito inno nazionale di Mameli, non è mancato proprio più niente e si è dato finalmente il via ufficiale alla prima casalinga della Maceratese contro i toscani della Lucchese.
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