Giorgio La Cava: "Aspetto il resoconto di Caira per decidere. Immorale la richiesta di soldi dall'attuale proprietà"
Ancora quarantotto ore di speranza per il futuro della Maceratese. Giorgio La Cava non ha sciolto le riserve, ma a brave, quando avrà più chiara la situazione, darà la sua riposta. L’imprenditore perugino non è stato un granché bene in questi giorni ed è rimasto a casa, ma ha dato mandato all’amico Stefano Caira (esonerato ieri da Spalletta) di provare a fare gli ultimi tentativi per salvare il sodalizio biancorosso dal precipizio.
“Caira oggi si è incontrato con gli avvocati di Filippo Spalletta e Maria Francesca Tardella, fra la vecchia proprietà e quella attuale ci sono delle situazioni in sospeso – dice La Cava – Entro domani, massimo mercoledì darò una risposta definitiva. E’ inutile aspettare ancora, non ci sarebbero i tempi tecnici per portare avanti l’operazione, il 16 aprile è una data invalicabile. Aspetto il resoconto di Stefano”.
Che impressione si è fatto sulla situazione della Maceratese dopo l’incontro con l’avvocato Cofanelli?
“La situazione è abbastanza complessa, ma non lo devo dire io, lo sanno un po’ tutti. C’è un po’ di confusione, ma a grandi linee i debiti come pure le scadenze si conoscono”.
Lei sarebbe disposto ad entrare da solo nella Maceratese?
“Mi piace fare le cose per bene, io cerco un paio di persone del territorio con il quale fare un bel progetto. Per adesso mi sento di fare i complimenti alla squadra, in queste situazioni un gruppo così coeso, serio, che si impegna, arriva a vincere, non si trova da nessuna parte. Bisognerebbe fare un monumento a Macerata, sia all’allenatore che ai giocatori”.
La sua impressione è che si riesca a fare qualcosa nelle prossime quarantotto ore?
“Mi gioco la tripla, le dico 1X2. Non voglio essere diplomatico perché non lo sono. Ma i giochi sono ancora aperti".
E’ vero che l’attuale proprietà vuole essere pagata per cedere la Maceratese? Si parla di quarantamila euro.
“Al di la delle cifre, questa richiesta di soldi mi sembra davvero immorale. E con questo le ho detto tutto. E’ un offesa in primis per la città e poi per l’intelligenza delle persone”.
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