Cluentina, si riparte dopo la retrocessione: Acciarresi e Mandorlini guideranno il nuovo corso biancorosso
Dopo l’annus horribilis culminato con la retrocessione in Prima Categoria, in casa Cluentina è tempo di rifondazione. La società ha deciso di voltare pagina, mettendo in campo una serie di scelte destinate a segnare una svolta profonda rispetto al recente passato.
La novità più rilevante è il ritorno, dopo anni di assenza per scelta deliberata, della figura del direttore sportivo, affiancata da quella di un direttore tecnico (o Direttore Generale), con l’obiettivo di garantire maggiore struttura e professionalità alla gestione tecnica e organizzativa del club.
A ricoprire il ruolo di direttore tecnico sarà Fabio Acciarresi, 43 anni, maceratese, di professione magazziniere. Vanta alle spalle esperienze dirigenziali significative: tre stagioni come DS della Urbis Salvia e sei anni all’Atletico Macerata. Ex calciatore con un passato rispettabile, ha vestito le maglie di Vis Macerata, Pollenza, Montelupone, Montefano, Casette Verdini, Chiesanuova e Montegiorgio, raggiungendo con quest’ultima l’apice della sua carriera nel campionato di Eccellenza Marche, sebbene condizionata da numerosi infortuni.
Acciarresi non nasconde il proprio entusiasmo: «Sono legato da una profonda amicizia con il presidente Marcolini e ho accettato subito la sua proposta. Qui c’è tutto per lavorare bene, a partire da un settore giovanile importante da cui attingere risorse per la prima squadra. Questo sarà il nostro primo obiettivo: valorizzare ciò che abbiamo in casa. Poi, ovviamente, affiancheremo qualche elemento d’esperienza che conosce la categoria. Dopo una retrocessione serve resettare tutto e ripartire con umiltà, senza farsi bruciare dalla voglia di riconquistare subito la categoria perduta».
A supportarlo come direttore sportivo ci sarà Andrea Mandorlini, classe 1991, che da pochissimo ha appeso gli scarpini al chiodo. Esterno di grande qualità, ha militato tra le fila di Giacomense (in Lega Pro), Civitanovese, Montemilone Pollenza, Corridonia, Tolentino, Trodica, Folgore Falerone, Helvia Recina, Porto Sant’Elpidio, Elpidiense Cascinare e Valdichienti Ponte.
Mandorlini ha accolto con entusiasmo la proposta biancorossa: «Ringrazio il presidente e il DT per questa opportunità, era esattamente quello che desideravo fare una volta smesso di giocare. Quello che mi ha colpito della Cluentina è l’onestà intellettuale dei dirigenti: non hanno cercato capri espiatori per la retrocessione, ma hanno riflettuto sugli errori commessi. È una rarità nel calcio».
Sulla costruzione della nuova squadra ha le idee chiare: «Prima di tutto dobbiamo scegliere l’allenatore: capire come vorrà giocare sarà fondamentale per muoverci sul mercato. Di certo ripartiremo dai tanti giovani già a disposizione, aggiungendo calciatori esperti disposti a lavorare con loro. Non tutti ne sono capaci».
Chiude il presidente Marcolini, che con grande lucidità spiega le scelte operate: «Quest’anno abbiamo peccato di presunzione. L’autarchia degli ultimi anni non ha più senso. Non possiamo fare tutto da soli. Fabio e Andrea sono due uomini di campo, con l’esperienza e le competenze giuste per aprire un nuovo ciclo. È ciò di cui la Cluentina ha bisogno: ricominciare su basi nuove, solide, e con uno spirito rinnovato».
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