Baldassarri guarda già al 2020: "Sarà una stagione importante, il sogno è la Moto GP"
Lorenzo Baldassarri è già proiettato alla stagione 2020. Dopo un'annata dal doppio volto, tanto esaltante in avvio quanto complicata nella sua seconda parte, il pilota 23enne di Montecosaro ne traccia il bilancio e soprattutto guarda al prossimo campionato, il settimo consecutivo nella classe intermedia della Moto 2, e forse (chissà) anche l'ultimo prima del grande salto in Moto GP.
Sono già iniziati, infatti, i test per la prossima stagione a soli pochi giorni dall'ultima gara del 2019 corsa a Valencia. Questa settimana il "Balda" è volato a Jerez de la Frontera, ma non ha potuto provare la nuova moto per via del tempo inclemente: "Il viaggio a Jerez è stato inutile - ci racconta Lorenzo -, abbiamo preferito non girare visto che in condizioni di pioggia le prove sono sempre relative e noi abbiamo un massimo di sei giornate di test prima dell'inizio ufficiale della nuova stagione. L'appuntamento è rimandato a lunedì e martedì prossimo (25 e 26 novembre, ndr) a Valencia".
LE NOVITA' - Sarà un'annata piena di novità per il "Balda", che in estate ha annunciato la separazione - pacifica - dalla VR46 Academy di Valentino Rossi per improntare un percorso di allenamento personale: "Appena torno dai test valenciani bisognerà già avere in mente la nuova impostazione di lavoro. Assieme al mio staff abbiamo già programmato quasi tutto, sarò seguito da un preparatore e, presumibilmente, mi allenerò tra Rimini e Cesena". Lorenzo tirerà il fiato soltanto per le vacanze natalizie.
LA STAGIONE - La stagione appena conclusa era iniziata in modo esaltante con 3 vittorie nelle prime quattro gare, prima che alcune modifiche tecniche complicassero i piani di Baldassarri: "Un calo delle prestazioni della moto ha portato a cascata varie conseguenze. Mi darei, in ogni caso un bel 7, son partissimo fortissimo: fino a Barcellona mi giocavo il campionato, dopo sono cambiate delle condizioni tecniche. Da Jerez c'è stato il cambio di gomme, e non sono più riuscito a trovare il feeling con la mia moto. A Jerez mentalmente ho reagito e c'ho messo una gran pezza vincendo lo stesso, poi non sono riuscito più a fare nulla. Ho fatto fatica ad accettare la nuova realtà in cui mi trovavo facendo anche degli errori. Non sono riusciti a darmi il supporto che richiedevo per trovare subito una soluzione".
"La moto con cui ho finito l'anno era totalmente diversa rispetto a quella con cui ho iniziato la stagione - sottolinea Baldassarri -. Il momento cruciale sono stati i test di Barcellona, in cui gli altri sono riusciti a mettersi a posto mentre io, a a causa di una spalla messa male dopo la caduta di Le Mans, non ho potuto fare lo stesso. Durante la stagione ho dovuto sempre rincorrere. In alcuni casi ho dovuto accontentarmi di arrivare settimo o ottavo rimontando da dietro, risultati in ogni caso deludenti".
A ciò si aggiunga il problema legato alle gomme, che ha attanagliato Lorenzo per tutto l'anno: "A Brno, quando sono partito in prima fila, mi sono capitate gomme difettose e non sono riuscito a fare meglio dell'undicesima posizione. La stessa situazione è capitata a Valencia, dove sono arrivato diciassettesimo. Non abbiamo ancora capito le ragioni di questo problema, i team si sono ribellati".
IL SALTO IN MOTO GP - Ora bisogna soltanto voltare pagina e guardare a ciò che è all'orizzonte: "Il 2020 sarà un anno importante perchè poi in Moto GP nel 2021 si liberano molti posti. Un anno di esperienza ancora in Moto 2 non fa male, poi spero di raggiungere il mio sogno".
I contatti con la classe regina c'erano stati già in questa stagione, con la proposta arrivata dalla Ducati Avintia: "Mi avevano accennato che avrebbero cambiato diverse cose all'interno del team e avuto un maggiore supporto da Ducati. Zarco l'anno prossimo correrà proprio lì. Ho preferito non rischiare, visto che Ducati è già di per sè una moto da interpretare e magari mi sarei incasinato nella prima stagione nella serie regina. La linea è molto sottile e il livello molto alto, preferisco andare con una moto competitiva, anche se probabilmente non sarà una ufficiale".
A proposito di debutto con moto ufficiali, Baldassarri commenta così la notizia della futura coppia del team Honda composta dai fratelli Marquez, Marc e Alex: "È una situazione strana e particolare. Non sarà facile per Alex (il fratello minore, ndr), visto che sei in un team ufficiale e devi subito dimostrare. Il fratello può dargi tutti gli aiuti possibili, ma poi quello che deve andare forte è lui. Magari alcune volte potrebbero scambiarsi la tuta in qualifica (ride, ndr)".
GLI AVVERSARI - Per la vittoria del Mondiale di Moto 2, oltre al fratello di Valentino Rossi, Luca Marini, ci sarà tenere d'occhio il il giovane spagnolo Martin: "È uno che va forte. Quest'anno in KTM da rookie è venuto su fortissimo nel finale di stagione. Poi c'è sempre Luthi, che è una garanzia seppure non si tratti di un vincente". Senza dimenticare il compagno di squadra nel team Pons, Augusto Fernandez: "L'impostazione è sempre la stessa: si parte alla pari e la prima guida si guadagna nel tempo. Il supporto tecnico che riceviamo è lo stesso".
Un ringraziamento particolare, infine, va allo storico Fans Club: "Riproporremo la cena coi tifosi nel mese di gennaio. Quest'anno i ragazzi sono anche venuti in tribuna e mi hanno preparato delle cose fighissime. Purtroppo al Mugello, dopo una garona in rimonta, non sono riuscito a trovare in podio per un soffio (arrivò quarto, ndr) e si è potuto fare poco".
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