Giornata di festa per l’Atletica Montecassiano, che nel fine settimana del 13-14 settembre ha festeggiato a Pesaro il titolo regionale di Nicolò Formentini nel lancio del martello categoria Cadetti (Under 16).
Il giovane atleta ha costruito gara dopo gara la sua prestazione migliore, trovando al quarto dei sei lanci a disposizione la misura di 27,54 metri, nuovo record personale e a meno di mezzo metro dal minimo richiesto per entrare nella squadra marchigiana ai Campionati Italiani di categoria.
«In ognuno dei lanci ci sono stati dei piccoli errori tecnici che mi hanno un po’ penalizzato. Soprattutto l’ultimo, che secondo me era il migliore di tutti e probabilmente oltre il minimo richiesto», ha raccontato Nicolò.
La rivincita non si è fatta attendere: nel fine settimana successivo, al Memorial “P. Musacchio” di Isernia, prestigiosa rassegna per rappresentative regionali, Formentini ha difeso i colori delle Marche, migliorandosi fino a 30,92 metri. Il risultato gli è valso il quinto posto assoluto e soprattutto il pass per i Campionati Italiani di Viareggio, in programma nel primo weekend di ottobre.
Oltre a lui, la manifestazione di Pesaro ha regalato soddisfazioni anche ad altri giovani dell’Atletica Montecassiano: Diego Cingolani ha conquistato il secondo posto nel giavellotto con 44,22 metri, nuovo primato personale, mentre Gaia Bracalenti ha chiuso quarta nel martello con 42,26 metri, sua seconda miglior misura di sempre.
«I risultati sono motivo di grande soddisfazione per i ragazzi e per la nostra piccola società – ha commentato il tecnico Iacopo Palmieri –. Ora però serve continuare a lavorare con impegno, senza cullarsi sugli allori. Un ringraziamento particolare va all’AVIS Macerata e, per il settore lanci, a Emanuele Stagnaro, con cui collaboriamo da anni con ottimi frutti».
Ottime le prestazioni di entrambe le formazioni, maschile e femminile, della Sef Macerata, alle finali dei campionati di societa’ master svoltisi a Catania il 20-21 settembre.
Dopo un sudato quanto meritato accesso alle finali nazionali, il club maceratese ha onorato la partecipazione con prestazioni e piazzamenti di assoluto rilievo pur nel difficile contesto nazionale dove erano presenti la migliori 24 societa’ d’Italia.
La squadra femminile, messa in difficolta’ da diverse assenze importanti per infortuni dell’ultimo minuto, si e’ compattata e con una formazione fortemente rimaneggiata e’ riuscita a piazzarsi in ventesima posizione (contro la sedicesima piazza ottenuta per l’ingresso in finale).
Davvero importante il piazzamento della squadra maschile che e’ andata a migliorare l’ultimo posto utile ottenuto per accedere alla finale, issandosi fino ad un lusinghiero sedicesimo posto.
Ad impreziosire la difficile ed impegnativa trasferta in terra siciliana, e’ stato il raggiuimento dell’ottavo posto nella combinata maschi/femmine.
Tra i migliori risultati registrati a livello individuale si edvidenziano quelli di Livio Bugiardini primo nei 200 e terzo nei 100, Andrea Paoli terzo nel martello e settimo nel disco, Carlo Carletti settimo nella marcia 3km, Barbara Ottaviani quinta nel lungo e settima nell’alto, decima la 4x100 femminile con Barbara Ottaviani, Graziella Mercuri, Raffaela Rambozzi e Chiara Sperandio.
La finale e’ stato l’atto conclusivo della stagione 2025, ora gli atleti si concederanno un meritato periodo di riposo in attesa di riprendere la preparazione per la stagione 2026, verso la meta’ di ottobre, rientrando nel rinnovato stadio Helvia Recina il cui accesso per tutto l’anno in corso e’ stato precluso per importanti lavori di rifacimento che hanno riguardato tutta la struttura compreso il campo da calcio e la pista di atletica.
La formazione femminile: Barbara Ottaviani alto, lungo, 4x100; Graziella Mercuri 200, 4x100, 4x400; Raffaela Rambozzi alto, giavellotto, 4x100; Chiara Sperandio 100, 4x100; Carla Scattolini marcia 3 km, 3000; Magdalena Pandele 400, peso, 4x400; Valentina Carletti 1500, 3000, 4x400; Tiziana Tiberi 800, 1500, 4x400; Paola Zerbini martello, disco; Patrizia Nardi triplo.
La formazione maschile: Livio Bugiardini 100, 200, 4x100; Andrea Paoli martello, disco; Carlo Carletti marcia 3km; Nunzio Spina lungo, 4x100; Alessandro Tifi 400, 4x100; Luca Salvatori 200 ostacoli, 4x100; Alessandro Porro giavellotto, peso; Aldo Compagnucci Baggio alto, Diego Cotichelli 1500, 800; Gianfelice Morelli 100, 200.
Una settimana semplicemente perfetta, di gran lunga la migliore di una storia ancora tutta da scrivere. È quella vissuta al Lexus Tolentino Open dall’ucraina Oleksandra Oliynykova, arrivata nelle Marche a fari spenti e ripartita con in tasca il titolo più importante in carriera, 125 punti per il ranking mondiale (salirà al numero 136: record personale) e tanta fiducia per continuare a migliorarsi, come sta facendo ripetutamente da mesi. L’estrosa tennista di Kiev, classe 2001, ha giocato un torneo impeccabile, riuscendo a lasciare per strada la miseria di 18 game – e mai più di una manciata a partita – nei cinque incontri vinti al Tennis Tolentino, ultimo la finale dominata contro la campana Nuria Brancaccio, di nuovo in un Centrale esaurito.
C’era gente assiepata in ogni angolo per assistere a quello che sulla carta doveva essere un match da 50 e 50, mentre sulla terra (battuta) è finito 6-2 6-0 in soli 64 minuti, nei quali di partita ce n’è stata gran poca. Troppo in palla l’ucraina, capace di mettere in difficoltà l’azzurra sin dalle prime battute (subito 4-0) grazie a una strategia perfetta e continue variazioni, tessendo una tela dalla quale la tennista di Torre del Greco non ha saputo liberarsi. L’unico sussulto l’ha avuto nella parte centrale del primo set, riuscendo a vincere un paio di game di fila, ma poi è stato di nuovo dominio Oliynykova, fino al traguardo, le braccia al cielo e gli occhi pieni di gioia per una vittoria che promette di diventare un punto di partenza.
Per la Oliynykova il Lexus Tolentino Open è l’undicesimo titolo in carriera, il quinto della stagione ma il primo in assoluto nella categoria WTA 125. Ad applaudirla, oltre a centinaia di spettatori, anche i fratelli Pepe, Daniele e Roberto, tecnici del Ct San Giorgio del Sannio (provincia di Benevento) dove Oleksandra è tesserata, gioca il campionato di Serie A2 e fa base per settimane di allenamento in Italia.
“Vincere un torneo – ha detto la giocatrice di Kiev – è sempre una sensazione incredibile, ancora di più davanti a così tanta gente. Quando l’atmosfera è questa mi viene più facile giocare il mio miglior tennis. Ho avuto un tabellone complesso, con tante avversarie di alto livello, ma in ogni incontro sono riuscita a trovare la strategia giusta, sfruttando le mie opportunità. Voglio dedicare questo successo a mio padre, impegnato da volontario con le forze armate ucraine. Ha sempre fatto tantissimo per la mia carriera, permettendomi di arrivare fino a qui, e mi auguro che un giorno possa finalmente tornare ad accompagnarmi in un torneo. Per me, questa, è la motivazione più importante”.
Grande soddisfazione anche per gli organizzatori, che chiudono una prima edizione carica di sold out e riscontri positivi. “Abbiamo assistito a uno splendido torneo, con un livello di gioco molto elevato - dice Marco Sposetti, presidente del Tennis Tolentino -. Abbiamo ricevuto tanti ottimi feedback, da parte sia delle giocatrici sia dei vertici della WTA. Ma l’applauso più grande lo dobbiamo fare noi, a Tolentino che ha risposto alla grandissima, molto oltre le aspettative. Un grazie anche alle istituzioni, al direttore del torneo Sergio Palmieri, alla supervisor Maria Cristina Barbarano e a tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento. Siamo molto felici di come è andata, e voltiamo subito pagina: da lunedì 22 settembre al Tennis Tolentino partono i corsi gratuiti, dal 29 le scuole di tennis e padel. E proprio il 29 e il 30 avremo l’onore di ospitare al club il Trophy Tour della Coppa Davis: un’altra occasione per noi importantissima per promuovere il tennis fra i giovani”.
Nel tabellone di doppio del Lexus Tolentino Open, terminato nella tarda serata di sabato, successo per le ceche Jesika Maleckova e Miriam Skoch, coppia numero 1 del seeding. In finale hanno superato per 6-3 3-6 10/8 le azzurre Nuria Brancaccio e Silvia Ambrosio.
RISULTATI
Singolare. Finale: Nuria Brancaccio (Ita) b. Oleksandra Oliynykova (Ukr) 6-2 6-0.
Doppio. Finale: Maleckova/Skoch (Cze/Cze) b. Ambrosio/Brancaccio (Ita/Ita) 6-3 3-6 10/8.
Al terzo tentativo il Chiesanuova toglie lo zero dalla classifica e lo fa nel modo migliore: prendendosi la vittoria. In un afoso “Don Guido Bibini”, circa 30°, i biancorossi piegano 1-0 il Montefano cogliendo la terza affermazione in tre settimane contro i viola dopo le due di coppa (e sempre di misura). La prima rete del campionato, a firma di Pasqui al tramonto del primo tempo, decide il match. Nella ripresa i viola hanno preso possesso del campo, hanno fatto girare bene il pallone ma tra errori e poca incisività hanno mancato il pari. Male l’arbitro Eletto, il derby è stato maschio ma non così cattivo come potrebbero far pensare i 10 gialli e le due espulsioni (dalla panchina).
Cronaca. Senza Monaco squalificato, Mobili va con un 4-3-3 che vede il veterano Tacconi di fianco a Hernandez, in panca l’altro ex Papa. Primo squillo all’8’, su punizione che cala sul secondo palo, Persiani conclude debole. I locali crescono grazie ai zig zag di Pasqui, al 17’ si accentra e dal limite non trova la porta per poco. Iniziano a fioccare i cartellini, sono già 3 dopo 21’ e diventano 7 in 40’….La gara è spezzettata insomma e c’è anche, giustamente, il cooling break per il caldo. Viene espulso Mobili, fa da allenatore il preparatore dei portieri Corsetti. Al 41’ punizione a giro di Ferretti, bravo il baby Zannotti a mettere in angolo. Dal corner Chiesanuova furbo a partire in contropiede, con l’hombre vertical Russo che lancia Pasqui, la difesa del Montefano è alta e malmessa e la saetta anticipa Strappini per l’1-0.
Ripresa. Al 4’ Rombini lotta in area, si gira ma manda alto. Il Montefano comincia a premere. Al 18’ Palmucci tira centralmente, 1’ dopo proteste per un atterramento Mosquera-Rombini. I viola salgono di baricentro, i centrali sono nella metà campo locale e le seconde palle tutte ospiti. La squadra di Bilò macina e si giova degli uno vs uno del neoentrato Nardacchione, tuttavia non capitalizza per la bravura del Chiesanuova basso e chiusosi a riccio, nonché per demeriti propri. Grave l’errore al 43’ del neoentrato Magini, il 2007 solo, da due passi, incorna alto. Nel lungo recupero altro comodo colpo di testa, alto, di Rombini.
Seconda battuta d’arresto consecutiva per la Civitanovese, che al Polisportivo deve arrendersi al Matelica capace di ribaltare l’iniziale svantaggio e imporsi 2-1. Per i biancorossi di Mister Ciattaglia, è il secondo successo di fila in questo avvio di campionato, mentre i rossoblù di Andrea Mercanti restano ancora senza vittorie.
L’avvio è favorevole ai padroni di casa che al 13’ sbloccano il risultato con un episodio fortunoso: un malinteso tra Sancez e il portiere Ginestra porta il difensore biancorosso a deviare nella propria porta per l’1-0 Civitanovese. Spinti dall’entusiasmo, i rossoblù sfiorano subito il raddoppio con un destro da fuori di Visciano che termina alto. La risposta del Matelica non si fa attendere: al 21’ Pedrini raccoglie palla al limite e con un destro potente e preciso trova l’angolo alto, siglando l’1-1. Gli ospiti prendono fiducia e costruiscono altre chance importanti: prima Forconesi salva sul tentativo ravvicinato di Allegretti, poi D’Errico di testa manda di poco sopra la traversa.
Nella ripresa la Civitanovese prova a riprendere l’inerzia del match. Cappa al 9’ conclude in area ma non riesce a sorprendere Ginestra, che poco dopo è ancora decisivo su Renzi, respingendo un’occasione clamorosa generata dal tandem con Macarof. Dalla possibile rete rossoblù nasce la svolta della gara: il Matelica riparte veloce, Pedrini semina avversari sulla sinistra e serve ad Allegretti un assist che l’attaccante deve solo spingere in porta. È il 2-1 biancorosso al 13’st. La Civitanovese prova a reagire con generosità: Handzic crea scompiglio sulla fascia mancina ma il suo scambio con Macarof non si concretizza; Luciani e Candia trovano sulla loro strada un Ginestra capace di respingere tutto fino al triplice fischio.
Finisce 2-1 per il Matelica, che torna a casa con tre punti preziosi e conferma il buon momento. Per la Civitanovese resta invece il rammarico di non aver capitalizzato le occasioni costruite, soprattutto a inizio ripresa. Rossoblù che rimagnono con un punto in classifica dopo le prime 3 giornate. Il Matelica sale invece a quota 7.
(Photo Credit: S.S. Matelica)
Non si sblocca la Maceratese, che all’Helvia Recina incassa la terza sconfitta consecutiva in campionato, la seconda davanti al proprio pubblico. A festeggiare è il Fossombrone, che si impone 2-1 grazie a una prodezza su punizione di Masawoud, ma i biancorossi di Possanzini hanno molto da recriminare per le diverse occasioni create e per la clamorosa traversa colpita allo scadere da Ambrogi.
Avvio subito vivace: al 9’ Sane grazia la Rata calciando alto da posizione favorevole. La risposta arriva al 18’, quando Sabattini, rapido in area, raccoglie un pallone vagante e porta avanti i padroni di casa. La gioia dura poco: al 27’ ancora Sane firma l’1-1 con un tocco morbido davanti a Gagliardini. All’intervallo si va in equilibrio.
Nella ripresa la Maceratese prova a spingere, ma al 10’ arriva la doccia fredda: Masawoud inventa una punizione perfetta che vale il sorpasso ospite. La squadra di Giuliodori si abbassa e riesce a respingere le offensive avversarue. La Rata non molla enel finale tenta il tutto per tutto: al 34’ e al 37’ Neglia cerca il gol di testa ma colpisce debolmente, al 47’ Osorio dopo una bella combinazione nello stretto arriva a tu per tu col portiere ma trova la pronta risposta di Bianchini. L'occasione più clamorosa arriva al 50’, con Ambrogi che fa tremare la traversa con un gran destro dalla distanza. La palla non entra e dopo 5’ di recupero il triplice fischio condanna i biancorossi a un nuovo stop.
Tre sconfitte in tre gare e ancora zero punti in classifica: la partenza della Maceratese in Serie D è più difficile del previsto. C’è però la consapevolezza di una squadra che crea tanto, ma deve migliorare nella fase realizzativa e nei momenti chiave.
Mercoledì per i biancorossi subito l’occasione di riscattarsi nel turno infrasettimanale sul campo del Sora.
(Foto Francesco Tartari)
Maceratese-Fossombrone 1-2 18’ Sabattini (M), 27’ Sane (F), 55’ Masawoud (F)
MACERATESE: Gagliardini, Sciarra (14’ Neglia), Vanzan, Morganti, Perini, Nasic (7’ st Ciattaglia), Ambrogi, Osorio, Sabattini (40’ st Cirulli), Gagliardi, Marras All. Possanzini
FOSSOMBRONE: Bianchini, Ronchetti, Fabbri, Bucchi, Giunchetti, Imbriola, Masawoud (21’ st Likaxhiu), Ghinelli, Sane, Kamagat (39’ st Arcangeli), Kyeremateng (17’ st Torri) All. Giuliodori
Arbitro: Ferdinando Carluccio sez. di L’Aquila
Assistenti: Gabriele Elisino (Ostia Lido), Emanuele Rotatori (Ciampino)
Si chiude con il quarto posto finale l’esperienza della CBF Balducci HR nel Trofeo Città di Pordenone: le arancionere cadono in tre set nella sfida per il terzo posto con la Megabox Ond.Savio Vallefoglia giocata oggi pomeriggio al PalaCrisafulli.
Dopo il match di ieri con Conegliano, le ragazze di Lionetti hanno affrontato un’altra ottima squadra che sarà al via del campionato di Serie A1 Tigotà, senza riuscire però a mettere in difficoltà le biancoverdi che hanno potuto contare sui 14 punti ciascuna di Bici, Ungureanu e Omoruyi. Più equilibrio nel terzo set, ma alla fine le pesaresi hanno avuto la meglio con 7 muri vincenti e il 44% in attacco, contro i 2 arancioneri e il 37% offensivo. Top scorer Decortes con 17 punti (48%), doppia cifra (10) anche per Kokkonen e Ornoch. Prossimo appuntamento con i test precampionato in programma nel weekend del 27-28 settembre a Pesaro nel torneo con Vallefoglia, San Giovanni in Marignano e Levski Sofia.
LA CRONACA
Coach Lionetti schiera oggi Bonelli-Decortes, Clothier-Mazzon, Kokkonen-Kockarevic, Caforio libero. Coach Pistola risponde con Lazaro-Bici, Butigan-Candi, Ungureanu-Omoruyi, De Bortoli libero.
Dal 2-1 sull’ace di Mazzon, Vallefoglia fa il break con i colpi di Bici, il servizio di Ungureanu e due errori in attacco arancioneri (3-7), ancora Bici e Candi allugano (4-10). Entra Piomboni per Kockarevic in banda, Clothier va a segno (5-10) e mette l’ace del 6-10, Kokkonen c’è (7-11), Mazzon anche (9-13), Decortes tiene il -4 (10-14) e piazza il servizio vincente dell’11-14. La Megabox risale con il turno al servizio di Ungureanu (11-17), poi l’errore pesarese vale il 13-17, Kokkonen e Decortes firmano il 17-20, Omoruyi sbaglia (18-20). Mazzon non trova il campo (18-22), c’è l’ace di Omoruyi (18-23), Decortes passa (20-24), chiude Ungureanu 20-25.
Nel secondo set resta Piomboni in campo, la CBF Balducci HR parte bene 3-1 ma poi subisce un break dalle pesaresi (3-7). Omoruyi allunga in contrattacco (6-11), Bonelli inventa il 7-11 ma la Megabox insiste con i colpi di Ungureanu (8-13). Entra Ornoch per Piomboni, suo il 10-14, Bici mette l’ace (10-16), Decortes va a segno (11-16), entrano Bartolucci e Stoyanova nella Megabox, c’è ancora Decortes (13-19). Ungureanu non trova le mani del muro (16-21), arriva però anche un errore arancionero (16-23), sbaglia anche Bici (18-23), Decortes contrattacca (19-23). Kokkonen mette l’ace (20-23), il set di chiude sull’invasione di Ornoch (20-25).
Terzo set con in banda Kokkonen-Ornoch, Mazzon mura Candi (3-1), Decortes contrattacca (5-2), la CBF Balducci HR resta a +2 con Kokkonen (8-6) e Ornoch firma il nuovo +3 (9-6). Ungureanu contrattacca (11-10), Ornoch va a segno (12-10), arriva il muro di Omoruyi (12-12), suo anche il 12-13. Bresciani in campo per il giro in seconda linea, Kokkonen passa (14-14), Vallefoglia fa il break (14-16), Ornoch risponde (16-16), Ungureanu mette un gran diagonale per il 16-18. Ornoch non trova le mani del muro (16-19), il break delle pesaresi continua fino al 16-21 (c’è Sismondi per Clothier al centro). Ornoch e Decortes ci provano (19-23) ma il parziale si chiude ancora 20-25.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bresciani, Batte n.e., Sismondi , Kokkonen 10, Kockarevic, Bonelli 1, Mazzon 4, Piomboni 2, Ornoch 10, Caforio (L), Crawford n.e., Clothier 3, Decortes 17. All. Lionetti
MEGABOX OND.SAVIO VALLEFOGLIA: Bici 14, Feduzzi, Carletti n.e., Giovannini n.e., De Bortoli (L), Candi 4, Bartolucci, Thokbuom n.e., Butigan 7, Mitkova n.e., Ungureanu 13, Stoyanova, Omoruyi 14, Lazaro. All. Pistola
Parziali: 20-25, 20-25, 20-25
LE INTERVISTE
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Abbiamo affrontato una squadra ben organizzata che ha giocato molto forte a muro e in difesa, mettendoci in difficoltà soprattutto nelle fasi di ricezione e attacco. È ovvio che in alcune situazioni non siamo ancora pronti al livello che vorremmo, ma in altre abbiamo fatto discretamente bene. La cosa che mi è piaciuta di più è il fatto di avere un gruppo importante, in cui ognuna può dare il proprio contributo. Oggi si è visto chiaramente, perché abbiamo ruotato parecchio il sestetto e tutte sono riuscite a dare qualcosa. Questa deve essere la nostra forza e il nostro punto di partenza dopo questo torneo: puntare sul contributo di ciascuna giocatrice per crescere sempre di più”.
Alessia Mazzon (centrale CBF Balducci HR Macerata): “Abbiamo giocato contro squadre molto valide e questo ci ha permesso di notare sia i nostri punti deboli sia i nostri punti di forza. Sono convinta che, lavorando insieme, potremo davvero raggiungere buoni obiettivi. È stato molto emozionante, sono felice di aver sentito il calore delle mie compagne di squadra. In campo si è creata una bellissima atmosfera e credo che siamo riuscite a trasmetterla anche al pubblico”.
Emma Clothier (centrale CBF Balducci HR Macerata): “Penso che Vallefoglia sia una squadra molto forte. Abbiamo appena giocato contro di loro: hanno grandi battitori e un’ottima battuta. Per noi è davvero un buon test in questa fase di preseason. Ora sappiamo su cosa dobbiamo lavorare in settimana e avremo l’occasione di affrontarli di nuovo il prossimo weekend. Il livello è davvero molto alto. In questo campionato ci sono diverse giocatrici di grandissimo valore, molte delle quali fanno parte delle rispettive Nazionali”.
Particolarmente ricca di contenuti la festa dei commercianti del centro storico di Macerata. Il 20 settembre è stato un sabato in cui il centro di Macerata ha visto, non solo i nuovi addobbi ispirati agli alieni che hanno suscitato l'interesse di tanti cittadini maceratesi, ma anche musica, specialità gastronomiche e sport.
Lo sport è stato protagonista di una passerella di associazioni che curano con competenza e passione le specialità che ricevono meno attenzione dai media, ma che aiutano la crescita di tanti ragazzi. Tra esse grande interesse ha suscitato la scherma rappresentata dalla Macerata Scherma, storica scuola del capoluogo che offre oggi nuove opportunità e stimoli.
Il presidente Alberto Affede ha messo in evidenza la crescita della scherma in città seguendo un indirizzo preciso, quello dell'inclusione. Una opportunità sportiva che a Macerata non è stata sufficientemente sviluppata.
La scherma inclusiva accoglie persone non vedenti o ipovedenti, persone con disabilità motoria, bambini e ragazzi con disagio familiare ed economico, ragazzi e adulti che cercano una attività sportiva in grado di favorire la vera amicizia. Da quest'anno inoltre è aperta la partecipazione a ragazzi affetti da autismo e sindrome di Down.
Tutti gli allenamenti si svolgono favorendo l'integrazione con persone senza disabilità per offrire non solo benessere fisico, ma anche la massima soddisfazione di superare le differenze in piena autonomia.
La maestra Carola Cicconetti, pluricampionessa mondiale di fioretto, ha presentato i giovani schermidori presenti che si sono già fatti apprezzare per la loro capacità tecnica e agonistica: Chiara Bracalente, Luna Carnevali, Paolo Di Fede Pilato, Jacopo Foresi, Valerio La Porta, Diana Moretti, Agata Parenti, Alice Pieroni, Luce Salvi.
La Macerata Scherma ha anche allestito una pedana in piazza Cesare Battisti dove si sono esibiti non solo gli atleti , ma anche grandi e piccoli che desideravano provare la scherma guidati dagli istruttori federali dell'associazione. "Un plauso va a Giuseppe Romano, presidente dell'associazione commercianti del centro storico, per aver saputo organizzare un evento piacevole e adatto a tutte le età", sottolinea il presidente Affede.
Partita vibrante al "San Giuliano" di Macerata conclusa con un 2-2 sostanzialmente giusto. Primo tempo di studio dove il Real Porto si fa preferire nel possesso palla ma ė la VR Macerata ad avere le occasioni più nitide. Canesin tenta con un sinistro che termina di poco a lato. Elisei calcia a botta sicura ma viene murato e Stura si fa ipnotizzare a tu per tu con il portiere.
Il Real Porto si affida alle punizioni di Garcia e all'estro di Gasparrini tra le linee. Nel secondo tempo è la VR a passare in vantaggio al 55' con bomber Canesin che insacca su cross di Calabrese.
Il Real Porto reagisce e pareggia subito con Barbaccia che risolve una mischia in area. La Vigor non si scompone e si riporta avanti con Tartari che di testa firma il suo secondo centro stagionale.
Finale incandescente con Fusca che para un rigore a Sampaolesi. Allo scoccare del 90', Papa realizza la marcatura del definitivo 2-2 capitalizzando l'assist di Filippetti.
TABELLINO VR MACERATA- REAL PORTO 2-2
VR MACERATA: Fuscá, Calabrese, Ricciotti (70' Giampaoletti), Girotti, Tartari, Giustozzi, Stura (50' Rosetti), Doga, Canesin (85' Bertola), Elisei (50' Carpano), Romagnoli (85' Intermesoli). A disposizione: Alfei, Prenna, Benfatto, Nicolai. Allenatore: Marco Moretti.
REAL PORTO: Carinari, Giuggioloni, Barbaccia, Scarponi, Garcia, Camilletti, Nika, Bartolacci, Sampaolesi, Gasparini, Papa. A disposizione: Falaschini, Agostinacchio, Falanga, Gasparini, Stefanelli,Caporaletti, Giacomelli, Filippetti, Boukal. Allenatore: Sandro Moriconi.
MARCATORI: 55' Canesin, 60' Barbaccia, 75' Tartari, 90' Papa.
ARBITRO: Rocco Ciccioli - Sezione di Macerata.
NOTE: presenti circa 100 spettatori.
Sono passati oltre tre anni dall’ultima (e unica) finale giocata da Nuria Brancaccio a livello Wta 125. A Bari, nel 2022, la campana si arrese all’austriaca Julia Grabher, ma dopo un lungo inseguimento la 25enne azzurra si è guadagnata l’opportunità di provarci una seconda volta.
Lo farà domenica dalle 16 al Lexus Tolentino Open, dove dopo aver scampato un grosso pericolo al debutto (sotto 5-2 nel set decisivo contro la croata Bejlek) ha cambiato passo e trovato il tennis dei giorni migliori, inanellando una serie di tre vittorie in due set.
L’ultima nella serata di sabato contro l’olandese Arantxa Rus, mancina classe 1990 con un passato fra le prime 50 del mondo e anche un titolo Wta in bacheca, vinto nel 2023 ad Amburgo. Ma sulla terra battuta del Tennis Tolentino la più forte è stata l’azzurra, seguita in tribuna da una leggenda del tennis italiano come Roberta Vinci, oltre che dal coach Matteo Giangrande e dal preparatore atletico Diego Compiani.
In un Centrale stracolmo di spettatori, come a Tolentino è presto diventata una piacevole abitudine, la tennista nativa di Torre del Greco si è imposta con un doppio 6-4, riuscendo a fare la differenza nei momenti chiave del confronto.
Nel primo set si è fatta recuperare due volte un break di vantaggio, ma ne ha trovato un terzo sul 4-4 e l’ha difeso con i denti. Stesso copione nel secondo set, con la differenza che l’allungo decisivo è arrivato nel settimo game. Ma non è mancato il brivido, con tre chance consecutive del 5-5 cancellate dall’azzurra, prima della chiusura al terzo match-point, dopo un’ora e 37 minuti di battaglia.
“Sono veramente contenta – ha detto la campana –, perché tenevo un sacco a conquistare questa finale. Il pubblico mi ha aiutata davvero tantissimo, sin dal primo giorno. Con Tolentino è stato amore a prima vista”.
Oggi pomeriggio, la Brancaccio se la vedrà con l’ucraina Oleksandra Oliynykova, sorpresa di un torneo che l’ha vista esprimere un tennis di enorme qualità, dal punto di vista sia tecnico sia tattico.
E ha sempre dominato, lasciando le briciole a tutte le avversarie incontrate. Ultima l’azzurra Silvia Ambrosio, che nella sua prima semifinale Wta partiva con discrete ambizioni e invece non è riuscita a reggere il confronto, anche a causa di un problema alla coscia destra che ha richiesto una vistosa fasciatura fra primo e secondo set.
Ma anche dopo l’intervento del fisioterapista la musica non è cambiata, fino al doppio 6-2 che ha regalato alla tennista di Kiev, classe 2001, la prima finale Wta in carriera.
Un risultato che ribadisce la dirompente crescita di una ragazza che fino a un anno fa non era mai entrata nelle prime 300 del mondo, mentre oggi è numero 163 e salirà ancora dopo il risultato di Tolentino. Un bene per lei, come per la visibilità della campagna che ha lanciato e porta avanti da un po’, chiamata “Drones 4 UA”.
Attraverso la vendita di attrezzature e altri cimeli raccolti nella sua attività in giro per il mondo, Oleksandra finanzia l’acquisto di droni da donare alle forze armate ucraine, fra le quali è impegnato anche suo padre.
Tornando al tennis, domenica alle 16 sarà in campo per puntare al titolo più importante in carriera. Per l’ingresso al Tennis Tolentino è previsto un biglietto, al prezzo di 5 euro.
(Credit foto: Ludovico Cecoli)
La Cluentina debutta in campionato con un prezioso pareggio contro la blasonata Folgore Castelraimondo. Nonostante il caldo torrido, le due squadre hanno dato vita a una partita equilibrata e ben giocata. Il risultato finale rispecchia l'andamento del match e rappresenta un'ottima partenza per i biancorossi.
Sulla carta, la Folgore era la favorita, potendo contare su un organico di qualità nonostante alcune assenze. La Cluentina, dal canto suo, ha dovuto fare i conti con l'assenza di Monteverde e la forma non ottimale di altri giocatori chiave, ma mister Gesuelli ha saputo trarre il meglio dai suoi ragazzi. La squadra ha mostrato un bel calcio, creando diverse occasioni pericolose grazie a un gioco palla a terra che ha messo in difficoltà gli avversari.
La Cluentina parte forte, con un Ceesay in grande spolvero che al 3' impegna severamente il portiere Pigliapoco con una conclusione potente e, poco dopo, con un tiro da posizione favorevole bloccato senza troppi problemi. Dopo il primo quarto d'ora la Folgore si riorganizza e il match si fa più equilibrato. Al 33' protestano gli ospiti per un presunto fallo da rigore di Gesuelli su Gianfelici, ma l'arbitro lascia correre. Pochi minuti dopo, un corner insidioso di Canuti sfiora il gol olimpico, alla Palanca, con la palla che balla sulla linea di porta prima che il portiere riesca ad impossessarsene.
Nella ripresa, la Cluentina sblocca subito il risultato: al 47' Canuti serve Mancini, che con un pregevole colpo di tacco libera Ceesay per il gol del vantaggio. La Folgore ha l'opportunità di pareggiare al 58' con Aquila che, indisturbato, spreca un'occasione di testa. Al 66' un clamoroso errore arbitrale annulla una chiara occasione da gol per i biancorossi per un fuorigioco inesistente fischiato a Di Marino che era giunto a tu per tu con il portiere. Al 69' arriva il pareggio degli ospiti, quando un corner di Midei trova la testa di Aquila, che stavolta non sbaglia e ristabilisce la parità. Nel finale, entrambe le squadre hanno una chance per vincere la partita, ma le conclusioni di Bisbocci e Ceesay non vanno a buon fine.
A fine gara, mister Gesuelli si mostra soddisfatto: "È stata una sfida tra Davide e Golia, che abbiamo interpretato nel modo giusto, giocando a calcio con efficacia e pulizia. Solo così potevamo fare risultato, altrimenti l'avremmo persa. Peccato per quella disattenzione sul gol del pareggio, ma il risultato è giusto e ci dà fiducia. Bravi tutti, stiamo diventando una vera squadra. Il migliore? Il capitano Menghini, un leader di razza pura".
Il tabellino
CLUENTINA: Pennesi, Mogetta (54’ Torresi), Gesuelli F., Di Marino (61’ Montecchiari), Pagliarini, Menghini, Cappelletti (61’ Ricotta), Ceesay, Lovascio (61’ Cullhaj), Canuti, Mancini (87’ Gentili). All. R. Gesuelli.
FOLGORE CASTELRAIMONDO: Pigliapoco, Binanti (61’ Doko), Girolamini, Midei, Carletti Orsini, Lispi, Ferrari (61’ Anastasi), Aquila, Bisbocci, Gianfelici, Ulissi (57’ Rocci). All. Cervelli.
MARCATORI: 47’ Ceesay (CL), 69’ Aquila (FC).
Arbitro: Luca Maurizi
Spettatori: circa 150
Un traguardo importante per Sara Durazzi, 29enne senigalliese e tesserata del Grottini Team Recanati ASD, che ha ottenuto la licenza da atleta professionista rilasciata dalla Federazione Italiana Triathlon. Questo riconoscimento le permette ora di competere tra i PRO nelle più importanti competizioni internazionali come Ironman, Challenge Family, Powerman (duathlon) e Xterra (off-road triathlon).
La conferma del salto di qualità è arrivata dopo una serie di prestazioni di altissimo livello. Tra le più recenti spicca il 10° posto assoluto ottenuto nella Ironman 70.3 di Vichy, in Francia. Poco prima, a Klagenfurt (Austria), Durazzi aveva completato il classico triathlon lungo — 3,8 km di nuoto, 180 km in bici e 42 km di corsa — con un tempo finale di 10 ore, 26 minuti e 40 secondi, chiudendo al 12° posto assoluto. Risultati che hanno sancito il suo ingresso ufficiale nel mondo dei professionisti.
Il percorso di Sara è però iniziato già nel 2021, con successi nei campionati regionali e ottimi piazzamenti in quelli italiani. Già alla Ironman di Cervia del 2024, con un 5° posto di categoria e il 38° assoluto, era evidente il suo potenziale.
“Sono molto contenta di questo riconoscimento, tutto nasce dalla passione per il nuoto. All’inizio è stata dura poi è stato un crescendo,” ha raccontato Sara. Il suo allenamento, svolto in gran parte in solitaria nella sua città natale di Senigallia, è supportato a distanza dal Grottini Team: “Ci vuole molta costanza mentale e fisica. Anche se non posso allenarmi direttamente con il team, sono sempre supportata in ogni esigenza”.
Oltre alla carriera sportiva, Sara lavora come infermiera presso l’Opera Pia Mastai Ferretti di Senigallia, dimostrando che è possibile coniugare con equilibrio vita professionale e sport ad altissimo livello.
Sabato 27 settembre alle ore 17 il Palasport Albino Ciarapica di San Severino ospiterà l’attesissima amichevole tra la Cucine Lube Civitanova, guidata da coach Giampaolo Medei, e la Valsa Group Modena allenata da Alberto Giuliani.
L’evento, organizzato dalla San Severino Volley, torna a distanza di un anno dalla prima edizione. Il sold out del settembre 2024 e la vittoria per 3-1 dei biancorossi avevano trasformato un semplice match amichevole in un vero antipasto del campionato più bello del mondo. Quest’anno, la riproposizione dello storico faccia a faccia sullo stesso campo aggiunge un ulteriore motivo di festa, coincidente con il cinquantesimo anniversario della società di San Severino, fondata nel 1975.
I biglietti possono essere acquistati direttamente e ritirati presso la biglietteria del PalaCiarapica in viale Mazzini. La biglietteria sarà aperta giovedì 25 e venerdì 26 settembre dalle 18.30 alle 21, mentre sabato 27 settembre, giorno della gara, dalle 10 alle 12 e dalle 15 fino all’inizio del match.
È possibile acquistare i biglietti anche online tramite e-mail, con pagamento esclusivamente tramite bonifico bancario istantaneo intestato a ASD San Severino Volley (IBAN: IT11Q0845669150000000000218). La causale del bonifico deve indicare il numero di biglietti, il cognome e il nome dell’acquirente e il riferimento all’evento, ad esempio “n.05 biglietti ROSSI MARIO partita amichevole 27/09/25”. Le prenotazioni e i bonifici devono pervenire entro giovedì 25 settembre, inviando copia del bonifico all’indirizzo stampa@sanseverinovolley.it e indicando nome, cognome, telefono e numero di biglietti acquistati. I biglietti acquistati tramite bonifico potranno essere ritirati sabato 27 settembre dalle 15 in poi, portando copia del bonifico e della mail di conferma.
Il prezzo unico del biglietto è di 10 euro, mentre i bambini fino a sei anni possono richiedere il biglietto omaggio.
Un appuntamento da non perdere per tutti i tifosi, pronti a riempire nuovamente gli spalti e a trasformare una semplice amichevole in una vera festa di sport e passione
Settimana intensa per la Maceratese, chiamata a confermare la propria crescita e a cercare i primi punti in classifica. La squadra biancorossa tornerà in campo domani all’Helvia Recina contro il Fossombrone, per poi affrontare mercoledì il turno infrasettimanale a Sora e chiudere il trittico di partite in casa il 28 settembre contro la Sammaurese. L’attenzione principale, però, è rivolta al match contro i pesaresi, con l’obiettivo di cancellare lo zero in classifica maturato nelle prime giornate.
Mister Possanzini ha fatto il punto sulla situazione della squadra alla vigilia della sfida con il Fossombrone: “La squadra arriva un po’ delusa e arrabbiata per il risultato che abbiamo ottenuto a Ostia, ma vogliosa di continuare a fare il tipo di partita che ha fatto in queste prime gare. Ci arriviamo male dal punto di vista della classifica, ma comunque in linea con il percorso di crescita che avevamo in mente”.
Il tecnico ha poi sottolineato le difficoltà legate al salto di categoria: “Sono convinto che una neopromossa, con il livello che c’è in Serie D, quando non fa una prestazione perfetta, molto probabilmente perde, perché gli avversari sono forti e ti mettono in difficoltà. La squadra sta lavorando molto e i risultati arriveranno con l’ambizione e la voglia di migliorarsi ogni giorno, oltre che con la fiducia in tutte le persone che fanno parte di questo percorso. Dobbiamo essere un blocco unico perché in questo momento la squadra sta sempre mostrando una sua identità. È normale che nella costruzione di questa identità ci siano risultati positivi o negativi. Solo così si creano condizioni stabili per ottenere risultati con continuità. I filotti positivi o negativi non devono portare a giudizi definitivi: dobbiamo pensare a noi”.
Prosegue spedito il recupero di Nasic dopo il lungo infortunio al ginocchio: il centrocampista si allena con il gruppo e ha buone possibilità di sedere in panchina già domenica. Sicura invece la presenza di Mattia Gagliardi, arrivato dall’Ascoli due settimane fa e indisponibile fino ad ora per il vincolo delle presenze in gare ufficiali con i bianconeri. “Nasic è clinicamente guarito da più di un mese. Progressivamente è rientrato in gruppo. Lui e Gagliardi sono due ragazzi che hanno tanta energia, quindi sicuramente daranno un contributo positivo alla causa”.
Nonostante la seconda sconfitta consecutiva, i 100 tifosi biancorossi presenti a Ostia hanno applaudito la squadra, riconoscendo l’impegno e lo spirito mostrati in campo. “Da quando abbiamo intrapreso questo nuovo percorso ci eravamo chiesti di costruire un’identità chiara, capace di generare entusiasmo e rendere i tifosi orgogliosi. In questo momento loro stanno dando molto più di quello che stanno ottenendo, ma per noi è fondamentale dare la sensazione che diamo sempre tutto, e su questo l’atteggiamento della squadra è sempre positivo. Ringraziamo i tifosi per il sostegno: è proprio nelle difficoltà che conta l’unione. È un momento difficile per quanto riguarda i risultati, ma non lo è per il lavoro della squadra. Dobbiamo concentrarci su quello e correggere gli errori; se andiamo tutti nella stessa direzione, i risultati arriveranno”.
Appuntamento dunque a domenica alle ore 15:00 allo stadio Helvia Recina Pino Brizi, dove è previsto un altro spettacolo sugli spalti dopo i 2500 spettatori presenti nel match di esordio con la Vigor Senigallia. Con l'obiettivo però di festeggiare un risultato diverso rispetto a due settimane fa.
(Foto Francesco Tartari - S.S. Maceratese)
Prima Silvia Ambrosio, poi Nuria Brancaccio. Una doppietta tricolore sul Centrale che ha regalato la notizia più attesa: la prima edizione del Lexus Tolentino Open avrà due semifinaliste italiane. Un risultato di enorme spessore, specie se si considera che nessuna delle nostre partiva nell’elenco delle teste di serie del nuovo Wta 125 del Tennis Tolentino.
Eppure, partita dopo partita le due – che giocano anche il doppio insieme: in serata la semifinale – sono andate in crescendo, fino a conquistare un traguardo di grandissimo valore. Per la Brancaccio è la prima semifinale del 2025 a livello Wta, per la Ambrosio addirittura la prima (nella categoria) di una carriera che migliora settimana dopo settimana.
È stata lei, nata nel 1997 nei pressi di Francoforte da genitori di origini salernitane, la prima a conquistare un posto fra le ultime quattro, giocando di nuovo un match ai limiti della perfezione.
Perché il confronto con la francese Alice Rame si annunciava equilibrato, invece l’azzurra cresciuta in Germania (e poi transitata dal college negli Stati Uniti) ha comandato la partita dall’inizio alla fine, imponendosi per 6-4 6-3 dopo un’ora e 40 minuti di gioco.
"Sto vivendo una settimana di altissimo livello - ha detto -: ero un tantino tesa nel mio primo match, ma da lì in poi la prestazione è andata in crescendo. Credo che il doppio mi abbia aiutato, per prendere fiducia".
Per lei, in semifinale, ci sarà sabato l’ucraina Oleksandra Oliynykova, sorpresa del torneo, che dopo aver superato giovedì la n.2 del tabellone Darja Semenistaja ha battuto in due set anche l’ottava testa di serie Tamara Zidansek, chiudendo per 6-2 6-3.
"Mi attende un’avversaria particolarmente fastidiosa per via del suo modo di giocare – ha detto ancora Silvia –, ma so cosa aspettarmi, avendola già affrontata più volte. Cercherò di ragionare insieme al mio allenatore su come impostare la partita".
Dopo il successo della Ambrosio, il Centrale del Tennis Tolentino ha applaudito anche la splendida prestazione di Nuria Brancaccio, che lunedì sera all’esordio si è trovata a un passo dal baratro (in svantaggio per 5-2 nel terzo set contro la croata Bejlek) mentre quattro giorni più tardi si gode il miglior risultato stagionale.
La campana classe 2000 se l’è preso lasciando le briciole (doppio 6-2) alla ventenne serba Lola Radivojevic, che aveva incantato nei giorni scorsi ma è andata in tilt di fronte al tennis dell’azzurra, accompagnata a Tolentino dall'ex top-10 Roberta Vinci.
Subito avanti in entrambi i set, Nuria è stata brava ad amministrare il vantaggio e chiudere senza correre rischi. In semifinale sfiderà una fra l’olandese Arantxa Rus e la georgiana Ekaterine Gorgodze.
Sabato al Lexus Tolentino Open sono in programma le semifinali del singolare e la finale del doppio, con il via a metà pomeriggio. Per l’ingresso è previsto un biglietto, al prezzo di 5 euro.
(Credit foto: Ludovico Cecoli)
La Roller Civitanova è pronta a rimettersi in pista per la stagione sportiva 2025-2026, dopo un’annata ricca di soddisfazioni e risultati di prestigio nei tornei disputati in tutta Italia.
La società, ormai punto di riferimento nel panorama nazionale del pattinaggio, guarda al futuro con entusiasmo e obiettivi sempre più ambiziosi, confermando la propria vocazione a unire sport, passione e divertimento.
Il primo appuntamento in calendario è l’Open Day di domenica 21 settembre, un’occasione speciale rivolta a bambini, ragazzi e adulti. Durante la giornata sarà possibile provare i pattini, conoscere gli istruttori e avvicinarsi da vicino alle attività che caratterizzeranno la nuova stagione.
Un evento che non è solo un’opportunità di sport, ma anche di socialità, aperto a chiunque desideri scoprire il mondo del pattinaggio e vivere un’esperienza coinvolgente in un ambiente accogliente e stimolante.
La Roller Civitanova invita quindi la cittadinanza e gli appassionati a partecipare numerosi, per dare insieme il via a una nuova avventura sulle otto ruote.
Manlio Giachè firma un'altra delle sue imprese da pilota laureandosi campione italiano di motocross d’epoca. È il secondo titolo tricolore in questa particolare e affascinante specialità riservata ai veicoli d'annata (categoria D1 costruite dal 1980 al 1982) che il pilota di Serralta mette in bacheca, sesto alloro in carriera, e ci riesce proprio nell’ultimo atto della stagione (in calendario c’erano sei appuntamenti: Fermo, Rignano Flaminio (RM), Montevarchi (AR), Chiusdino (SI), Fara Vicentino (VI) e Cremona).
Proprio al crossodromo Città di Cremona, Giachè ha trovato la giornata perfetta, quella nella quale si decidevano le sorti del campionato e il centauro classe 1960 non ha fallito andando a conquistare le due manche che gli hanno permesso di aggiudicarsi il titolo italiano passando dalla terza alla prima posizione della graduatoria. Exploit che ha seguito quelli messi insieme nelle due precedenti gare quando Giachè è salito sul gradino più alto del podio in entrambe le occasioni, riscattando così un inizio di campionato difficoltoso e anche un po' sfortunato.
La grande esperienza, la classe, la voglia e la costanza nel prepararsi fisicamente e mentalmente, che hanno sempre contraddistinto Manlio nel corso degli anni passati in pista, sono stati i fattori decisivi per ottenere l'ennesima vittoria in una carriera prestigiosa e con un palmarès ricco.
Non bisogna dimenticare, poi, l’efficienza della moto che Giachè ha avuto in mano, un Maico 490 cc, perfettamente preparata e adatta alle capacità del campione di Serralta. Aspetto questo che Giachè sottolinea commentando il suo successo: "Sono molto contento per aver avuto una moto all'altezza e per questo ringrazio Montalbini Motor che mi ha fornito un mezzo ottimo con cui mi sono trovato benissimo e che mi ha consentito di impormi. Sono orgoglioso di aver dato una bella soddisfazione a Montalbini che ha creduto tanto in me.
"Ringrazio anche il Moto Club Sorci Verdi che mi ha accolto dandomi la possibilità di correre - aggiunge -. Mi piace ricordare tutti i successi di manche, ma in particolare resto affezionato all’ultimo di Cremona dove non nascondo c’era un po’ di tensione per la posta in palio e perché non potevo sbagliare nulla. Per fortuna le cose sono andate bene e alla fine ho festeggiato con orgoglio e grande felicità questo nuovo successo".
Manlio non è stato solo in questa avventura, perché anche suo figlio Riccardo ha preso parte al campionato di motocross d’epoca. Nella categoria G2, riservata ai piloti under 30 con moto costruite entro il 1989 (per Riccardo una Kawasaki 250 cc), il giovane Giachè ha chiuso la stagione con un lodevole terzo posto assoluto frutto di quattro podi conquistati nelle sei gare disputate (stessi circuiti dove ha corso papà Manlio) confermando che la tradizione di famiglia di ottimi piloti di motocross si conferma valida ed attuale e potrà essere confermata anche in futuro.
Una giornata di festa ha segnato l’inaugurazione ufficiale del nuovo PalaRisorgimento, restituito alla città dopo un importante intervento di restyling. Alla cerimonia hanno partecipato tantissime famiglie, tutta la società sportiva al completo, i principali sponsor, il presidente regionale della Fip Maurizio Biondini, oltre al sindaco Fabrizio Ciarapica, al vice sindaco Claudio Morresi e all'assessore ai lavori pubblici Ermanno Carassai.
"Con orgoglio consegniamo 'la nuova casa del basket' a tante famiglie, atleti, giovani e alla società che gestisce l’impianto, la Virtus Basket - ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica -. Una grande famiglia che si prende cura dei nostri ragazzi e promuove valori fondamentali come il rispetto, la crescita, la socialità. A tutti loro il mio grazie più sincero per quello che fanno ogni giorno e un grande in bocca al lupo per la nuova stagione in uno spazio moderno, sicuro e inclusivo".
“È un intervento importante che dimostra quanto crediamo nello sport come motore sociale - ha aggiunto il vice sindaco Claudio Morresi - Oggi non inauguriamo solo un palazzetto, ma confermiamo il nostro impegno verso lo sport, i giovani, le famiglie e le associazioni del territorio”.
Soddisfatto anche l'assessore ai lavori pubblici Ermanno Carassai, che ha seguito da vicino l’intervento: "Un investimento di oltre 400 mila euro – ha detto – Restano da sistemare alcune cose, ma possiamo dire di aver restituito un impianto rinnovato e funzionale”. Visibilmente emozionato il Presidente della società, Nicola Moretti, che ha ringraziato l’Amministrazione Comunale per il sostegno e la vicinanza: "E’ una grande emozione tagliare questo nastro da presidente della Virtus Basket, raccolgo l’eredità di mio padre Dario, e di tutto il lavoro fatto dagli storici dirigenti, che hanno fatto nascere questa società. Il nostro obiettivo – ha detto – è quello di far diventare uomini i nostri ragazzi. Lo sport è un mezzo potente per crescere persone migliori". Nuova forza ed entusiasmo sono nati dalla nuova sinergia con il Main Sponsor B-Chem: "Ringrazio fortemente Maurizio Bernardi, per la fiducia dimostrata verso la Virtus".
Parole di sostegno, appunto, anche dal nuovo Main Sponsor, Maurizio Bernardi, titolare della B-CHEM srl. "Sono felice di affiancare il nome della mia azienda alla Virtus, società che dà sempre compie un lavoro serio e rispettoso verso la comunità e verso di chi crede nei loro progetti sportivi. Il basket è sempre più in crescita nella citta di Civitanova, e ha bisogno di sostegno dall’ amministrazione comunale e dall’ imprenditoria civitanovese".
Applausi e sorrisi hanno accompagnato il taglio del nastro, per poi passare alla presentazione ufficiale della prima squadra, insieme a tutto lo staff e dirigenti. Poi tutti a cena da Arturo Mare, per festeggiare il prossimo inizio della nuova stagione, che si aprirà il 28 settembre a Pescara.
Il turno infrasettimanale di Coppa Italia lascia subito il segno nel campionato di Eccellenza marchigiana, con le prime panchine che saltano. A pagare sono Jesina e Sangiustese, entrambe reduci da un avvio di stagione deludente e costrette ora a ripartire con nuove soluzioni tecniche.
Il ko per 1-0 contro l’Osimana è stato fatale a Giammarco Malavenda. La Jesina ha deciso di interrompere il rapporto con il tecnico ex Filottranese dopo appena quattro gare ufficiali, nelle quali i leoncelli hanno raccolto tre sconfitte e un pareggio, con un bilancio pesantissimo di zero gol fatti e cinque subiti.
“La Jesina comunica l'esonero in data odierna di mister Giammarco Malavenda. La società lo ringrazia per il lavoro svolto in maniera seria e professionale, augurandogli le migliori fortune sportive”, recita la nota ufficiale del club biancorosso. In attesa di individuare il successore, la squadra sarà affidata ad una soluzione interna per la sfida casalinga di domenica contro la Fermignanese.
In casa rossoblù invece non è arrivato un comunicato ufficiale, ma la separazione tra la Sangiustese e Luigi Giandomenico è certa. In questo caso la decisione sarebbe maturata di comune accordo, con l’allenatore che avrebbe scelto di farsi da parte dopo un avvio ben al di sotto delle aspettative.
Nonostante un mercato estivo di alto profilo, i rossoblù hanno subito due sconfitte in campionato contro Montefano e Fabriano, per poi arrendersi ai calci di rigore contro la Civitanovese in Coppa Italia. Una serie di risultati che ha spinto tecnico e società a prendere strade diverse. Anche in questo caso il nome del nuovo allenatore non è ancora stato definito. Tra iprofili più indicati ci sarebbero quello di Andrea Mosconi e quello di Francesco Nocera. Intanto domenica la Sangiustese sarà di scena a Urbania, in una trasferta che si annuncia già delicata.
Valentino Corsi, il talentuoso pilota d’enduro di San Severino Marche, continua a conquistare successi nazionali e podi mondiali. Il ventenne settempedano è una delle figure più promettenti nel panorama delle due ruote tassellate. La sua carriera, iniziata all'età di quattro anni per passione trasmessa dalla famiglia, è un esempio di perseveranza e talento. Nei giorni scorsi amici e sponsor gli hanno dedicato una festa alla presenza dell’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, che si è complimentato con lui.
Gli esordi hanno visto Valentino muovere i primi passi nella pista dell'allenatore Yuri Simoncini, che lo ha così introdotto al mondo delle competizioni. A otto anni, Corsi ha iniziato a gareggiare nel campionato regionale mini enduro con il team Speed Passion dei fratelli Spadoni. Successivamente è passato al mini cross con il team Planet dei fratelli Scattolini, competendo con moto da 65cc e 85cc.
Un infortunio alla schiena nel 2018 lo ha costretto a fermarsi temporaneamente ma per non abbandonare il mondo dei motori, lui si è dedicato alle mini moto su strada. Appena ristabilitosi, è poi tornato alla sua vera passione: l'enduro.
Nel 2019 è entrato a far parte del gruppo sportivo delle Fiamme Oro con cui ha affrontato i campionati italiano e regionale di mini enduro. Il 2021 è stato per lui l’anno della svolta: con la sua Gas Gas 125 si è laureato vicecampione italiano e ha vinto il Trofeo delle Regioni con la squadra delle Marche, un successo che lo ha reso Campione Italiano a squadre.
Il passaggio nel mondo dell'enduro "dei grandi" è avvenuto nel 2022 quando, con il supporto del Motoclub Monsanvitese e il Team Fantic di Simone Bergoni E50, sale per la prima volta sul podio al campionato Under 23, agli Assoluti d'Italia e al campionato europeo. Le sue performance gli sono valse un posto nel team ufficiale Fantic per la stagione successiva. Nel 2023, pur non raggiungendo podi mondiali, Valentino si è distinto con due quarti posti nella prima gara a Sanremo e ha chiuso la stagione al quinto posto a livello mondiale.
La stagione 2024 è però iniziata con una sfortuna: un infortunio al ginocchio nella prima gara del mondiale lo ha costretto a un lungo stop. Nonostante l'interruzione non si è però arreso e si è preparato per il finale di stagione con il nuovo team Ktm Farioli Team Racing Sport di Alex Belometti.
La determinazione lo ha ripagato alla grande: al mondiale, dopo un inizio al settimo posto, ha scalato la classifica fino a conquistare un emozionante terzo posto al GP del Galles, il suo primo podio mondiale. L'apice della stagione è arrivato con la Sei Giorni Internazionale di Enduro a Bergamo dove, con il Team Italia, si è laureato Campione del mondo a squadre per club.
La sua storia è un continuo susseguirsi di passione, sacrificio e successi che tengono alto il nome della Città di San Severino Marche in uno sport che, da sempre, è davvero di casa.