Il Matelica esce sconfitto 2-0 dal campo del Montefano, ma nonostante il risultato negativo, può finalmente sorridere. La squadra biancorossa conquista la salvezza con una giornata d'anticipo, grazie al pareggio dei Portuali Dorica contro il Montegranaro, che permette ai matelicesi di mantenere 10 punti di vantaggio sugli anconetani. Così, pur chiudendo al quartultimo posto, la squadra di mister Ionni evita i playout, garantendosi la permanenza in categoria.
"Nonostante la sconfitta, siamo matematicamente salvi - commenta la Presidentessa Sabrina Orlandi -. Ci tengo a ringraziare la squadra e tutto lo staff per l’impegno e per aver raggiunto l’obiettivo stagionale. Ringrazio uno ad uno tutti i miei giocatori avuti dal primo giorno di ritiro fino ad oggi. Mi auguro che ognuno di loro resti concentrato per l’ultimo impegno della stagione in casa domenica 27 aprile contro il Tolentino, chiudendo la stagione con una prestazione migliore rispetto alle ultime che abbiamo fatto".
Il Matelica ha anche deciso di sollevare dall’incarico di direttore sportivo Lorenzo Falcioni, che lascia dopo 4 anni di lavoro con la società. La presidentessa Orlandi ha voluto esprimere il suo ringraziamento: "A Lorenzo va un sincero grazie per il lavoro svolto in questi anni".
Ora, nonostante la sconfitta, il Matelica può concentrarsi sull'ultimo match della stagione contro il Tolentino, cercando di concludere al meglio la stagione e programmare il prossimo campionato, che sarà ancora in Eccellenza.
La Maceratese esce sconfitta dallo scontro al vertice contro il K Sport Montecchio Gallo e perde così la coabitazione in testa alla classifica con i pesaresi, che ora, a una giornata dalla fine del campionato, si trovano con tre punti di vantaggio sui biancorossi. Un ko doloroso per la squadra di Possanzini, maturato nei minuti finali dopo una rimonta in inferiorità numerica che aveva riacceso le speranze. Nell’ultimo turno, il K Sport Montecchio Gallo sarà impegnato in trasferta contro l’Urbino, mentre la Maceratese ospiterà il Monturano Campiglione.
A far discutere però non è soltanto il risultato del campo. A margine del match, il direttore generale biancorosso Stefano Serangeli ha espresso tutto il proprio disappunto per la gestione dell’incontro, puntando il dito contro l’arbitraggio e le condizioni di sicurezza.“Una sconfitta che lascia tanto amaro in bocca – ha detto Serangeli –. Una partita che avevamo ripreso in dieci uomini, e poi persa nel finale per un episodio in cui siamo stati leggeri. Ma ciò che pesa di più è tutto il resto: un arbitraggio discutibile, che dal primo minuto ha lasciato intuire quale direzione avrebbe preso la gara. Non siamo stati tutelati, né dall’arbitro né dall’ambiente. Dopo aver partecipato a tutte le riunioni organizzative, mi sono sentito preso in giro dalla società Montecchio, dal questore di Pesaro e da quello di Macerata”.
Da disposizioni, alla partita avrebbero dovuto assistere 600 tifosi locali e 400 ospiti, numeri largamente superati nella tifoseria di casa: “Credo ci fossero almeno 2.000 tifosi del Montecchio, senza un adeguato servizio di sicurezza. Intanto, tanti nostri tifosi sono rimasti fuori dall'impianto. Qualcuno dovrà indagare e spiegare perché questa partita si è giocata in simili condizioni”.
Nonostante la delusione, il direttore generale ha lanciato un messaggio di speranza in vista del finale di stagione: “Il campionato non è finito. Il calcio ci ha insegnato che può succedere di tutto. Nella peggiore delle ipotesi ci giocheremo i playoff cercando di recuperare qualche infortunato. Lotteremo fino all’ultimo secondo, ma non vogliamo sentirci soli come oggi. Mi rivolgo anche all’amministrazione comunale di Macerata”.
Parole che hanno spinto la società a intervenire con una nota ufficiale per chiarire il rapporto con il Comune: “Relativamente alle dichiarazioni rilasciate a caldo nel post gara di ieri dal Direttore Generale Stefano Serangeli – si legge nel comunicato – la società biancorossa vuole precisare che l’amministrazione comunale della Città di Macerata si è dimostrata sempre presente, sensibile e attenta a tutte le nostre vicende sportive, senza dimenticare la forte attenzione all’impiantistica. Anche ieri a Montecchio ha assistito all’incontro l’Assessore allo sport Riccardo Sacchi, come spesso accaduto durante la stagione. C’è totale sintonia e unità di intenti tra il club e le Istituzioni cittadine, elemento imprescindibile, soprattutto in questo momento cruciale, per riuscire a cogliere tutti insieme il miglior risultato possibile da questa stagione agonistica”.
La volata finale è lanciata. Per la Maceratese la speranza è che non sia ancora scritto tutto.
(Foto di Francesco Tartari)
ARES Macerata, con l’organico decimato e senza straniere, esce sconfitta nelle due partite (3-0 e 7-0) in casa delle bolognesi Blue Girls Mia Office Pianoro, nella seconda giornata della Serie A1 di Softball.
Le Blue Girls sono a punteggio pieno, mentre Macerata deve recuperare il match del primo turno con Rheavendors Caronno rinviato per maltempo.
Dopo le prime due giornate, insieme a Pianoro in vetta alla classifica c’è MKF Bollate, che ha sconfitto le Thunders Castellana.
La squadra emiliana, che si è imposta per 3-0 e 7-0 al quinto inning, ha avuto ottime cose dalla propria pedana, con la coppia Desii-Bajusz capace di tenere a solo quattro valide l’attacco avversario. Bene anche l’attacco capace di colpire ben 7 battute extrabase (4 doppi e 3 tripli) sulle 14 totali.
ARES Macerata invece ha pagato le tantissime assenze, che saranno in parte recuperate sabato prossimo nell’incontro casalingo con Thunders Castellana.
In gara uno, le luci della ribalta nelle prime riprese sono per le due pitcher partenti Desii e Luconi che tengono a zero gli attacchi avversari.
Il risultato si sblocca al quinto inning: con prima e seconda occupate Vodickova batte valido e porta in vantaggio la Mia Office.
Nella ripresa seguente Macerata batte valido con Guglielmi ma una battuta in doppio gioco vanifica l’azione.
Al cambio campo le Blue Girls mettono al sicuro il risultato: valida di Brandi e successivo triplo di Trevisan per il 2-0 emiliano. La successiva rimbalzante di Bajusz vale poi il punto del 3-0 per le padrone di case.
Nella seconda sfida bastano due inning, il primo e l’ultimo, alla Mia Office per avere la meglio su ARES Macerata e ottenere così la seconda doppietta stagionale.
Nel primo attacco Vodickova vince il duello con Serrani, partente marchigiana, e ottiene 4 ball. Bortolotti batte valido e Nolan ottiene il passaggio gratuito in prima.
Brandi sblocca il risultato con una battuta in diamante e Trevisan colpisce il singolo a sinistra per i punti del 3-0.
Al quinto inning, invece, Vodickova apre con un doppio, mentre Bortolotti - che corona una grande giornata al piatto - e Di Pancrazio realizzano due tripli che valgano altre due segnature bolognesi.
Le successive battute extrabasi di Nolan e Carati (doppi) portano il risultato sul definitivo 7-0 con cui si chiude anzitempo il match.
La CF Maceratese, dopo l'amara sconfitta subita contro l'Arzilla nella finale di Coppa Marche femminile, si è riscattata nella ventiquattresima giornata di campionato battendo il Fortuna Fano con un largo 9-0.
Le biancorosse schierano Salvucci tra i pali a causa dell'assenza di Ranalli per infortunio. L'incontro è stato messo subito in ghiaccio dalle ospiti che hanno chiuso la prima frazione di gara avanti di cinque reti. Nella ripresa sono arrivati altri quattro sigilli utili a fissare il punteggio sul definitivo 9-0.
Grazie a questo successo le ragazze del capoluogo conquistano il cinquantanovesimo punto della stagione in virtù delle reti di Stollavagli (tripletta), Rita (doppietta), Leskaj (doppietta), Fodali e Fermani.
Una vittoria che permette alla Rata di restare un punto sopra alla Recanatese e consolidare il primato in classifica. Alla formazione allenata da Mister Claide Torresi potrebbero bastare solamente altri tre punti per bissare la vittoria del campionato. La CF Maceratese dovrà approfittare del turno di riposo delle leopardiane e battere l'Aurora Treia nel sentito derby in programma alla penultima giornata.
L’Anthropos di Civitanova Marche volge lo sguardo a numerose discipline sportive. Tante soddisfazioni arrivano dalle bocce. La disciplina, ormai veterana, che tanto ha regalato in termini di risultati squisitamente sportivi negli anni, continua la sua stagione nel circuito regionale paralimpico per il settore DIR della FIB. Lo scorso 4 aprile a Fano la seconda tappa annuale con le gare individuali per le categorie A, C21, B e C.
L’Anthropos era presente con Massimo Magnarelli e Mirko Governatori nel livello A, con Diego Vaccarini, Giorgio Morresi e Luca Garbuglia nel livello B, con Michela Luciani, Silvia Cervellini, Silvio Ricciardi, Giacomo Clementi, Emanuela Re e Agnese Pescatore nel livello C. Dopo una giornata intensa di partite, i portacolori dell’Anthropos hanno qualificato almeno un giocatore in 3 delle 4 finali previste per le quattro categorie in gara.
Nel livello A, la categoria più elevata, è stata una questione tra i due atleti dell’Anthropos, Mirko Governatori e Massimo Magnarelli con quest’ultimo che ha avuto la meglio per 10-4. Nel livello B grande performance di Diego Vaccarini, vincitore della medaglia d’oro contro Lisa Vernelli della San Cristoforo.
Nel livello C Michela Luciani si è resa protagonista di una grande rimonta da 1-5 a 6-6, con delusione finale per il 9-10 definitivo contro Monia Matteucci della SoSport. Un plauso per il gruppo allenato da Marco Minoliti, Andrea Croia, Sophia Mercuri, Federico Giuliani e Fabio Battellini nei bocciodromi in cui si svolgono le attività federali e che ospitano e sostengono la squadra, come la Bocciofila Fontespina Civitanova Marche, la Bocciofila Castelfidardo e la Bocciofila Morrovalle.
Federico Giuliani – istruttore Anthropos: “L'obiettivo è portare spensieratezza e risultati, oggi ci siamo riusciti. È stata una giornata di sano agonismo, di amicizia e tensione. I sorrisi e gli abbracci che riceviamo ripagano ampiamente gli sforzi: provare per credere”. Marco Minoliti – istruttore Anthropos: “A ‘bocce ferme’ mi sento di dire che, oltre a trovarmi d'accordo con le parole di Federico, i numeri e la crescita dei giocatori sono sbalorditivi. Di tanto in tanto, tra un tiro e l'atro, ieri il mio sguardo andava verso le tribune e il colpo d'occhio era tutto per noi. Coprivamo metà gradinata con i nostri atleti, tecnici e familiari. Mi sento onorato di far parte di questo gruppo”.
Il presidente Nelio Piermattei: “Le bocce sono una disciplina che si sposa decisamente con le attività dei nostri ragazzi. Bello vedere la concentrazione e il sorriso con cui i tesserati affrontano queste giornate di gara ed è bello come i nostri istruttori riescano a coinvolgerli, farli crescere tecnicamente e umanamente. Ringrazio tutti loro e le famiglie. Un ringraziamento va anche a chi collabora con noi in questa bella disciplina, come le Bocciofile sopra citate, l’Anffas Civitanova Marche, l’Anffas Castelfidardo e la Comunità San Claudio”.
L'Aurora con i consueti problemi di formazione si affida al trio Mari, Senigagliesi e Capponi in attacco. Tra i pali viene schierata Di Cato in mancanza del portiere di ruolo.
La Sangiustese si presenta con la solita formazione e determinata a migliorare il proprio rendimento nel girone di ritorno. Nel primo tempo è l'Aurora a partire meglio e dopo un solo giro di lancette Capponi manca il vantaggio facendosi neutralizzare una conclusione in area da Sassaroli. Le biancorosse spingono forte sulle ripartenze e collezionano tre palle goal con Senigagliesi che mette a lato.
Le rossoblu dimostrano la giusta aggressività e tengono bene il campo sviluppando una buona trama di gioco. Nel finale di primo tempo, le ospiti provano a colpire con dei tiri fuori area che Di Cato controlla con tranquillità. Il vantaggio della Sangiustese si concretizza nella ripresa. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Di Cato sbaglia il tempo dell'uscita e la palla carambola su Mari che compie involontariamente una sfortunata autorete.
L'Aurora si getta in avanti alla ricerca del pari ma gli attacchi delle biancorosse non sortiscono gli effetti sperati. La partita termina con le padrone di casa in attacco ma la Sangiustese regge l'urto difendendo con ordine. Vittoria importante per le ragazze allenate da Mister Giuseppe Brutti che continuano a dimostrare una buona crescita. Finisce la mini striscia positiva dell'Aurora Treia che incappa nell'undicesimo stop stagionale.
Al termine dell'incontro, il tecnico dell'Aurora Treia femminile Luigi Tedeschi, ha voluto rilasciare delle dichiarazioni: "Oggi la squadra è scesa in campo senza quella determinazione e quella grinta che ci contraddistinguono. Ho visto azioni troppo confusionarie in alcuni frangenti. Mi congratulo con la Sangiustese per la partita disputata. È un gruppo che sta lavorando bene ed ha vinto dimostrando di avere più fame di noi. Queste due settimane di sosta ci aiuteranno molto a ricaricare le pile e le idee in vista delle ultime due gare di campionato".
Ai lustrini penseremo la prossima volta. Quella sul campo della Carver Roma è una vittoria che pesa tantissimo per la Halley Matelica, che fa un passo non ancora decisivo ma quasi nella corsa al primo posto. I biancorossi, con Dieng ed Eliantonio di nuovo disponibili, non hanno certo brillato sul campo della capitale, ma sono riusciti a venire a capo di una partita ruvida, maschia, zeppa di errori ma nella quale si è respirato già forte l’odore dei playoff. Nervi saldi e voglia di soffrire nel finale hanno fatto tutta la differenza del mondo.
Che sarà una battaglia rusticana lo si intuisce sin dai primi minuti. La Carver ci mette quasi 4’ a muovere lo zero dalla casella dei punti segnati, ma la Halley fa poco meglio (4-0 dopo 3’). Si procede a braccetto tra errori marchiani e percentuali da minibasket e a inizio secondo quarto coach Tretta, visto l’andazzo, prova a sfidare i tiratori vigorini schierandosi con una zona 2-3 molto chiusa nel pitturato. La Vigor trova il +5 con un guizzo di Panzini (14-19 al 14’), i romani rintuzzano ma la Halley trova il primo vero allungo della serata appena prima dell’intervallo: prima un canestro di Riccio, poi quello di Zanzottera sulla sirena di metà partita ed è 25-31 per i biancorossi al rientro negli spogliatoi.
La Vigor sembra addirittura sul punto di fuggire in apertura di terzo periodo, quando tocca ripetutamente il massimo vantaggio sul +8. Ma nella seconda parte del periodo si spegne la luce e i padroni di casa accelerano: parziale di 15-3 e ora sono i laziali a tenere il pallino del gioco (44-40 a fine terzo quarto). Ora è coach Trullo che si gioca la carta della zona e la partita, se possibile, si fa ancora più asfittica, tra ritmi lenti ed errori in quantità industriale da ambo le parti. Si segna col contagocce, i biancorossi richiudono lo strappo tenendo la Carver a soli 3 punti segnati nel periodo e si riportano avanti con i tiri liberi di Riccio e Zanzottera e una delle rare triple di serata, quella firmata da Arnaldo dall’angolo (46-51 a poco più di 1’ dalla sirena). Martino rintuzza con un 1/2 dalla lunetta (47-51), ma poi la Carver si divora la chance di riaprire davvero i giochi con un’infrazione di passi da sotto di Benincasa sul canestro del potenziale -2 a 20” dalla sirena. A chiudere i conti ci pensa allora Zanzottera dalla lunetta, che fissa il 47-53 finale con i due liberi a 9” dalla fine.
Ora la Halley guida la classifica con 4 punti di vantaggio sul trio Loreto-Recanati-Carver e lo scontro diretto a favore con tutte e tre: basterà una vittoria nelle tre partite rimaste per chiudere la questione primo posto, magari già sabato prossimo in casa contro il fanalino di coda Nuovo Basket Aquilano.
Il commento di coach Trullo a fine partita: «Citando un vecchio film, oggi siamo stati brutti, sporchi e cattivi, ma era quello che avevo chiesto alla squadra di essere, visto anche le condizioni fisiche che stiamo fronteggiando. Era una partita da vincere in questa maniera, giocando tosti e restando sul pezzo per tutti i 40’. Partita brutta, non segnavano loro e non segnavamo noi, ma siamo stati un pochino più lucidi nel fare le giocate giuste nel finale. Ho abbassato il quintetto visto che in area, anche se abbiamo provato molto ad andarci, non riuscivamo a produrre. Al di là di tutto, è una partita che al 90% sarà determinante per il primo posto per cui sono molto contento. Gli esteti del gioco oggi sicuramente non lo saranno, ma vincere per noi, per la situazione in cui siamo, vale veramente tanto. Ora pensiamo a recuperare gli acciaccati e a completare l’opera».
CARVER ROMA-HALLEY MATELICA 47-53
ROMA: Di Bello 2, Scianaro 11, Toti ne, Maiolo 6, Vitale, Lucarelli, Martino 11, Benincasa 5, Galli ne, Pagnanelli 12, Pizziconi ne. All.: Tretta
MATELICA: Arnaldo 3, Rolli, Panzini 3, Pali ne, Dieng 9, Morgillo 3, Zanzottera 20, Riccio 12, Gaeta ne, Musci 3, Eliantonio. All.: Trullo.
ARBITRI: Di Santo, Zambotto.
PARZIALI: 12-14, 13-17, 19-9, 3-13.
Missione compiuta in Gara 1 di Semifinale Playoff Serie A2 Tigotà per la CBF Balducci HR che batte l’Itas Trentino 3-1 e si porta avanti nella serie: mercoledì sera in Gara 2 a Trento le arancionere avranno già l’occasione di staccare il biglietto per la Finale. Al Fontescodella un match per lunghi tratti equilibrato e vinto dalle ragazze di coach Lionetti con cinismo e lucidità, soprattutto nei finali di primo e quarto set. Top scorer Clara Decortes che firma ben 30 punti (52%), MVP Federica Busolini entrata a gara in corso e molto incisiva dal terzo set in poi a muro e in attacco (6 punti con 2 muri). In doppia cifra anche Valeria Battista (14 punti col 50% in attacco). L’Itas, nonostante le due assenze in banda, vende cara la pelle con i 19 punti di Weske, tanta difesa, un servizio pungente (5 ace) e 9 muri vincenti (3 per Marconato).
Il primo set è di alto livello in attacco per entrambe le formazioni (47% Macerata, 52% Trento), Decortes e Weske si sfidano con 8 punti a testa e percentuale al 70%: le arancionere trovano il break nel cuore del parziale e lo tengono fino in fondo, resistendo al ritorno dell’Itas dal 24-19 al 24-23, ci pensa Decortes per il 25-23. Le trentine ci provano nel secondo set (2-6) ma si va punto a punto fino al 15-14, poi sale in cattedra il muro Itas che porta la formazione di Parusso ad un break di 0-6, con l’attacco maceratese che da quel momento in poi va in difficoltà: è lo strappo decisivo verso il 18-25 finale, Zojzi protagonista con 7 punti (3 muri). La CBF Balducci HR accusa il colpo in avvio di terzo set (1-5), poi ricostruisce piano piano il suo gioco con la solita Decortes (8 punti) e il positivo ingresso di Busolini (100%): quello del 22-17 è il break decisivo, l’attacco di Trento crolla al 23%. Il quarto è battaglia vera fino in fondo: la CBF Balducci HR si appoggia sui colpi di Battista (8 punti), l’Itas arriva prima al set ball (22-24) ma il muro arancionero non ci sta e con Bulaich chiude la contesa con un cinico break di 4-0 per il 26-24 conclusivo.
LA PARTITA
Coach Lionetti inizia con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Bulaich-Fiesoli, Bresciani libero. Coach Parusso sceglie Prandi-Weske, Molinaro-Marconato, Zojzi-Ristori, Fiori libero.
Fiesoli firma il 4-2 arancionero in avvio di primo set, Trento rientra con i colpi di Weske (5-4), Mazzon mette la fast del 7-5, Ristori trova il contrattacco (7-7) prima dell’errore di Marconato (9-7). Decortes va a segno (10-8 e 11-9), il servizio di Caruso propizia il 13-10, c’è Mazzon in fast (15-12), la difesa di Trento tocca l’asta (16-12), Weske contrattacca (16-14), Decortes risponde in pallonetto (17-14) e con il colpo del 18-14, suo anche il 21-17 dopo gli errori in battuta dell’Itas che tengono le arancionere a +4. Entra Morandini al servizio, Fiesoli contrattacca (22-17), Pizzolato va invece in battuta per Trento e mette l’ace del 22-19, Decortes piazza il pallonetto (23-19), Mazzon va in fast (24-19). Sul servizio di Prandi, Marconato contrattacca (24-21) e a filo rete trova il 24-22, Weske va a segno (24-23), chiude Decortes 25-23.
Zojzi apre il secondo set col break del 2-4, Mazzon non trova il campo (2-5) e Prandi si inventa attaccante per il 2-6, Decortes va a segno (3-6). Prandi ci riprova ma stavolta è out (4-6), ancora Decortes vincente (6-8) poi Fiesoli accorcia ancora in contrattacco (9-10), Decortes si esalta in attacco con tre punti consecutivi (11-10). Weske sbaglia (12-10), Fiesoli mette il diagonale (13-11) ma l’opposta tedesca risponde (13-13), l’arbitro fischia un fallo a Fiesoli (13-14), Mazzon va in fast due volte (15-14). Zojzi mura due volte (15-17), Decortes stavolta non trova il campo (15-18), entra Battista per Bulaich, Marconato la ferma (15-19), arriva anche un altro muro di Zojzi (15-20). L’attacco di Battista è sulla riga (16-20), Weske contrattacca (16-22), entra Allaoui per Bonelli, Decortes sbaglia (16-23) poi va a segno (17-23). Battista prima mette il diagonale (18-23) ma non trova il campo da posto due per il 18-25.
Battista resta in campo per Bulaich, le difficoltà in attacco arancionere continuano all’inizio del terzo set (0-3), Marconato mura (1-5), Fiesoli va a segno (2-5), Weske sbaglia (3-6) ma ferma Battista a muro (4-8). Mazzon va in fast (5-8), Decortes contrattacca (6-8), entra Busolini per Caruso, Battista va a segno (8-9), Decortes infila il pallone tra rete e muro (9-10) poi mette il 10-10. Busolini va in primo tempo (11-11), c’è l’ace di Prandi (11-13), Fiesoli vincente (12-13) e Mazzon contrattacca in fast (13-13), Decortes trova l’ace (14-13). Weske risponde (14-15), Mazzon la mura (15-15) e arriva l’ace di Fiesoli (16-15), tocco morbido per Decortes (17-16), Battista trova il 18-16. Decortes contrattacca (19-16), Busolini va in fast (20-17), entra Allaoui per Bonelli, c’è Pizzolato per Molinaro, Battista va a segno due volte di fila (22-17). Pizzolato accorcia in contrattacco (22-19), Busolini fa buona guardia a filo rete (23-19), rientra Bonelli, Decortes c’è (24-20) e ancora lei firma il 25-20.
Busolini resta in campo, Trento ci riprova nel quarto set: 0-2 in avvio e poi arriva al +3 (4-7) sul servizio di Molinaro, Prandi mura (4-8) ma Decortes va a segno (5-8). Bonelli ferma Zojzi (6-8), Mazzon a filo rete firma il 7-8, Bonelli inventa l’8-9, l’errore di Fiori vale la parità (9-9). Battista stoppa Weske (10-9) poi firma l’11-9, Busolini mura il 13-10 ma Ristori non ci sta (13-12), Battista non trova la riga (13-13), ancora Ristori mette il 13-14. Decortes va in pipe (14-14), c’è ancora Busolini a muro (15-14), c’è un’incomprensione in campo arancionero (15-16), c’è Bulaich per Fiesoli (16-16), Decortes vincente (17-17 e 18-18). L’invasione maceratese vale il 18-20, Bulaich firma il mani out (19-20), Battista contrattacca (20-20), Marconato risponde in primo tempo (20-22), ancora Battista va a segno (21-22). Morandini entra al servizio, Battista a filo rete tiene lì le arancionere (22-23), c’è Allaoui al servizio, Weske va a segno (22-24), Battista annulla (23-24) e Decortes pure (24-24). Bulaich ferma Molinaro (25-24) e poi anche Weske chiudendo 26-24.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - ITAS TRENTINO 3-1 (25-23 18-25 25-20 26-24)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 9, Bonelli 2, Bulaich Simian 6, Caruso 2, Decortes 30, Fiesoli 9, Bresciani (L), Battista 14, Busolini 6, Morandini, Allaoui. Non entrate: Fabbroni (L), Sanguigni, Orlandi. Allenatore Lionetti.
ITAS TRENTINO: Marconato 12, Weske 19, Ristori 8, Molinaro 9, Prandi 8, Zojzi 10, Fiori (L), Pizzolato 1, Bassi. Non entrate: Zeni, Iob, Batte. Allenatore Parusso.
Arbitri: Angelucci, Stellato.
Note - Spettatori: 719, Durata set: 26', 28', 28', 29'; Totale: 111'. MVP: Busolini
L’ultima di campionato finisce con questo coro e la festa per il Chiesanuova che batte 1-0 l’Urbania e per il secondo anno consecutivo vola nei playoff di Eccellenza. Riposando nell'ultimo turno il lontano 27 aprile, per avere la certezza matematica della post season (altrimenti l’unico appiglio era un improbabile e doppio ko delle leader) i biancorossi dovevano vincere e contemporaneamente confidare che il big match dello “Spadoni” non finisse in parità.
A firmare il successo dopo 3 gare a vuoto e nel remake della finale di Coppa Italia, è un rigore di Mongiello in avvio di ripresa. Una rete che ha deciso una sfida equilibrata, avara di occasioni da rete, con l’Urbania che, seppur senza particolari stimoli, ha onorato questo sport. Complimenti a mister Mobili e ai suoi ragazzi, complimenti alla società perché il Chiesanuova chiude con 50 punti e, come un anno fa, da terza forza dell’Eccellenza (Tolentino quarto a -4). L’Urbania rimane nono a quota 34, confermando un trend esterno negativo fatto di appena 9 punti, solo le ultime quattro (Fano compreso) hanno fatto peggio. Da rimarcare che la partita ha avuto una lodevole appendice con il “terzo tempo”, una merendata tutti assieme su iniziativa del club di casa.Cronaca. Problemi in attacco per Mobili che decide di partire con Pasqui, ala, come punta centrale nel suo 4-2-3-1, alle sue spalle Russo. Invece Lilli va con il 4-3-3, Nunez e Diene agiscono ai lati di Rivi. Per oltre 20’ non succede nulla o quasi.
L’Urbania perde per infortunio Diene (entra il 2005 Scarcella che farà interessanti zingarate in dribbling), i locali senza una vera boa davanti non trovano le consuete spaziature. Annotiamo giusto un tiro alto di Vitucci e qualche trama ospite senza finalizzare, portieri quasi spettatori.Ripresa. Dopo 6’ bell’azione del Chiesanuova e su cross di Mongiello, Dal Compare frana su Russo: rigore. Il gioco si ferma 3’ per le cure ai giocatori, colpiti alla testa, quindi Mongiello spiazza Stafoggia. Gol n.8 per il capitano, top scorer dei suoi e riscatto dopo il penalty sbagliato nella precedente uscita interna contro Montecchio. Gli ospiti hanno una buonissima reazione, al 12’ Dal Compare prova a rifarsi, sul tiro-cross attento Ajradinoski. Un minuto dopo Rivi di testa non trova la porta. Entra Sbarbati ma poco dopo si fa male ed abbandona il terreno. Al 36’ il Chiesanuova avrebbe la palla del 2-0 ma il neo papà Morettini, di testa, manda alto da due passi a porta vuota. Un minuto dopo chance ospite, il subentrato Franca in scivolata non ci arriva per centimetri. Chiesanuova: Ajradinoski, Tempestilli, Ciottilli (46’st Bambozzi), Morettini, Canavessio, Tacconi, Vitucci (14’st Sbarbati e 32’st Carnevali), Tanoni, Pasqui (41’st Persiani), Mongiello, Russo (20’st Palladini). All.MobiliUrbania: Stafoggia, Temellini, Antoniucci, Dal Compare, Cannoni (37’st Lani), Paoli (25’st Monachesi), Diene (20’ Scarcella), Bicchiarelli, Rivi (25’st Franca), Sarli, Nunez. All.LilliArbitro: Negusanti di PesaroRete: 9’st su rigore MongielloNote: spettatori 250 circa; ammoniti Palladini, Pasqui e Bicchiarelli; corner 4-4; recupero 1’ e 5’.
Chiesanuova: Ajradinoski, Tempestilli, Ciottilli (46’st Bambozzi), Morettini, Canavessio, Tacconi, Vitucci (14’st Sbarbati e 32’st Carnevali), Tanoni, Pasqui (41’st Persiani), Mongiello, Russo (20’st Palladini). All.MobiliUrbania: Stafoggia, Temellini, Antoniucci, Dal Compare, Cannoni (37’st Lani), Paoli (25’st Monachesi), Diene (20’ Scarcella), Bicchiarelli, Rivi (25’st Franca), Sarli, Nunez. All.LilliArbitro: Negusanti di PesaroRete: 9’st su rigore MongielloNote: spettatori 250 circa; ammoniti Palladini, Pasqui e Bicchiarelli; corner 4-4; recupero 1’ e 5’
Vortice di emozioni allo stadio Spadoni, con la Maceratese che ci ha messo tutto il cuore possibile ma è uscita sconfitta per 3-2 dal big match con il K-Sport Montecchio Gallo. Un sconfitta che vede ora i pesaresi balzare a +3 soli in vetta alla classifica a una giornata dalla fine del campionato.
In uno stadio letteralmente pieno in ogni ordine di posto, con gente ammassata addirittura lungo le scalinate della tribuna e la Curva Just biancorossa al di fuoi dello stadio, visti i 400 biglietti destinati ai tifosi biancorossi, è andata in scena una partita palpitante, tra emozioni, ribaltamenti di fronte e tensione ai massimi livelli. I padroni di casa, spinti dall’ex tecnico Giuseppe Magi, si sono portati ad un solo punto dal traguardo: la promozione diretta è adesso a un passo, servirà un pareggio nell’ultimo turno nel derby con l’Urbino per festeggiare. La Maceratese invece ospiterà il Monturano Campiglione già certo di dover disputare i playout. Una Maceratese che torna a casa con zero punti ma con l’onore intatto. E con la consapevolezza di aver messo alle corde, in dieci uomini, la capolista. Sotto 2-0 nella ripresa e con un uomo in meno (espulso Mastrippolito a fine primo tempo per un gesto ingenuo), i ragazzi di Possanzini hanno avuto la forza di rialzarsi e riportare tutto in equilibrio, prima del gol-beffa nel finale.
L’inizio gara sorride alla Rata: più aggressiva e propositiva, mette pressione ai padroni di casa che appaiono contratti. Ma all’11’ è il K-Sport a colpire alla prima vera occasione: Torelli, imbeccato dal filtrante di Magnanelli, sfugge alla linea difensiva e fa 1-0. Da lì la partita si accende: i pesaresi si chiudono bene, mentre la Maceratese cerca spazi ma sbatte contro un muro. L’occasione più limpida arriva al 44’ con Vrioni, ma Nobili salva sulla linea. Nel rientro verso gli spogliatoi, la svolta negativa per la Rata: Mastrippolito si rende protagonista di un gesto di nervosismo su Micchi e si fa espellere.
Con l’uomo in meno, la ripresa inizia in salita. Il K-Sport trova il 2-0 al 19’ con Fiorani, con Bazzucchi non esente da colpe. Ma invece di crollare, la Maceratese si rialza. Al 28’ è Bongelli a suonare la carica con un gol chirurgico dopo una splendida azione corale. Tre minuti più tardi è Cirulli, con un sinistro a giro da antologia al termine di una bellissima azione, a firmare il 2-2 che fa esplodere il settore ospiti. La Rata sembra avere l’inerzia dalla sua, ma a pochi minuti dal termine arriva la doccia fredda: Bazzucchi deve prima miracoleggiare su Nobili. Poi dal calcio d’angolo successivo, in mischia, ancora Torelli trova la zampata del 3-2, tra le proteste vibranti per un presunto fallo non rilevato.
Dopo cinque minuti di recupero, il triplice fischio mette fine a lla gara. Il K-Sport esulta, la Maceratese mastica amaro ma raccoglie gli applausi dei suoi sostenitori.
(Foto Francesco Tartari)
Terzo pareggio consecutivo per il Tolentino. I cremisi impattano per 0-0 tra le mura amiche con l'Urbino nella splendida cornice di pubblico regalata dai tifosi al "Della Vittoria" e dopo aver resistito per quasi un tempo con un uomo in meno.
Un risultato che consente alla squadra di casa di guardare con fiducia all'ultima giornata dove, in quel di Matelica, dovrà garantirsi l'accesso alla post-season. Per gli ospiti, invece, resta il quinto posto in classifica ma le probabilità di disputare i playoff sono appese a un lumicino vista la distanza maggiore ai 10 punti sulla seconda (qui il regolamento). Decisivo, in tal senso, sarà lo scontro diretto con il K Sport Montecchio, vittorioso oggi sulla Maceratese.
LE FORMAZIONI - Passarini ritrova Badiali nel cuore del centrocampo come titolare. Un recupero che consente a Stricker di arretrare nella linea dei difensori come terzino destro. In avanti Lovotti, uscito acciaccato domenica scorsa contro la Sangiustese, è pienamente recuperato e fa coppia con Moscati. Nell'Urbino il pericolo pubblico numero uno è Bardeggia, capocannoniere del torneo con 15 reti, e capace di svariare su tutto il fronte offensivo. Mariani non deroga dal consueto 4-3-3.
LA CRONACA - Prima del match quadrupla celebrazione in casa cremisi. Capezzani, Tortellli e Tizi festeggiano 150 presenze; Strano ben 200. Avvio ad alti ritmi. Al 5' il colpo di testa di Giovane sorvola di poco la traversa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Al 13' la risposta dei padroni di casa arriva con l'inserimento di Tortelli, la cui conclusione non trova fortuna al culmine di un contropiede condotto da Lovotti.
La punizione di Zancocchia al 18' lascia immobile Bucosse, ma non inquadra la porta. Sul ribaltamento di fronte la girata aerea di Lovotti si impenna docile sulla parte alta della porta. Al 27' Bardeggia prova a prendere confidenza con la partita e si mette in proprio con un diagonale potente ma impreciso.
La linea difensiva alta dell'Urbino crea dividendi e asfissia le iniziative cremisi. Dopo la mezz'ora di gioco nessun'altra azione pericolosa da segnalare sino al duplice fischio. Si va al riposo sullo 0-0.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi subito occasionissima per il Tolentino. Moscati si divora il vantaggio da sotto misura calciando alle stelle dopo un break di Capezzani. La partita si innervosisce. Al 55', dopo aver rimediato due gialli nel giro di cinque minuti (il primo per proteste, il secondo per una presunta manata su Bardeggia, ndr), l'arbitro espelle Strano. Decisione assai contestata dalla panchina cremisi.
Passarini corre ai ripari inserendo Stefoni per Capezzani. Gli ospiti, complice l'uomo in più, prendono in mano le redini del possesso palla. La partita è tutt'altro che spettacolare. All'82', però, è il Tolentino a sfiorare la rete. Stricker si invola in contropiede e pesca Tortelli in area, il diagonale del centrocampista finisce largo. Due minuti più tardi Bucosse è attento sul rasoterra di Bardeggia.
Nel finale arriva la brutta notizia di un nuovo infortunio a Stefoni per il Tolentino. Al suo posto fa il suo ingresso in campo Di Biagio. I nervi sono a fior di pelle e niente di significativo accade sino al triplice fischio dopo cinque minuti di recupero.
Tabellino Tolentino-Urbino 0-0
TOLENTINO (4-3-1-2): Bucosse; Tizi, Tomassetti, Strano, Stricker; Tortelli, Badiali (85' Salvucci), Manna; Capezzani (60' Stefoni sostituto al 92' da Di Biagio); Lovotti, Moscati (90' Cicconetti). All: Passarini
URBINO (4-3-3): Porcellini; Nisi, Giovane (45' Bellucci), Tamagnini, Boccioletti (85' Dalla Bona); Cusimano, Zancocchia (85' Mari), Pierpaoli (63' Palazzi); Sergiacomo (85' Serges), Bardeggia, Galante. All: Mariani
Arbitro: Francesco Zaccheria di Legnago
Ammoniti: Tamagnini, Tizi, Pierpaoli, Tortelli, Bucosse, Badiali, Di Biagio Espulsi: Strano (doppia ammonizione)
Angoli: 2-3. Recupero: 1', 5'
Successo prezioso per l’ASD Gagliole C5 che supera una coriacea Chiaravalle per 6-4 al termine di un match vivace, ipotecando la seconda piazza vista la contemporanea sconfitta della Bayer Cappuccini. Una prova d’orgoglio per i rossoblu che si mettono subito alle spalle la sconfitta contro il Montelupone e ora si concentrano all’ultima sfida di campionato in casa dei maceratesi.
Primo tempo in cui i “galletti” partono subito forte sbloccando il match con Largoni dopo pochissimi secondi. Il predominio territoriale degli uomini di mister Mirko Rossini viene consolidato dall’incursione vincente di Tamburrino: gli ospiti vengono fuori alla distanza ed accorciano con Amagliani ma Di Ronza e Largoni mettono le cose in chiaro, poi Bartolucci fissa il punteggio sul 4-2 con cui si va al riposo lungo.
Nella ripresa gli avversari accorciano subito le distanze con Cristiani: il Chiaravalle aumenta l’intensità ma il Gagliole resiste bene ed è cinico: Panella prima e Rahali poi mettono al sicuro il risultato, con i “galletti” che resistono anche in inferiorità numerica nelle ultime battute, con la rete di Cristiani allo scadere che vale il 6-4 finale.
ASD GAGLIOLE C5 – CHIARAVALLE 6-4 (4-2 pt)
GAGLIOLE C5: Tamburrino, Di Ronza, Occhiuzzo, Pereira, Lo Giudice, Largoni, Casoli, Ferjani, Panella, Rahali, Savi, Taini. All. Rossini
CHIARAVALLE C5: Maggiori N., Amadei, Maggiori A., Masi, Bartolucci, Cristiani, Caimmi, Carletti, Di Placido, Amagliani, Del Cinque All. Penna
Arbitri: Ricci e Leoni di San Benedetto del Tronto
Reti: 1' Largoni, 9’ Tamburrino, 14’ Amagliani, 14’ Di Ronza, 16’ Largoni, 16’ Bartolucci // 1'st Cristiani, 11' st Panella, 17' st Rahali, 19’ st Cristiani
La Macagi Cingoli ci ha preso gusto e, per la prima volta nella sua storia, centra quattro vittorie consecutive in Serie A Gold di pallamano. La squadra di Palazzi, infatti, ha battuto 34-35 l’Eppan nella 21^ giornata di campionato, portandosi momentaneamente fuori dalla zona play-out. Ha deciso la straordinaria rete in elevazione di Leo Renaud-David a 2 secondi dalla sirena, al termine di un match nel quale i cingolani sono stati sotto anche di 6 reti.
PRIMO TEMPO - L’approccio alla sfida, infatti, non è stato ottimale per Strappini e compagni. Sul 2-2, infatti, Eppan ha piazzato un break di 4-0 firmato Wiederhofer, Oberrauch, Marques e Minguez, portandosi sul 6-2 all’8°. La Macagi torna a -2 sul 7-5 grazie ai centri di Mangoni e Naghavialhossieni, ma con un altro 3-0 scivola a -5 sul 10-5: in questo caso a segnare sono stati Zanutto, Marques e Wiedenhofer. Le reti di vantaggio per i locali, poi, diventano 6 sul 12-6 di Rainer al 16’.
Cingoli inizia effettivamente a giocare nella seconda metà del primo tempo. Naghavialhosseini e Mangoni ristabiliscono il -4 sul 12-18: in questo frangente viene espulso il capitano dei locali Oberrauch e Somma fallisce un 7 metri, spedendolo sulla traversa.
Ne segue una fase di gol a botta e risposta tra le due squadre, che si risolve sul 16-11: qui, infatti, la Macagi mette in fila tre gol con doppio Mangoni e Makhlouf, chiudendo i primi 30’ di gioco in svantaggio di 16-14. Poco male, visto anche il passivo di -6 di 14 minuti prima.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa Cingoli sposta dalla sua parte l’inerzia del match e si porta a casa i due punti con un emozionante finale. Gli ospiti mettono subito in fila tre reti con Makhlouf (2) e Mangoni, portandosi per la prima volta in vantaggio nel corso del match sul 16-17. Zanutto e Minguez riportano avanti Eppan, però due colpi di Mangoni e la rete di D’Benedetto portano la Macagi addirittura sul +2 del 18-20.
I biancorossi sono in serie positiva e volano addirittura a +4 con i colpi di Renaud-David e Mangoni, per il 19-23 al 41’. I locali, però, restano aggrappati al match: prima dimezzano lo svantaggio sul 22-24, poi trovano la parità con un break di 3-0 dal 22-25 al 22-25 con Glisic e doppio Lollo al 46’. Due minuti dopo Eppan torna avanti sul 27-26 con due reti di fila di Marques, ma Mangoni e Ciattaglia firmano il nuovo +1 Cingoli sul 27-28.
Gli ospiti sembrano più decisi e riescono a riconquistare il +3: il trittico Renaud-David, Strappini e Ciattaglia firma il 28-31 al 53’. Non è finita, però, perché Rainer e Glisic ristabiliscono il -1 sul 30-31, quindi Marques pareggia i conti sul 32-32 al 58’: si va al finale punto su punto.
Marques risponde a D’Benedetto: all’alba dell’ultimo minuto siamo sul 33-33. Naghavialhosseini segna al 59’30’’, ma Wiedenhofer pareggia al 59’53’’, a 7 secondi dalla sirena. Allora coach Palazzi chiama il time-out: al rientro Renaud-David si innalza alle stelle e spedisce in rete il 34-35 a 2 secondi dalla sirena, 59’58’’. I cingolani festeggiano così altri due punti che valgono anche il vantaggio negli scontri diretti, visto il 30-30 dell’andata.
Ricomincia bene la Banca Macerata Fisiomed la sua stagione. Si riparte da Ravenna ma stavolta arriva la rivincita contro i romagnoli per 3-2. Partita dove gli uomini di Castellano giocano bene, la gestiscono al meglio per due set e poi mantengono la lucidità per vincerla al tie-break. Ravenna si dimostra, nonostante l’eliminazione dai playoff, squadra temibile ma stavolta arriva la vittoria.
Macerata si porta ora in vantaggio nel computo della serie per 1-0. Prossimo appuntamento sabato 12 a Macerata per Gara 2. Macerata parte bene, spinta dal turno in battuta dell’ex Klapwijk (3-5). Guzzo poi attacca out (4-7) ma poi ricuce parzialmente con un mani out in contrattacco (8-9). Ravenna poi impatta grazie all’errore in attacco di Klapwijk (11-11) ma Fall mura per il nuovo vantaggio (12-14).
Attacco out dei locali che aumenta il divario a +3 in favore di Macerata (13-16). Gli uomini di Castellano tengono e Ottaviani piazza l’ace dell’allungo decisivo (16-20). Valchinov gestisce bene una palla decisiva piazzandola all’incrocio delle righe e, a seguire, un’invasione di Ravenna porta Macerata sullo 0-1 (20-25).
Il punto a punto continua nel secondo set, con Fall che a muro regala il primo vantaggio ai suoi (4-5). Klapwijk attacca out ma poi Ottaviani riporta il cambio palla in favore di Macerata con un servizio vincente (8-9). Ravenna passa avanti con un ace di Guzzo ma un errore in attacco riequilibra il punteggio (13-13).
Fall poi mura per il +2 (13-15). In consecuzione Guzzo commette un errore e manda out il suo diagonale, poi Macerata alza il muro (16-20). I biancorossi controllano col pilota automatico e Ferri schiaccia per il 21-25. Inizio sprint della Banca Macerata Fisiomed nel terzo set (0-3) ma il servizio di Guzzo frutta il recupero locale fino al muro del vantaggio (6-5).
Break e contro break con Ravenna avanti spinta da Guzzo (11-9). Ottaviani però va al servizio e permette subito il recupero del punteggio (11-12). Canella ricambia il favore e fa male dal suo turno di servizio mentre Fall attacca out per il 17-13. Un attacco di seconda linea a segno e un fallo in palleggio di Macerata indirizzano il set in favore dei padroni di casa (21-15). Sanfilippo batte out, Ravenna torna in gioco (25-21).
Continua l’empasse al Pala Costa tra le contendenti: nessuna riesce a piazzare un break nei primi scambi, poi due muri di fila dei ravennati scavano il primo vantaggio (8-6). Si intervallano break in successione: Niels Klapwijk al servizio tra 2 ace, un muro di Fall ed una serie di contrattacchi portano avanti Macerata (12-15).
Ravenna recupera ancora e poi va sul +2 con l’ace di Bertoncello (19-17). Ravenna è più chirurgica nei momenti decisivi con Selleri e Canella (23-20). Macerata ci prova ma Valchinov attacca out per il pareggio di Ravenna: fatto certificato dal videocheck (25-22). Al tie-break Macerata domina: un tap-in di Klapwijk apre la sequenza devastante di muri per il 3-8 al cambio campo.
Il turno in battuta di Selleri mette in difficoltà Macerata ma prima Fall ed Ichino con un muro, poi un incisivo contrattacco di Klapwijk ed infine un determinante mani out di Ottaviani avvicinano i biancorossi al successo (6-13). A chiudere ci pensa un attacco da seconda linea di Valchinov per l’8-15 che significa 2-3 e vittoria biancorossa.
TABELLINO RAVENNA - MACERATA 2-3
CONSAR RAVENNA 2: Selleri 1, Vukasinovic 3, Guzzo 21, Tallone, Canella 6, Russo, Zlatanov 17, Bertoncello 13, Grottoli 9, Goi (L). NE: Copelli, Feri, Pascucci (L). Valentini.
BANCA MACERATA FISIOMED 3: Pozzebon, Marsili 2, Ichino 4, Ferri 3, Valchinov 19, Ottaviani 8, Fall 12, Sanfilippo, Klapwijk 21, Berger 4, Gabbanelli (L). NE: Dimitrov, Palombarini (L). All. Castellano.
PARZIALI: 20-25 (27’), 21-25 (29’). 25-21 (26’), 25-22 (29’), 8-15 (17’).
ARBITRI: Clemente e Marigliano.
Note: Ace Ravenna 7, Macerata 9. Errori in battuta: Ravenna 20, Macerata 16. Muri: Ravenna 10, Macerata 12. Attacco: Ravenna 39%, Macerata 43%. Ricezione: Ravenna 44 % (27 % perfetta), Macerata 46 % (29% perfetta).
La ventesima avventura dei biancorossi nelle Semifinali Scudetto si apre con un passo falso in Umbria. Il primo round della serie al meglio dei cinque match se lo aggiudicano i padroni di casa al PalaBarton Energy. La Cucine Lube Civitanova di Giampaolo Medei cede in tre set (25-22, 25-19, 25-22) con la Sir Susa Vim Perugia di Angelo Lorenzetti nel faccia a faccia in prima serata. Sabato 12 aprile (ore 18), all’Eurosuole Forum, il team marchigiano cercherà di riportare in equilibrio il bilancio provvisorio della serie.
Lagumdzija chiude da top scorer con 16 punti, in doppia cifra anche Nikolov con 10, ma la Lube pecca di lucidità nelle fasi clou. Perugia è più costante in attacco, con Plotnytskyi (14), Semeniuk (10) e Ben Tara (10) in doppia cifra.
LA GARA - Cucinieri schiarati con Boninfante al palleggio e Lagumdzija terminale offensivo, Bottolo e Nikolov in banda, Chinenyeze e Podrascanin (in veste di capitano) al centro, Bisotto libero. Vista l’indisponibilità di Balaso, in panchina nel gruppo Lube c’è anche Diego Dolcini, atleta del vivaio classe 2007. I padroni di casa si dispongono con Giannelli in cabina di regia e Ben Tara in posto 2, Plotnytskyi e Semeniuk in banda, Loser e Solé al centro, Colaci libero.
Nel primo set la Lube rimonta 6 lunghezze di svantaggio, ma nel finale sbatte sul muro di casa contro una Sir costante in attacco (57%). Cucinieri pungenti in avvio (3-6), la Sir cresce in difesa e impatta con il diagonale di Ben Tara (7-7) per poi trovare il vantaggio su un’infrazione (10-9), il break a muro (14-12) e il +3 con la stoccata di Semeniuk (15-12). Nella fase centrale gli umbri prendono il sopravvento e si vanno sul 18-13 dopo l’attacco di Loser. Gli uomini di Medei reagiscono e si riportano in scia confezionando il -1 con Lagumdzija in attacco e Nikolov a muro (19-18). L’ace di Lagumdzija (5 punti nel set come Nikolov) vale il pari (20-20). A rompere l’equilibrio sono due muri bianconeri (24-21). Chiude Semeniuk 25-22.
Nel secondo set Lagumdzija sigla 7 punti, ma gli umbri attaccano e ricevono meglio della Lube Al rientro si comincia punto a punto, su due leggerezze biancorosse la Sir trova il +3 (9-6). Medei inserisce Loeppky per Bottolo, ma il riscatto arriva sull’ace di Lagumdzija e sul muro di Boninfante (11-11). Il team di Lorenzetti trova lo sprint con un block e va sul +3 con l’attacco di Semeniuk (14-11). Tra i marchigiani entra Gargiulo. La Sir batte forte ed è aggressiva a muro. Sull’ace di Giannelli il punteggio è di 17-12. La Lube si riscatta a muro (17-14), ma la Sir è trascinata dal PalaBarton Energy e raddoppia le forze (22-16). Sul 22-17 entra Poriya al servizio e la Lube accorcia con Lagumdzija (22-18). Nel finale la Sir accelera e chiude con il block del 25-19.
Nel terzo set Civitanova dà la sensazione di riaprire la partita, ma vanifica un vantaggio importante e incassa la rimonta dei perugini in un parziale alla pari. La Lube passa avanti sull’ace di Boninfante (9-10) e trova il +4 con l’attacco di Nikolov e i due ace di Lagumdzija (12-16). Il momento è propizio, ma il collettivo bianconero riesce a rialzarsi con le battute di Semeniuk e dopo un ace dello schiacciatore impatta a muro (19-19). Sul 20-20 Herrera si porta sulla linea dei nove metri e impegna gli ospiti. Ne nasce un pallone scomodo per Lagumdzija che non trova il campo (21-20). Civitanova replica per un finale al cardiopalma (21-21). La prodezza di Solé e l’attacco out della Lube chiudono il match (25-22).
Tabellino
Sir Susa Vim Perugia - Cucine Lube Civitanova 3-0 (25-22, 25-19, 25-22)
Sir Susa Vim Perugia: Giannelli 2, Plotnytskyi 14, Solé 7, Ben Tara 10, Semeniuk 10, Loser 8, Piccinelli (L), Cianciotta 0, Herrera Jaime 0, Colaci (L). N.E. Candellaro, Zoppellari, Usowicz, Ishikawa. All. Lorenzetti.
Cucine Lube Civitanova: Boninfante 3, Bottolo 1, Chinenyeze 4, Lagumdzija 16, Nikolov 10, Podrascanin 1, Gargiulo 1, Loeppky 4, Orduna 0, Bisotto (L), Hossein Khanzadeh 0, Dirlic 0, . N.E. Tenorio, Dolcini (L). All. Medei.
ARBITRI: Giardini (VR) e Zavater (RM).
NOTE: Durata: 31’, 32’, 30’. Totale: 1h 33’. Perugia: battute sbagliate 16, ace 3, muri 8, attacco 52%, ricezione 49% (15% perfette). Civitanova: battute sbagliate 17, ace 6, muri 6, attacco 39%, ricezione 40% (12% perfette). Spettatori: 4.738. MVP: Colaci.
Al "Marcello Ciarrocchi" di San Benedetto del Tronto va in scena la sfida tra Azzurra SBT e Aurora Treia. Penultimo appuntamento del Girone B di Promozione. Un girone fa, la partita venne sospesa per un infortunio al direttore di gara, sul punteggio di 1-2 a favore dei rivieraschi. Nel recupero, giocato a ridosso delle feste natalizie, l'Aurora ribaltò il risultato vincendo per 3-2. Quella vittoria sancì l'inizio della rimonta per i ragazzi di Mister Nocera verso le zone alte della classifica.
L'Aurora Treia si presenta alla trasferta schierando la sua formazione tipo. Nocera si affida ancora al tridente Wali, Borrelli e Arias per blindare i playoff. Dall'altro lato, i padroni di casa dell'Azzurra certi della salvezza vogliono congedarsi con una vittoria nell'ultimo appuntamento casalingo della stagione. Mister Morelli lancia dal primo minuto 4 under: Giordani, Pasquali, Crementi e Amante.
Nel primo tempo inizia meglio l'Aurora che trova il vantaggio dopo soli 14' minuti. Borelli impegna Giordani con un tiro a giro e sulla respinta si presenta Wali che deposita in rete. L'Azzurra SBT reagisce e sfiora il pari al 22': Rossi viene servito all'altezza del dischetto del rigore ma la conclusione termina fuori di poco.
Tempo un minuto e si concretizza il raddoppio degli ospiti. Borrelli salta due uomini al limite dell'area e fa partire una conclusione pericolosa che non viene trattenuta dall'estremo difensore locale. Arias si avventa sul pallone e trova la seconda rete consecutiva nelle ultime due gare.
Nel finale di primo tempo l'Aurora perde Facundo Garcia per infortunio ed al suo posto entra Bonifazi. Nella seconda frazione di gara, l'Aurora gestisce il vantaggio e si difende dalle sortite dei locali che creano due buone occasioni pericolose.
I biancorossi sfiorano il terzo sigillo con Wali che non sfrutta l'assist di Pottetti. Finisce 0-2 a favore dell'Aurora Treia che fa un altro passo importante verso i playoff ed ottiene il sedicesimo risultato utile consecutivo. Migliorato l'ultimo record di imbattibilità bissato nella stagione 2022/2023.
Esce a testa alta l'Azzurra SBT che nonostante il risultato ha sfoderato una discreta prestazione. Al termine dell'incontro ci sono stati molti applausi per l'attaccante rivierasco Marcos Bolzan arrivato alla sua ultima partita casalinga della carriera.
AZZURRA SBT - AURORA TREIA 0-2
AZZURRA SBT: Giordani, Orsini (80' Khovaja), Pasquali (65' Colletta), Crementi, Rossi, Carminucci, Amante (55' Incicco), De Panicis, Massi (60' Igbhokhuame), Bolzan (90' Veccia), Palladini.
A disposizione: Shiba, Mascitti, Fazzini e Corradetti. Allenatore: Marco Morelli.
AURORA TREIA: Testa, Ballanti, Dominino (70' Cacciamani), Romagnoli F (65' Filacaro), Marini, Bartolini, Giuli, Garcia F (38' Bonifazi), Arias (80' Garcia M), Borrelli (72' Pottetti), Wali.
A disposizione: Tiberi, Bontempo, Ruani, Allegretti. Allenatore: Francesco Nocera.
MARCATORI: Wali 14', Arias 23'.
ARBITRO: Francesco Uncini - Sezione di Jesi.
ASSISTENTI: Fabio Federici - Sezione di Ascoli Piceno; Francesca Chiara De Marino - Sezione di Pesaro.
NOTE: ammoniti Incicco e Bonifazi
Chiusura opaca di regular season della Climacalor San Severino che conduce comoda nel primo parziale (17-12), tiene botta per i successivi due ma si scioglie dopo il secondo intervallo corto al cospetto di un Picchio Civitanova che merita la vittoria (61-69) per averci creduto di più.
Grazie al successo di venerdì sera i rivieraschi si piazzano al quinto posto, mentre i biancorossi di coach Campetella devono accontentarsi della settima piazza finale dopo aver creduto nel quarto posto che è restato una chimera e che avrebbe consentito alla truppa del presidente Francesco Ortenzi di giocarsi il primo turno dei play-off con il vantaggio dell’eventuale “bella” in casa.
«Abbiamo seguìto il piano che avevamo preparato per la partita per circa 6’ – commenta nell’immediato dopo gara coach Samuele Campetella -, dopodiché siamo risultati mosci in difesa ed abbiamo fatto scelte sbagliate in attacco, risultando troppo nervosi nei momenti topici del confronto con i rivieraschi. Non sembriamo più la squadra che eravamo, ma spero che i play-off diano la scossa che potrebbe rivalutare l’intera stagione». Dopo la battuta d’arresto patita dai “ramarri”, la Climacalor è stata accoppiata alla seconda forza del girone A di Divisione regionale 1, il C.S. 93 Basket Vadese reduce dalla vittoria per 67-63 a spese del Basket Jesi Academy fanalino di coda del raggruppamento dorico-pesarese.
Gara 1 del primo turno dei play-off è prevista per la fine della prossima settimana fuori casa, gara 2 al palas Ciarapica giovedì 17 aprile alle 21.00, eventuale “bella” ancora in terra vadese, dopo la pausa pasquale, per il miglior piazzamento della compagine pesarese.
CLIMACALOR-IL PICCHIO CIVITANOVA 61-69
CLIMACALOR: Magnatti 2, Bottacchiari n.e., Belli 2, Severini 3, Potenza 11, Uncini 6, Della Rocca, Corvatta 3, Tiranti, Ortenzi 18 (2 tiri da 3 punti), Vissani 16 (3t. da 3p.), Strappaveccia n.e.
All. CampetellaIL PICCHIO CIVITANOVA: Sbrancia, Malaspina 1, Bindelli 2, Bordignon 7, Paoletti 17 (3t. da 3p.), Orioli n.e., Fermani, Acquaroli 4, Magrini 23, Barbieri 1, Seri 8, Ferraro 6
All. Funari
Arbitri: Tritarelli e Veroli
NOTE: parziali: 17-12/17-21/16-18/11-18; progressivi 17-12/34-33/50-51/61-69; usciti per 5 falli Vissani e Severini (antisportivo e successivo fallo tecnico).
Add. stampa Luca Muscolini
Dopo l’emozionante bronzo conquistato lo scorso anno ai Campionati Mondiali a squadre di marcia sui 20 km ad Antalya, Michele Antonelli. ha intrapreso una nuova dimensione internazionale in questa specialità, facendo parlare di sé con un inizio stagione straordinario. Il marciatore maceratese, alfiere del C.S.Aeronautica, ha dato prova del suo talento e della sua preparazione ai recenti Campionati Italiani assoluti, svoltisi a Sant’Alessio Siculo, dove ha conquistato un brillante argento con un tempo di 1h21’49. Un risultato che rappresenta il terzo miglior crono della sua carriera sulla distanza, confermando l’eccellenza del suo stato di forma.
L'argento conquistato in Sicilia è stato un ottimo viatico per il 2025, un anno che si preannuncia ricco di soddisfazioni per Antonelli, con la sua convocazione per la Coppa Europa in programma a metà maggio a Podebrady sempre più probabile. Questo traguardo è il frutto di una preparazione intensa e meticolosa, sotto la guida del tecnico Alessandro Garozzo e la supervisione del professor Patrizio Parcesepe, che stanno portando Antonelli a migliorare ulteriormente non solo nei tempi, ma anche nell’aspetto tecnico della marcia, rendendo il suo gesto sempre più fluido e potente.
La performance di Sant’Alessio Siculo è significativa anche per un altro motivo: la mancanza di sanzioni per passaggi irregolari, segno evidente di un miglioramento tecnico che ha portato Antonelli a perfezionare la sua andatura a ritmi sostenuti. Questi progressi sono il frutto di allenamenti particolarmente duri e mirati, che hanno trovato spazio nelle dure salite siciliane dove l’atleta si è trasferito da un paio di anni. Qui, lontano dalla sua Macerata, Antonelli ha trovato il suo equilibrio, continuando a dedicare ogni sua medaglia alla piccola Ophelia e alla compagna Viola, che sono sempre al suo fianco nel suo percorso di successi.
Ora non resta che aspettare la diramazione ufficiale delle convocazioni, ma con questo inizio di stagione, l'azzurro della Coppa Europa sembra essere una realtà sempre più concreta.
Hanno ricevuto il diploma direttamente dal rettore John Mc Court e dall’amministratore delegato del Parma Calcio Federico Cherubini gli oltre 40 allievi giunti ieri al termine del corso di formazione per l’accesso all’esame di abilitazione per Direttore "La figura professionale del direttore sportivo nelle società calcistiche", organizzato dall’Università di Macerata e accreditato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio. Tra gli ospiti d’onore, della cerimona, anche Luigi Barbiero, coordinatore del dipartimento interregionale della Lega Nazionale Dilettanti e tra i docenti del corso.
Ora i neodiplomati sono pronti per affrontare a giugno l’esame a Coverciano, forti di un solido bagaglio formativo multidisciplinare che combina competenze giuridiche, economiche, tecniche, gestionali e comunicative. Il corso, unico in regione e uno dei pochi in tutta Italia, diretto da Stefano Pollastrelli e Francesca Spigarelli, ha contato 120 ore di formazione, in presenze e online, con orari flessibili per favorire la frequenza, e 21 docenti tra cui molti professionisti.
“Una proposta concreta, che combina la qualità dell’offerta didattica e il rigore proprio del mondo universitario – ha commentato il rettore Mc Court - In un contesto segnato dal calo demografico, è fondamentale ripensare il ruolo degli Ateneo come luoghi di formazione non solo per i giovani, ma anche per persone adulte e già qualificate, che hanno bisogno di aggiornarsi costantemente per affrontare un mondo del lavoro in continua evoluzione”.
Grazie alla sinergia dell’Ateneo con alcune delle più importanti realtà del settore, è stato possibile formare una squadra docente che combina le elevate competenze giuridiche dei professori universitari con quelle di esperti e professionisti come responsabili delle varie leghe o avvocati che supportano le società sportive, come Luigi Barbiero, Ariedo Braida, Gianluca Sacchi, Andrea Cardinaletti, Edoardo Cacchio, Mario Cognini, Daniele Faggiano, Vincenzo Pincolini in grado di assicurare una formazione completa e di alto livello.
Il corso, alla sua prima edizione, si inserisce in un solco che il Dipartimento di Giurisprudenza ha iniziato a tracciare già dal 2022, quando l’allora direttore Stefano Pollastrelli, oggi alla guida della nuova proposta formativa, ha inaugurato la nuova laurea triennale in Consulente giuridico per lo sport. “Volevo partire dalla base, dalla laurea triennale, per formare fin dall’inizio giuristi dello sport”. E poi l’intuizione del corso per direttori sportivi, che si è concretizzato in un percorso di qualità riconosciuta.
Dalle strade di Pechino alle spiagge di Civitanova, passando per Bangkok, Riyad e Matera. Nuno Couceiro, allenatore portoghese classe 1985, ha girato il mondo con il cronometro al collo e un’idea chiara in testa: il calcio come linguaggio universale. Oggi, dopo esperienze in diversi continenti, il tecnico si è stabilito nelle Marche e sogna una nuova sfida su una panchina italiana.
"Ho iniziato ad allenare a 23 anni come vice nella Primavera 1 in Portogallo", racconta Couceiro. "Poi ho scoperto che Luis Figo, un vero e proprio dio dalle nostre parti, aveva aperto una scuola calcio in Cina. Ho mandato il mio curriculum e nel giro di poco, nel 2014, mi sono trasferito a Pechino". Quattro anni nella capitale cinese, poi una chiamata dalla Thailandia. "Sono approdato a Bangkok, prima per uno stage e poi come vice allenatore del Bangkok FC, squadra di Serie A". Dopo l’Asia, il ritorno in Europa per via della pandemia, fino a una nuova chiamata, questa volta dall’Arabia Saudita: "Ho allenato la Primavera 1 dell’Al Faisaly FC, club di Serie A che ha partecipato anche alla Champions League asiatica. Strutture all’avanguardia, trasferte in aereo, un livello altissimo".
Se il calcio l’ha portato in giro per il mondo, l’amore l’ha riportato in Italia. "A Pechino ho conosciuto Valentina, la mia attuale fidanzata nonchè futura moglie. Lei è di Civitanova, ma studiava in Cina quando ci siamo conosciuti. Poi io sono andato in Arabia, ma mi mancavano gli affetti, così ho scelto di trasferirmi in Italia".
Qui il tecnico ha mosso i primi passi nel calcio italiano con il Matera Città dei Sassi in Eccellenza lucana. "Il direttore sportivo, di origine brasiliana, ha pensato a me per allenare la sua squadra con diversi suoi connazionali in squadra. Un’esperienza incredibile che mi ha permesso di iniziare a farmi conoscere: squadra giovane, un bel gioco e i playoff conquistati".
Oggi Couceiro è responsabile tecnico all’ISM Football Academy di Perugia, una scuola calcio internazionale che accoglie talenti da ogni parte del mondo. "Ci sono ragazzi dai 15 ai 20 anni da Australia, Canada, Giappone, Corea, Messico… tutti con il sogno di diventare professionisti. Provengono da un calcio diverso dal nostro. Il mio compito è aiutarli a capire il calcio europeo".
Il Portogallo vanta una grande tradizione di allenatori. I riferimenti di Nuno sono chiari: "Mourinho ha cambiato la mentalità degli allenatori portoghesi. Il suo calcio può sembrare superato, ma è sempre vincente. Io cerco di prendere spunto dalla sua strategia, ma con un’impronta più offensiva. A Matera avevamo il 70-80% di possesso palla e abbiamo chiuso la stagione con 11 gol subiti in quasi 30 partite. Per me la miglior difesa è l’attacco".
E il futuro? "Mi piacerebbe allenare nelle Marche. Voglio portare qui la mia esperienza e il mio stile di gioco. Sono pronto per una nuova avventura". Un globetrotter con una nuova missione: lasciare il segno anche nel calcio marchigiano.