L'università di Macerata, nella ricorrenza degli ottant’anni dall’eccidio delle Fosse Ardeatine (24 marzo) e in occasione della Giornata mondiale contro la discriminazione razziale (21 marzo), organizza la giornata di studio "Nomen omen. Il nome come diritto della personalità. Riflessioni sparse fra negazioni, riconoscimenti, mescolanze" che si terrà giovedì 21 marzo alle 9 nell’Aula Blu del polo didattico Pantaleoni in via della Pescheria Vecchia.
L’input muove dall’indagine medico-legale svolta da Attilio Ascarelli per l’identificazione delle vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, il 24 marzo 1944; dai 335 morti di quella tragica pagina della nostra storia ai migliaia di morti di oggi, a cui Cristina Cattaneo, medico e antropologa, prova a dare un nome: la mente corre subito ai naufraghi senza volto del Mediterraneo, parafrasando il titolo di un celebre libro della docente.
E in questo percorso storico, giuridico e antropologico si colgono altre intersezioni, altri filoni di indagine, perché il tema del nome si presta a una lettura "a più voci" che tocca molte questioni sensibili che animano un acceso dibattito, a cui l’accademia contribuisce mettendo in gioco i suoi saperi: il tema dell'identità e del riconoscimento, quello della cultura e delle radici, dei legami sociali e familiari da tutelare e promuovere, delle differenze e dei razzismi, più in generale quello della dignità e dei diritti di cui ogni persona è portatrice.
L’iniziativa, che vede il contributo dell’Istituto storico di Macerata, dell’Anpi provinciale e del Comitato 3 ottobre ed è accreditata dall’Ordine degli avvocati di Macerata, è organizzata all’interno del ciclo di incontri “Identità/Meticciati” promosso dal Coordinamento nazionale delle Giornate di studio sul razzismo che riunisce gli Atenei di Salento, Modena e Reggio Emilia e Macerata.
“Sono passati ottant’anni da quel 24 marzo 1944 - dice Lina Caraceni, docente di diritto processuale penale e coordinatrice del convegno – e la storia non sembra averci insegnato molto. Ancora oggi facciamo fatica a comprendere che il nome è un diritto fondamentale, di tutti, perché attraverso il nome passa il riconoscimento della dignità di una persona. Purtroppo milioni di esseri umani anche oggi non sono che numeri, da aggiungere a qualche elenco o statistica a seconda della convenienza del momento, ma di cui poco o nulla ci interessano i volti, le storie, i vissuti. Al contrario, è nostra responsabilità come studiosi, contribuire a riaffermare la centralità dell’identità di ogni essere umano attraverso il nome. Del resto nomen omen, come dicevano i latini!”.
Il dipartimento di scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali dell'Università di Macerata, inoltre, grazie alla collaborazione con il Comune, assieme a Macerata Musei, presenterà giovedì 21 marzo alle 17:00 nella sala mostre dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, l’ultimo libro di Gianni Scipione Rossi “Ladri di biciclette. L’Italia occupata, la guerra civile 1943-1945, la memoria riluttante” edito da Rubettino.
L’autore all’interno della sua ultima opera esplora il “furto della memoria” della guerra civile italiana del 1943-1945, partendo dal romanzo di Luigi Bartolini. Una storia di sofferenza, ambiguità e coraggio. “Rossi compie nel suo volume un’analisi spietata, chirurgica su un periodo cruciale e rimosso della nostra storia recente, che manda in frantumi il mito degli “Italiani, brava gente"” scrive di lui Giuseppe Mazzarino.
All’incontro, oltre all’autore, interverranno il docente di storia contemporanea dell’Università di Macerata Angelo Ventrone, assieme al professore di storia del pensiero politico all’Università della Tuscia Alessandro della Casa. Gianni Scipione Rossi, giornalista di grande esperienza, è stato a lungo redattore capo del Gr 2, direttore di Rai Parlamento e direttore della scuola di giornalismo Rai di Perugia.
Continuano, infine, gli appuntamenti della Settimana delll’Inclusione organizzata dall’Università di Macerata con il patrocinio del Comune e la collaborazione della Società Italiana di Pedagogia Speciale e la Fondazione Marche Cultura. Tra i tanti eventi in programma anche oggi, da segnare in agenda questa sera al Cinema Italia Macerata la proiezione del film di Fabio Mollo “Nata per te”, tratto dalla storia vera di Luca Trapanese, oggi assessore al welfare di Napoli e protagonista di questa bellissima storia a lieto fine di un amore inclusivo che supera le barriere sociali. Interverranno lo stesso trapanese insieme a Gianluca Amatori dell'Università Europea di Roma. Il biglietto è a prezzo ridotto per tutti.
Luca ha un grande desiderio di paternità. Alba è una neonata con sindrome di Down che è stata abbandonata in ospedale subito dopo il parto. Mentre la sua infermiera le dedica ogni tipo di cura, il tribunale di Napoli è alla ricerca di una famiglia che possa occuparsi di lei. Luca si propone per ottenerne l'affidamento, ma è single ed è omosessuale. Ad aiutarlo ci penserà un'avvocata agguerrita, esperta tanto di legge quanto di umanità.
Consulta il programma completo della Settimana dell’inclusione su unimc.it/unimcforinclusion.
L'Università di Macerata aderisce alla Giornata Nazionale delle Università "Università Svelate" promossa dalla Conferenza dei rettori delle Università Italiane con il patrocinio del Ministero dell'Università e della Ricerca per mercoledì 20 marzo: un momento di condivisione del patrimonio scientifico e culturale che la comunità accademica produce per la società che la sostiene. Una giornata di eventi per partecipare alla vita che si svolge nelle università e osservarla da dentro. Tutte le iniziative sono aperte al pubblico fino a esaurimento posti.
Si comincia la mattina alle 9 a Palazzo Ugolini con il primo dei due appuntamenti proposti dall’Acsim, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Anolf Marche e Università di Macerata in occasione della ventesima settimana di azione contro il razzismo "Afrobia, ma cos’è?".
Sarà presentato il libro "Afrofobia. Razzismi vecchi e nuovi" di Mauro Valeri. Ne discuteranno Udo Enwereuzor, esperto di razzismo, Tatiana Petrovich Njegosh, referente di Ateneo per l'interculturalità, Roberto Bortone di Unar in ricordo dell’autore. Il libro ricostruisce, attraverso un’analisi storica e sociologica, le metamorfosi del razzismo da quello schiavista a quello coloniale, da quello di Stato a quello democratico, da quello ribaltato a quello di guerra. Con particolare attenzione al razzismo italiano dal 1860 ad oggi.
Dalle 11 nelle diverse sedi dell'Ateneo si svolgeranno le iniziative della Settimana dell’Inclusione: attività scientifiche, convegni, laboratori tecnologici, presentazione di libri e talk radiofonici. Il programma completo è online su www.unimc.it/unimcforinclusion.
In chiusura alle 21 nella sala Sbriccoli della Biblioteca Casb in piazza Oberdan 4 si terrà la nuova proposta musicale dell’associazione UtReMi in onore del compositore maceratese Lino Liviabella. Questa volta sarà di scena il coro Lumos Vocal Ensemble diretto da Lorenzo Chiacchiera con musiche di Respighi, Dallapiccola, Liviabella.
È la foto di gruppo scattata domenica ad inizio mattinata che sostanzia il grande successo delle passeggiate nella storia organizzate dal comune di Pieve Torina in collaborazione con Matteo Petracci. "Un record di partecipanti, con decine di persone provenienti da tutta la regione. Le buone idee risultano vincenti se capaci di fondere una modalità di turismo lento, consapevole, in grado di donare conoscenza e un territorio ricchissimo di bellezza, natura e testimonianze storiche".
È soddisfatto il sindaco Alessandro Gentilucci per l'ottima riuscita di questa seconda tappa immersiva nella storia di Pieve Torina e dei suoi borghi, che ha avuto come punto nevralgico il castello di Capriglia, una delle rocche facenti parte del sistema difensivo dei duchi Da Varano.
"Stiamo costruendo percorsi di narrazione che recuperano la memoria del passato di queste terre - prosegue Gentilucci -. Non si tratta dunque di semplici passeggiate nei boschi ma di camminate che ci aiutano ad affermare la nostra identità, ci fanno capire e vedere da un punto di vista differente i luoghi che abitiamo o frequentiamo". La passeggiata ha portato i partecipanti a scoprire anche l'antico borgo di Bazzano, oggi non più abitato, e le bontà tipiche della zona con una degustazione di formaggi, lenticchie e salumi.
"In questo modo - conclude Gentilucci -, offriamo al turista la possibilità di apprezzare le prelibatezze che la nostra terra produce e il lavoro di tante persone che, nonostante tutto, hanno deciso di rimanere e investire in quest'area ferita dal sisma, ma su cui stiamo gettando le basi per un nuovo futuro".
Il prossimo appuntamento con i percorsi di storia, sempre a partecipazione gratuita e a numero limitato, sarà domenica 7 aprile per un viaggio alla scoperta delle tradizioni agropastorali. Per informazioni e prenotazioni: girastorieraccontiincammino@gmail.com.
Uno spazio fisico e virtuale di disseminazione e comunicazione, uno spazio condiviso di visibilità per le attività della terza e quarta missione sia per la comunità accademica sia per i cittadini: è il Socialab dell’Università di Macerata, inaugurato stamattina nei locali della Provincia affacciati sul loggiato del Palazzo degli Studi. Gli ambienti sono stati rinnovati e attrezzati per conferire loro una duplice veste: uno studio di registrazione audio e video con strumentazioni specifiche per la creazione di prodotti multimediali; una vetrina sulle attività dell’Ateneo grazie a grandi monitor visibili attraverso le vetrine.
“Questa sede – ha sottolineato il rettore John Mc Court dopo il taglio del nastro – rappresenta la nostra apertura verso la città e la società. La nostra è una comunità che non mette barriere, che vuole rendersi utile verso l’esterno e lavora in trasparenza, e queste vetrine ne sono una metafora. L’inaugurazione avviene all’interno della Settimana dell’Inclusione, giunta alla settima edizione, una manifestazione identitaria dell’ateneo perché sottolinea il lavoro di tutto l’anno di ricerca innovativa, che mantiene sempre al centro la persona”. L’inaugurazione stessa, con gli interventi di esponenti della comunità accademica e cittadina e di alcune importanti realtà sociali, trasmessa in diretta social, è stata esemplificativa delle possibilità di utilizzo del Social@b.
”In questo spazio con queste vetrate passeranno tutti i giorni contenuti e volti dell’Università di Macerata proprio per trasmettere la vicinanza tra Università e società, dando spazio sia alle nostre ricerche sia alle attività che portiamo avanti in collaborazione con realtà esterne” ha ribadito la prorettrice vicaria e delegata alle terza e quarta missione Catia Giaconi. “Questo spazio, così visibile e funzionale per un contatto di relazione con tutta la città, è strategico”, ha fatto notare l’assessore alla cultura e all’istruzione del Comune di Macerata Katiuscia Cassetta.
Le produzioni realizzate all’interno del Socialb, che possono essere interviste video, podcast, talk, dirette audio o video, saranno poi divulgati attraverso la Radio di Ateneo Rum, i cui studi si trovano poco distanti sempre al piano terra del Palazzo degli Studi, e la nuova rivista per la disseminazione e l’impatto sociale delle ricerche prossima al varo. A questa lavoreranno cinque studenti e studentesse, selezionati tra oltre cinquanta aspiranti, che potranno mettersi alla prova nel campo del giornalismo di divulgazione scientifica.
“Attraverso la didattica e la ricerca, gli Atenei producono valore pubblico, che va comunicato in modo più semplice e immediato”, ha spiegato la delegata alla comunicazione Alessia Bertolazzi. Come ha notato la prorettrice al welfare Natascia Mattucci, il Socialab è “uno spazio iconico, con i suoi microfoni e le vetrine, di scambio, incontro e ricostruzione di rapporti un po’ perduti durante il triennio della pandemia”.
Uno spazio che fa suoi i pilastri alla base della casa editrice di Unimc, Eum, ossia “condivisione della ricerca e socializzazione saperi, in un’ottica di sempre maggiore accessibilità”, per riprendere le parole della presidente Simona Antolini. “Sono lieta - ha aggiunto Laura Marchegiani, delegata per il placement, orientamento alla carriera, spin off e brevetti - che si veda la nostra volontà di parlare con la comunità. La condizione di fragilità tra le nuove generazioni è molto estesa e diffusa. Per questo, stiamo proponendo iniziative di formazione sulla imprenditorialità attente a non lasciare nessuno”.
La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per la manutenzione straordinaria del Palazzo Sabatucci Frisciotti Stendardi, attualmente vuoto e tornato di proprietà del comune di Civitanova Marche, dove saranno ospitati per un periodo limitato i bambini della scuola elementare Sant’Agostino della città Alta.
Il provvedimento si rende necessario in quanto l’edificio che ospita la scuola elementare è interessato dai lavori di consolidamento, restauro e miglioramento sismico, reso possibile grazie ai fondi della Legge n.61/1998 per un importo complessivo di euro 3.850.000,00.
La direzione scolastica, nel corso di vari incontri con i vertici di palazzo Sforza ha richiesto di mantenere la scuola elementare, anche motivi gestionali, preferibilmente all’interno del centro storico, una richiesta accolta dall’Amministrazione comunale che ha dato mandato all’U.T.C. della delegazione di verificare la possibilità di trasferire temporaneamente la scuola elementare Sant'Agostino presso l’edificio ex sede IPTC Bonifazi di via Duca d’Aosta, ora libero e non utilizzato.
“Per consentire l’esecuzione dei lavori, la scuola elementare deve essere temporaneamente trasferita in altra sede – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai. Abbiamo individuato la soluzione migliore nel Palazzo Sabatucci Frisciotti Stendardi e ci siamo accordati con l’Amministrazione provinciale per procedere allo scioglimento della convenzione. Il comune di Civitanova potrà quindi riottenere l’uso dei locali di via Duca D’Aosta e quindi avviare le procedure di gara per i lavori, che prevediamo potranno avere inizio il prossimo mese di settembre”.
Il costo complessivo è di 100.000 euro. L’edificio di via Duca d’Aosta, nel centro di Civitanova Alta, si compone di due piani fuori terra e uno seminterrato. Edificato nel XVI secolo dalla nobile famiglia Frisciotti Stendardi con destinazione residenziale, fu successivamente ricostruito e in parte demolito fino ad assumere la conformazione attuale.
Nel 1936 viene acquistato dal comune di Civitanova Marche che, a seguito di ristrutturazione, lo adibisce a sede scolastica di istruzione secondaria. A seguito dell’entrata in vigore della Legge n. 23 del 11/01/1996, con convenzione in data 30/05/2000, rep. n.19451, viene trasferito in uso gratuito all’Amministrazione provinciale quale sede dell’Istituto Professionale Commercio e Turismo Bonifazi (I.P.C.T.).
L’Amministrazione provinciale, al termine dell’anno scolastico 2022, ha disposto il trasferimento della sede dell’istituto superiore IPTC Bonifazi dall’edificio in oggetto di via Duca D’Aosta all’edificio di proprietà della provincia sito in c.da Asola sede dell’Istituto Tecnico Commerciale Corridoni.
Per il trasferimento della scuola elementare nell’edificio di via Duca D’Aosta occorrono opere di manutenzione e di adattamento quali tinteggiatura delle pareti verticali interne dei locali ad eccezione della palestra collocata al piano seminterrato; restauro portone ingresso; adeguamento dell’impianto elettrico e trasmissione dati esistenti per consentire l’inserimento di lavagne interattive multimediali; Installazione di un lavabo nel locale mensa al piano seminterrato; apertura vano porta/passaggio in muro divisorio in laterizio tra due locali da destinare a mensa.
Parte oggi, con la prima lezione, il master di primo livello in Wine Export Management organizzato dall'Università di Camerino che forma professionisti esperti nel marketing, nel sensory and consumer behaviour, nel wine business, che sappiano applicare sistemi di regole cogenti e volontarie nei mercati di riferimento.
La partenza del corso è stata salutata da una conferenza stampa che si è tenuta presso il foyer del Teatro questa mattina alla presenza del vicesindaco Denis Cingolani, del magnifico rettore Unicam Graziano Leoni, del consigliere regionale Renzo Marinelli, del direttore del master Luca Petrelli e del responsabile del corso di studi in Scienze Gastronomiche Gianni Sagratini.
È stata l'occasione per parlare della funzionalità del corso in ottica territoriale e per ringraziare la regione Marche del contributo per l'istituzione di alcune borse di studio dedicate. "Siamo grati ad Unicam per le iniziative prese sul territorio e a Matelica - ha esordito il vicesindaco Cingolani -. Questo è un master fortemente voluto dal Comune di Matelica, partito nel 2015 con l’impegno dell’allora assessore Potentini che ringrazio per questa sua volontà. Siamo arrivati alla sesta edizione di un master importante per Matelica: in quanto città del Verdicchio non potevamo non sposare questo progetto e quest’anno abbiamo deciso di dare una spinta in più con l’aiuto delle borse di studio. Ci siamo rivolti alla Regione Marche affinché potessimo dare un contributo maggiore a questa iniziativa che noi riteniamo fondamentale per il settore".
Un corso molto importante per l'ateneo guidato dal rettore Leoni: "Questo master è in filiera con i corsi di laurea tradizionali che abbiamo in Unicam - ha spiegato -. Attualità e territorialità: la nostra università fa di queste due voci una delle principali missioni. Il master inoltre è di altissimo livello con docenti importanti che sono delle autorità nei propri settori scientifici". A partire dal direttore Petrelli: "Con questo master tocchiamo diversi ambiti per formare dei profili completi con più abilità per vincere la sfida della concorrenza nei mercati internazionali - ha affermato -. Comprendere le aspettative dei consumatori e del mercato oggi è fondamentale. L'obiettivo è quello di guidare in questo percorso i nostri studenti con docenti di elevata professionalità".
Ad oggi sono stati formati più di 100 professionisti che entro un anno dal termine sono stati tutti occupati in aziende vitivinicole. Dati che confermano l'elevata qualità del piano di studi Unicam che va ad intersecarsi anche con altri corsi, come ad esempio quello di Scienze Gastronomiche diretto dal professor Sagratini: "La mia presenza qui oggi testimonia la buona filiera Unicam, il nostro corso è sicuramente collegato al master. Matelica per noi è un punto di riferimento, è giusto che sia la sede di questo master. Per far sì che i nostri prodotti siano valorizzati nel mondo abbiamo bisogno di giovani e di professionisti".
Una direzione intrapresa anche dalla regione Marche: "Questo master è fondamentale per valorizzare ancora di più l'eccellenza del Verdicchio di Matelica - ha concluso il consigliere Marinelli -. Saperlo vendere fa la differenza. Unicam in questo caso ci aiuta e la Regione non può che supportare l’iniziativa perché crediamo nei territori e nelle nostre eccellenze".
Da lunedì 18 fino a sabato 23 marzo torna "La settimana dell’inclusione", organizzata dall’Università di Macerata con il patrocinio del Comune e la collaborazione della Società Italiana di Pedagogia Speciale e la Fondazione Marche Cultura.
Il programma della settimana dell'Inclusione è stato presentato questa mattina in rettorato dal rettore John Mc Court, dalla prorettrice Catia Giaconi, dalla delegata all'inclusione Noemi Del Bianco e il direttore generale Domenico Panetta.
L’evento, alla sua settima edizione, rappresenta un’occasione di condivisione con i cittadini, la comunità, accademica e non, per riflettere sull’inclusione sociale delle persone con disabilità attraverso la ricerca e l’innovazione. Sono previsti oltre 30 appuntamenti per sei giorni di convegni, laboratori tecnologici, presentazione di libri e talk radiofonici con testimonianze di vita.
L’immagine stessa dell’evento quest’anno parla di inclusione, grazie alle opere realizzate dagli artisti dell’Associazione di promozione sociale Ultrablu, utilizzate per manifesti brochure e gadget.
Arriva al suo settimo anno anche il Premio Inclusione 3.0, che per questa edizione si svolgerà nel pomeriggio di sabato 23 marzo dalle 14 alle 18 al Teatro Lauro Rossi in una serata condotta da Giusi Minnozzi: un'occasione per valorizzare realtà che mettono in pratica percorsi e progetti di inclusione. Un punto di riferimento, ormai, che vede una partecipazione crescente di anno in anno: per questa edizione sono giunte 73 domande, 25 saranno i premiati, di cui 4 premi speciali e 1 del pubblico.
Per tutta la settimana saranno proposti laboratori interattivi nell'ambito del progetto InclusiveL@b, organizzato dal Centro di ricerca in didattica, disabilità e inclusione e tecnologie educative TIncTec, luogo di incontro tra docenti, professionisti del territorio e studiosi per promuovere la ricerca di dispositivi, pratiche didattiche ed educative, innovative, inclusive e sostenibili.
Si parte lunedì 18 con i primi appuntamenti. Per l'occasione alle 12 sarà inaugurato il Social@b nelle vetrine di via Gramsci 29 sotto il palazzo degli studi: uno spazio fisico e virtuale di disseminazione e comunicazione, uno spazio condiviso di visibilità per le attività della terza missione sia per la comunità accademica sia per i cittadini. Il pomeriggio alle 18 al Polo Bertelli sarà inaugurata una mostra di tele artistiche a cura del Licao Cantalamessa. Martedì 19 marzo alle 21:30 al Cinema Italia sarà proiettato "Nata per te" il film di Fabio Mollo ispirato alla storia di Luca Trapanese, assessore al Welfare del Comune di Napoli e papà di Alba, bimba con sindrome di down, primo caso in Italia di affido e poi adozione a un single.
Interverranno lo stesso Trapanese insieme a Gianluca Amatori dell'Università Europea di Roma. Le giornate successive prevedono incontri, presentazioni di libri e seminari interdisciplinari proposti dai Dipartimenti e aperti agli studenti e alla cittadinanza per analizzare la didattica e la ricerca inclusiva da più punti di vista: le tutele giuridiche; le opportunità offerte da musica, danza, sport e arte; l'autonomia in ambito scolastico; il mercato del lavoro; le esperienze in contesti limite come Africa e Medio Oriente. Non mancheranno confronti con studiosi ed esperti nazionali e internazionali da Brasile, Mozambico, Regno Unito e Stati Uniti.
La web radio UniMc Radio RUM propone "L'Escluso", un programma che si occupa di tematiche di impatto sociale e di storie di vita, esemplari delle possibili strade che possono essere aperte da sport, lavoro, studio, amicizia, associazionismo, famiglia e amore.
“Ci aspettiamo una settimana ricca di eventi in cui sottolineiamo l’importanza di una politica inclusiva per la città e per il territorio”. Commenta il rettore John McCourt. La settimana dell’inclusione si consolida ogni anno e siamo così arrivati alla sua settima edizione. Premieremo progetti da 7 regioni d’Italia e sono previsti anche riconoscimenti internazionali. Speriamo di ricevere tanti visitatori. In più inaugureremo il Social@b, uno spazio multimediale in Via Gramsci che sarà sede di innovazione e comunicazione verso l’esterno”.
Non solo tecnologia e innovazione per favorire inclusione, ma anche l’importanza che deve essere sempre riservata alla persona. Come confermato dal rettore.
“Si parla molto dell’uso delle tecnologie per l’inclusione, che è sicuramente fondamentale. A volte però si parte anche dalle cose più semplici, ma di grande qualità. Basti pensare al programma che abbiamo fatto e a tutte le immagini realizzare dai ragazzi dell’associazione Ultrablu. C’è molta innovazione, molta tecnologia, ma anche la persona umana al centro della settimana dell’inclusione”.
Il progetto europeo “Growth-mindset through Resilient Intelligent Technologies_ GRIT” di cui l’Università di Camerino è capofila, è stato al centro del primo Congresso Internazionale per lo Sviluppo delle Competenze Socio-Emotive: nuove prospettive e sfide nella società odierna”, tenutosi nei giorni scorsi presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università di Saragozza.
A rappresentare Unicam il professor Renato De Leone, Delegato del Rettore alla Mobilità e cooperazione internazionale e programma Erasmus, che ha illustrato interessanti spunti di riflessione sulle possibili applicazioni concrete di nuove tecnologie basate su Machine Learning e Intelligenza Artificiale per lo sviluppo di percorsi di successo nell’ambito della carriera accademica dei ricercatori di oggi e di domani.
Il progetto combina, infatti, il machine learning con metodologie di gamification e analisi del sentiment per creare nuovi modelli e strumenti volti a migliorare e sviluppare la motivazione e l’impegno civico degli studenti universitari e dei giovani ricercatori.
Un uso strategico di queste tecnologie e metodologie digitali potrebbe consentire alle università di costruire politiche solide e risorse educative nuove ed efficaci, per fornire alle studentesse ed agli studenti gli strumenti idonei per diventare protagonisti attivi nella società contemporanea.
Una delegazione di studenti dell’I.I.S. “Giuseppe Garibaldi” di Macerata a Bruxelles. Esperienza europea per Elisabetta Deboni, Alice Moretti, Alessandro Senesi e Leonardo Tardella che, accompagnati dalla professoressa Grazia Di Petta, referente della Rete Semi di Lampedusa, hanno preso parte a Bruxelles al meeting The human rights impact of EU migration policies e, presso la sede del Parlamento europeo, ad una conferenza coordinata dall’onorevole Pietro Bartolo e da Tareke Brhane, Presidente del Comitato 3 ottobre, dal titolo A Europe of Rights.
Nei workshop gli studenti hanno avuto modo di ascoltare esponenti di Amnesty International, funzionari dell’EU e Flor Didden, presidente belga del Consiglio dell’EU, sulle possibili azioni di contrasto al razzismo. Il pomeriggio si è concluso con il saluto molto toccante di Tatiana Bucci, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz.
Il giorno successivo, durante i lavori del convegno tutti i relatori hanno ribadito la richiesta, rivolta al Parlamento, di dare vita ad un protocollo per la raccolta dei dati dei migranti istituendo un registro obbligatorio al fine di realizzare una banca dati condivisa tra gli Stati, che consenta di identificare le vittime del Mediterraneo restituendo la dignità del nome.
Prima della sessione parlamentare in Place du Luxembourg gli studenti della scuola maceratese, diretta dalla prof.ssa Maria Antonella Angerilli, hanno partecipato insieme ad altri trecento studenti di Istituti italiani e europei ad un flashmob dinanzi l’ingresso del Parlamento, per gridare tutti insieme lo stop alle morti nel Mediterraneo, rivendicando il valore di ogni singola vita umana.
Il viaggio nel cuore delle istituzioni europee, è stato occasione per visitare la Casa della Storia Europea, nella quale un’esposizione permanente ha offerto la possibilità di usufruire di una panoramica della storia dell’Europa, dalle origini ai giorni nostri, attraverso la sua evoluzione e la degenerazione bellica, in un percorso avvincente e interattivo che ha attirato l’attenzione dei ragazzi.
Le classi visitando l’emiciclo e il Parlamentarium hanno avuto modo di comprendere, inoltre, il funzionamento, i compiti e le attività del Consiglio, della Commissione e del Parlamento. La Scuola, forte dell’esperienza maturata per la realizzazione di prassi educative orientate alla promozione di una cultura dell’accoglienza e della solidarietà al fine di contrastare intolleranza, razzismo e discriminazione, segue nell’impronta data dalla dirigente Maria Antonella Angerilli a perseguire nel segno dell’innovazione, favorendo processi di inclusione e inserimento sociale nella prospettiva di formazione della cittadinanza europea.
Alla presenza di 300 partecipanti provenienti da 19 regioni italiane, di tutta la governance dell'Ateneo, di membri di istituzioni sanitarie regionali e nazionali e del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera (Sifo), Società scientifica di riferimento per i destinatari dell’iniziativa, è stata inaugurata nella giornata di mercoledì 13 marzo a San Benedetto del Tronto la XXII edizione del master di secondo livello "Manager di Dipartimenti Farmaceutici", diretto dal professor Carlo Cifani della scuola di scienze del farmaco e dei prodotti della salute.
"Il master - ha affermato il rettore Unicam Graziano Leoni - risponde pienamente alle crescenti necessità che emergono dal mondo della professione nelle strutture ospedaliere. La sua longevità è dovuta proprio alla capacità e rapidità di far fronte alle continue evoluzioni del bagaglio di competenze richieste al farmacista. Quando il farmacista è chiamato ad assumere responsabilità dipartimentali, occorre unire alle competenze scientifiche, classicamente correlate alla sua professione, una moderna preparazione di tipo manageriale. La necessità di un farmacista-manager scaturisce dalla complessità del ruolo che questo professionista è chiamato oggi a saper svolgere".
"Rispondendo ai requisiti di formazione manageriale per la direzione delle Strutture Complesse del Servizio Sanitario Nazionale – ha evidenziato il professor Cifani, direttore del master e della scuola di specializzazione in farmacia ospedaliera -, il master affronterà sia tematiche di management trasversali alle varie professioni sanitarie, che argomenti specifici per la professione del farmacista, impostati in un'ottica manageriale. Ogni anno l’offerta didattica si aggiorna con nuove tematiche ed approfondimenti in modo da permettere ai farmacisti clinici che operano nel servizio sanitario nazionale di arricchire le proprie competenze e le proprie esperienze professionali per affrontare le sfide emergenti: innovazione ed evoluzione dei percorsi di cura, delle tecnologie e dei ruoli organizzativi e di governance. Per questa edizione è stata riavviata la collaborazione con l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale "Papa Giovanni XXIII". Un'intera sessione didattica si terrà presso l'ospedale di Bergamo, uno degli ospedali più tecnologici a livello europeo, permettendo di vivere direttamente la moderna struttura ospedaliera organizzata per intensità di cure. Verrà affiancata quindi alla didattica frontale una parte applicativa comprensiva di visite nella struttura, con particolare attenzione al sistema dipartimentale di farmacia organizzato in strutture centrali e periferiche con un forte orientamento clinico".
"Verranno inoltre affrontati - ha sottolineato la professoressa Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura, vicedirettore del Master e rappresentante della Scuola di Scienze del Farmaco nella Commissione per l’Alta Formazione di Ateneo - argomenti quali l’organizzazione e la gestione economico-finanziaria dei dipartimenti farmaceutici, la gestione del personale e le tecniche di comunicazione, la gestione manageriale del servizio farmaceutico, gli studi di farmacoepidemiologia e farmacoeconomia nell'analisi e nel management della spesa farmaceutica, la logistica sanitaria, i criteri di selezione dei farmaci, le scelte manageriali relative ai dispositivi medici e diagnostici, le scelte manageriali relative all’allestimento di preparazioni galeniche, antitumorali e per nutrizione artificiale, la continuità assistenziale tra ospedale e territorio nell'assistenza farmaceutica".
"Il numero così rilevante di edizioni - ha evidenziato il professor Gianni Sagratini, direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute - rappresenta un risultato unico a livello nazionale nel settore farmaceutico ed il record di iscrizioni dopo 22 anni testimonia l’interesse dei farmacisti ospedalieri alle attività formative erogate dalla nostra scuola. Il questionario di valutazione del Master da parte degli iscritti della precedente edizione ha evidenziato risultati lusinghieri per la nostra scuola: il 98% dei partecipanti è completamente soddisfatto dal master erogato, per il 94% degli iscritti il livello di competenza dei docenti e i contenuti didattici hanno risposto pienamente alle aspettative e il 98% suggerirebbe ad un collega di iscriversi a questo master".
Nuovi appuntamenti con i concerti di “Lino Liviabella un gigante del Novecento”, la serie di iniziativa organizzate dall’Associazione Ut-Re-Mi APS di Macerata con il contributo della Regione Marche e la collaborazione dell'Università di Macerata. I biglietti possono essere acquistati direttamente la sera del concerto.
Sabato 16 marzo alle 21 al teatro della Filarmonica il violinista Hans Liviabella, nipote di Lino, e il pianista Gianluca Angelillo, musicisti di fama internazionale, presenteranno in anteprima l’album integrale delle opere per pianoforte e violino del compositore maceratese. “Poter suonare la musica di mio nonno Lino proprio a Macerata è per me una grande emozione – commenta Liviabella -. Sento particolarmente vicina la sua musica. Il programma che suonerò comprenderà parte di tutto il repertorio per violino e pianoforte, con brani inediti riscoperti di recente e in prossima uscita discografica. Ritengo questa preziosa iniziativa di grande valore per la regione e per l’Italia, che purtroppo ha dimenticato troppi personaggi della propria cultura. Le persone hanno sete delle cose più vere e culturalmente più elevate”.
Sempre al teatro della Filarmonica, mercoledì 20 marzo alle 21 il duo Anna Serova e Adamo Angeletti si esibirà nel concerto “Una biografia in musica: il grande musicista della spiritualità” da un’idea di Melissa Mastrolerenzi. La virtuosa della viola Anna Serova, famosa per la sua carriera internazionale e per proporre nuovi repertori, e il pianista Adamo Angeletti rendono omaggio al compositore marchigiano per riscoprire la sua figura, la sua arte e la sua marchigianità, proponendo un recital con brani che Lino scrisse per il figlio Lucio, anch’esso musicista, e brani del suo tempo come quelli del compositore Nino Rota. Pagine acute e sorprendenti, delicate e brillanti, descrittive e virtuosistiche, riflessive e colme di tradizione, che avvolgeranno l’ascoltatore in un sorprendente viaggio alla scoperta di Lino Liviabella e del suo tempo.
Figura unica nel panorama internazionale, la violista Anna Serova, musicista eclettica, si è esibita come solista nelle più prestigiose sale concertistiche del mondo. Per la rara bellezza del suono e per la sua notevole duttilità artistica, Anna Serova è molto richiesta nella musica da camera. Tra i suoi partner: Salvatore Accardo, Ivry Gitlis, Bruno Giuranna, Rocco Filippini.
Il prossimo mercoledì 20 marzo, anche l’ateneo di Camerino aderisce all’iniziativa "Università svelate" - Giornata Nazionale delle Università, promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane – Crui con il patrocinio del Ministero dell'Università e della Ricerca, istituita in coincidenza con la Giornata Internazionale della Felicità e all’interno della Settimana della Minerva, un periodo dedicato alla celebrazione del sapere e dell’istruzione.
Università svelate vuole essere un momento di condivisione del patrimonio scientifico e culturale che la comunità accademica produce per la società che la sostiene. Una giornata di eventi per partecipare alla vita che si svolge nelle università italiane e osservarla da dentro.
L’Università di Camerino partecipa con “Unicam Svelata”, un calendario di appuntamenti che si svolgeranno in diversi luoghi dell’ateneo sia al mattino che nel pomeriggio, con seminari, incontri, conferenze, attività, aperitivi scientifici, insieme a docenti, ricercatrici e ricercatori dell’Ateneo.
“Nel corso di questa giornata – sottolinea il rettore Unicam Graziano Leoni – apriremo le porte della nostra Università per far scoprire alla popolazione e a quanti sono interessati o curiosi, cosa succede nei nostri laboratori, quali tesori celano le nostre stanze e le nostre aule, quanto la scienza e la ricerca sia importante nella quotidianità di ognuno di noi. Sarà nostra ospite con il suo spettacolo anche la divulgatrice Gabriella Greison, che ringrazio per aver accolto il nostro invito”.
Ecco il programma completo della giornata: ore 11.00 Sala Convegni del Campus universitario: La donna della bomba atomica. Spettacolo di e con Gabriella Greison, divulgatrice scientifica; ore 12.30 Open Green del Rettorato Unicam apre le porte! Aperitivo scientifico con il professor Gianni Sagratini e la professoressa Giulia Bonacucina della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute.
Ore 15.00 Orto Botanico “Carmela Cortini” Gino Marotta: conosciamolo nei suoi luoghi. Alla scoperta dell’artista attraverso le opere presenti in Ateneo, a cura di Monica Straini, Area Comunicazione, Organi Accademici e Public Engagement. Ore 16.30 Sala Convegni del Campus universitario, in collaborazione con la Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani”
La fisica nucleare e i cambiamenti climatici, seminario di Gabriella Greison, divulgatrice scientifica. Ore 18.00 Agorà del ChIP AperiChIP: ... le “nuove leve”. Giovani ricercatrici raccontano il loro lavoro: Laura Alessandroni, Martina Fattobene, Noemi Pagliaricci, Genny Pastore, Asia Patriarchi, Eleonora Spinozzi
La giustizia riparativa sta ottenendo un’attenzione crescente in Italia e nel mondo perché, di fronte alle molte lacerazioni del tessuto sociale, essa mette in campo una cultura, un metodo e una prospettiva che sanno dare un contributo al risanamento delle situazioni compromesse da reati e conflitti.
È su questo tema che si svolgerà l’incontro in programma giovedì 14 marzo, alle ore 17.30, nella sede dell’Università di Macerata in via Garibaldi 20. L’incontro è dedicato alla presentazione del libro “La giustizia accogliente”, scritto da Grazia Mannozzi, docente di diritto penale e di giustizia riparativa all’Università dell’Insubria, e da Roberto Mancini, docente di filosofia teoretica all’Università di Macerata.
Per discuterne con gli autori interverranno Lina Caraceni, docente di diritto processuale penale, e Paola Nicolini, docente di psicologia dello sviluppo, entrambe di Unimc. Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare.
La classe 5^C del liceo scientifico Galileo Galilei di Macerata ha conseguito il secondo posto nella settima edizione del concorso regionale 'Sulle vie della parità nelle Marche', sezione Stem, organizzato dall'Osservatorio di genere.
Il riconoscimento è stato ottenuto grazie al progetto multimediale ‘Summa Techne Excellentia Maxima’, incentrato sulla figura di Agar Sorbatti, pioniera nell'ingegneria e prima donna laureata in tale disciplina nel 1923 nelle Marche, nonché settima in tutto il Regno d'Italia.
Una puntata di divulgazione scientifica è stata dedicata alle donne nel campo Stem, con particolare attenzione alla scienziata marchigiana. È stata avanzata una proposta per intitolare uno spazio pubblico e il laboratorio di robotica del liceo all'ingegnera Sorbatti, iniziative supportate dal sindaco di Loro Piceno e dalla dirigente scolastica. Il Consiglio di classe ha manifestato soddisfazione per il percorso intrapreso sugli studi di genere, culminato con la vittoria del compito di realtà l'8 marzo 2024.
Qui il video:
Anche quest'anno Unicam non ha voluto mancare all’appuntamento con Tipicità, che si è tenuta dal 9 all'11 marzo al Fermo Forum. Nella giornata di apertura il rettore Graziano Leoni è intervenuto all'incontro "Atenei e benessere: stimoli per le Marche al futuro" moderato dal Direttore del Corriere Adriatico Giancarlo Laurenzi ed ha preso parte all’evento inaugurale.
La professoressa Isolina Marota, delegata all'orientamento, è stata tra i relatori nel dibattito su orientamento, lavoro e imprese guidato dal conduttore radiofonico Marco Ardemagni. Nel pomeriggio ad essere protagonista è stata la ricerca Unicam, che si è presentata con i progetti relativi al settore dell’agroalimentare, dell’economia circolare e della sostenibilità in un incontro condotto dal caporedattore del Tg5 Gioacchino Bonsignore ed aperto dai saluti del rettore Leoni.
Sono stati presentati i seguenti progetti: "Tool4MedLife" con la prof.ssa Silvia Vincenzetti, "Nano4Fresh" con il prof. Fabio Marchetti, "Natura Agro" con il professor Filippo Maggi, "Agrifish" con il professor Sauro Vittori, "Davvero mangiamo le microplastiche?" con la dottoressa Martina Capriotti
Nel pomeriggio di domenica, poi, il prof. Marco Giovagnoli, docente della scuola di giurisprudenza e del corso di laurea in Scienze Gastronomiche, insieme alle studentesse ed agli studenti di Scienze Gastronomiche, ha presentato il volume "Storie e culture dell’alimentazione", frutto di un loro lavoro di ricerca, mentre il professor Andrea Lupacchini, docente di Food Design presso la Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria”, è stato tra i protagonisti del dibattito su enogastronomia e viaggio raccontati attraverso la lente del design che contribuisce a costruire l’esperienza.
Per tutta la durata di Tipicità, poi, studenti e studentesse, coordinati dal professor Gianni Sagratini, direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, hanno accolto i moltissimi visitatori nello spazio espositivo a disposizione dell’Ateneo per parlare delle molteplici opportunità che Unicam offre, mentre docenti, ricercatrici e ricercatori sono intervenuti anche in diversi altri incontri per raccontare le loro ricerche.
Al via i lavori per il lotto B dell’ABF Hub Educativo 0-11 di Sforzacosta che prevede la riqualificazione della scuola primaria “G. Natali”. Dopo il Polo per l’Infanzia ZeroSei, costruito in 150 giorni e inaugurato lo scorso 22 novembre, prosegue spedito il progetto della Andrea Bocelli Foundation, in collaborazione con il Comune di Macerata.
Un intervento di più ampio respiro che coinvolgerà sia l’edificio scolastico sia gli spazi circostanti come il giardino e la palestra, volto a significare una vera e propria rigenerazione urbana, con la volontà di rendere l’ABF Hub Educativo 0-11 un centro attivo non solo a beneficio degli studenti ma aperto a tutta la comunità.
“Per quanto riguarda la scuola di Sforzacosta, in particolare il lotto B, è stato fatto uno studio molto accurato per utilizzare materiali sostenibili e innovativi per riqualificare gli spazi. - dice il direttore generale ABF Laura Biancalani - Questa attenzione alla sostenibilità non solo si manifesta durante la fase di cantiere, ma si propone come un esempio educativo da trasmettere ai bambini e alle famiglie che frequentano il Polo Educativo 0-11, promuovendo valori di rispetto per l'ambiente e per le future generazioni.”
“Questo importante progetto per la città, realizzato nel quartiere di Sforzacosta e che sarà a beneficio di tutta la comunità, diventerà un punto di riferimento per i maceratesi grazie alla Fondazione Andrea Bocelli e al grande lavoro di coordinamento sviluppato dagli Uffici Scuola e Tecnico che sono costantemente in contatto con la scuola e con le famiglie - ha commentato il sindaco Sandro Parcaroli -. La grande capacità di collaborazione tra pubblico e privato e l’impegno che ogni attore in campo ha messo nella realizzazione dell’hub 0-6 rappresenta uno stimolo a fare sempre meglio per le generazioni future che meritano dei percorsi come questo basati sull’arricchimento, sulle conoscenze, sulle competenze e sul confronto”.
Presente anche il commissario straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016, senatore Guido Castelli, che ha così commentato l’apertura del cantiere: “La scuola è un driver strategico per il rilancio del tessuto sociale del cratere. Il modello verso il quale ci orientiamo, grazie all'impostazione della Fondazione Bocelli, è quello di una scuola compenetrata nella comunità di riferimento; luogo di scambio e di esperienza. Questa ricchezza è perfettamente rappresentata dal centro educativo, creativo e culturale promosso dalla Fondazione Andrea Bocelli. L’ABF rappresenta davvero un prezioso compagno di viaggio nel percorso di ricostruzione e riparazione sociale ed economica dei nostri territori e questo intervento innovativo a Sforzacosta, rivolto non solo ai nostri giovani ma a tutta la comunità, rappresenta l’ennesimo esempio di un encomiabile lavoro. Con la conclusione dei lavori del secondo lotto concluderà l’intervento su una struttura che ho potuto vedere sin dalla fase progettuale: una realtà innovativa e funzionale che rappresenterà un fiore all’occhiello per tutto il territorio”.
Gli ambienti interni della scuola saranno ripensati anche grazie alla realizzazione di aule speciali dedicate a musica arte e digitale, prestando particolare attenzione all’estetica e all’utilizzo di materiali sostenibili. L’esterno e gli spazi verdi saranno riorganizzati e fungeranno da trait d’union tra il plesso e il quartiere, accessibili e fruibili da tutta la comunità. A curare la progettazione, come per il Polo per l’Infanzia ZeroSei, sarà BDRBureau di Torino: lo studio under35 vincitore di un concorso di idee indetto dalla Fondazione Bocelli continuerà a lavorare affiancato dal team multidisciplinare ABF al completamento dell’ABF Hub Educativo 0-La Andrea Bocelli Foundation (ABF), Ente Filantropico, nasce nel luglio 2011 dalla famiglia Bocelli dopo essere stata ispirata dall'affetto e dalla positività ricevuti da fan e partner in tutto il mondo.Attraverso la mission “Empowering people and communities” ABF crea e promuove progetti che hanno quale focus la valorizzazione ed espressione del pieno potenziale delle persone e comunità che si trovano in situazioni di povertà, analfabetismo, disagio dovuto a malattie ed esclusione sociale.
ABF ha scelto l’educazione quale chiave per favorire la costruzione di percorsi barriere e l'espressione del loro pieno potenziale. il superamento di queste empowerment in luoghi in cui a volte le priorità sono altre, credendo fortemente che aver cura di un che offrano occasioni vere di individuo sia aver cura della sua educazione. Con l’utilizzo di approcci e strumenti innovativi che inseriscono arte, musica e digitale nei programmi di apprendimento, la Andrea Bocelli Foundation lavora per Altresì ABF opera per ripristinare condizioni di vita dignitose attraverso interventi che vanno dall’accesso a cure mediche, a servizi di recovery per emergenze umanitarie, a beni di prima necessità quali acqua potabile.
Dal 2011, ABF ha raccolto oltre 60 milioni di euro che hanno portato alla costruzione di 10 scuole in Italia e ad Haiti che offrono l'accesso quotidiano a un'istruzione equa e di qualità a più di 20.000 studenti. Inoltre, ABF ha creato progetti di welfare che garantiscono l'accesso all'acqua potabile e alle cure mediche di base a oltre 400.000 persone che vivono nelle zone più remote e povere di Haiti.La Fondazione realizza e promuove anche progetti educativi che fanno leva sulla musica come ulteriore strumento per l'inclusione sociale e lo sviluppo dei talenti, il tutto in linea con l'Agenda Goal numero 4.7 delle Nazioni Unite per il 2030.
L'università di Macerata ospiterà, per un incontro aperto, il direttore generale della Creatività Contemporanea al Ministero della Cultura Angelo Piero Cappello per scandagliare il complesso rapporto intellettuale che legò due grandi scrittori, Luigi Pirandello e Gabriele d'Annunzio.
"Cordialissimi nemici" li definisce lo stesso Cappello nella sua ultima pubblicazione. L'evento, proposto all’interno del corso di letteratura italiana tenuto dalla professoressa e direttrice della scuola di dottorato Laura Melosi, si terrà mercoledì 13 marzo alle 17 nell'aula Edith Bruck del Polo Tucci in corso Cavour a Macerata.
"Pirandello, pur dicendo di odiare quello «spregevole uomo» che sosteneva fosse d’Annunzio, si ritrovò alla fine a stimarne a tal punto l’arte da lasciarsene ispirare in una delle più famose pagine del suo romanzo più bello" scrive lo studioso, riferendosi al capolavoro dello scrittore premio Nobel, "Uno, nessuno, centomila".
Angelo Piero Capello vanta una ventennale esperienza all’interno degli istituti italiani di cultura all’estero, è stato anche coordinatore della collezione d’arte contemporanea della Farnesina e ha curato l'edizione delle opere di Gabriele D’Annunzio "Studi di Gesù e il piacere". Capello è anche saggista con focus principale sulla cultura artistica e letteraria del Novecento
La direzione generale della creatività contemporanea (Dgcc) svolge compiti relativi alla promozione e al sostegno dell’arte e dell’architettura contemporanea, sostenendo anche imprese culturali e creative, promuovendo interventi di rigenerazione urbana.
Lo scorso mercoledì, in occasione della “Giornata europea dei Giusti fra le Nazioni”, la scuola primaria di Camporotondo di Fiastrone, il sindaco Massimiliano Micucci e l'amministrazione comunale hanno voluto celebrare Tullio Colsalvatico, poeta, scrittore, patriota, riconosciuto “Giusto fra le Nazioni”, nato a Camporotondo di Fiastrone il 21 agosto 1901 e morto a Tolentino il 20 settembre 1980.
La celebrazione è stata molto sentita e partecipata da tutta la comunità e ha visto protagonisti i bambini, capaci di raccontare in modo molto coinvolgente un personaggio di così grande spessore come Tullio Colsalvatico.
Oltre alle famiglie degli alunni e ai cittadini, hanno preso parte all’evento la dirigente scolastica dell’I.C. Simone De Magistris di Caldarola Simona Sargolini, la sindaca di Cessapalombo Giuseppina Feliciotti, il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, il Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti, la ex dirigente scolastica Fabiola Scagnetti, lo storico Rossano Cicconi e i pronipoti di Tullio Colsalvatico, Alessandro e Antonio Santecchia.
L’evento è parte del progetto “Sulle impronte di Tullio Colsalvatico” e si avvale della preziosa collaborazione di Franco Maiolati, presidente del Circolo Culturale Tullio Colsalvatico di Tolentino, e del fotografo Stefano Ciocchetti.
Con entrambi, le insegnanti Matilde Rinaldi, Marina Migliorelli, Silvia Pasquarella, Francesca De Francesco e gli alunni hanno dato vita a questa giornata, nella quale il giardino della Mediateca in Piazza San Marco a Camporotondo, si è trasformato nel “Giardino dei Giusti” con l’inaugurazione di un pannello dedicato a Tullio Colsalvatico.
L’evento è stato riconosciuto anche dall'Associazione Gariwo di Milano, entrando ufficialmente a far parte delle celebrazioni 2024 e dei tanti “Giardini dei Giusti” presenti in tutto il mondo.
La manifestazione è inserita in un progetto più ampio chiamato “Piccole scuole in cammino” che coinvolge le insegnanti e gli alunni della scuola primaria di Camporotondo e Cessapalombo. Al suo interno vengono portate avanti importanti iniziative legate alla scoperta e alla valorizzazione del territorio e dei suoi abitanti, nella consapevolezza che gli alunni, adulti di domani, potranno vivere nel proprio ambiente con amore e senso civico, solo imparando a conoscerlo e rispettarlo.
Il progetto “Sulle Impronte di Tullio Colsalvatico” proseguirà fino alla fine dell’anno scolastico e avrà, come momento conclusivo, l’inaugurazione di una mostra itinerante per le vie del paese, che prenderanno vita grazie a una serie di foto antiche raccontate attraverso poesie, racconti e aforismi tratti dalle opere letterarie di Tullio Colsalvatico.
Pubblicato oggi sulla prestigiosa rivista The New England Journal of Medicine uno studio coordinato dal professor Giuseppe Paolisso dell'Università della Campania "Luigi Vanvitelli" e presidente del Civ dell'Ircss Inrca, in collaborazione con numerosi enti di ricerca italiani ed esteri, tra cui Harvard Medical School di Boston, l'Ircss Multimedica Milano, le Università Politecnica delle Marche (Univpm), Sapienza e Salerno, e l'Ircss Inrca.
Lo studio mette in evidenza per la prima volta la presenza di micro- e nanoplastiche nelle placche aterosclerotiche umane, sottolineando la pericolosità di tali inquinanti per la salute dell'uomo. Sulla rivista viene accompagnato da un editoriale in cui si definisce la scoperta "rivoluzionaria" perché fornisce per la prima volta la prova che le microplastiche e le nanoplastiche ingerite o inalate sono associate a esiti di malattie cardiovascolari nell'uomo, indicando che le materie plastiche hanno effetti sempre più importanti, ormai visibili, sulla salute umana e l'ambiente.
Onnipresenti, le micro- e nanoplastiche attaccano anche il cuore con effetti dannosi fino ad oggi sconosciuti e mai documentati prima. Dopo averle trovate nell'uomo in diversi organi e tessuti, tra cui placenta, latte materno, fegato e polmoni, compresi i tessuti cardiaci, uno studio italiano rivela per la prima volta la loro presenza perfino nelle placche aterosclerotiche, depositi di grasso nelle arterie pericolose per il cuore e fornisce soprattutto prova inedita della loro dannosità.
I dati raccolti mostrano infatti che le placche aterosclerotiche "da inquinamento" sono anche più infiammate della norma, quindi più friabili ed esposte a rischio di rottura con un aumento almeno 2 volte più alto del rischio di infarti, ictus e mortalità rispetto a placche aterosclerotiche che non sono inquinate da nano-plastica.
Lo ha verificato un ampio studio italiano coordinato da ricercatori dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli, oggi pubblicato sulla rivista The New England Journal of Medicine, che dimostra come le placche aterosclerotiche contengano spesso micro- e nanoplastiche a base di polietilene (Pe, rilevato nel 58.4% dei casi) o polivinilcloruro (o pvc, individuato nel 12.5% dei casi), due dei composti plastici di maggior consumo nel mondo, utilizzati per realizzare prodotti che vanno dai contenitori ai rivestimenti, dalle pellicole plastificate a materiali per l’edilizia.
Lo studio è stato condotto su 257 pazienti con oltre 65 anni sottoposti ad endoarterectomia per stenosi carotidea asintomatica. Durante tale procedura sono state rimosse le placche aterosclerotiche che sono state successivamente analizzate con metodi chimici per la quantificazione e al microscopio elettronico con una tecnica innovativa basata sulla spettrometria a raggi X per la localizzazione.
I ricercatori dell'Università Politecnica delle Marche Univpm, Laura Graciotti e Gianluca Fulgenzi, hanno per la prima volta identificato in maniera univoca la presenza di micro e nanoplastiche localizzandole all'interno delle placche aterosclerotiche.
Gianluca Fulgenzi, ricercatore del dipartimento di scienze cliniche e molecolari della facoltà di medicina di Univpm commenta: "Per la prima volta in assoluto utilizzando una tecnica innovativa messa a punto da noi, abbiamo potuto visualizzare nanoplastiche in materiale umano e localizzarle con precisione in comparti anatomici ben definiti".
Laura Graciotti, ricercatrice del dipartimento di scienze biomediche e sanità pubblica della facoltà di medicina di Univpm, responsabile del centro Clem, commenta che lo studio è stato reso possibile grazie alla nuova strumentazione acquisita dal Dipartimento con i fondi di Eccellenza e che in futuro la stessa tecnica potrebbe essere utilizzata per studi in altri comparti anatomici e/o differenti patologie, sottolineando l’importanza della scoperta per la salute umana.
"L'Ircss Inrca - dichiara la professoressa Fabiola Olivieri, direttore scientifico e professore ordinario di patologia generale e clinica presso il dipartimento di scienze cliniche e molecolari della facoltà di medicina di Univpm - si occupa da tempo dello studio del ruolo dell’infiammazione nel processo di invecchiamento e nello sviluppo delle più comuni patologie età-associate, comprese le patologie cerebro e cardiovascolari. I processi infiammatori quando cronicizzano e quindi perdurano nel tempo, possono avere effetti deleteri per la salute umana. Questo studio evidenzia per la prima volta come derivati delle plastiche possono essere individuati nelle placche aterosclerotiche che così diventano più fragili, e rompendosi, possono essere più facilmente causa di infarti del miocardio e ictus. La ricerca è stata condotta su una popolazione ultra65enne, quale quella che giornalmente vediamo all'Ircss Inrca di Ancona".
Anche il direttore generale Inrca, Maria Capalbo commenta: "Questo importante risultato scientifico è stato ottenuto anche grazie al contributo dei ricercatori del nostro istituto". A tale proposito, il vicepresidente della giunta e assessore alla sanità Filippo Saltamartini ha sottolineato: "Questa scoperta è estremamente rivoluzionaria, in essa l’Inrca ha un ruolo attivo, confermando la sua importanza nel mondo della ricerca scientifica nazionale ed internazionale. Per questo la nostra regione continuerà nello sforzo di potenziare l’Istituto Irccs Inrca, unico in Italia ad occuparsi in maniera translazionale di ricerca e terapia al servizio del paziente anziano".
Quattordici maestre che, nel secondo dopoguerra, cambiarono il modo di fare scuola. Le prime otto magistrate a vincere il concorso per l’accesso alla professione. Un'imprenditrice e una sindacalista per parlare di nuove storie. A loro l'Università di Macerata dedica tre appuntamenti in occasione della Giornata internazionale delle donne del prossimo 8 marzo.
“Ogni giorno – ci ricorda Lina Caraceni, delegata del rettore per i Rapporti con gli enti culturali – dovremmo fare memoria di ciò che le donne hanno rappresentato per la nostra società: sono state la testa, il cuore e le braccia del Paese durante il secondo conflitto mondiale, partecipando alla resistenza e facendosi carico dei bisogni di un intero popolo, orfano di padri, mariti, fratelli impegnati al fronte; e hanno avuto un ruolo decisivo anche nella costruzione della Repubblica, andando con coraggio e perseveranza ad abitare spazi della vita civile che sono stati determinanti per la creazione di una società unita, democratica e pacifica. Le magistrate e le maestre ne sono il fulgido esempio”.
Il primo appuntamento è per le 10 al Dipartimento di Giurisprudenza in piaggia dell'Università 2 con la presentazione del libro "Magistrate finalmente. Le prime giudici d’Italia" di Eliana Di Caro. A sessant’anni dalla legge che aprì le porte della magistratura alle donne, il libro, pubblicato nel 2023, affonda lo sguardo nelle storie delle otto vincitrici del primo concorso, spaccato di un’Italia che faticosamente cambiava volto. Dialogheranno con l'autrice, Annamaria Picozzi, procuratrice aggiunta di Palermo, già consulente per la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, Maria Cristina Ottavianoni, presidente della Fondazione forense maceratese, e Andrea Raffaele Amato, dottorando in diritto e innovazione. Coordinano i docenti Ninfa Contigiani e Giuseppe Mecca. Previsti intermezzi teatrali a cura del Laboratorio teatrale d’Ateneo, coordinato scientificamente da Maria Paola Scialdone, sotto la guida del regista Andrea Fazzini. La partecipazione è aperta. L’evento sarà trasmesso in diretta su Radio Rum e il canale YouTube @radiouniversitadimacerata-8913.
Alle ore 14 all'Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti si aprirà, invece, il primo dei due giorni di convegno organizzato dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea «Mario Morbiducci» di Macerata e dedicato a "Le maestre della Repubblica". La due giorni esplorerà vite e opere di quattordici maestre italiane del secondo dopoguerra, diverse per inclinazioni politiche e religiose, ma accomunate da sentimenti antifascisti, che hanno contribuito a cambiare il sistema educativo mettendo in discussione il modello autoritario e trasmettendo valori di pace, democrazia e giustizia. attraverso innovative tecniche didattiche. La storica Monica Galfré aprirà i lavori con una conferenza sul panorama della scuola elementare italiana. A seguire due sessioni presiedute da Paolo Coppari, vicepresidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea, e Lucia Paciaroni, docente di Storia dell’educazione a Unimc.
Alle 18 nella sede in via Garibaldi 20, infine, si terrà un confronto con l'imprenditrice Elisabetta Pieragostini e la segretaria della sezione Nidl della Cgil di Macerata Loredana Guerriero dal titolo "Donne che non si arrendono. Storie ed esperienze in libertà".